(Sardìnnia: Carbonia, piazza Roma - 11)
Sotto tortura, forse, potrei dire che questo, tra Porto Teulada e Capo Malfatano, parte della Costa del Sud, è il mare che più mi è piaciuto in questo giro della Sardegna (il precedente, nel '95 con la madre di mio figlio), vuoi per la geologia del granito rosso-rosa, vuoi per il fatto che la costa è ancora integra, vuoi per la scarsità antropica (che è, praticamente, la stessa cosa).
Ecco, se io avessi la bacchetta magica, applicherei del tritolo all'orrendo ecomostro incistato a ciò che furono le Rocce Rosse, un'economia marcia, parassitaria che non cessa nel suo essere deliquenziale .
Finché non verrà applicato l'unico rimedio possibile, demolizione e rinaturalizzazione, qualsiasi gruppetto di parassiti continuerà a deturpare la Bell'Italia lucrando ampiamente sul disastro comune, confidando nel prossimo condono, soldi a palate per pochi spiccioli. Nessuna persona si metterebbe a tentare questi tumori cementizi sapendo di avere la certezza dell'abbattimento con recupero dei costi.
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Isola Rossa a sinistra, Porto di Teulada a destra, capo Teulada sullo sfondo. |
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Sguardo a sud-est verso capo Malfatano. |
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Isola di Campionna, cala Bianca e il golfetto di Porto Larboi |
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|Torre Piscinnì
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(unuomoincammino)
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