mercoledì 24 luglio 2024

Greve

Quant'è greve lavorare a questi enormi castelli di carte.

sabato 20 luglio 2024

Smielatura

Lunedì abbiamo smielato le nostre tre famiglie di api. Due di esse, giovani, acquistate ad aprile hanno lavorato prevalentemente per la "casa", melari semivuoti, hanno lavorato principalmente a cera, per estrudere le celle dei fogli cerei e per il nido.
Una discreta quantità di lavoro. Non amando il dolce non ho fatto ciò che mi capitava di fare, da piccolo, quando Norino, il falegname che abitava nella frazioncina della nonna, mi offriva la cera della disopercolatura con il poco di miele che essa porta seco, me la ciucciavo, la masticavo, piccola gioia.
Rosa Canina, giovedì, ha isolato le tre regine per il "blocco di covata", la tecnica biologica contro la varroa. Invece della scatolina che reclude la regina (pesante, visto che almeno due dozzine di giorni non può deporre) ecco la "separazione di covata", in ciascuna arnia, un telaio del nido, tenuto separato (due con copritelai Zeuss, uno con un lo escludi regina verticale), con la regina che continua a deporre in un telaio: molto più leggero per la regina, ovviamente costa un 10% di nido (un telaio su dieci, arnie standard). Al termine del periodo di esclusione (21 - 25 dì, un ciclo completo deposizione → ape giovane) i telaio viene eliminato e con essa la varroa deposta in quelle celle: la varroa foretica (portata a dorso dalle altri api) viene abbattuta efficacemente con l'acido ossalico.

P.S.
Un altro caso in cui ciò che cura, ciò che sana, è la esclusione, esattamente il contrario di quanto imposto ora dalla ortodossia del pensiero unico cretinamente corretto.

Aree di un telaietto di un melario con miele di essenze diverse: quello più chiaro (in alto) a prevalenza di acacia e tiglio, quello più scuro a prevalenza di castagno


Rosa Canina sta rimettendo in sede i melari con i loro telaietti svuotati, e deponendo, accanto alle arnie, cera e attrezzatura con resti di miele: la capacità delle api di ripulire tutto (il miele ritorna ad essere loro riserva alimentate) è straordinaria.

lunedì 15 luglio 2024

XVII milonga solidaria - il cuore

(XVI milonga solidaria - Tantalo)

Un buon approccio mentale è fondamentale, per ogni buona cosa. Così anche l'altro ieri, sabato 13 luglio: durante il viaggio d'andata, Rosa Canina ed io siamo rimasti bloccati da un incidente, in un tratto montano, che ci ha obbligati a regredire e fare una lunga deviazione. Risultato? Arrivato alle 21 invece che alle 19:30, ad evento iniziato da un'ora.
Ero felice, con Rosa Canina, anche di essere rimasti fermi, nel serpentone, in mezzo a quella gola, torrente sotto e verde fresco blu brezza tutt'intorno. Lungo la strada Rosa Canina si è fermata ed è rimasta dalla mamma, io ho proseguito. Sì mi batteva il cuore, come le prime volte, già prima, lungo le vie della città labronica. Eppure, son rimasto calmo, sereno, in passato mi sarei stressato, avrei imprecato ad ogni semaforo rosso. Non ha senso arrivare stressati a quella dolce vita!
Questo animale coreutico duemila piedi, mille abbracci è tornato alla sua festa dell'estate, col sole a tingersi d'arancione e poi affogarsi nel viola, nel Tirreno. Tutto è combinazione di sensi, gioia, trepidazione, sguardi incrociati, inviti, sfide, opere estetiche inutili, amori tre minuti. Inesperti, maestri, appassionati, titubanti, speranzosi. Non è per il tango in sé, non ci sono le dinamiche di una milonga, livelli eterogenei, ronde inesistenti, sorpassi a destra, dopo la chacarera è diventato tutto molto disordinato.
Echissenefrega!
La bellezza fino al tramonto e un po' oltre giustifica, annulla ogni cosa, ogni accidente.
"Allora, quante belle donne hai abbracciato, Orsone?" - mi ha chiesto Rosa Canina - era un quarto alle quattro quando mi sono coricato, vicino a lei, a casa dei suoi. In questo banchetto le veneri sui tacchi non mancavano certo. Quando hanno la grazia della danza, quando sono poetesse del corpo - diventa affabulazione, seduzione, fascinazione reciproca. Eppure... eppure non ho cercato le veneri ma le poetesse del corpo, con le quali imbastire una fiaba, per una tanda. L'opera estetica inutile, della quale siamo interpreti, drammaturghi, sceneggiatori, scenografi, registi diventa una piccola impresa in due che dà molta gioia. Certo, per molte persone, anche per me, fino a quando non conobbi Rosa Canina, la parte seduttiva era ed è importante. Per me rimane la bellezza stupefacente del luogo, l'incanto del tango in sé. Si giunge alla fine, col tempo volato via, precipitato nell'infinito piccolo e grande di una tanda, sette, otto, dodici volte.
Ieri c'eri anche tu, caro _zzz: ultimamente qualcosa si è diradato per questioni nostre di salute ed altro: eppure, ancora, una volta, eccoci insieme a vivere una cosa bella della vita. Mi è piaciuto tanto, questo.
Roberta, Lorena, Silvia, Stefania, Isabella, poetesse di ventura,  amate per una tanda. Le ho abbracciate nel tango, coi loro sorrisi, le zizze durante gli abbracci stretti, il loro cuore a battere. Ecco, il cuore che batte, con te, il suo cuore col tuo, in un passaggio di piano di Lucio De Mare. Puoi volere qualcosa di più dalla vita!?

giovedì 11 luglio 2024

n. 14

Non solo luci, eh!?

Qui l'evasione fiscale è pazzesca: non c'è un cazzo di esercente che ti dia uno scontrino. È noto che il Meridione sia il grande evasore . Martedì sera prendiamo tre tranci di pizza (dimostrazione dell'esistenza di Dio e del paradiso). Come al solito scontrino manco per il cazzo. Lo chiediamo: alle 21 e rotti era lo scontrino n. 14, con file di mandibolatori, tutto il dì, a comprar quelle delizie sul lungomare.

Ahssì, scusi... ora accendo il registratore di cassa, mancava solo quello.

Evasione che viene supportata da tutti coloro che non chiedono lo scontrino. A me va anche bene, poi però ti paghi l'ospedale e la riasfaltatura della stradina sulla quale vuoi girare colla tua Mercedes. Impensabile in un paradigma così statalista.

Fine del problema evasione.

mercoledì 10 luglio 2024

Non un grammo

 (unuomoincammino)
 
La cosa stupefacente è che queste calette sono straordinariamente pulite, non un grammo di (macro)plastica.
In Italia mai vista una pulizia (di di spiagge e cale) così.

martedì 9 luglio 2024

Solo questione di tempo

  • Sdentati, miserabili... Le élite al potere disprezzano il popolo
    Michelle Houellebecque

La sinistra accozzaglia tutti contro tutti ce l'ha fatta, ancora una volta, ad escludere le forze popolari, sovraniste, in Francia. La gauche caviar (il videino a corredo che ripubblico dice più di mille parole) ce l'ha fatta  a farcela. Ma è solo questione di tempo:

  1. Per il fatto che mille faglie dividono, separano e mettono in conflitto i progressisti al peggio.
  2. Perché essere contro è SEMPRE una scelta fallimentare e questo vale pure per il potere, la politica.
  3. Perché questi cialtroni semicolti, questa stupidenzia sinistra e arrogante, non capisce niente (il fatto che abbiano la testa farcita di oppio, di sociologie fallimentari ostili alla realtà, è nel loro DNA, sono ebeti e cretini geneticamente). Non hanno capito un'emerita cippa, ad iniziare dalla guerra migratoria che essi apologizzano, supportano nel loro essere contro la loro cultura, contro le loro radici, contro l'Europa , contro la Francia.
Solamente sono riusciti, ancora una volta, ad evitare la scossa tellurica che, come tutti sappiamo, avrà magnitudo ancora maggiore, quando avverrà.
Solo questione di tempo. Intanto i sinisranti continueranno nel loro disegno masosadico.

San Severino di Centola

Castelli, fortezze (e borghi contigui) mi attirano come il miele per l'orso!
Eccoci, domenica, caldo afoso che "ci sudava pure la lingua in bocca", al borgo abbandonato di San Severino di Centola.
Ha resistito per secoli e, in pochi lustri, nel dopoguerra, si è spopolato, è morto. Considerate le condizioni comprensibile che nessuno abbia voluto proseguire con fatiche, sacrifici, stenti che ora non possiamo neppure concepire. Incappati quasi per caso. La Gola del Diavolo che esso domina(va) è una meraviglia in sé.
Visto che, di tanto in tanto, riporto in questo diario qualcosa delle mie visite ai borghi abbandonati, apro la colonna (categoria) relativa.




I palazzi baronali si distinguevano da quelli plebei anche per l'uso dell'arco invece che dell'architrave. La chave di volta ha una ricerca di bellezza, pietra rosa locale (c'è una vena che attraversa il borgo).



Qui e sopra i resti della chiesa di Santa Maria degli Angeli.
(unuomoincammino)