martedì 17 ottobre 2023

Spaccato - 5: il torto

(Spaccato - 4: topi e gatti)

La narrazione è solo il racconto di una parte il cui scopo, da autocelebrativo, diventa quasi sempre manipolativo.

Il conflitto israelo-palestinese ha un'origine sconosciuta ai più ovvero la decisione di creare una nazione ebraica nella terra dei Palestinesi, alla fine del XIX secolo. Solo che non c'era una terra nullius ma una terra con villaggi e campi che sono stati distrutti. Decenni di guerra spietata quotidiana: non cambia molto se la casa dei tuoi cari viene bombardata o demolita colla gente dentro. Paolo Barnard illustra, molto bene, qui sotto tutto ciò che è stato omesso nella narrazione "occidentale": il torto, il primo grande torto che dura da fine ottocento subito dagli invasi palestinesi nella loro terra.

La mattanza subita sabato 8 ottobre dagli israeliani è solo una delle tempesta preparate dalla loro semina, lunga, molto lunga, di molto vento.

Sarà la fine degli europei, tra qualche generazione. Gli islamici non vedono l'ora di restituire pan per focaccia.

11 commenti:

  1. Quando mi azzardo a fare osservazioni più o meno dello stesso tipo non ricevo altro che occhiate che oscillano tra il perplesso e lo scandalizzato. Saremo noi quelli strani...

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    1. Come disadattato sociale non posso consolarvi granché, Pigiatasti.
      Poiché l'invasione fa comodo a brevectermine a molto miopi, questi si scandalizzano per il dito e non ne vogliono sapere della luna.

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  2. Diciamo che gli islamici da sempre rompono il cazzo ovunque essi dilagano.
    Qui hanno trovato resistenza e questo li fa sbloccare.
    Per la prima volta invasi invece che invasori.

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  3. ma non ho capito da che parte stai a sto giro

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    1. I palestinesi sono stati invasi. La ragione, il torto subito, stanno dalla loro parte.
      Tuttavia da quando subisco la teppa araba (nord africana) sui treni, nella banlieue vicina a casa, le mie simpatie per gli israeliani come contrasto a questa genia nocente, infausta, tumorale, crescono di settimana in settimana.
      Quando osservo questa merdaglia islamica così profondamente ambigua, viscida (si pensi che 'sta doppiezza è così profonda in quelle genti che l'hanno codificata pure a livello religioso, la Taquiyya, la dissimulazione) anche la ragione passa agli israeliani.

      Forse non soddisferà il fatto che non prenda posizione in modo netto.

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  4. Quando arrivarono li´non c'era molta roba, e nemmeno uno stato...

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    1. Dinamica simile a quella del Sudafrica.
      Un posto che era desolato, vuoto, arrivarono boeri e inglesi, iniziò lo sviluppo.
      Ciò attirò i negri dalle regioni vicine, iniziarono le tensioni aumentate fino agli attuali ammazzamenti di massa dei bianchi nelle fattorie.
      Qualche svampito è ancora contrario all'apartheid, vogliono mischiare acido nitrico e glicerina, mischiare ciò che a contatto esplode.
      Eh, la sinistra intellighentsia. Stiano freschi.

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  5. Che si arrivi a qualcosa di molto esplosivo tra mondo islamico e occidente, niente di più facile.. toccherà trasferirmi in Cina, che se ne resterà a guardare coi popcorn allo zucchero caramellato..

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    1. Salve, Franco.
      Eccovi riapparso.
      C'e' un problema di tumore demografico islamico che non puo' che a portare conflitti sempre piu' aspri.
      Essi credono e vogliono conquistarci "coi ventri delle loro donne" ma sara' soltanto un "Muoia Sansone con tutti i Filistei!" visto che da sempre riescono a trasformare le terre in cui vivono in orribili, formicai umani dove non si sa bene cosa vinca se squallore, collasso, bruttura, miseria.
      Cina!? Buona fortuna.

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