Il presidente degli SUA è stato censurato e silenziato dalle oligarchie progressiste che ben bazzicano il mondo
della informazione della
deformazione.
Il signor
Nessuno (e Uriel Fanelli da quando ho iniziato a seguirlo di recente,
qui ad esempio) hanno più volte evidenziato questo problema.
Sostanzialmente è lo stesso che c'era poco prima che il Baffetto prese il potere, un'azione sistematica e via via più grave di plagio, di monocultura e propaganda di una ristretta parte progressista molto abile nella manipolazione contro tutto quanto non si adegua alle proprie scelte politiche e che tenta di non subirle. L'azione da tempo è quella in Internet nella sua versione televisionizzata spargi inquinamento h24, ubiqua. La dipendenza è forte e questo è un sistema tanto sottile quanto efficace di manipolazione e di controllo. L'olio di ricino, in confronto, era cosa tanto rozza quanto inefficace. Io stesso, scrivendo su blogger, un satellite del pianeta Google del sistema stellare GAFAM sono esttamente sottoposto a quella censura soft per cui le cose che non vanno bene possono essere lasciate finché hanno seguito su sei o sette persone e, quanto questo numero aumenta, devono essere omesse, poi si omette pure il disadeguante.
Il problema è non avere delle reti esenti dalla censura asfissiante del politicamente corretto, quella per cui tutto ciò che non è progressista, arcobalengo, globalista, antisessista, antirassista, antifassista, antileghista, LGBT, antimachista, antisovranista, ... è qualunquisticamente fassista. Il problema è muoversi nella casa del nemico, con le sue regole.
La chiesa dei progressisti semplicemente non solo non si accorge del totalitarismo del pensiero di cui tali progressisti sono attori e zeloti, che è la prima forma di regime (che questi sciocchi, igmnoranti e rozzi direbbero fascista) ma si vanta, come ogni antagonista, di essere contro "ogni fascismo" in un grottesco quando proccupante effetto al contrario, un regime già così efficace che può fare strame pure del sistema statuale liberale e delle sue leggi (ad esempio gli articoli delle costituzioni sulla libertà di espressione).
Una rete libera, politicamente scorretta sarebbe uno strumento di resistenza concettuale alla nuova dittatura tanto apparentemente soft (mica tanto, i gulag sono rivisitati in maniera 2.0, ricordo le
scariche correttive ai cervelli non-adeguantisi proposti dalla signora Maddalena Marini, si tratta solo di aspettare che la resistenza si faccia un po' più forte e quindi pure la repressione di essa da parte del sistema, i sistemi un po' meno soft) quanto già molto in là nei suoi piani di controllo e omologazione gobali. Considerate le dipendenze delle masse attuale direi sembrerebbe impresa assai ardua. Considerando però che Parler si stava per tirar dietro alcune decine di milioni di statunitensi, forse non così ardua. Le persone che non si allineano forse non sono così poche.