giovedì 28 novembre 2024

Tutto bene

A Corvetto, banlieue milanese, la realtà si è manifestata.
Ascoltavo, qui è là, il minimizzare dei vari semicolti sinistrati e sinistranti da salotto. Il problema non esiste, fino a quando non entrerà nei loro salotti. Un poco più  in basso, gli zeloti, ripetono il solito schema degli sbirri fassisti, non si può pretendere molto da questi con la mente farcita di oppio, antagonisti pure a loro stessi, i gregari pappagallo del pensiero unico.
Da queste parti un controllore è stato pestato da un 15enne nordafricano, con molti prececenti, aveva osato chiedergli il biglietto.
Tutto va bene, stiamo precipitando bene.

sabato 23 novembre 2024

Del patriarcato e di altre scemenze

Ieri sera, la mia amata, tanto amata, Rosa Canina, col suo fare garbato, mi ha buttato lì un "Ho un video con Ricolfi che... interessante, ti piacerà". Così, dopo cena, ci siamo seduti accanto alla cucina economica.
Ricolfi, politologo e sociologo, ha il pregio del misurare. Il misurare è un atto di osservazione della realtà, quindi spirituale. Una carrellata precisa, con garbo, della scemenze - sue parole, quella sul patriarcato è una delle scemenze ripetute a pappagallo dai vari cretini, non può esistere un patriarcato senza il patriarca, senza il padre, con tutti i disastri che questa assenza sta facendo da decenni, torniamo sempre lì, al pessimo sessantotto. I pappagalli, passati dal libretto rosso alle scemenze, appunto, arcobalenghe o intersezionalistiche - che caratterizzano la liquidità ovvero il progressismo inklusivo del peggio, evacuato dalla peristalsi dell'anglosfera sul resto dell'impero. Mille osservazioni scritte qui , quasi quotidianamente (un tempo, ora sono meno presente sul diario) e che sono argomento delle nostre conversazioni, Rosa Canina ed io, da disadattati sociali.
Ricolfi e Rielli passano in rassegna linguaggio, regressioni cognitive e psicologiche nelle generazioni degli inquinati mentali h24 (intendo dal furbofono che Nessuno indica, più precisamente, come scemofono), demolizione delle conquiste delle donne imposta dalla roba gender qglbtqwerty, fissazione sinistra sulla cultura, una psicofissazione demenziale visto che qui dentro ho sempre osservato che la cultura è un sottile strato di vernice sulla massa della etologia - natura, sul peggioramento delle università, nelle quali la ricerca, il dubbio, il metodo scientifico è sostituito dalle appartenenza a questa o quella minoranza, sul sovraccaricamento degli infanti su questioni "gender", una pernicioso baloccarsi da parte di problematici diversamente sessuali fatto sui piccoli (molto interessante la metafora dei valori, parametri di default) e molto altro.

Ricolfi, di formazione marxistica, pone enfasi sull'equità rimpiazzata dalla inclusione, ma, verso la fine, casca in alcuni schemi lisi (devo dire sempre con un minimo di onestà intellettuale che manca quasi sempre ai manipolatori semicolti, merce alquanto abbondante da quelle parti).
Qualche barcollio in novanta minuti di osservazioni precise.

(lucaricolfi, danielerielli)

domenica 17 novembre 2024

Dell'ego infragilito e delle cose fatte coi piedi


La fine di settimana scorsa ho partecipato, con _pelli, a due laboratori di tango tenuti da una coppia di italiana di stelle (non è un superlativo). Dopo tanti anni (mi rendo conto ora, che dall'ultima volta, con Fernando Sanchez e Ariadna Naveira, son dieci!). Mi sono fermato, alla fine della secona lezione, domenica tardo pomeriggio, alla milonga che si teneva, seguendo, in quei locali.
Ecco, passata quasi una settimana, lo scrivo ora, di nuovo qui: non ho ballato quasi nulla. Cinque tande in tre ore (come dire, una su quattro).
Tre fattori:
  1. età (sono "vecchio", sono passati, appunto molti anni)
  2. milonga in cui bazzico poco (non che esistano milonghe che frequenti con assiduità negli ultimi anni)
  3. tra Covid e anca, dopo questi quattro anni su cinque di poco o niente tango, ballo peggio di prima.
È stato molto frustrante. Malanimo crescente, alla fine non seguii neppure la usuale esibizione dei maesti, fuggii da esso e tornai a casa. Passata una settimana sono più sereno oggi ma per il mio ego tanghero è stato un brutto colpo. Dallo scegliere tra le mirate insistenti di molte tanghere a non ricevere sguardi di risposta alle mie mirate.
Invecchiato, ballo peggio, assente dall'ambiente da troppo tempo.

Comunque, non bisogna perdersi d'animo: continuerò a studiare e a cercare di tornare al mio amato tango forse un po' più frequentemente, cercando di conciliare la vita con il mio amore Rosa Canina, con quella col mio amore Tango.

Ego tangheri ora forse infragilito a parte. oggi _pelli mi ha comunicato che dovrà iniziare una chemioterapia. Ecco, allora, davanti ai Problemi, alle asprezze della vita, per quanto emotivamente impattanti, le mie frustrazioni son proprio delle sciocchezze, delle cose da nulla.

Nota a concludere: parte del lavoro con _pelli fu su ritmicità (e interpretazione). Ecco la filastrocca che mi ripeto (non così facile, farla coi piedi).

Un - tre cuatr un
Un dos- cuatr un
Un - tre cuatr un
Un dos tre cuatr un

Mariano Frumboli e Juana Sepulveda, qui sotto, sono Maestri, col loro fraseggio fatto coi piedi e quello stile coì elegante e un po' punk, che adoro.


venerdì 15 novembre 2024

Bacchettate e complimenti

Ho tirato troppo al lavoro, sistema immunitario giù, mi sono ammalato.
Avevo preso un giorno di ferie, oggi, per andare a sistemare la legna, in casa di mamma, saltato tutto, sono a casa malconcio.

Noto che i sinistranti, campioni insuperabili di oikofobia, xenofilia e autorazzismo, dopo averci sfracellato lo scroto per anni colle lezioncine impartite dai loro compagni barcelloneti, dal Guardian, da ministri francesi sui pericoli di fasciofascismo, dai professori woke di UCLA o Berkeley, dal commissario EU progressista Pinco Pallo, dai comitati LGBQWerty londinesi, ora strepitano per un commento di un tale signor Elon Musk.

Peraltro, non riesco a partecipare a questa dicotomia "ora arriva il paradiso!" - "ora arriva l'inferno!" seguita alle elezioni presidenziali statunitensi.
Non capisco questa esterofilia, il sottolineare le bacchettate provenienti dall'estero, o gongolare per i complimenti, da Pinchi Palli, stranieri. Mah.
Il signor Musk mi pare che, dopo scelte orribili, demenziali (i nomi dei figli dicono molto) forse ha avuto un rigetto rispetto al wokismo di cui fu preda.

In ogni caso, prendere lezioni da freak / problematici  di quella nazione frankenstein stelle e strisce, fonte inestinguibile di tutti i maggiori problemi della contemporaneità, oppure da sinistranti arcobalenghi al caviale e cavolini di Bruxelles, mi sembra proprio una sciocchezza, anche se trova grande seguito.

lunedì 4 novembre 2024

Ribaltare la frittata

La sovrordinazione non e' un gioco di parole ma un atto eversivo dalle conseguenze drammatiche: ha tra i primi effetti quello d'intensificare e allargare giorno per giorno la guerra migratoria che gli autoctoni subiscono.
Potremmo ribaltare la frittata con cui il compagno Marco Guttuso, qualche giorno fa,  ha operato direttamente a livello esecutivo e considerarne nulla la sentenza (eversiva) in quanto l'Italia non e' un paese sicuro e quindi l'esecutivo ha tutti i crismi per trasferire gli invasori in Albania.

giovedì 31 ottobre 2024

Il pacchetto di dadi Knorr

 
Leggendo la penosa cronaca si arriva a 'sta povera bambina, prodotto ordinato, acquistato e ritirato da due figuri, come un pacchetto di birre Moretti, strappato a quella misera pezzente con utero e mestruazioni, per dirla alla woke,  di sua madre di Rosario.

Per quanto estremamente moderato, questo esecutivo sta facendo alcune cose decenti, come sottolineare che reificare donne a fattrici e bambini a scatoline di dadi Knorr, è una orribile barbarie da perseguire duramente, anche penalmente.

I diritti non esistono, figuriamoci quello alla "genitorialità", termine che mi fa cagare il cazzo, un tentativo di astrazione mentaloide per ciò che non può essere, che nega la realtà, una madre e un padre, che ti fan con il loro sangue, vita, sacrifici, limiti, sperma e cazzo,  fica e ovaie, glorie e miserie umane, lacrime e cuori che battono. A meno di disgrazie.

martedì 29 ottobre 2024

VdT

 Un po' lontano, ho voglia di te!