sabato 27 luglio 2024

Deportati

Così, domenica scorsa, dopo un'amabile conversazione, davanti ad una pizza, sugli abbondanti funghi presenti in montagna, ecco che uno dei commensali, un provetto fungaiolo (veramente con eccellenti conoscenze micologiche) arriva ad un "i veneti deportati dal fascismo per le bonifiche".

Così mi sono trovato a che fare con un sinistrone pugliese farcito di luoghi comuni che vive nel mondo della ideologia. Proprio così, in quella bolla: per sua ammissione NON frequenta alcuno degli infernali luoghi del multiculturalismo proclamato e iniettato a forza dalla sinistra. Inutile spiegargli che i braccianti veneti che crepavano di fame, di pellagra, facevano la fila, come a Carbonia, per essere "deportati" come coloni o minatori.

Rosa Canina ed io abbiamo sollevato varie eccezioni, andava avanti come un treno: nonostante la inklusività dell'deologia da egli fatta propria, tratteneva a stento la rabbia per le nostre obiezioni fino al punto che mi ha dato del fascista razzista (non capisco come si possa essere appellati in determinate maniere a fronte di fatti). Per _nzo nessuno dei terribili problemi è importante (con giustificazioni del tutto illogiche, ad esempio che l'Italia è piena di criminali). Ascoltavo, osservavo il collasso della logica.

Rosa Canina ed io ci sentiamo sempre più disadattati sociali rispetto a questi adoratori zeloti del pensiero unico progressista , difensori senza se e senza ma della Unica Ortodossia..
Un mondo di deportati dalla realtà. Mah.


4 commenti:

  1. Coso, secondo me tu non afferri i termini del problema.
    Non ha nessuna importanza andare ad elencare le premesse e le conseguenze, per due motivi.
    Primo, la gente si identifica con una fede. La fede per definizione è irrazionale e quando viene vissuta come "identità" qualsiasi obiezione, oltre a non potersi incrociare con idee che si collocano nel "dilà", scatena una reazione isterica, che è "sul personale" invece che nel merito.
    Secondo, la premessa di questa fede è una educazione che spregia e nega l'identità. Dovrei fare il solito discorso delle Tre Categorie ma riassumo, alcuni lo fanno per mestiere, alcuni sono eterni adolescenti che fanno dispetto ai genitori e altri non vogliono essere messi davanti alla propria idiozia. Se tu a casa tua sei un cretino, andando nel luogo della "accoglienza" sei ipso facto accolto. Questo ha la precedenza su qualsiasi conseguenza negativa del negare e spregiare l'identità e quindi tutta la Storia e le conquiste e scoperte e le cose costruite. Meglio essere il primo dei barbari che l'ultimo dei romani, per l'accoglione. Perché se sei l'ultimo dei romani prendi del cretino da tutti.

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    1. A proposito dei criminali, altro paradosso irrazionale. Nella testa dell'accoglione il "criminale" è quello che dispone di risorse perché evidentemente le ha sottratte agli altri. Viceversa, chi non dispone di risorse è necessariamente una vittima e in quanto tale destinato ad ereditare il Regno dei Cieli, solo che l'accoglione lo vuole qui ed ora.
      San Francesco predicava l'idea di spogliarsi di tutto e diventare "poveri", cosi da avvicinarsi a Dio. L'accoglione non si spoglia di niente, al massimo spoglia TE. L'idea però è sempre la stessa, fare "cassa comune" e poi dare ad ognuno secondo i suoi bisogni. La obiezione che funziona in questo caso è "chi decide?". L'accoglione a quel punto va in crash e si resetta.

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  2. Mi sarebbe piaciuto assistere alla conversazione!
    (e mangiare la pizza... ma questo è scontato!)

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    1. Pizza...cena mezza rovinata.
      Discutere, con un fanatico!? Non è possibile.
      Il livello di rabbia di _nzo era evidente, avevo messo in discussione la base delle sue credenze.

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