sabato 18 ottobre 2025

Ultima volta

 C'erano  tre generazioni attorno al pane, al cibo buono, al fuoco. Così, dopo una dozzina di anni i miei veci son giunti fin a questo cantone di Appennino, da lontano.

Mio papà ha trovato orecchie attente ai suoi racconti  alle citazioni della storia. Mia madre ha fatto comunella con Rosa Canina e ha visto ora, la sua casa unita alla mia.

Cari veci, ho pianto un po' quando, dopo ore di letizia, vecchie mie radici, siete saliti in auto. Si son chiuse le porte e siete andati via.

La letizia dell'ultima volta. Mi commuove, porta lacrime. Questa è la vita che si muore e ce ne andiamo.

martedì 14 ottobre 2025

Poeti del corpo

 Sono passati quasi due anni. E così, amore , mio, un po' con te, un po' lontano da te. Sono passati anni e non riesco più ad averti, onorarti nei giorni della settimana: altro da fare nella vita e forza ed energia non sono quelli di prima, potevo dormire poche ore e andare nella vita, a faticare e lottare, prima.
L'anca nuova mi ha riportato con te, come per una donna aMAtA, ora è un po' più fine, sottile, intesa e felicità al posto di irruenza e gioia.

Sono tornato alle mie maratone ed eventi , più o meno lontani e così vicini, ancora con piccoli impulsi adrenalinici quando il pensiero torna, per qualche attimo, a ciascuno di essi. 800 tango party, Supersonic Tango, Teodora, Marathonguera, Eroica, le lunghe alla mia amata Milonga Sì, .... Maratone ed encuentro sono armi a doppio taglio. Il livello è (un po' più) alto e le milonghe vicine, quelle delle fini di settimana, sono più modeste. Non ho più voglia di andare a serate così così.

Ve lo dico, quando t'incontro, anima danzante, donna con la grazia, quegli amori dodici minuti, tu ed io in cima al mondo, al centro dell'universo. Siete poetesse del corpo, non con gli endecasillabi, non cogli accordi in sol, ma con fuori assi, con le sincopi, con le braccia nelle mie, con la mano e la mia, a trovarsi per combinarne un'altra, un'altra meraviglia inutile, non le rime ma i passi dissociati, non i silenzi, le pause.

Amo tanto quando il tango rotola, sobbalza, cammina, stringe, respira su altre note. Amo il tango fino a Piazzolla e poi quello che non è tango. Allora il tango si estende a danza, dove un uomo e una donna sono tutto di quella dolce vita, per una tanda. Sono tutto. Ancora meglio, mille possibilità diventano di più.
E quando succede, allora, ecco la felicità passa a gioia, amo voi, poetesse, amo me e sono felice, felice, felice.

Qui questi due mi piacciono tanto e sono, poeti del corpo, quanto ho tentato di scrivere, quanto succede. Mi batte il cuore forte.

(tymoteuszley, milavigdorova)

giovedì 9 ottobre 2025

Pace dei forti

Il volere la pace può essere sentire autentico solo per i forti, per i violenti, i prevaricatori. Non per i deboli e coloro che subiscono. Anche se nel pensiero comune è quasi blasfemo, sono i forti che possono avere discernimento per fermarsi, per scegliere tra odio e violenza e pietas, possono volere la pace. Non c'è volontà senza possibilità di scelta, discernimento.
Un motivo in più per uscire dalla lagna apologetica, molto in voga nei mondi al contrario, che esalta i deboli e criminalizza i forti.

Ora, dopo la lezione ad Hamas, bisognerebbe impartire una lezione ai tumori coloni che si espandono a danno dei contadini indigeni palestinesi.

In ogni caso, i due bubboni demografici sono destinati solo a terribili disastri e nefaste conseguenze. 

martedì 30 settembre 2025

Col cucchiaio

Quando cammino, raccolgo i rifiuti che incontro. Quando posso li differenzio, altre volte li sposto nei cestini.
Spesso nel tragitto dalla stazione al posto di lavoro.
Rimane un po' più pulito o, se preferite, meno sporco.
Basta qualche giorno, ad esempio di permanenza di rom nel parcheggio scambiatore, vicino alla stazione, e il posto diventa una sorta di discarica abusiva. I miei sforzi quotidiani di molti giorni annullati in una serata, in un giorno.
A volte penso che sto tentando di svuotare il mare col cucchiaio.
Non riesco a capire perché molte persone trovino normale vivere in ambienti degradati, orribili, lerci e facciano molte cose per peggiorarli ulteriormente. Secondo me sono proprio scemi, cretini.

sabato 27 settembre 2025

Festival del carcinoma

La maggior parte delle persone penserà: che caxxo sta scrivendo!? È impazzito?
Ora è sufficiente cambiare una parola sostituire un problema con un altro che, nel mondo al contrario, viene inculcato come obiettivo, come valore, invece della realtà, un problema estremamente grave di sradicamento, di alienazione, di conflitti culturali e quindi sociali, di guerre tra poveri a favore di coloro che ne traggono profitti, potere, vanagloria ideologica, e la colossale adulterazione diventa palese. Adorare un problema, le migrazioni di massa, e inserirlo nel catechismo per le piccole menti scadenti da manipolare.
Visto qui nella capitale sabauda, a pochi passi dal suk nordafricano,  una volta Balon. La vecchia signora è vecchia e fottuta. Lo tradurranno in arabo e saranno tutti felici e contenti.

mercoledì 24 settembre 2025

Distacco dalla realtà

  • Dovremo adattarci a un'economia con caratteristiche autarchiche.

Sebbene i sinistri siano campioni del mondo di ostilità alla realtà, i destri non si danno per vinti in questa gara.

La frase di Netanyahu è segno evidente di una completa dissociazione dalla realtà. Il tumore demografico israeliano non potrà MAI essere autarchico in una terra striminzita e (sub)desertica. Il fatto che essi combattano il tumore indigeno palestinese, non significa affatto che, quando avranno finito, possano vincere i limiti fisici, biologici, ambientali.

Vorrei vedere cosa succederebbe se i fornitori di cibo, materie prime, energia domani cessassero di rifornire Israele.

martedì 16 settembre 2025

Vespa velutina

Se abitate in zone con inverni miti vedetevi questo video sulla vespa velutina. Rilevare quanto prima possibile gli esemplari di questa xenospecie è utile per contrastarne efficacemente crescita e diffusione.
La vespa velutina (calabrone asiatico) è caratterizzata da un addome quasi tutto nero e zampe gialle, a differenza del calabrone nostrano che ha l'addome più giallo e le zampe scure. La predazione compiuta dalle velutine avviene con la testa rivolta verso l'esterno dell'arnia, la predazione del calabrone avviene con la testa rivolta verso l'arnia.
Nel caso individuiate un esemplare di vespa velutina, andate su www.stopvespavelutina.it e seguire le indicazioni di "Effettua una segnalazione".