- Vincenzo Castrignanò, presidente onorario dell'Associazione Culture Ndranghetiste della Nazione Calabrese presiederà, tribunale di Locri, il processo per i reati commessi dal clan Gerace. [...]
Sai leggendo 'sta notizie e pensi :- "ma che cazz!?!? Si sono fumati il cervello? E' come se il capo degli ultrà del Torino fosse messo ad arbitrare il derby della mole di domenica prossima".
Magistratura eversiva, antidemocratica. Non è che avessimo bisogno della ennesima conferma. Una sola compagna al posto giusto blocca tutta la resistenza, in barba a voi, piccoli poracci rozzi 'gnoranti razzisti inferiori.
Notare: la compagna Apostolico ha prontamente rimosso dalla rete la sua pagina FB.
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Il primo post che compare nella bacheca di Apostolico è una petizione, condivisa nel luglio 2018, che chiedeva una «mozione di sfiducia» nei confronti di Matteo Salvini, che a quei tempi era da poco stato nominato ministro degli Interni. Nessun commento da parte sua ma solo una pubblicazione sulla bacheca. Lo stesso ha poi fatto nel giugno dello stesso anno con un articolo dal titolo «Open Arms e Sea Watch: la richiesta di archiviazione della procura di Palermo». Le sorti delle Ong sembrano stare a cuore ad Apostolico, che nell'elenco delle pagine seguite su Facebook ha «Free Open Arms» ma anche quella dedicata a «Open Arms», Ong che ha portato il leader della Lega a processo.
La giudice, da tempo sposata con Massimo Mingrino, funzionario giudiziario vicino agli ambienti politici rossi e simpatizzante di Magistratura Democratica, ha un forte interesse verso i temi migratori, come dimostra anche il like a «Presidio permanente No Borders - Ventimiglia». O, ancora meglio, il reportage fotografico da lei stessa realizzato nel maggio 2011 sull'attracco a Catania del traghetto «Flaminia» con 1300 migranti che arrivarono a Lampedusa e vennero poi distribuiti nei centri di accoglienza locali. Immagini che la Apostolico definisce simbolo di «moderna deportazione»(questo il titolo che dà alla gallery). Sulla suo profilo abbiamo trovato anche il «follow» alle pagina del «Progetto 20K», associazione che si definisce una «rete di solidarietà e aiuto concreto per la libertà di movimento», e di «Caravana Abriendo Fronteras», che sostiene l'ideologia no border. Nel 2016 la Apostolico condivide un'altra petizione dal titolo: «L'Europa apra le porte ai migranti e usi i finanziamenti per garantire viaggi aerei sicuri». È un richiamo a un appello della Rete femminista «No muri, no recinti». Nella petizione, chiusa a poco più di 3600 firme, si chiedeva al governo di «accogliere le persone migranti con dignità, umanità e sicurezza, sottraendole alla violenza e allo sfruttamento degli scafisti e dei passeur» ma anche di «non finanziare più la Turchia o altri paesi del Nord Africa allo scopo di trattenere migliaia di richiedenti asilo in campi di raccolta». E ancora, proponeva di usare «questi fondi per garantire viaggi sicuri a partire dai luoghi d'origine». Scartabellando le pagine seguite da Apostolico troviamo, tra le altre degne di nota, anche quelle di «Potere al popolo», (sezione di Catania), movimento fondato dal centro sociale «Je so' pazzo» di Napoli, che nello scacchiere politico si colloca tra le forze della sinistra radicale. E ancora, troviamo la pagina di «Democrazia e Autonomia», il partito fondato da Luigi De Magistris, e quella di «Possibile», partito schierato a sinistra e ispirato da Pippo Civati. Tra le pagine seguite non manca nemmeno quella dell'ultrà dell'accoglienza Aboubakar Soumahoro.