In montagna in Trentino la rete non andava neppure a incuxarla. Da tempo metà del percorso ferroviario da pendolare è privo di copertura.
Si tengono i paesani in collina, in montagna, contrastando questo patologico urbanismo, anche offrendo servizi di qualità accettabile al di fuori dei tumori urbani.
Certo, come alpinista, come camminatore, come orso, mi piacciono i posti spaziosi, non turistici, scorbutici, ma i miei trastullii romantici che prediligono la natura più integra non sono da confondere con la Politica. Per questi aspetti assente.
Quando andai a Firenze per la presentazione della omonima "Carta di Firenze" fui piuttosto critico sul fideismo acritico verso la rete dei pentastellati, una sorta di tecnofanatismo web.
RispondiEliminaTu continui (o perche' non ci arrivi in quanto crescitista o in malafede) a ignorare che la decrescita richiede ottime pratiche, anche tecnologie quando utili e si basa sulla DIMINUZIONE FISICA delle quantita' e dell'impronta ecologica.
Direi che rientri nel novero degli italiani che rozzamante hanno con-fuso crescita e sviluppo quando, nello stato attuale, la prima e' incompatibile con la seconda.
Ecco, l'ugualismo, persone e trichechi, dadi da gioco e coleotteri, matrimonio e combinazioni casuali.
RispondiEliminaAnche la demenza e' continua crescita.
manineicapelli
> la mafia del fotovoltaico che sta consumando terreni agricoli
RispondiEliminain quel di Viterbo, un enorme impianto su campi e persino boschi.
Altra demenza completa.
Mi risulta che in Germania non ci sia alcuna sovvenzione per i campi fotovoltaici a terra. La' non ne ho MAI visti. Quindi politica la', antipolitica qui.
Così, per dire... ti risulta che in Germania non facciano orrenda e fasulla pubblicità della loro presunta grandezza? Per esempio, lo sai che i pannelli fotovoltaici che troneggiano in bella vista lungo diversi percorsi autostradali (e diffusi globalmente come magistrale esempio) sono quasi tutti scollegati?
RispondiEliminaPer dire...
In montagna, mio cugino, mi raccontava che fino a qualche tempo fa, un grosso campo fotovoltaico della zona doveva, spesso, essere staccato dalla rete che non ne reggeva la produzione elettrica.
RispondiEliminaTutta quella valle e' netta esportatrice di energia (micro e macro idroelettrico e una miriade di impianti fotovoltaici dissemintati sui tetti di case, capannoni, chiese, etc. ).
Poi hanno investito sulla rete che la collega con la Val d'Adige (consumatrice netta) e i distacchi di quel grosso campo fotovoltaico sono cessati.
Quei campi fotovoltaici lungo le autostrade sarebbero tutti separati, staccati della rete?
Ohibò. Ma allora il loro dispendiosa messa in opera a chi giova?