giovedì 26 novembre 2020

Razzisti anti



  • Doversi difendere da un governo per il quale l'ultimo problema di ceretta politicamente corretta dei transessuali e' piu' importante della vita tua, della tua famiglia, dei tuoi bambini.
    Uriel Fanelli

Viene e va. Il suo blog, un po' come le nuvole. Di Uriel Fanelli mi piace la schiettezza e l'andare alla radice dei problemi, l'assenza della merda policamente corretta nel suo pensiero. Io trovo insensate varie sue cose ma non ho la pretesa che egli sia un clone del mio pensiero. In altre cose le sue analisi sono sconcertatamente dure e precise.
Si tratta di roba che non troverai mail sul peggio sui mezzi di informazione di massa mezzi di plagio di massa, Il Fatto Quotidiano, la Repubblica, La Stampa, La 7, Avvenire, CdS , il prodotto mediatico risultante dal lavoro degli impiegati pigianti tastiera che scrivono ciò che vogliono coloro che forniscono lo stipendio, vi fottono la mente con del veleno patinato, luccicoso.

Quando scrivo che i progressisti, i razzisti anti, sono i più fenomenali razzisti e lo sono nella maniera più subdola, intendo destare il vostro pensiero e farvi osservare la realtà. Collegate questi due analisi precise 

https://keinpfusch.net/loweel/i-bianchi-che-nessuno-vuole-vedere

https://keinpfusch.net/loweel/i-bianchi-che-nessuno-vuole-vedere-2

e poi questo, il parlamentare pisano "democratico" Stefano Ceccanti, pensate a cosa succede ai poracci bianchi italiani, europei, etc. a fronte di una invasione di manodopera non qualificata alloctona.

Traete voi le conclusioni di chi lavora a cosa.
Prego.

martedì 24 novembre 2020

Fatte le misure

Sono uscito (dalla tana dell'orso) e sono venuto dal dentista.
Raramente ho viaggiato di giorno per strade così vuote. Ecco, una tale novità, rispetto allo stare a casa per lavorare che mi ha colpito.
A stare così tanto in casa anche una giovane donna scesa in strada per portare i rifiuti al cassonetto ha attirato la mia attenzione.
Certo che se tra qualche anno, fatti i conti, si venisse a misurare che ė stato un eccesso di cautela e una colossale psicosi collettiva, ci renderemo conto di aver vissuto poco (a volte è un bene!) per molte stagioni, forse anni.

mercoledì 18 novembre 2020

Anche la culicidofobia?

Le zanze tigre - grazie a Dio! - con la diminuzione delle temperature se ne sono andate a inizio novembre. Rimangono le nostrane. Sono alcune mattine che intorno alle cinque ce n'è una che viene a mangiare dall'orsone. Mi sveglio e poi non riesco più ad addormentarmi.
I predicatori Zan e Scalfarotto avranno reso reato anche la culicidofobia? Sarà un femminicidio acccopparle?

martedì 17 novembre 2020

Cose che poi lasci andare

Stavo guardando queste due interpretazioni. Prima guardando, poi studiando. Poi mi sono messo ad osservare le mie emozioni, ho cercato di capire le mie reazioni, i miei pensieri.
Tango? o forse no?
Uno dei miei maestri mi disse, poco tempo fa; ormai non è più il tango delle vecchie parejas, delle vecchie coppie. Non solo quello. Io ho il massimo rispetto - mi diceva - per loro. Essi mi possono dire ;- Questo l'ho inventato io! Ma da molto tempo, ormai studiamo i movimenti, il nostro corpo, come migliorarli come [aggiungo io] rendere l'anatomia uno strumento fine.
Musicalmente non si tratta di tango in nessuno dei due casi. E qui è il paradosso, il tango che nel suo cammino diventa danza, diventa due anime in un abbraccio su una danza.

Penso ci sia anche un'importante differenza. Giampiero Galdi e Lorena Tarantino sono più giovani, hanno un vocabolario più ricco. Ma. come diceva un tanghero, in montagna, di recente, prima di diventare tanghero devi soffrire un po' di vita. Ciccio Aiello e Sofia Galanaki hanno proprio questo, una maturità e qualche prova affrontata nelle loro vite, quella maturità che distingue i tangheri da ballerini e danzatori. Come succede nella vita, quando sei ragazzo carichi spesso a bordo molte cose che poi, col tempo, lasci andare.

Leggevo alcuni dei molti commenti di persone che hanno cercato di trasmettere le emozioni, le molte emozioni provocate loro da questa "strana cosa di due abbracciati in uno nella musica". A volte veramente... molte emozioni!



lunedì 16 novembre 2020

Le meraviglie

Ieri, il tardo pomeriggio, dopo il nostro riposo (ho corrotto Rosa Canina che ora si gode i pisoli del pomeriggio più di me) abbiamo visto questa storia incentrata con .. apprensione.
Per la sinossi vi lascio cercare in rete. Rosa Canina ne aveva letto qualcosa in L'Apis e ... ha voluto vederlo con me.
In ordine del tutto sparso a seconda di come mi vengon su le cose

  • Certi frichettoni erano proprio fuori: solo uno svalvolato può consumare gli ultimi risparmi di famiglia per comprare (anni dopo, a figlia Gelsomina già grande e desiderio infantile avizzito) un... cammello.
  • Da una parte questi frichettoni ebbero la testa farcita di waltdisneyate, dall'altra alcuni di essi hanno una visione del mondo, del mondo rurale, antica, solida, pre-luquidità. Il contrasto è notevole e sconcertante.
  • Vedere il duro lavoro quotidiano dell'intera famiglia e di molte figlie mi ricorda come i nostri bamboccioni siano del tutto viziati, mi riporta ai racconti "terrificanti" di mia madre.
  • La Bellucci rimane un gran femmina.
  • Per la prima volta ho visto una sciamatura.
  • E' da tempo che non vediamo quasi più nulla, siamo entrambi ipoesposti e quindi ipersensibili, per interi tratti della storia siamo stati assai emozionati (preoccupati, ansiosi) per gli esiti di quegli avvenimenti.
  • La regista è stata magistrale nel descrivere l'effetto kitschizzante, banalizzante, rutilante e pacchiano del mondo mediatico televisivo.
  • I figli che vengono cresciuti in mondi estremi non potranno che volerlo fuggire.
  • E' inutile baloccarsi nel voler fuggire dal mondo perché il mondo ti raggiunge. Quindi è molto meglio attrezzarsi per viverlo degnamente, attrezzandosi per poterne combattere gli aspetti peggiori. Ma da 'sta lotta, da 'sto mondo non te ne puoi andare.
  • La scena della raccolta del miele versato sul pavimento (con ciabatte, spazzoloni, e altro) è... raccapricciante. Ma voglio lasciare passare la prima emozione: i mieli industriali sono spesso di pessima qualità o inventati (_mozzi mi diceva che la Cina per il miele è un po' come coloro che frodano Castelluccio e le sue lenticchie, il venduto è enne volte la produzione). Un pensiero meno emotivo potrebbe essere: c'è molto di peggio!
  • Leggendo la biografia di Alice Rohrwacher direi che ci sono elevate probabilità che, per molte cose strampalate (eufemismo), si tratti non di invenzioni ma di ... biografia.
  • Questi matti si possono godere di cose molto belle come... dormire sotto le stelle.
  • Wolfgang fa una parte voleva vivere in arcaicità rurale, dall'altra non ne accettava alcuni aspetti come la caccia.

L'esattore e la gremolada

  • Gli intenditori che apprezzano il midollo si servono di un'apposita forchettina, chiamata "esattore", per estrarlo più facilmente dall'osso.

Con il confinamento casalingo è aumentato il tempo a disposizione, ho ripreso a studiare un po' di cucina. Con Rosa Canina ci siamo fatti delle grasse risate leggendo quel passaggio, sul volume 7 della enciclopedia de La Cucina Italiana, sulla scheda degli ossibuchi con gremolada. La metafora, assai cruenta, utilizzata come sostantivo per quella piccola posata, rende molto chiaramente la percezione del fisco. Il fatto che sia diventata lessico indica che il problema è antico.

Superlativi, con la gremolada a coronarne la gradevolezza con quel sentore di scorza di limone (prezzemolo e aglio) a pulire il palato, nonostante non avessimo preparato il classico risotto alla milanese accompagnandoli invece con una polenta grigia (Marano 7/9, e grano saraceno 2/9) e delle melanzane al funghetto.

Noi che abbiamo trattenute alla fonte tasse e previdenza, su cui grava il 95% dell'Irpef, in effetti siamo il midollo per uno stato che continua a usare le ns. risorse contro di noi. "Tratti in salvo dalle unità navali delle Fiamme gialle e della Guardia costiera". Già, col nostro midollo prima, le nostre vite su treni e quartieri da incubo poi.

Oggi dovrebbe arrivare la nuova ciccia montanara bio "semibrada" prenotata col GAS. Chissà se riusciremo a ritirarla.

domenica 8 novembre 2020

Primo sul tango


Ieri ci eravamo divertiti ai fornelli, Rosa Canina ed io. Insomma, la cena è stata... impegnativa, un buon viatico per il... primo incubo sul tango.
Ero in un grande albergo di una città (Genova, ma non saprei dire il perché), nella affollata milonga in una delle sale. A causa della ressa non riuscivo a raggiungere il mio bagaglio e a cambiarmi la camicia. C'era sempre qualcosa che mi impediva di aprirlo e di prendere quanto mi serviva. Ecco, qualcosa come mezzora o quaranta minuti di penosi tentativi sempre ostacolati da qualcosa.
Una volta pronto col vestiario mi ero reso conto di non aver portato meco le scarpe: avevo ripiegato su degli stivaletti anni venti (secolo scorso!) con un sistema di lacci così complicato che avevo passato un tempo infinito a tentare di stringerli allacciandoli.
Alla fine, a milonga già inoltrata, avevo iniziato a mirare: un tale con i capelli grigi, belloccio e finocchio, si era messo in mezzo, continuava a fissarmi fastidiosamente. Non ero riuscito a ballare.

Sei ore


Dopo molti fine settimana passati impegnati in lavori casalinghi (conserve, legna, etc.) oggi sono ritornato a camminare. Sei ore, comprese le pause, lungo un crinale che separa due valli degli Appennini.
Sole forte e caldo, tanto che mi sono ritrovato a camminare con braghe corte e canotta e... comunqe, sudare. La pausa per il pranzo al sacco su un prato, al limite della sopportazione per il sole (la quercia vicina era già in buona parte defogliata). Io non amo molto l'autunno forse perché non amo giallo, bruno, arancione. Poi questo contrasto sconcertante tra il sole ormai già molto basso e il caldo.
Alla fine sono sceso, al centro in capo alla valle, è passata Rosa Canina che era andata al suo campo per alcuni lavori e mi ha riportato a casa. Quindi una domenica da separati, io avevo già dato la mia parola ad alcuni amici camminatori, ella aveva alcuni lavori da fare lassù, con suo figlio.

Camminare fa bene a molte cose, in primis alla mente e mi mancava.

venerdì 6 novembre 2020

Di piccole cose

Seconda settimana di lavoro a casa. L'evento mondano è diventato andare a prendere Rosa Canina le volte che, il pomeriggio, prende il treno che arriva solo fino a qualche stazione più a valle.
Eppure mi dà gioia, una felicità diffusa prima e poi. Sono così felice con lei delle nostre sere così intime, ordinarie, normali, accendere la cucina economica in queste giornate di uggia grigia, piacevolmente pesante e monotona, cucinare insieme, parlare un po' dopo cena, le faccio qualche piccolo massaggio rilassante, felice di di andare a dormire insieme presto, passate le nove.
Felicità grande di piccole cose.

Acaro del tarlo

Sono alcuni giorni che ho alcuni strofuli assai pruriginosi intorno alle ginocchia. Non riuscivo a capire il perché. Ieri sera mi sono messo con Rosa Canina a ravanare in rete e... ho scoperto uno... sgradevole mondo.
Ricordate il legname del campo di Rosa Canina, in parte di bassa qualità, in parte mezzo marcio (*) e poi rubato? Penso che mi sia imbattuto nel problema degli acari del tarlo, alias Pyemotes ventricosus.
Dovrei riprendere parte di quella legna, rimetterla nelle cassette e... riportarla su ed esporla bene in vista... >;)