E' inutile che con tre (3 in cifre) centimetri di neve fai passare gli spazzaneve che la comprimono in un efficace strato di ghiaccio che ci vogliono i ramponi per camminare meno male che c'è la neve a lato.
E' la stessa solfa dell'aria condizionata ad aprile con 23° fuori, del riscaldamento a 27° negli alberghi o dei semafori accesi alle tre di notte nel deserto intorno per sei km.
Un orribile miscuglione di:
o - vedete che pensiamo a voi?!;
o - zelo e azionismo tecnofili;
o - pretese assurde de il_bobbolo 'fammi andare al lavoro colle ballerine";
o - sradicamento dalla natura;
o - ipersicurezza deresponsabilizzante e decerebrante;
o - ipernormazione (contraddittoria risparmio energetico devi rottamareleeuro16 e sostitirlecon leeuro18 e poi devi avere 7 milioni di lumen/mq sul manto stradale);
o - scialo di denari pubblici tanto c'è il più deficit per tutti.
Anche qui ci vorrebbe una buona dose di decrescita che attivi le respons-abilità e i neuroni nella crapa de la_ggente.
Se si dice(va) che è la necessità che aguzza l'ingegno anche questo dimostra i danni di ricoglionimento generale, le regressioni cognitive e di ogni altro tipo (v. autorazzismo) risultato di lustri di agio.
Sì.
RispondiEliminaChe si combatta centimetro per centimetro, giusto il tempo di ingurgitare trash food, di copulare il minimo per riprodurre la specie umana, e poi ...
RING !
Si', e' anche l'agire difensivo.
RispondiEliminaQuesto problema di esageratazione ha anche altre cause.
Ad esempio :- ah, nevica (20mm di accumulo) e NON lo spazzaneve non e' ancoooora passsaaaaatoo oddio oddio.
Sono poi le stesse persone che non muovono un dito anche quando sarebbe loro dovere (ahhh, ma io paago le tassse, il comune, la provincia, lo stato, la CEE la galassia il papa sanpancrazio deve provvvedere!!).
Bisogna togliere tutto:
togliere servizi
diminuire l'agio
decrescere la stupidita'
meno auto in cui ti rincoglionisci (scendi a piedi e guarda che cosa si ottiene con uno spazzaneve che passa con 2,7cm di neve)
meno spazzaneve
meno spargisale
meno dirittismo
meno leggi assurde (scrissi, in passato della Legge Arborea)
etc etc.
E proprio un problema di decrescita, bisogna diominuire tutto questi problemi, questa ciarpame, questa pigrizia fisica, questa pigrizia mentale se non stupidita'.
Qualche anno fa ci fu una nevicata in effetti piuttosto abbondante, e le strade erano praticabili con prudenza in piano e praticabili con esperienza e tanta, tanta pazienza in caso di pendenze non esagerate. Orbene, per raggiungere il luogo di lavoro devo percorrere circa venti chilometri, dei quali la stragrande maggioranza in piano, dunque partii. Arrivato a circa quattro chilometri dalla mia destinazione, dove c'è una specie di "vallone" per superare il quale occorre percorrere strada in pendenza per duecento metri, i soliti furbetti si erano letteralmente "accatastati" ai piedi del declivio, ingorgati in un modo inestricabile nel tentativo di superarsi a vicenda. La mia reazione? Ho cercato un saltafosso, ho preso la pala che avevo nel baule, in meno di un quarto d'ora ho liberato il saltafosso e ci ho parcheggiato su, chiudendo poi l'auto e incamminandomi verso il posto di lavoro. In poco più di mezz'ora ero a destinazione. Fossi rimasto lì a sbracciarmi, ora starei ancora invecchiando nell'ingorgo (si fa per dire).
RispondiEliminaCol fatto che ero partito con largo anticipo, accumulai meno di un quarto d'ora di ritardo, che viste le condizioni è un ottimo risultato.
Il più delle volte, le situazioni si risolvono con un po' di banale flessibilità e, magari, con un pizzico di fantasia.
Lorenzo: "Io sono abbastanza vecchio [...]
RispondiEliminaSiamo pressoché coetanei, condividiamo una base di esperienze abbastanza simile, anche se da quel che pare tu sei un tipo legato ad ambienti cittadini, io uno legato ad ambienti più "aperti", rurali.
Lorenzo: Il trucco consiste principalmente nell'andare piano, collegando la aderenza delle ruote e il peso del veicolo alla velocità e quindi all'inerzia, la distanza che percorre il veicolo se ti devi fermare."
Certo. Sintetizzo questa situazione in una forma poco ortodossa dicendo che guidare una macchina sulla neve è un po' come guidare una bagnarola col fuoribordo: devi sempre pensare che ci sono "tempi morti" tali per cui il veicolo lo "indirizzi" e cerchi di "convincerlo con le buone" a seguire la traiettoria che hai in mente, anticipando ogni manovra con largo margine. Tentare di forzare la mano, di imporsi con la decisione, non funziona -- con una bagnarola col fuoribordo gli arresti repentini e le curve ad angolo sono fuori discussione. La strada da seguire è quella della persuasione, non quella dell'ordine (è un'immagine simbolica, ovviamente). Oggi invece va tanto di moda l'imperiosità... spostati, che arrivo io!
probabilmente hanno dei parametri nel quale attivare un certo tipo si soccorso stradale in questi frangenti più che essere rincoglioniti che dire.
RispondiEliminapensa che nel mio paesello c'è obbligo di catene a bordo da novembre ad aprile piu' o meno....ma si e no una ghiacciata la vedi ogni tanto e di pochi cm anch'essa.
a volte mi immagino le mie strade piene di cingolati.
Nel caso remoto che.....è un discorso molto valido direi.
EliminaSe solo ce ne fosse la reale necessità le metterei, del resto mi cambio la ruota di scorta, mi controllo olio e radiatore.
Peccato che gli Usa non facciamo causa alle multinazionali delle armi se uno viene ferito. So o così incoerenti a volte.
EliminaE oltre a tutte le tue osservazioni, per 2cm di neve (da me ancora meno dei 3!) hanno chiuso le scuole!
RispondiEliminaSiamo al paradosso!
La scuola dove lavoro è aperta (ed è giusto che sia così, finché si può), però le classi erano ridotte del 40-70%: diciamo che in una classe tipo da 25 le presenze potevano essere 10-15 o anche meno. Poi vieni a sapere che sono partiti per un fine settimana sugli sci... (ovviamente prima dei farti un bel duecento km in auto per arrivare alle piste, laddove fingi di avere difficoltà insormontabili per raggiungere la scuola che frequenti, a 500 metri da casa).
EliminaVisto l'ordine di scuola nel quale lavoro, la responsabilità è ovviamente in capo ai genitori, non ai bambini. Ma, tante volte, i genitori sono più bambini dei figli.
EliminaSi potrebbe pensare a questa società colosso dalle caviglie di argilla, dove per 2cm chiudono le scuole o dove una giudice infame (che lavora allo sfascio civile, alla distruzione della società civile distruggendo le basi della giustizia) incrimina due cinesi perché hanno osato difendersi con coltelli da una rapina a mano armata.
EliminaCome quell'altra giudice che condannò due agenti che avevano sparato alle gomme di una banda di delinquenti dell'est (uno rimase ucciso, deo gratias! per un proiettile di rimbalzo) perché non avevano appourato se i delinquenti fuggitivi avessero o meno delle armi.
Siamo a questo livello.
Gli uteri buonisti che emettono delle sentenze contro ogni senso e di logica e di giustizia.
Quando ci saranno gli islamici e toglieranno le donne dai tribunali avranno fatto solo bene.
E' la mancanza di resilienza che è anche quella che se tu tiri una badilata ad uno che è entrato in casa tua e gli rompi la colonna vertebrale sei finito.
EliminaE' la stessa società che si blocca per tre cm di neve o che va in tilt pr i viadotti della Orte Cesena non mantenuti da anni e che vule fare buchi in Val di Susa per il gnente che costano 20G E.
Non hai i soldi per lavarti le mutande e pensi ai gemelli di platino.
Mah.
Lorenzo: "Io sono abbastanza vecchio [...]
RispondiEliminamah??
Aggiornamento.
RispondiEliminaQuesta mattina, in una classica discussione da bar tra colleghi, ho fatto presente la questione dell'ipocrisia del tenere a casa i figli causa neve per poi magari andare a sciare a 200 km di distanza. Una delle risposte che ho ricevuto (per fortuna minoritaria) è stata: è giusto così, un fine settimana sugli sci è istruttivo quanto una giornata a scuola. Per la serie "non capire i termini della questione" -- non è la giornata sugli sci il problema, il problema è l'insegnamento all'incoerenza e alla furberia che i genitori trasmettono ai figli. Ma costei (una collega, ammesso che il genere sia significativo) non se ne dava per inteso. Ah... è una mamma, lei, io che non ho figli non posso capire, e comunque sono i genitori che decidono dell'educazione dei figli, non la scuola (parole sue).
Tempo fa ebbi a dire che mutare, implicitamente o esplicitamente, il ruolo della scuola da quello di servizio alla collettività (com'era) a quello di servizio alla famiglia (com'è) è stato un errore gravissimo. Che manteniamo intatto e che, anzi, peggioriamo anno per anno.
Lorenzo: "Nota che tu dici "servizio alla comunità" e "servizio alla famiglia" ma non dici che l'unico scopo della Scuola è formare lo studente."
EliminaA che scopo formare lo studente? Ecco perché ho parlato di "servizio alla comunità": perché la comunità tutta (me compreso, che di figli non ne ho) paga un sostanzioso tot, dunque la comunità tutta deve avere un vantaggio dalla formazione onerosamente fornita allo studente. Nel caso invece che si ravvisi l'opportunità di perseguire il fine del servizio alla famiglia, allora che la famiglia scelga e paghi (in questo concordo con te). Trovo invece molto incongruo che la famiglia sia obbligata a ricevere un servizio (indipendentemente dalla qualità) che la collettività è obbligata a pagare profumatamente per fornire un discutibile vantaggio alla famiglia stessa! E' un assurdo in termini.
Comunque il punto dal quale siamo partiti riguarda la coerenza e l'incoerenza nei comportamenti nei confronti dei figli da parte di alcuni (quanti?) genitori: per presunta causa neve non fai fare al figlio 500 metri per andare a scuola, che è il suo mestiere, poi lo porti a sciare a 200 km di distanza. In auto. Qual è l'insegnamento di fondo?
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