Avevo intuito che anche Rosa Canina non era mai riuscita a visitarla, così domenica 23 le ho fatto una sorpresa. Questa meraviglia dell'arte e della cultura italiane stava ammalorandosi. I benedettini e la loro austerità mi affascinano. Non ho foto del ciclo di affreschi del refettorio, che forse ho preferito, per nitore e qualità.
Era arrivato il vespro e con esso la chiusura, ci siamo seduti su una panchina, nei pressi di un cespuglio, ad ammirare l'area verde antistante, ormai quasi deserta.
Poi, nella serata lunga di primavera, piano, ci siamo spostati su un piano profano, siamo andati a mangiare qualcosa di mare un po' più in là.
Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
Per l'ennesima volta, ti ringrazio per i tuoi reportage fotografici.
RispondiEliminaMi permetti di viaggiare, statico.
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Passai, alcuni anni fa, da quelle parti, con _zzz, per un giro in bici sul delta Po (ne scrissi qui), antiurbanistica di bruttezza, squallore estremo, intorno.
EliminaBel connubio di arte e cibo. Mi piacerebbe leggere del giro il bici sul delta del Po. Il link è mancante - puoi riportarlo?
RispondiEliminahttp://unuomoincammino.blogspot.com/2010/04/il-delta-dellorribile.html
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