- Questa rinuncia mi ha portato, veramente, tanta ricchezza.
Tamara Lunger
Rinuncia: uno dei tabù della contemporaneità (liquida).
E' uno strumento che annienta interi paradigmi.
A soli settanta metri dalla vetta, dalla storia, ti salva la vita. E ti consegna, comunque, alla storia.
E' un paradosso colla potenza del paradosso. E' ciò che scassa tutte le aspettative, le pretese, i piani dell'esterno rendendolo impotente.
Mi capita, sempre più frequentemente, di rinunciare ora. In primis allo spostarmi residuo per diporto. E' liberatorio. Da disadattati sociali e liberatorio. Sei ricco, potente, in serenità, dopo, via dalle bolge, dall'iperturismo, ipertuttoilresto.
La rinuncia è libertà, svincolarsi dalle convenzioni, fregarsene delle omologazioni; la rinuncia è rispetto dei (nostri) limiti, oggi che nessuno sembra disposto a tenerne conto.
RispondiEliminaAggiungerei una ricerca dell'essenziale, del nucleo adamantino, nostro e della vita. Richiede, certamente, anche uno svincolarsi delle omologazioni. Ad esempio, grazie all'educazione dei miei cari veci, io non faccio "regali comandati" da lustri, una vera e propria rinuncia liberatoria, liberatrice. Mi prendo le occasioni per fare piccoli presenti del tutto inaspettati che vengono MOLTO più apprezzati.
Eliminaqui sono in piena sintonia col tuo dire.
RispondiEliminala rinuncia è la piccola saggezza di fermarsi quando si è al limite senza voler dimostrare nulla a sè o agli altri, è l'intelligenza di trovare vie minori lontane dalle rotte più battute, è la forza di prepararsi mentalmente a un altro tentativo nel momento stesso in cui si rinuncia.
massimolegnani
La signora Lunger si rese conto, a 70m dalla vetta del Nanga Parbat, che il proseguire le avrebbe permesso di conquistare la vita e la morte. Ella arrivò ai propri limiti e fu saggia. Ora ha la possibilità di continuare con altre imprese, ad altri tentativi.
EliminaBuonasera signor Massimo Legnani.
Si pensa di poter avere tutto.
RispondiEliminaO si ambisce ad avere tutto.
Ma in realtà bisogna togliere qualcosa per godere appieno di altro. Less is more.
Da molto tempo sottolineo il "Meno è meglio". Epicuro, nelle sue Lettere sulla felicità, scrisse chiaramente che la via per il piacere, la felicità, passa per la rinuncia di ciò che si vuole apprezzare.
EliminaVolere tutto è un non-senso, una follia completa. Eppure...
Eppure mi ricordo che Arrigo Cipriani letteralmente buttò fuori dal proprio serenissimo locale un neoricco saudita o catariota o quvaitiano o ... , un miserabile strapieno di quattrini che ordino "Tutto".
Ricordo una domanda posta a una passante che, a vista, avrà avuto sedici o diciassette anni: "Quale sarebbe la tua proposta per superare questa crisi economica?" "Ce l'ho io la soluzione: schifare tutto, non comprare più niente, poi li vedresti rimettersi in riga."
RispondiEliminaMesser Pigiatasti
EliminaPiù volte ho pensato a voi, ai vostri commenti nei quali descriveste la potenza destabilizzante della rinuncia.
Vi devo molto per quei pensieri.
Grazie!