Ieri alla
milonga del mio cuore. Mi basta stare seduto e osservare il gioco di luci e oscurità, di bianchi e neri sul parquet scuro consumato, una sorta di esperienza sensoriale caravaggesca in prima persona e dal vivo. L'affresco sempre là sopra oltre i ponti metalmeccanici del teatro e i volteggi e le camminate delle coppie per avere la mia buona porzione di godimento estetico. Oggi alcune osservazioni sulla fauna che anima quel luogo.
_nna è una difficoltatrice di comunicazioni. A volte si trincera in ore o giorni di silenzio. Ohi, ma io non ho alcuna voglia di tampinare alcuna persona, di prendere undicine o dozzine di iniziative a fronte di una o nessuna sua. Così ieri me ne sono rimasto in silenzio e alle 21 ella ha dato un segno, via SMS chiedeva della sera. Ohperlamadonna, ma allora sei viva! La richiamo cicì cocò blabla poi squilla il suo fisso (se ricordo bene mi aveva detto che non l'aveva) mi dice ti richiamo, ochei. Le mando un messaggio, se vuoi chiamarmi sul fisso questo è il mio numero 05...... . Silenzio, sparita. Parto con gli amici che mi erano venuti a prendere, mi arriva un messaggio :- Alle 2230 può andare? scrive. Tento di chiamarla, mi da l'occupato. Uhff, che fatica!
Siamo passati a prenderla, poi è andata bene, ballato bene, a parte l'alito marcio da fumatrice ieri particolarmente sgradevole.
_zia, bellissima donna (ha 36 anni) ha un che di risoluto, a volte volitiva al limite dell'agressivo (alcune sue risate al corso sono esplosioni energetiche), ieri era in crisi, proprio giù. Anni di danza classica, si sconfortava osservando i passi argentini altrui, in ciò che è il posto migliore (anche) per livello della città, probabilmente della regione ed uno dei migliori d'Italia. Via l'irruenza paraaggressiva, maschiaccia, nella sua fragilità e vulnerabilità l'ho vista più umana.
Non nascondo che mi incuteva quasi una sorta di soggezione a volte al limite del malcontento per non avere tangheri al suo livello. Ora però l'ho quasi raggiunta e così posso esserle alla pari e non subalterno nella sfida del tango viaggio interiore.
Mi accorgo che anche lei che mi faceva girare la testa, ora è una tanghera, sì anche bella donna ma non me ne frega molto.
C'erano molti maestri e maestre ieri, anche _ias che è maestro del mio maestro _nni della scuola dei monti. Con _ias ci siamo salutati calorosamente, era un po' di tempo che ci eravamo persi di vista. Insomma su quel parquet il livello coreutico è assai alto. Ma ora è un po' meno relativamente alto per me, sicuramente è per lo meno umano e non più divino, olimpico, come alcuni mesi fa. Umanizzazione del tango in corso.
Ballato metà del tempo con _nna quasi tantricamente, uno-una in progressione, poi con _tra, _sca, _zia ed _ana. Fedeltà e promiscuità insieme. Ha un senso. Puoi approfondire con una, puoi variare e curiosare, scoprire con molte. Da questo punto di vista tango batte eros 3 - 0, almeno per come (non) riesco io a gestirlo 'sto eros.
Apprezzo molto la saggezza di _nni, la sua pluridecennale esperienza professionale come insegnate di educazione fisica unita a cultura e ricerca (tango compreso) della saggezza del corpo me lo rendono affascinante. Ha un garbo squisito e modi assai fini. Direi un signore. Al ritorno, in auto, ha cercato di rincuorare _zia con alcuni aneddoti dissacranti e divertenti su questa arte difficile del tango argentino.
Un tot hanno apprezzato facendemelo presente il nuovo taglio della mia zazzera. Indossavo una bella camicia ieri ('mmazza
que calor rispetto alle t-shirt; come diavolo faranno i mostri sacri a tangare massimamente pure con la giacca?); taglio e camicia hanno fatto il loro porco effetto, sono stato trafitto da molteplici sguardi a volte insistenti. Ci sono delle tanghere di "segmento superiore" alle quali arriverò; per ora le belle e brave topone si limitano a guardarmi.
Il tango è anche esibizione ed estetica. Riferirò al mio barbiere marocchino, l'ego sorride.
(alessandroprada)