martedì 30 settembre 2025

Col cucchiaio

Quando cammino, raccolgo i rifiuti che incontro. Quando posso li differenzio, altre volte li sposto nei cestini.
Spesso nel tragitto dalla stazione al posto di lavoro.
Rimane un po' più pulito o, se preferite, meno sporco.
Basta qualche giorno, ad esempio di permanenza di rom nel parcheggio scambiatore, vicino alla stazione, e il posto diventa una sorta di discarica abusiva. I miei sforzi quotidiani di molti giorni annullati in una serata, in un giorno.
A volte penso che sto tentando di svuotare il mare col cucchiaio.
Non riesco a capire perché molte persone trovino normale vivere in ambienti degradati, orribili, lerci e facciano molte cose per peggiorarli ulteriormente. Secondo me sono proprio scemi, cretini.

20 commenti:

  1. C'è tanta, troppa inciviltà.
    Il bene comune viene visto come bene di nessuno.
    E' intollerabile.

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    1. Io non li capisco. È cosa del tutto irrazionale, scema.

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  2. bisognerebbe attrezzarsi, avere a disposizione scope, pale, guanti

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    1. Con le cauzioni si ribalterebbe il paradigma. Solo che viene osteggiata. Anche questo è molto scemo: invece di lavorare e fare affari per produrre rifiuti, lavorare e fare affari per riusare, lavare, rimettere in circolo.

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  3. Tutte le mattine ripulisco la panchina dove attendo la cremagliera. La sera i ragazzi ci bivaccano e il mattino è coperta da bottiglie di birra e vari pacchetti di merendine. Ma non mollo, è una questione di etica.

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    1. Molti ragazzi pensano che sia fico fare scemenze e si vergognano di fare cose buone e giuste.
      Anche su questo io fui un disadattato sociale.

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  4. Alcune persone pensano sia normale sporcare (è un loro diritto perché pagano le tasse) e poi si lamentano perché nessuno pulisce.
    Ne trovi a branchi di gente così. Una mentalità tipica di molti italiani. Sarebbe interessante capire da cosa provoca il problema.

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    1. Per testare se si tratti di scemenza o malafede si dovrebbe proporre loro di fare uno schianto colla propria auto contro un muro di sostegno così dopo potrebbero far lavorare meccanici e carrozzieri.
      Come sempre, aumentando intensità, grandezze nel ragionamento si testa il sistema, in questo caso le "piccole menti scadenti", al limite.

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  5. Dalle mie parti (provincia di Verona) esiste un'associazione "Raccoglitori di inciviltà altrui" a cui va tutta la mia stima e sostegno che, "armati" di carretto e apposite pinze, fa questo tipo di attività a titolo gratuito. Vi invito a visitare il loro sito. Fa malissimo vedere i cigli delle strade pieni (non esagero, pieni) di rifiuti anche in aperta campagna, soprattutto bottiglie e lattine. La quantità è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi sei o sette anni: e s p o n e n z i a l e.

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    1. Anche qui le cose peggiorate molto con la invasione. Gli emiliani, anche se in parte rilevante progressisti accoglioni, avevano grande civismo e questi posti erano ordinati e lindi. Poi il degrado sempre maggiore, prima per la immigrazione dal Meridione (ora anche i nostri "terroni" hanno in parte rilevante capito che la monnezza ovunque è un problema), poi la barbarie da Asia Africa.
      Il risultato: discariche lineari a bordo delle strade diffuse in parchi e giardini.

      Bisogna lavorare alla radice del problema: soli contenitori con cauzione pesante, no USA&getta.

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  6. Io i rifiuti li lascio a vista d’occhio. Solo così i cittadini possono rendersi conto di chi ci governa e in che sistema siamo costretti a vivere. Altro che volontariati civici: fa comodo a loro, al Comune, allo Stato, alle aziende che gestiscono i rifiuti, sfruttare il lavoro gratuito dei cittadini e spacciarlo per senso civico. Intanto loro incassano, gestiscono male e si giustificano puntando il dito su di noi.

    Il Cucchiaio parte II

    Ogni mattina raccolgo rifiuti per strada. Non perché mi piaccia fare il netturbino gratis, ma perché non sopporto di camminare in mezzo al degrado. Piccoli gesti, col cucchiaio, mentre intorno il sistema scarica camion interi di incuria. Perché diciamolo: il Comune incassa la tassa sui rifiuti, lo Stato si inventa campagne moraliste (“ricicla la plastica!”, “usa meno carta!”), le aziende private si spartiscono appalti milionari. E il risultato qual è? Quartieri che diventano discariche a cielo aperto, stazioni che puzzano di abbandono, marciapiedi invasi dai sacchi. Il contraddittorio è grottesco: loro fanno convegni sulla sostenibilità e io raccolgo lattine dal marciapiede. Loro parlano di economia circolare e intanto si dimenticano di svuotare i cestini. Io con il cucchiaino, loro con la betoniera. E guai a non differenziare bene la plastica, eh! Perché allora sei tu l’incivile, tu il colpevole, tu che rovini il pianeta. Intanto il sistema continua a ingrassare, a produrre scarti e a gestirli come gli pare. Forse il vero rifiuto non è quello che trovo per terra, ma chi ci governa e ci predica responsabilità mentre si rotola nell’immondizia delle proprie bugie.

    Filomena

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    1. Eh già classico esempio dove la colpa è sempre degli altri e di chi ci governa.
      Scommetto che qui non commenterà nessuno che dice , è vero mi faccio carico anche io di questo degrado ,iniziando a fare meno acquisti di cose inutili .I rifiuti non sono solo quelli che vediamo per strada o sbaglio?

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    2. Dire un analisi strutturalistica, tipica di sinistra, presa come modello paradigma dai pentastellati: sempre colpa di capitale organizzazioni partiti, multi-utility, GDO.
      Un lavaciscienze che tranquillizza i beoti che lasciano i propri rifiuti in giro: tanto è colpa di altri.

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    1. Ottimo, signor Poli: dare il buon esempio, essere esempio!

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    2. Sono io l'autore del commento "9 ottobre 2025 alle ore 09:03" : Firefox da furbofono mi "butta fuori" sempre, a volte mi perdo/scordo di reimpostare Google account.

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  8. Non capisco invece perché con tutta la gente che manteniamo a vario titolo, non si possa piazzare una ramazza in mano a qualcuno e dirgli :procedi!

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    1. Per i demagoghi e i beoti sotto molto piu comodo instillare la credenza che esista un "diritto ad um reddito".
      I lavori socialmente utili almeno avevano un qualche senso etico.

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  9. Complimenti.

    Non so se serva (probabilmente no) ma complimenti.

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    1. Sarebbe la forza che sposta le montagne, che cambia il mondo dei piccoli atti buoni e giusti, ripetuti, quotidiano, dei piccoli passi, per dirla come un piccolo principe.

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