domenica 4 ottobre 2020

Senza senso economico

 

Vi dicevo di degrado e crimine che osservo rispettivamente ogni volta e quasi ogni volta che sono in città. Insomma, una volta, Rosa Canina ed io facciamo un esperimento: "dimentichiamo" sul manubrio della bici una sporta di plastica con un paio di espadrillas nuove. Scommetti che? Infatti, la mattina, la bici era senza alcunché.

Oggi siamo risaliti al campo di Rosa Canina e non c'erano più del legname ancora da tagliare in legna da cucina economica o caminetto che avevamo accumulato vicino alla baracca. Considerato che intorno ci sono tonnellate di legna da raccogliere quella dozzina di tronchetti, legname peraltro di scarsa qualità, ci siamo resi conto che per alcune persone esiste proprio il gusto di rubare. Mentre, in passato, il furto di materiale apistico aveva un qualche senso economico per il valore della refurtiva, qui siamo proprio ad un atto solo rischioso, senza alcun senso economico.

19 commenti:

  1. Una volta in ospedale mi hanno rubato un libro da 7, 8 euro. Erano due balordi in attesa di una visita, un uomo e una donna. Una cosa da niente, solo rubare per rubare.

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    1. Il signor Connor ricorda frequentemente la infantilizzazione delle persone introdotta col sessantotto (esse minuscola).
      A tutti sara' capitato, in infanzia, appunto, che un certo oggetto sia ignorato quando un bambino se ne impossessa: da quel momento diventa una lotta ad accapparrarselo.
      Dunque anche la legna, per giunta di scarsa qualita', diventa importante proprio perche' si puo' sottrarre ad altri.
      Difficile controllare e, se anche fosse possibile, non ci sarebbe alcuna repressione.
      Ritorno al lievismo introdotto dal signor Renzi che, se ricordo bene, e' nelle vs. simpatie, signora Sara.

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  2. Parlando di libri, c'è una tizia piena di soldi che ruba i libri nelle biblioteche. Dice che li deve salvare, perché le biblioteche non sanno più come disfarsene, nessuno li vuole, nessuno li legge. Così lei li salva.
    Mah.

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  3. magari l'aveva scambiata per rifiuti potatorii e vi ha fatto un favore a portarla via, non sai quanti falò si fanno di nascosto in campagna perché in certe zone è vietato, specialmente dopo la potatura degli ulivi.
    La prossima volta mettece un cartello, 15€ a quintale, così il ladro è consapevole

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  4. No.
    La regressione infantile non ha come effetto il rubare, ha come effetto che lo scopo della vita è godere e, siccome si è irresponsabili, cioè non si può decidere, agire e rispondere delle proprie azioni, si viene sottoposti a tutela. In questo very blog ci sono ovvi esempi di regressione infantile.
    Anche la "anti-morale" sessantottesca non aveva e non ha lo scopo di Diogene, cioè sottolineare la natura convenzionale della "morale", ha lo scopo più circoscritto di demolire la cosiddetta "civiltà occidentale" e solo quella è la "morale" da negare, qualsiasi altra invece diventa assoluta. Un esempio classico di questi giorni ci viene dalla cosiddetta "sinistra" che da una parte sostiene il "vietato vietare" della "contestazione giovanile" e dall'altra impone le "regole" con lo slogan "la libertà non è un valore assoluto". Uno degli innumerevoli paradossi, quelli che straparlano di "sociale" sono gli angeli della morte dello "anti-sociale". I regrediti alla adolescenza non ci fanno caso, come sempre, troppo occupati a guardarsi l'ombelico.

    Viceversa, il rubare è attività vecchia come il mondo. Dipende semplicemente dal fatto che ci sono milioni di incivili, cioè gente che non riconosce nessuna appartenenza ad una comunità con diritti e doveri conseguenti, milioni di incolti, cioè gente diseducata dalla "scuola sessantottina" e milioni di persone con infiniti problemi psicologici, mentali, comportamentali, che se volete potete descrivere sommariamente col termine "carogne".

    I primi, cioè gli incivili e gli incolti, sono stati fabbricati di proposito all'interno del meccanismo per cancellare l'Italia Nazione e gli Italiani come Popolo. Costituiscono il famoso "Meticciato Planetario" che si oppone e nega i "Popoli omogenei", una aberrazione che bisogna cancellare. In Giappone, che oggi come oggi è il massimo possibile di omogeneità, i negozi mettono la merce esposta in strada e nessuno ruba niente, puoi lasciare la bicicletta al parcheggio senza legarla, praticamente il crimine non esiste. Ci sono alcune conseguenze, per esempio che la Yakuza opera in certi settori economici con il tacito assenso del Governo, oppure che fondamentalmente il crimine è cosi aberrante che non esiste il concetto di "diritti del detenuto", le galere giapponesi sono peggio di quelle turche.

    Le carogne esistono da sempre e alla fine tutto si riduce al fatto che il crimine paga eccome. Paga a livello di quello che ti ruba la gallina e paga a livello di Presidente del Consiglio o di Presidente della Exor. Non avere scrupoli ed essere narcisisti è un talento come un altro. C'è chi sa coltivare il campo, chi sa forgiare il ferro e c'è chi sa come accoltellare qualcuno alle spalle per prendergli quello che serve. La cosa interessante è che i "regrediti" di cui sopra, necessitando di tutela, non la vanno a cercare presso i Santi ma presso i "dirigenti" che sono tutti carogne inaudite.

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  5. Io trovo incredibile che tu sia qui a lagnarti che ti hanno fregato la legna quando viviamo QUESTA FOTTUTISSIMA REALTA. Delle due l'una, tu non la vedi la "realtà" oppure la vedi ma non la capisci.

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    1. Anche stamani ho sentito dell'abolizione dei miti, all'acqua di rose "decreti sicurezza" da parte del governo giallo fucsia.
      Riparte, con magno gaudio dei sinistranti, la stura alla guerra migratoria.
      Che è il quadro ideologico e politico per il degrado e la barbarie meticcizzanti per Italia ed Europa.

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  6. Rubare già... come prendere la legna dal boschetto di proprietà altrui perché tanto è di una immobiliarista che non la sfrutta, o raccogliere funghi senza licenza seguendo i dotti consigli di uno che non dovrebbe proprio esprimersi.
    Rubare, proprio quello.

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  7. Della legge.

    Ovviamente disinfetto le maniglie delle porte, perché così impone il protocollo. La legge non può cambiare. Però si può decidere se promulgarla o meno, e come formularla. Avendo accesso alle "leve giuste" si può anche fare in modo che, pur non cambiando, venga applicata a intermittenza. La legge.

    Dimenticavo: la legge non può cambiare, eppure anche la nostra "legge massima" è stata cambiata (per l'ennesima volta) proprio in questi giorni.

    Giace invece in qualche scantinato la proposta di legge popolare di coloro che sono al governo già da un po' e che se ne sono evidentemente "dimenticati". Strano.

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  8. A parte l'inadeguatezza su qualsiasi argomento, torno a dire, vivete a Topolinia o a Paperopoli.

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  9. Contiamo tutti sugli esiti della tua competenza, o Adeguatus Maximus.

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  10. Come posso riferirmi a voi, signor 2951176?
    Mi date un nome, per favore!? Grazie.

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  11. La "competenza" è un concetto relativo, viene da "competere", cioè è una gara a chi ne ha di più. Si dice "competente" uno che può dire la sua in un certo campo di gara. Nel nostro caso non c'è nessuna competizione. Si tratta piuttosto dell'antico detto "nel mondo dei ciechi il guercio è re". Coso qui scrive un blog di cose leggiadre come i suoi amori e i suoi passatempi e fino a qui niente di male, a parte il tono decadente. Poi scrive di cose serie e qui invece casca l'asino, perché Coso purtroppo per me, per lui e per tutti, è figlio dei tempi e per quanto si agiti non riesce a liberarsi dalla catene che gli hanno saldato addosso nella prima parte della sua vita. La conseguenza è che Coso ha un filtro che non gli fa vedere le cose, poi manca di informazioni e metodi per elaborare le cose che vede e di conseguenza tira conclusioni che o sono fuori dal campo osservato oppure sono sbagliate come 2+2=3. Aggiungiamo una buona dose di narcisismo, non ci si può fare niente, che porta a usare se stessi come metro di ogni cosa, dell'intero universo, però senza la pretesa di grandezza di un "Ultrauomo", piuttosto con la mediocrità impiegatizia e otteniamo l'idea di INADEGUATO che ho scritto sopra. Che non significa "incompetente", cioè uno che non può gareggiare. Ad-aequare, adeguare, significa "portare alla stessa altezza, pareggiare, uguagliare". Inadeguato significa "molto sotto il livello" in questo caso della conversazione o degli argomenti che si vogliono trattare.

    Coso, io scrivo qui con somma difficoltà tecnica e solo perché sono stato citato. Non importa come mi "chiami". Odisseo, interpellato da Polifemo, rispondeva "mi chiamo Nessuno".

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  12. Va bene, mi correggo di buon grado: contiamo tutti sugli esiti della tua adeguatezza, o Adeguatus Maximus.

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  13. Signor Nessuno
    In un certo senso avete ragione: collo scarso tempo a disposizione certi argomenti non posso che trattarli sommariamente o non li tratto affatto visto che, di sovente, passano giorni e giorni senza che riesca a scrivere alcunché.
    Per fare le cose bene ci vuole il giusto tempo.

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  14. Triste è la casa di campagna senza legna accesa. Ti potrei regalare legna a quintali dato che a breve recupererò un altro settore di noccioleto. Peccato si abiti distanti - avremmo fatto utili scambi.

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    1. Grazie anche solo per il pensiero.
      In realtà nei tre fine settimana precedenti avevamo segato a mano e portato a casa alcuni q.li di legna. Quella era rimasta lì da segare per la seconda metà dell'inverno.

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