venerdì 10 maggio 2024

Tante mancate

A "la zanzara" ascolto le ovvietà di un tale generale. Fatti, semplici osservazioni sulla realtà.

Ciò conferma che deve esserci qualcosa di profondamente bacato nelle irate, isteriche, rabbiose sinistre reazioni.

Insomma, se uno ricorda che l'acqua è bagnata ed è bene che da essa stiano lontani coloro che soffrono di micosi e ci fossero degli idrofobi che lo accusassero di, chessò, essere odiatore dell'acqua, schifoso nell'escludere le micosi, farei attenzione a quest'ultimo, noterei un coglione, penserei ad una povera cretina che avrebbe fatto meglio a contraccettivarsi.

Nel frattempo in questo mondo da incubo un invasore marocchino,  clandestino da ventidue anni (in cifre, 22 - sigh!) nocente, in una stazione ha affettato e messo a fine vita un poraccio di poliziotto, mandato al sacrificio colla camicia  di forza da questa feccia, da questa sinistra, nefasta Italia accogliona, cattosinistra. Tante mancate contraccezioni.

mercoledì 8 maggio 2024

Camogli - 5: grazia

(Camogli - 4)

Siamo tornati, domenica, in quel di Camogli, dopo un paio di anni, una giornata con una cara amica, _mnino che ci ha ospitati di nuovo per un giorno. Domenica una passeggiata: Rosa Canina ha camminato bene. Alla Madonna della Salute, a San Rocco, ho pregato per alcune persone che hanno bisogno di un aiuto, per la salute. Questa volta siamo scesi fino a San Niccolò e Ciro, il custode, ci ha raccontato alcune cose di questa piccola pieve recuperata e che ora egli anima e valorizza. Un personaggio interessante, è diventato l'anima custode di chiesa, sagrato, canonica. Ha l'eleganza della cadenza partenopea campana signorile - mi piace molto, tanto trovo greve e sgradevole quella cafona - e del narrarne la storia, le tradizioni popolari, anche per parti specifiche,  come il piccolo organo da processione, con i vecchi mantici manuali, a canne di peltro (e non del più economico stagno) , positivo perché veniva posato. È la chiesa dei pescatori, dei marinai, con un affresco (penultima immagine) in cui la Stella Maris interviene su una caravella genovese, che nella tempesta, ha perso un albero, con uomini a mare. Per grazia ricevuta?

La Liguria, qui, ha la cura, le attenzioni delle piccole cose fatte con attenzione che portano ad una grande bellezza... quasi paradossale in questo contrasto. C'era il profumo dei citrus (aranci, pompelmi, mandarini, limoni, ...) ancora in parte in fiore, con api che bottinavano la melata, sulle giovani foglie, ho notato.






domenica 5 maggio 2024

Garf - Luni - 2 : Cornelio e Cipriano

 (Garf - Luni - 1)

C'era, a monte dell'abside, un ruscello carico che accompagnava, col suono musica dell'acqua, il silenzio e la brezza. Santi, pellegrini, viandanti, possono avere un ristoro, dalla pace, armonia, serenità, affacciati sul corpo del tempo, un corpo di secoli, sulla potenza della natura in primavera.
Ieri pomeriggio.




Garf - Luni - 1

Per arrivare qui, ieri, siamo passati "dietro" le Alpi Apuane. La vista dei versanti nord innevati del monte Pisanino e la sua splendida prominenza hanno ben reso l'idea del perché le indichino col termine di "alpi". Magnifico!

Ieri ho incontrato, per la prima volta, o me ne sono reso conto per la prima volta  di un confine culturale tra Garfagnana lucchese e la Lunigiana. Se dovessi esprimerlo con due parole secche direi cura - sciatteria. Estetica e decoro dei paesini ma non solo. Ad esempio cura e manutenzione forestale. Da noi, in Appennino emiliano, è normale che al taglio ceduo segua una minima manutenzione delle matricine, ad esempio col taglio di vitalba ed edera. I boschi della parte di Garfagnana attraversata erano in stato di notevole debilitazione dovuta ad una inquietante diffusione della vitalba. Anche i tagli cedui hanno lasciato la matricine con i loro grovigli di canapi di vitalba intensi. Ma i forestali che controllano le attività economiche boschive e dovrebbero vigilare dove erano? Al bar a parlare della Carrarese, a prendere il caffè?

Mi resi conto di sciatteria  disordine e sporcizia quando, molti anni fa, con A-Woman (dovrei verificare su quel diario se annotai qualcosa) andai a visitare un remoto borghetto noto per essere sede di "assatanati" cavatori anarchici.

Rosa Canina mi dice: noi toscani conosciamo bene questa cosa: i lucchesi son dei signori. Non abbiamo proseguito, non le ho chiesto cosa intendesse, praticamente, con quel termine.

Un'altra prova della menzogna sesquipedale che a sinistra martellano dall'illuminismo con la cazzata delle uguaglianze. Uguali un bel paio di caxxi.

Aggiornamento
Aggiungo una foto, scattata oggi, domenica, al ritorno, poco prima di Matra, che non rende a sufficienza la magnificenza delle Apuane settentrionali.


venerdì 3 maggio 2024

Ritorno e mode

Mercoledì pomeriggio, sono tornato al tango per qualche ora consecutiva. Un evento (tardo) pomeridiano dai quali mancavo da molto tempo. Dopo un anno e mezzo di interruzione faccio fatica a ingranare di nuovo: ho perso la brillantezza di un tempo. Comunque, mercoledì ero talmente galvanizzato, euforico, gasato, dopato che, nonostante sia tornato a casa poco dopo le ventitre, sono riuscito ad addormentarmi solo verso le due e mezza.
Leggevo che ogni anno di sospensione, in qualsiasi disciplina, porta ad una regressione pari a due anni di apprendimento. Insomma, tra virus corona e anca, direi che sono stato fermo almeno tre anni. Ora è tutto un po' appannato, è capitato rimanessi a casa invece che andare ad una milonga che mi non mi garba(va) granché.

Nel frattempo le cose cambiano: parte rilevante delle milonghe, ora, sono su prenotazione. Un altro passo verso la strutturazione, la programmazione del tempo libero. A me non piace per nulla: il tempo libero organizzato è una contraddizione in termini. Ormai devo predendere appuntamento... anche con mio figlio. Quando ero piccolo, "scappavo" dalla casa della nonna, attraverso i campi andavo a trovare mia zia, era sempre a casa, nell'orto, nella legnaia, etc. come le "casalinghe di una volta". Era una piccola gioia del tutto improvvisa, inaspettata, libera. La zia poi mi appioppava una bella fetta di torta delle sue assai bbbone!

A proposito di cambiamenti: mercoledì il bravo musicalizador ha dedicato una tanda a Lucio De Mare, un direttore/musicista che adoro (v. qui e qui). Sembra incredibile ma... ci sono le mode anche nel tango, anche nelle scelte musicali: qualche anno fa era suonato sempre, ovunque, poi sparito, spa - ri - to!. Un po', mi faceva notare un tanghero, come Varela. Fueron tre años sparito, non si sente più.
Mode nella musica che va verso gli ottanta. Incredibile!

Qualche tempo addietro avevo scovato 'sto video, con un po' di ironia su questo filo rosso che ci lega a questi abbracci sulla musica, tanto amati, che ci porta a loro.

(giancarlopastonchi emanuelafilippelli)