Oggi vedremo a quale potere sono arrivate le forze massmigrazionistiche, razziste anti, nella repressione della "resistenza", supposto che i flebili, bonari tentativi imputati al signor Salvini possano essere qualificati come tale.
giovedì 19 dicembre 2024
Quale potere
martedì 17 dicembre 2024
Alcuna rilevanza
domenica 8 dicembre 2024
Gli spazzacamini
giovedì 28 novembre 2024
Tutto bene
sabato 23 novembre 2024
Del patriarcato e di altre scemenze
Ieri sera, la mia amata, tanto amata, Rosa Canina, col suo fare garbato, mi ha buttato lì un "Ho un video con Ricolfi che... interessante, ti piacerà". Così, dopo cena, ci siamo seduti accanto alla cucina economica.
Ricolfi, politologo e sociologo, ha il pregio del misurare. Il misurare è un atto di osservazione della realtà, quindi spirituale. Una carrellata precisa, con garbo, della scemenze - sue parole, quella sul patriarcato è una delle scemenze ripetute a pappagallo dai vari cretini, non può esistere un patriarcato senza il patriarca, senza il padre, con tutti i disastri che questa assenza sta facendo da decenni, torniamo sempre lì, al pessimo sessantotto. I pappagalli, passati dal libretto rosso alle scemenze, appunto, arcobalenghe o intersezionalistiche - che caratterizzano la liquidità ovvero il progressismo inklusivo del peggio, evacuato dalla peristalsi dell'anglosfera sul resto dell'impero. Mille osservazioni scritte qui , quasi quotidianamente (un tempo, ora sono meno presente sul diario) e che sono argomento delle nostre conversazioni, Rosa Canina ed io, da disadattati sociali.
Ricolfi e Rielli passano in rassegna linguaggio, regressioni cognitive e psicologiche nelle generazioni degli inquinati mentali h24 (intendo dal furbofono che Nessuno indica, più precisamente, come scemofono), demolizione delle conquiste delle donne imposta dalla roba gender qglbtqwerty, fissazione sinistra sulla cultura, una psicofissazione demenziale visto che qui dentro ho sempre osservato che la cultura è un sottile strato di vernice sulla massa della etologia - natura, sul peggioramento delle università, nelle quali la ricerca, il dubbio, il metodo scientifico è sostituito dalle appartenenza a questa o quella minoranza, sul sovraccaricamento degli infanti su questioni "gender", una pernicioso baloccarsi da parte di problematici diversamente sessuali fatto sui piccoli (molto interessante la metafora dei valori, parametri di default) e molto altro.
Ricolfi, di formazione marxistica, pone enfasi sull'equità rimpiazzata dalla inclusione, ma, verso la fine, casca in alcuni schemi lisi (devo dire sempre con un minimo di onestà intellettuale che manca quasi sempre ai manipolatori semicolti, merce alquanto abbondante da quelle parti).
Qualche barcollio in novanta minuti di osservazioni precise.
domenica 17 novembre 2024
Dell'ego infragilito e delle cose fatte coi piedi
La fine di settimana scorsa ho partecipato, con _pelli, a due laboratori di tango tenuti da una coppia di italiana di stelle (non è un superlativo). Dopo tanti anni (mi rendo conto ora, che dall'ultima volta, con Fernando Sanchez e Ariadna Naveira, son dieci!). Mi sono fermato, alla fine della secona lezione, domenica tardo pomeriggio, alla milonga che si teneva, seguendo, in quei locali.
Tre fattori:
- età (sono "vecchio", sono passati, appunto molti anni)
- milonga in cui bazzico poco (non che esistano milonghe che frequenti con assiduità negli ultimi anni)
- tra Covid e anca, dopo questi quattro anni su cinque di poco o niente tango, ballo peggio di prima.
Invecchiato, ballo peggio, assente dall'ambiente da troppo tempo.
Comunque, non bisogna perdersi d'animo: continuerò a studiare e a cercare di tornare al mio amato tango forse un po' più frequentemente, cercando di conciliare la vita con il mio amore Rosa Canina, con quella col mio amore Tango.
Un - tre cuatr unUn dos- cuatr unUn - tre cuatr unUn dos tre cuatr un
venerdì 15 novembre 2024
Bacchettate e complimenti
Ho tirato troppo al lavoro, sistema immunitario giù, mi sono ammalato.
Avevo preso un giorno di ferie, oggi, per andare a sistemare la legna, in casa di mamma, saltato tutto, sono a casa malconcio.
Noto che i sinistranti, campioni insuperabili di oikofobia, xenofilia e autorazzismo, dopo averci sfracellato lo scroto per anni colle lezioncine impartite dai loro compagni barcelloneti, dal Guardian, da ministri francesi sui pericoli di fasciofascismo, dai professori woke di UCLA o Berkeley, dal commissario EU progressista Pinco Pallo, dai comitati LGBQWerty londinesi, ora strepitano per un commento di un tale signor Elon Musk.
Peraltro, non riesco a partecipare a questa dicotomia "ora arriva il paradiso!" - "ora arriva l'inferno!" seguita alle elezioni presidenziali statunitensi.
Non capisco questa esterofilia, il sottolineare le bacchettate provenienti dall'estero, o gongolare per i complimenti, da Pinchi Palli, stranieri. Mah.
Il signor Musk mi pare che, dopo scelte orribili, demenziali (i nomi dei figli dicono molto) forse ha avuto un rigetto rispetto al wokismo di cui fu preda.
In ogni caso, prendere lezioni da freak / problematici di quella nazione frankenstein stelle e strisce, fonte inestinguibile di tutti i maggiori problemi della contemporaneità, oppure da sinistranti arcobalenghi al caviale e cavolini di Bruxelles, mi sembra proprio una sciocchezza, anche se trova grande seguito.