Ieri ho accompagnato Rosa Canina in ospedale: le hanno tolto il gesso che le teneva fermo il braccio sinistro. Riprendere il movimento, dopo una stasi di un mese, di quella parte del corpo è stato sia parziale che doloroso.
Mi piace molto prendermi cura di lei: una parte mia, femminile, che si manifesta in modo maschile, ovvero cercando di fare delle cose per lei che le risolvano dei (piccoli) problemi e che la facciano stare meglio. Devo dire che questo periodo di accidenti di salute per lei, alla fine, sono stati felici, paradossalmente, quasi felici per essere riusciti a stare bene insieme tra le varie difficoltà e imprevisti.
In un buco di tempo sono riuscito pure ad aggiornare il diario, ieri. Ora, piano, tornerà un po' operativa, tornerà a fare alcune cose delle quali mi sono occupato io, in questo periodo.
Domenica scorsa eravamo andati a farci un giretto in auto, avevamo voglia di luce, di sole, in medio Appennino, a ponente, pochi km da casa, un bel cantone che non avevamo mai visto. Verso sera era bella la luce, radente. Ecco, è il nostro panorama di questi mesi, dalla sua prima frattura di martedì 3 ottobre. Poi tutto si è rasserenato.
Domani partiremo e andremo, per due giorni, a trovare i miei veci, in Lombardia.
Ci sono cose peggiori che mettersi fantozzianamente in macchina come milioni di altri rispondendo all'input con il previsto output. A descrivere l'automa metterei la foto della tangenziale invece di un paesaggio bucolico. Giorni fa passavo in bicicletta lungo una fila di automobili cariche di famiglie incolonnate per entrare nel parcheggio del parco. Tutti ottusamente inconsapevoli. Come tutti gli anni dovrò inventarmi un altro modo per passare le domeniche estive. Necessariamente un modo controcorrente o meglio, contro colonna di automobili.
RispondiEliminaOsservazioni disincantate.
EliminaTuttavia, considerata la distorsione al ginocchio sx di Rosa Canina, non c'erano molte alternative ad un mezzo a motore, per fare un giro per aria, luce paesaggi.
Come scrissi in passato, l'Appennino in via di diventare un deserto (umano) comporta dei problemi ma anche delle opportunità, come quello di visitare cantoni vuoti, senza traffico (prossimamente senza strade, data l'assenza di manutenzione).
UUiC
La faccio breve, quello che non si può immaginare non si può nemmeno fare. Il problema non è il fare tutti le stesse cose con gli stessi ritmi ma la evidente incapacità di immaginare una minima deviazione dalla ripetizione meccanica.
EliminaGli "stessi" ritmi sono imposti dalla settimana lavorativa.
EliminaIo amo contemplazione, solitudine, silenzio, non amo la chiese "piene" la domenica.
Tuttavia non mi lamento che la ecclesia cada di domenica. Le volte che posso visitare, in vacanza, ad esempio, una pieve vuota durante la settimana, ho conferma che gli "stessi" ritmi hanno pro e contro.
Nessuno, talvolta vi arrabbiate sul fatto che tendiamo ad essere monadi isolate ma l'essere comunità ha, come caratteristica, anche ritmi e calendario comuni.
UUiC
No i ritmi sono imposti dalla incapacità di immaginare. Le uniche attività che ti impongono un ritmo sono quelle collegate ad un certo macchinario, come gli altiforni o le catene di montaggio, oppure alla luce del sole, come la semina. I "lavori di concetto" non sono vincolati ad un luogo o ad un momento. Tanto che le aziende stanno dismettendo gli uffici, magari predispongono delle postazioni comuni e sale riunioni che i dipendenti possono usare se necessario, su richiesta. Un impiegato può benissimo lavorare sabato e domenica invece di mercoledi e giovedi o lavorare da mezzanotte alle otto invece che dalle nove alla cinque. Non fa nessuna differenza. E' solo per inerzia che si simula il ritmo della fabbrica novecentesca.
EliminaNi.
EliminaCi sono varie cose per le quali bisogna lavorare con altre persone. Quindi in orari comuni.
Infine ci sono gli orari di Rosa Canina.
Il resto son vostre proiezioni.
UUiC
Lavorare con altre persone che a loro volta hanno orari fasulli.
EliminaA me è capitato di lavorare con persone site in altri continenti, con sei o otto ore di differenza. L'unica cosa è che siamo biologicamente programmati per dormire col buio ed essere attivi con la luce, le macchine però se ne fregano.
Per non parlare poi del fatto che il lavoro si sospenda, vedi "ferie", il 25 di dicembre perché convenzionalmente si assume che sia la data di nascita (ignota) di Gesu. Oppure il 15 di Agosto perché boh.
Si si sono mie proiezioni, cara la mia formica.
Bello questo occuparti di lei.. non è scontato come potrebbe apparire.. riabilitazione a manetta immagino ora.. ma la salita sembra superata.. sarà tutta bellezza ora.. Buona Pasqua a entrambi!
RispondiEliminaPiano, piano, Rosa Canina migliora.
EliminaBuona,Pasqua, signor Franco.
UUiC
mi piace chi sa riconoscere e apprezzare la propria parte femminile senza imbarazzi.
RispondiEliminacosì come mi piace chi sa ancora scovare angoli inediti e belli non lontano dalla propria casa.
ml
Da ex lombardo amo l'Appennino vuoto di umani e pieno di bellezza e natura.
EliminaDecisi di risiedere qui proprio per questo.
In effetti ci vivo in mezzo. Pochi km e cambio visuale su altre bellezze.
Dei contro, per il momento, non mi curo e li considero il prezzo da pagare.
UUiC
E' bello prendersi cura di chi sia ama.
RispondiEliminaQuesta tua cura la porterà presto a stare meglio, a guarire prima.
Un abbraccio ad entrambi e Buona pasqua.
Mi piace sempre il vostro nome qui.
EliminaBuona Pasqua, signora Uragano.
Che bella coppia che siete!
RispondiEliminaCi voglio bene alla mia Rosa Canina!
EliminaSono proprio felice di sentirtelo dire!
EliminaLa tenerezza in una coppia è il più bel sentimento e manifestazione di gentilezza nei confronti di chi si ama.
RispondiEliminaTolto il gesso. ci vuole tanta pazienza e Rosa Canina ne dovrà averne tanta.
Pensa nonostante la fisioterapia, io non muovo ancora bene la mano, anche se il gesso mi è stato tolto a Settembre.
Serena giornata.