Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
Col maestrale (venti da nord) viene bene tutto, riesce ad essere fotografo pure io col protofurbofono (e' un po' come il fritto, fritte son buone pure le suole delle scarpe). Dare le spalle al sole, poi, il pomeriggio tardo, aiuta ancor piu'.
Da un certo punto in poi il mio protofurbofono è invecchiato e ha perso contrasto nelle immagini. Tu mi suggeristi di usare un semplice filtro e così ho fatto con uno strumento quasi rudimentale ovvero MS Foto (uno degli strumenti compresi con Windows10). Un clic e toglie l'eccesso di luminosità, la lattiginosità. In questo senso sono state sottoesposte.
A seguito di questi post sul Salento ho fatto qualche ricerca e ho reperito paesaggi straordinari. Scogliere il cui bianco contrasta con il blu del mare. E ho deciso che il mio viaggio in bici del 2020 terminerà a Capo Santa Maria di Leuca con ritorno da Lecce. Meravigliose realtà da esplorare e scoprire. Poche cose sono elettrizzanti quanto il sentirsi in viaggio nella Bellezza, lungo strade nuove, tra odori e colori nuovi. Continua così.
Capatina anche sulla costa jonica, bassa, che mi e' piaciuta molto meno (le coste basse sono sempre troppo antropizzate). Io amo le scogliere e i posti poco antropizzati e quelle belle sono estese per pochi km: o - da Novaglie a Santa Maria di Leuca o - intorno a Capo d'Otranto (il punto piu' orientale d'Italia, penso che sia sul meridiano / sotto / a sud del confine tra Cechia e Slovacchia, a spanne)
Ma la nostra pigrizia e il luogo splendido dove avevamo alloggio (a Gagliano del Capo, nei pressi della Baia del Ciolo) ci hanno resi piuttosto statici e ci ha impedito di girare per le coste. Qualche uscita la sera nei paesi dell'interno. Quindi mio giudizio o - assai soggettivo o - con scarsa conoscenza delle altre coste. Altra nota: il Salento e' mediamente piuttosto intensamente antropizzato.
Colori e profumi meravigliosi..la sensazione che esista ancora qualche angolo incontaminato in questa nostra Italia sempre più cementata e brutalizzata.
Se avessi tempo, Spiritessa Libera, scriverei una pagina sul polittico olfattivo del Salento, dal profumo di rovi di mora a quello di origano in fiore a Capo Otranto, il profumo di rosmarino, quello di elicriso, il profumo di timo, di fichi. E' una terra assai profumata. In quanto al cemento e alla brutta edilizia, anche il Salento ne ha... una anche troppo buona provvista.
Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.
Mare e cielo di un azzurro quasi irreale :D
RispondiEliminaBello :D
Ho sottoesposto, Lorenzo.
EliminaCol maestrale (venti da nord) viene bene tutto, riesce ad essere fotografo pure io col protofurbofono (e' un po' come il fritto, fritte son buone pure le suole delle scarpe).
EliminaDare le spalle al sole, poi, il pomeriggio tardo, aiuta ancor piu'.
Da un certo punto in poi il mio protofurbofono è invecchiato e ha perso contrasto nelle immagini.
EliminaTu mi suggeristi di usare un semplice filtro e così ho fatto con uno strumento quasi rudimentale ovvero MS Foto (uno degli strumenti compresi con Windows10).
Un clic e toglie l'eccesso di luminosità, la lattiginosità.
In questo senso sono state sottoesposte.
A seguito di questi post sul Salento ho fatto qualche ricerca e ho reperito paesaggi straordinari. Scogliere il cui bianco contrasta con il blu del mare.
RispondiEliminaE ho deciso che il mio viaggio in bici del 2020 terminerà a Capo Santa Maria di Leuca con ritorno da Lecce.
Meravigliose realtà da esplorare e scoprire.
Poche cose sono elettrizzanti quanto il sentirsi in viaggio nella Bellezza, lungo strade nuove, tra odori e colori nuovi.
Continua così.
Capatina anche sulla costa jonica, bassa, che mi e' piaciuta molto meno (le coste basse sono sempre troppo antropizzate). Io amo le scogliere e i posti poco antropizzati e quelle belle sono estese per pochi km:
Eliminao - da Novaglie a Santa Maria di Leuca
o - intorno a Capo d'Otranto (il punto piu' orientale d'Italia, penso che sia sul meridiano / sotto / a sud del confine tra Cechia e Slovacchia, a spanne)
Ma la nostra pigrizia e il luogo splendido dove avevamo alloggio (a Gagliano del Capo, nei pressi della Baia del Ciolo) ci hanno resi piuttosto statici e ci ha impedito di girare per le coste.
Qualche uscita la sera nei paesi dell'interno.
Quindi mio giudizio
o - assai soggettivo
o - con scarsa conoscenza delle altre coste.
Altra nota: il Salento e' mediamente piuttosto intensamente antropizzato.
Colori e profumi meravigliosi..la sensazione che esista ancora qualche angolo incontaminato in questa nostra Italia sempre più cementata e brutalizzata.
RispondiEliminaSe avessi tempo, Spiritessa Libera, scriverei una pagina sul polittico olfattivo del Salento, dal profumo di rovi di mora a quello di origano in fiore a Capo Otranto, il profumo di rosmarino, quello di elicriso, il profumo di timo, di fichi.
EliminaE' una terra assai profumata.
In quanto al cemento e alla brutta edilizia, anche il Salento ne ha... una anche troppo buona provvista.