domenica 19 gennaio 2025
Il picchettio
sabato 11 gennaio 2025
Donazione
Sono riuscito a trovare le due raccolte donazioni a sostegno
- del carabiniere che, a novembre, a Milano, dovette intervenire con un inseguimento per 8 km di un altro egiziano di 2a generazione, tale Ramy, giovane canaglia maranza, e di un tunisino, entrambi con precedenti, che si era cercato le grane fino alla morte, con un tentativo di fuga di 8km su moto etc. etc.
qui la raccolta donazioni - del carabiniere che salvò la vita di varie persone a Rimini e che uccise la me*da egiziana che dopo aver accoltellato varie persone si era scagliato contro di lui
qui la raccolta donazioni
Ieri notte, erano da poco passate le undici e mezza, tornando dal piccolo cinema in montagna, siamo stati fermati da una pattuglia di Carabinieri, ordinari controlli notturni. Al termine si è avvicinato quello col mitra, un giovane ragazzo del Meridione, lì di notte, a sgobbare e rischiare la pelle, al freddo.
Mi chiedo, come i sinistrati sinistranti, non riescano a vedere questo enorme, ciclopico conflitto sociale, le "diseguaglianze" che essi dicono di avere come il demonio in chiesa, il "conflitto di classe" testimoniato da questo proletario terrone, un poraccio messo a fave un lavovo non nobile, sgvadevole, del tutto inadatto, per i nostvi cavi figlioli, che domattina avvanno il mastev alla London School of Economics.
Lo stravolgimento delle nostre vite - anche ieri due giovani maranza hanno creato problemi, un poraccio di controllore ha osato chiedere il biglietto, settimane che non succedeva, uno di essi non l'aveva - solito ritardo per me e per tutti gli altri servi del fiscoinpsglebaccoglienza, non è nulla rispetto a quanto succede a questi poveri carabinieri e poliziotti.
Non posso scrivere cosa farei ai quei giornalisti pennivendoli che hanno imbastito, FQ, Arcobaleno atlantico della sera, e altri organi del pensiero unico conforme, etc. le abominevoli campagne di disprezzo, di condanna, di biasimo, di odio nei confronti di questi valorosi messi a lavorare, colle camicie di forza, col più infimo merdame della società.
Qualcuno crede che tutto ciò sia casuale, considera complottisti coloro che indicano la luna.
venerdì 3 gennaio 2025
Ogni ogni ogni
martedì 31 dicembre 2024
Lattico, stambecchina, gioia
(unuomoincammino)
Domenica 29 siamo andati a farci una piccola cima, dovrei dire in invernale ma... era così caldo al sole e secco che ad un certo punto mi son tolto la parte inferiore delle braghe e sono rimasto a gambe scoperte. Senza ciaspole, ghette, i ramponi nello zaino, in un paio di passaggi in neve di accumulo ho avuto la piacevole sensazione della neve su stinchi e polpacci.
Non una nuvola, traccia di umidità all'orizzonte. Come si vede dalla foto dalla cima, verso nord, nord-est, veramente poco bianco.
Allenamento prossimo allo zero, devo dire che ieri, nonostante la sgambata di un tre ore circa, alla sera sono stato assalito dai litrate di acido lattico in corpo, sembrava che avessi l'influenza. Quest'estate con non-allenamento analogo, dislivelli e lunghezze molto più impegnativi, zero problemi. Mah.
Rosa Canina ha camminato come una stambecchina e sono molto felice che sia tornata camminatrice e alpinista. Scherziamo sempre, vado all'assalto per baci, bacini e sbaciucchi, ella fa la brontolona, poi ridiamo tanto.
La montagna rimane una palestra e di vita e spirituale formidabile. Essa richiede la capacità di stringere i denti, di superare difficoltà e imprevisti, la capacità di rinunciare, di conoscere i propri limiti, di sapere che c'è un rischio e c'è un premio. La gioia della cima, del paesaggio, essere un po' più vicini al Signore delle Cime, di aver vinto la fatica e la resistenza della mente, danno una grande gioia.
Ecco, l'acido lattico oggi mi ha fatto rimanere a casa per ritmi un po' più lenti e sbrigare alcune faccende, annullata l'ascensione odierna, decisamente più impegnativa, causa stanchezza.
Ecco, potrei augurare a me, a Rosa Canina, a coloro che leggono, buone camminate e ascensioni, in montagna e nella vita, nel silenzio, con la felicità di essersi sacri-ficati per una cima, per un buon risultato che aiuti a migliorare questo mondo, a lasciarlo anche solo un poco meglio.
lunedì 30 dicembre 2024
Bambini per manina
Due nostri amici
hai chiesto alla montagna.
Ma ti preghiamo, ma ti preghiamo:
su nel Paradiso, su nel Paradiso
lasciali andare
per le tue montagne.
venerdì 27 dicembre 2024
Rimane poco
Dopo aver letto alcuni libri, purtroppo mi rendo conto che vale sempre più che o si studia, si rilegge, si ripete, si sottolinea, si riassume, si fanno esercizi (si studia, appunto!) oppure, della sola lettura rimane proprio poco. Quasi impossibile fare una citazione abbastanza precisa senza recuperarne il testo, capitolo m, pagina n. Più divertimento che apprendimento.
Penso che dipenda anche dall'età.
giovedì 26 dicembre 2024
Caval donato, bue 'frescato
Infatti, questa considerazione e per la mia (eufemismo) scarsa acquaticità, me ne sono rimasto a riposare in camera al diavolo tutta 'sta riba calda (Rosa Canina invece si è servita di alcune offerte). Peraltro la sera cibo di livello appena sufficiente, con scarsa o nulla relazione col territorio, troppe spese sul resto.
Al termine della giornata e mezza, per splendide e deserte aspre vie dei monti, siamo andati in una valletta sperduta, in fondo alla provincia di Perugia, a trovare un'amica di Rosa Canina, che ha acquistato una piccina frazione di edificio, un "appartamento torre", in quel borghetto minuscolo cresciuto attorno ad un antico mulino. Uh, che meraviglia! Silenzio, freddo freddo, lo scorrere di ruscello e acque in mezzo al borgo, che alimentano il mulino, cielo buio pesto esplosivo di stelle.
La sera, siamo finiti in quel di Scheggino, in una trattoria (eufemismo) popolare dove... il semplice cibo è stato sublime. Siamo usciti puzzando di fritto (popolare, non scherzavo!) ma... deliziati da quei cibi poveri, sapidi, integrali, saporiti, al dente, lavorati e preparati divinamente. Altro che spa del cazz per milanes!
Osservavo i volti di Giuseppe, di Maria, le sembianze del bue e dell'asino, le piccole architetture, proprio quelle che ci avevano ospitato qualche ora prima, accanto al mulino.
Ecco, abbiamo provato momenti di gioia, a Spoleto e in quella trattoria "colla puzza di fritto" e in quell lande aspre, boscose, deserte.