La canicola ci aveva cotti. Così, venerdì ci siamo presi riposo e, il pomeriggio,, invece di andare in alto, siamo andati ... in basso. Sotto c'erano le acque smeraldine del grande bacino artificiale, in fondo, questo posto eremitico che, nel VI secolo, ospitò un monaco irlandese che... tolse una spina ad un orso, addomesticandolo. Nelle allegorie dei santi, il selvatico viene rappresentato o con un bastone con germogli e acque torrentizie (San Cristoforo), con il lupo (San Francesco) o con l'orso (San Gallo, San Romedio).
Avebbe potuto UnOrsone esimersi da questa breve passeggiata fino all'antro dell'amico dell'orso?
Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
Ma che bei posti che posti!( pietà)
RispondiEliminaFoto molto belle, mettono fresco! Dovresti fare una pubblicazione, lo sai?
Ora è iniziato un temporale qui.
EliminaDopo mesi di sole, vento, aridità, di prati spelacchiati bruciati dal sole, nel Sahara emiliano, il verde Trentino, i ruscelli ricchi di acqua, sono un sollievo, Sara.
Qui è difficile pubblicare qualcosa, campo quasi assente. Quindi solo qualche accenno, nessuna pretesa editoriale, solo un diario per qualche ricordo, qualche nota.