giovedì 25 aprile 2024

Della disordinazione

Ascolto i racconti di mio figlio di due sue recenti visite: poche parole per Berlino e lodi e narrazione stupita per Budapest. Percepisco, per la capitale sul Danubio, dalle sue parole e dal corpo che le racconta con enfasi, con anima, un senso di meraviglia per il senso di cura, bellezza, pulizia, ordine, senso generale di ben vivere, ordine, nitore, grazia, sicurezza.

È una nazione che non si piega ai diktat pro caos, degrado, violenza, invasione violenta che è di moda nel mondo progressista dal sessantotto in poi, mai con la intensità attuale.

Orban che dirige l'esecutivo dei magiari è dipinto, dagli accoglioni nostrani, come bruttocattivocaccadiavoloilmale, gli stessi che in questa provincia, oggi, hanno pensato di invitare alla loro festa il padre della brava personcina accompagnatasi nella capitale ungherese, con gli Hammerbände, gli antifà che girano a spaccare i krani di coloro che non sono sufficientemente puri antifà a colpi di martello.

Mille mila volte mi terrei i fasciomagiari e il loro senso civico al posto di queste masnade di fondamentalisti del peggio.

Questo spiega anche un senso di attrazione personale per quei paesi, Russia compresa, nei quali c'è ancora un senso e la necessaria disciplina relativa, per il bene, ordine, bellezza, pulizia, grazia, sanità, spirito, tutti termini che sono diventati tabù nelle nostre società della disordinazione al peggio.

lunedì 15 aprile 2024

Eppure è successo


Ha avuto un momento di scoramento e si ė lasciata andare ad un breve pianto liberatorio. Guarda, Orsone, sono qui come un'invalida che non si muove più.
Eppure, ieri, piano piano abbiamo lasciato l'auto alla strada e, qualche passo a piedi, ci siamo avvicinati alla chiesa romita e poi, per Ii sentierino, su per lo sperone roccioso, fino alla torre (da tempo campanaria).
Aveva paura di scivolare, in qualche passaggio più erto e i passi sono stati lenti e piccoli. Poi lo sfogo di Rosa Canina.
Eppure siamo ad una svolta, il sentiero continua dopo lo spigolo. Pochi passi neppure possibili fino a un paio di settimane fa. Certo, dell'alpinismo a quei piccoli passi. Il bicchiere si riempirà.
Non era neppure previsto, non avevamo neppure pensato ad una camminata così, non aveva scarpe tecniche. Eppure è successo. Di nuovo in cima, sia pure con pochi piccoli passi e qualche lacrima.

domenica 14 aprile 2024

Palline di polline

(unuomoincammino)

Le avevo detto :- "Rosa Canina  guarda che il lavoro per una o tre o quattro famiglie è lo stesso!".
Beh, non granché da non essere d'accordo.
Così venerdì pomeriggio sono arrivate le due nuove famiglie, ieri le abbiamo portate lassù, oggi con la vecchia batteria e i fogli cerei abbiamo preparato i telaietti, le abbiamo sistemate dalle arnie in polistirolo da "trasporto e vendita" nelle due arnie in legno con i nuovi telaietti.
Erano già  indaffarate, a sgobbare di brutto e a rientrate con enormi palline di polline giallo sulle zampine posteriori. Proteine per le covate, le famiglie devono crescere.
La prima famiglia è in ottima  esuberante salute. Rischio non trascurabile di sciamatura.

martedì 9 aprile 2024

Reti arancioni, francobolli verdi

Nel viaggio di Pasqua a trovare i veci per strade e stradine della Val Padana, specie all'andata, abbiamo visto cosa viene dopo il consumo di territorio per capannonizzazione: molti, moltissimi capannoni e stabilimenti e robaccia varia vuoti, in disuso, già ammalorati (vetri rotti, scritte colle bombolette, grondaie divelte, rovi, tetti colabrodo, rifiuti, etc.). Non che questo squallido degrado sia di lezione: la Val Padana è tutto un tumore di reti arancioni che indicano che il tumore dei capannoni è più vivace che mai, altro schifo in arrivo con altri "nuovi" ruderi dello USA&getta del territorio.

Qui nel capoluogo c'è  la solita resistenza vana al fatto che gli ultimi francobolli verdi non vengano ricoperti di asfalto e cemento: in questo caso un ampliamento e rifacimento di una scuola. Non si capisce perché non venga rifatto (anche ex-novo, via demolizione) quella esistente. Il fatto comico è che tutto questo viene spacciato come green.

Passano i lustri e questa follia distruttiva, questa metastasi, si rinvigorisce, rinnova, moltiplica.

lunedì 8 aprile 2024

Che se ne va

Così, a lezione, _maolo, la mora del profumo, mi ha detto che _polfi se n'è andata, circa un anno fa.

Sono stato lontano dal tango e la vita è corsa in avanti, precipitevolmente per lei. Non è stato sufficiente la sua simil giovinezza, che sembrava avesse dieci anni di meno, fece pure una bimba. Questa vita che se ne va.

Letizia e malinconia

Ieri ce ne siamo andati, felici, in montagna con amici, in un posticino sperduto (qui) a pranzare insieme.
Ore liete e... malinconiche.
Liete e spensierate per la compagnia, i frizzi e le risate che ci siamo fatti, il compleanno di un mio compagno di studi superiori, arrivato dalla Lombardia, a trovare la figlia che studia qui e poi, con lei, con noi. Poi con altre care persone, amici del cointegro, di anni fa, il mio istruttore... Proprio ore spensierate.
Malinconiche perché... avremmo dovuto andare a farci una camminata, sia pur breve e leggera. Ma Rosa Canina non sta ancora bene, non se l'è sentita.
Così abbiamo cambiato programma, passando dal camminare al pranzare, una cosa un po' da anziani o turismo da auto delle domenica, direi.
Ormai è da dicembre 2022 che non mi muovo e questo mi incupisce, direi: anche al fisico questo non fa bene. Non me la sento di lasciare Rosa Canina, a casa, il fine settimana, foss'anche non da sola, con le sue  compagnie, e di andarmene a camminare senza di lei. Del resto col carico di lavoro dovuto al fatto che ella non può fare ancora molte cose, il mio tempo libero è poco e quel poco è quello in cui possiamo fare qualcosa insieme
Questo volerci bene ci lega, nel bene , ma anche nel male nelle difficoltà. Così passano i mesi, le stagioni, gli anno, noi siamo felici ma al contempo, sento che i mesi, le stagioni fuggono via, la vita corre via.

lunedì 1 aprile 2024

Distopia alimentare

Da tempo, nel paesino di mamma, hanno smesso la produzione di un formaggio a latte crudo, uno dei miei preferiti. Il timore per cause milionarie che faccia chiudere produzioni, aziende, vite, è palpabile. La faccenda di Mattia ora è arrivata alla cronaca nazionale.
Il mio giudizio è drastico: un altro passo di fobia alimentare che porterà a più cibo industriale e scadente per tutti, a intolleranze alimentari, differenze, allergie... morti.
Mi ricorda il demenziale invito ad una potatura che un vicino fece al contadino "perché un ramo potrebbe cadere in testa ai bambini che vengono in visita alla fontana" risolto dal contadino con l'abbattimento della quercia centenaria e di tutto il resto (qui). La cosa migliore è abbattere il bosco pericoloso e farci un bel parco divertimenti controllato e sicuro!
Dato il fatto che esistono ambulanze che hanno incidenti con ferite o morte del paziente a bordo, perché la famiglia di Mattia non propone anche l'abolizione delle ambulanze!?
Un altro passo contro la propria identità, contro il mondo contadino colla pervicacia di un felice e orgoglione progresso verso una distopia sicura e di plastica per tutti.
Il danno che queste azioni procurano è enorme,  molto superiore agli eventuali benefici che tali azioni porteranno a questa o quella famiglia.
Poiché esistono persone che soffrono allergie mortali al lattosio, eliminiamo i caseifici.
Mi verrebbe uno "Sparatevi che è meglio!" (per noi).