Finite bene questo anno e che sia bello bello ecologico e austeramente edonisticissssimo il prossimo.
Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
lunedì 31 dicembre 2012
31/12
Ieri sera c'era una sola milonga in città. Così dopo esserci fatti una quarantina di chilometri (_zia che viene da più su una settantina) abbiamo constatato che era stipata e che per raggiunta capienza massima non avrebbero fatto più entrare nessuno. Dopo qualche esitazione (andiamo a Modena? sì no sì no) poi gli altri due che sansilvestreranno stasera (sempre a base di tango) hanno detto che avrebbero voluto essere a casa presto, già troppo tardi per andare a Modena. Girati i tacchi siamo tornati a casa, alle undici e nezza nel letto. Ormai è da sabato 22 che non esercito l'arte dei passi argentini (a parte un paio di tande sabato, con _tta ed _elo). Domattina montagna e domansera spero di tornare in milonga.
Finite bene questo anno e che sia bello bello ecologico e austeramente edonisticissssimo il prossimo.
Finite bene questo anno e che sia bello bello ecologico e austeramente edonisticissssimo il prossimo.
domenica 30 dicembre 2012
Tortellini (c'erano una volta i)
Tornando dai miei (dai quali ero andato per una volta in auto per le uscite programmate in milonga poi saltate per influenza natalizia) mi sono fatto strad(in)e alternative. Volevo passare per angoli di pianura Padana e godermi panorami di infanzia, quei panorami agricoli che amo di rogge, fontanili, campi infiniti, casolari in mattone lontani mangiati dalle brume. Solo nella bassa bresciana, cremonese e in qualche scampolo di mantovano ai confini con il cremonese ho trovato un ambiente ancora sufficientemente integro. Per il resto una devastazione edilizia che ha definitivamento distrutto centinaia di migliaia di ettari. Ieri sono stato invitato da _tta e _elo al confine tra le province di Modena e Reggio Emilia. Ecco anche il modenese pedemontano ormai è diventata una crosta di migliaia di ettari cementificati, sistemi biotici agricoli e naturali distrutti per sempre (in tempi umani).Viaggi per mezzore in una distesa continua di orrendo ciarpame edilizio infrastrutturale viabilistico commerciale. Il tumore tra Maranello Sassuolo Modena è angosciante per la gravità della metastasi, ma non certo peggio del mantovano o di dozzine di altre aree della costipazione periferica padana.
Questo non ha senso, non ha alcun senso.
_tta dice che la specie umana si potrà solo estinguere, non sarà mai troppo presto.
Eppoi.
Eppoi mi hanno preparato pranzo e con esso due piatti di cappelletti in brodo. Ecco, un'esperienza mistica, estetica di perfezione, il cibo che è sacro come alcuni forse ancora si ricordano che si fa arte. Puoi ascoltare con i sensi del palato i suoni e le armonie dei campi, gli odori del rinascimento, vedere la maestria contadina e artigiana del lavoro della terra e della preparazione del cibo da essa prodotta OGNI anno.
Ma gli ingredienti per quei tortellini (_elo mi diceva che da quelle parti distinguono: tortellini quando asciutti, cappelletti se in brodo anche se a me suona strano o sbagliato), gli ingredienti per quei tortellini, quelle centinaia di km quadrati di crosta umano edilizia, li riescono a produrre?
No.
Passeggiando poi per gli arabeschi e le pietre storte, per il cotto di archi e vicoli curvi, di piazze acciottolate del centro meraviglioso di Modena riflettavamo: assoluta incancapacità di comprendere i limiti, tecnoteismo, artificializzazione, gregarietà, la massa, IL Problema dei numeri e delle dimensioni. Pierpaolo è stato un intellettuale visionario (era il 1974!!) egli si era reso perfettamente conto delle devastazioni del modernismo di massa, del consumismo, del fatto che un sistema littoriale aveva un qualche senso anche europeo. Ora c'è il post-fascismo tumorale democratico di massa che sta distruggendo e ha distrutto l'Italia.
Ecco, siamo su un edificio sempre più grande con pilastri di cartone.
Furbo no!?
Questo non ha senso, non ha alcun senso.
_tta dice che la specie umana si potrà solo estinguere, non sarà mai troppo presto.
Eppoi.
Eppoi mi hanno preparato pranzo e con esso due piatti di cappelletti in brodo. Ecco, un'esperienza mistica, estetica di perfezione, il cibo che è sacro come alcuni forse ancora si ricordano che si fa arte. Puoi ascoltare con i sensi del palato i suoni e le armonie dei campi, gli odori del rinascimento, vedere la maestria contadina e artigiana del lavoro della terra e della preparazione del cibo da essa prodotta OGNI anno.
Ma gli ingredienti per quei tortellini (_elo mi diceva che da quelle parti distinguono: tortellini quando asciutti, cappelletti se in brodo anche se a me suona strano o sbagliato), gli ingredienti per quei tortellini, quelle centinaia di km quadrati di crosta umano edilizia, li riescono a produrre?
No.
Passeggiando poi per gli arabeschi e le pietre storte, per il cotto di archi e vicoli curvi, di piazze acciottolate del centro meraviglioso di Modena riflettavamo: assoluta incancapacità di comprendere i limiti, tecnoteismo, artificializzazione, gregarietà, la massa, IL Problema dei numeri e delle dimensioni. Pierpaolo è stato un intellettuale visionario (era il 1974!!) egli si era reso perfettamente conto delle devastazioni del modernismo di massa, del consumismo, del fatto che un sistema littoriale aveva un qualche senso anche europeo. Ora c'è il post-fascismo tumorale democratico di massa che sta distruggendo e ha distrutto l'Italia.
Ecco, siamo su un edificio sempre più grande con pilastri di cartone.
Furbo no!?
(pierpaolopasolini via petrolitico)
Cialtroneria burocratica
Ho scoperto ieri che i tempi di contestazione verbali sono passati da 60 giorni a 30 giorni. Sticazzi! Così nel mezzo del 45o giorno mi sono trovato a pagare 55 pleuri di divieto di sosta in quel di Messina, con la mia targa sì ma veicolo di tutt'altro tipo.
Pagato perché poi gli importi si ennuplicano per raddoppi automatici, bolli, tasse, spese di riscossione etc etc e voglio tenermi il coltello dalla parte del manico. Ora sono ancora in tempo per inviare la contestazione come farò e la richiesta di restituzione dell'importo.
Mala burocrazia. La cialtroneria è diffusa perché essi (polizia municipale) hanno accesso al PRA e con 2' di interrogazione avrebbero immediatamente riscontrato che a quelle targa NON corrisponde quel tipo di veicolo. Per non dire tutte le mila mila volte che nelle ultime settimane ho provato a chiamare il numero dell'Ufficio Contestazione Verbali Contravvenzione di quel comune: era occupato o squillava a vuoto. Sticazzzzzzzzzi!!
In casi di errori grossolani così evidenti paesani e citadini dovrebbero richiedere l'annullamento della sanzione e il rimborso del tempo perso e per le rotture di sticazzi e il responsabile del procedimento (non l'amministrazione in sé che sono ancora paesani e cittadini a pagare) tenuto al rimborso.
Scommetti che questi casi di cialtroneria burocratica sparirebbero?
venerdì 28 dicembre 2012
Sara Tommasi - 2
(Sara Tommasi - 1)
Sono riuscito a declinare quattro inviti per sansilvestro. Che a me 'sto sansilvestro da divertimento obbligato mi sta sempre più sul culo. _gda che conobbi con _zzz durante l'ascensione su una cima del gruppo dell'Adamello mi aveva invitato a passarlo nella comunità dei ricostruttori sui monti a Varese L:igure. Ieri ci siamo sentiti sul trogloditico fisso e ha cercato ancora di convincermi: 'nzomma cercano una via un po' migliore alla spiritualità, alcun cose son pure interessanti non siamo al peggio canonico del religiosismo cattolico ufficiale ma pur sempre cattolici sono. Sai UUiC blabla e poi meditazione perché è stato in India blablabla e poi blablabla donne ed uomini dormono separati blabla .... Ah via la tentazione del diavolo cacca brutto, femmine di qui e maschi di là. La già scarsa voglia è evaporata in poche parole. Andrò a dormire presto e poi mi sveglierò relativamente presto per un periplo di crinale nella parte sommitale di una valle dimenticata da dio dagli uomini emmenomale ma non certo da lepri aquile cinghiali daini volpi cervi tassi poiane lupi caprioli escusateseèpoco (qui qualcosa).
Ecco, io cerco invece l'oscurità, la parte scura dell'esistenza, il radicamento e lo sprofondare nel vizio per comprenderlo (meglio, i molteplici vizi in modo che nessuno prevalga), sono già ascetico e sublimante fintropp ecchepalle. Avevo iniziato il mio pellegrinaggio nei privé e là prima o poi tornerò. Nei video correlati a quello sullo smartphone c'era un'intervista (v. sotto) a Sara Tommasi. Poverina è ridotta male e la sofferenza è evidente, muove la più umana pietà, psicofarmaci e regressione morale. La stessa fine di quella ficona poraccia di Claudia Koll e di quel poraccio di Marrazzo. Prima stritolata dallo star system i resti poi cacciati negli ingranaggi del quaresimal system.
Ecco io l'avevo idealizzata come eroina dell'eros, perché a me manca quella parte oscura, io cerco la parte nera del mio cigno che son pure troppo asceticoebbasta e così chi ci prova me_mi piace e lo idealizzo. Ma ella non è Ovidie, non è Beate Uhse-Rotermund né Annie Sprinkle, Adele Faccio né una delle molte eroine compagne radicali che anno contribuito alla prima liberazione, quella fondamentale, delle donne che è l'emancipazione sessuale e la libertà riproduttiva.
Lo zio diceva che un albero sano ha una chioma che si lancia in alto un tronco robusto e radici ben profonde nella terra scura e fertile. Queste medjugorate continuano l'apologia della lottaalmale (quale?) e a proporre alberi con chiome sempre più alte senza tronco e radici.
Cure peggiori del male. I risultati son questi.
Sono riuscito a declinare quattro inviti per sansilvestro. Che a me 'sto sansilvestro da divertimento obbligato mi sta sempre più sul culo. _gda che conobbi con _zzz durante l'ascensione su una cima del gruppo dell'Adamello mi aveva invitato a passarlo nella comunità dei ricostruttori sui monti a Varese L:igure. Ieri ci siamo sentiti sul trogloditico fisso e ha cercato ancora di convincermi: 'nzomma cercano una via un po' migliore alla spiritualità, alcun cose son pure interessanti non siamo al peggio canonico del religiosismo cattolico ufficiale ma pur sempre cattolici sono. Sai UUiC blabla e poi meditazione perché è stato in India blablabla e poi blablabla donne ed uomini dormono separati blabla .... Ah via la tentazione del diavolo cacca brutto, femmine di qui e maschi di là. La già scarsa voglia è evaporata in poche parole. Andrò a dormire presto e poi mi sveglierò relativamente presto per un periplo di crinale nella parte sommitale di una valle dimenticata da dio dagli uomini emmenomale ma non certo da lepri aquile cinghiali daini volpi cervi tassi poiane lupi caprioli escusateseèpoco (qui qualcosa).
Ecco, io cerco invece l'oscurità, la parte scura dell'esistenza, il radicamento e lo sprofondare nel vizio per comprenderlo (meglio, i molteplici vizi in modo che nessuno prevalga), sono già ascetico e sublimante fintropp ecchepalle. Avevo iniziato il mio pellegrinaggio nei privé e là prima o poi tornerò. Nei video correlati a quello sullo smartphone c'era un'intervista (v. sotto) a Sara Tommasi. Poverina è ridotta male e la sofferenza è evidente, muove la più umana pietà, psicofarmaci e regressione morale. La stessa fine di quella ficona poraccia di Claudia Koll e di quel poraccio di Marrazzo. Prima stritolata dallo star system i resti poi cacciati negli ingranaggi del quaresimal system.
Ecco io l'avevo idealizzata come eroina dell'eros, perché a me manca quella parte oscura, io cerco la parte nera del mio cigno che son pure troppo asceticoebbasta e così chi ci prova me_mi piace e lo idealizzo. Ma ella non è Ovidie, non è Beate Uhse-Rotermund né Annie Sprinkle, Adele Faccio né una delle molte eroine compagne radicali che anno contribuito alla prima liberazione, quella fondamentale, delle donne che è l'emancipazione sessuale e la libertà riproduttiva.
Lo zio diceva che un albero sano ha una chioma che si lancia in alto un tronco robusto e radici ben profonde nella terra scura e fertile. Queste medjugorate continuano l'apologia della lottaalmale (quale?) e a proporre alberi con chiome sempre più alte senza tronco e radici.
Cure peggiori del male. I risultati son questi.
L'intelligentino
Circa tre mesi fa un mio collega intrippatosi per il nuovo i-phone mi chiese se ero interessato al suo smartphone Android Samsung. Proprio in quel periodo il mio cipollo Nokia da 29€ sembrava dare qualche segno di cedimento (sarà stata la concorrenza, l'invidia, l'ego esibizionistico faso tuto mi - son meglio mi ma si è ripreso alla grande e funziona ancora egregiamente). UUiC, mi dai 50 euri ed è tuo (ad oggi ancora in garanzia, era costato 268€).
Ora pure io dopo il telefonino ci ho l'intelligentino (anche se ho notato che lo smart phone è spesso assai scars phone e si è divorato parti consistenti di mail inviate) ha alcune chicche interessanti: di fatto è un computer da orecchio e questa complessità diventa, rispetto alla specializzazione di nicchia dei normalini spesso un grave limite (nzomma, una equilibratrice per cerchioni che abbia pure incorporati un trapano verticale e una levigatrice al piombo per pavimenti in marmo per un gommista non risulterà granché comoda nell'uso). Consumi energetici esosi (sì connettività ovunque nel senso che metà del tempo se non stai attento lo passi proprio col caricabatteria connesso alla rete elettrica), non riesco più a scrivere messaggi con un sola mano, chiudere una chiamata può essere complicato. Mi sembra un oggetto simbolo, paradigmatico dell'avvitarsi complicazionista della tecnologia su se stessa (creeping featurism in critica della tecnologia). Ovviamente a fronte di tutti questi contro c'è anche qualche pro come la possibilità di avere un piccì in tasca. La pagina di Natale tra una soffiada di naso e la suggessiva l'ho scritta con l'intelligentino. Intrattenuto anche scambi e-pistolari con l'intelligentino. In effetti l'ho acquistato per avere un minimo di connessione alla rete quando sono in giro. Funziona. Oh, poi ho mandato pure 'na foto ad una lettrice con illo. Fantastico!!
Ho finito questo giro di batteria la SIM è tornata sul vecchio cipollo Nokia fino a che non dovrò stare di nuovo lontano da casa e dall'ufficio. E potrò andarmene in giro per giorni senza dovermi portare il caricabatteria.
Tecnologia (UCAS)? Quando necessaria ed utile, altrimenti va molto bene quello che c'è.
Ora pure io dopo il telefonino ci ho l'intelligentino (anche se ho notato che lo smart phone è spesso assai scars phone e si è divorato parti consistenti di mail inviate) ha alcune chicche interessanti: di fatto è un computer da orecchio e questa complessità diventa, rispetto alla specializzazione di nicchia dei normalini spesso un grave limite (nzomma, una equilibratrice per cerchioni che abbia pure incorporati un trapano verticale e una levigatrice al piombo per pavimenti in marmo per un gommista non risulterà granché comoda nell'uso). Consumi energetici esosi (sì connettività ovunque nel senso che metà del tempo se non stai attento lo passi proprio col caricabatteria connesso alla rete elettrica), non riesco più a scrivere messaggi con un sola mano, chiudere una chiamata può essere complicato. Mi sembra un oggetto simbolo, paradigmatico dell'avvitarsi complicazionista della tecnologia su se stessa (creeping featurism in critica della tecnologia). Ovviamente a fronte di tutti questi contro c'è anche qualche pro come la possibilità di avere un piccì in tasca. La pagina di Natale tra una soffiada di naso e la suggessiva l'ho scritta con l'intelligentino. Intrattenuto anche scambi e-pistolari con l'intelligentino. In effetti l'ho acquistato per avere un minimo di connessione alla rete quando sono in giro. Funziona. Oh, poi ho mandato pure 'na foto ad una lettrice con illo. Fantastico!!
Ho finito questo giro di batteria la SIM è tornata sul vecchio cipollo Nokia fino a che non dovrò stare di nuovo lontano da casa e dall'ufficio. E potrò andarmene in giro per giorni senza dovermi portare il caricabatteria.
Tecnologia (UCAS)? Quando necessaria ed utile, altrimenti va molto bene quello che c'è.
mercoledì 26 dicembre 2012
Non duddo
Cosa ti ha portato Babbo Natale? - mi ha messaggiato _nna - le scarpette rosse?
No le gote rosse. Un cattivo raffreddamento che covava giá ieri (fatto fatica a tagliar la legna) oggi ha dato il meglio di sé. Dopo le gozzoviglie e le coccole (ogni tanto è bellissssimo tornare a fare lo scarraffone della mamma tua) erano giorni che mi pregodevo curiosità e tensione in una milonga di questa città.
Invege son rindronado occhi gonfi grobbo in gola e me ne sdo a giarlare gon i miei veci. :)
Non duddo il raffreddore vien ber nuogere.
No le gote rosse. Un cattivo raffreddamento che covava giá ieri (fatto fatica a tagliar la legna) oggi ha dato il meglio di sé. Dopo le gozzoviglie e le coccole (ogni tanto è bellissssimo tornare a fare lo scarraffone della mamma tua) erano giorni che mi pregodevo curiosità e tensione in una milonga di questa città.
Invege son rindronado occhi gonfi grobbo in gola e me ne sdo a giarlare gon i miei veci. :)
Non duddo il raffreddore vien ber nuogere.
domenica 23 dicembre 2012
D I M E N
Nelle conversazioni con i non addetti ai passi argentini spesso esce l'ammiccamento "eh eh eh, vai in milonga per trombare, eh!?".
A parte che li potrei seppellire con le risate dall'alto della mia involontaria e molto piacevole situazione "ascetica" (la definizione è di _ira), nonostante il topame di qualità a volte straordinariamente elevata, devo tranquillizzare tutti gli aspiranti broccolatori. D I M E N T I C A T E V E L O. Semplicemente troppo complesso, troppo difficile per usarlo qualche mese per farsi un tot di femmine. In qualche mese puoi ballare bene balli da sala, salsa, boogie. Il tango no.
E in questo momento tra una bella tipa che non sa ballare ed una che mi porta negli spazi dei cieli sopra Montevideo o Buenos Aires, scelgo la seconda. Così è stato ieri sera, con _ana, avrà una ventina di anni in più ma sono stati fuochi d'artificio. Un godimento completo, che partiva dal busto dissociato. Mi dispiace per le belle figliole che mi puntavano e che non sono state invitate.
Tanghera vecchia fa buon brodo!
venerdì 21 dicembre 2012
Le ore oscure
- Se c'è una cosa che l'uomo moderno occidentale tecnoteistico ha saputo dimostrare è che quanto maggiore è la sua disponibilità di energia tanto più si può e si vuole dedicare alla distruzione e all'annientamento dei sistemi viventi, dal più semplice al più complesso (il pianeta). Una disponibilità infinita (almeno su tempi storici) di energia, come potrebbe essere ottenuta imbrigliando la fusione nucleare, porterebbe un aumento ancora maggiore dell'ingerenza umana nei suddetti sistemi biotici e le conseguenze le puoi immaginare da solo. E' bello pensare che se mai dovesse avere un potere del genere l'umanità lo saprebbe gestire evitando di distrurre la vita sul pianeta, ma purtroppo l'analisi approfondita del comportamento della nostra specie, allorquando si viene a trovare in grado di usare nuovi potenti strumenti, fa pensare che si tratta di purissima utopia. La vita sul pianeta esiste da molto tempo, proprio perché non è mai accaduto che una qualsiasi specie potesse attingere a fonti infinite di energia.
Paolo Lambardi
Scendendo al gas ieri sera prima della lezione di tango, stavo osservando la bruttezza della stragrande maggioranza di luminarie e pseudo addobbi natalizi dilaganti. Cordoni luminosi plasticati distesi senza alcun criterio, colori orrendi, cagose effetti stroboscopici da discoteca commerciale, babbi natale plasticati semi sgonfi che arrampicano su ciarpame edilizio orrendo. Ecco l'incultura orribile del modernismo che si esprime in tutta la sua mediocrità. Questa roba comporta consumi energetici rilevanti (prima dell'avvento dei condizionatori dicembre è sempre stato il mese del picco dei consumi energetici). Squallore estetico oltre ogni limite e inquinamento di massa. Ecco il progresso, ecco il modernismo. Alla violazione dell'oscurità quotidiana da questa alluvione diarroica di lampioni da conurbazioni costipate si aggiunge lo spregio, lo sfregio ideologico del voler fare la festa al solstizio d'inverno. Sì sì, proprio la festa.
A casa tengo con cura le decorazioni in materiali naturali, la festa dei piccoli lumi, di cere e candele accese, il silenzio e i profumi di cannella e spezie di alcuni ceri.
Solo un esempio clamoroso dello squallore della società di massa liquida (qui altre chicche).
Io quest'anno farò un solo regalo a mio figlio. Punto. Basta. Fine. Dalla bici osservo gli scleri dei poracci masochisti nel traffico semimmobile, sento le lamentele per lo stress da regalismo e ridacchio, sogghigno. Cucino, ballo tango, preparo un san silvestro in montagna, contatto amici e persone care, mi prendo il tempo per farlo, me ne sto tranquillo al fuoco, un paio di sere alla settimana, quando capita.
Produci consuma krepa. Per me? No grazie.
giovedì 20 dicembre 2012
Prima durante dopo - 4
(Prima, durante, dopo - 3)
19/12 10:06
UnUomo scrisse:
portatrice di vagina, ti eri data la cera ieri ke brillavi? anke la veste nn era male. E poi il fiore nella zazzera... verranno tutti a te! ti restituisco il 2 di picke in caso tu lo debba riusare
19/12 10:10
_ara scrisse:
Mugugnatore, grazie puoi tenerlo, ne ho ancora moltissimi, come i biglietti da visita.
Idealizzazione e svalutazione. Vero. Martedì sera _ara è tornata una tanghera e neppure quella che ballava meglio.
Non ci sono fallimenti, solo risultati. Sorrido pensando a questo motto della seduzione "PNL".
Martedì sera ho visto e avuto _ara tra le mie briaccia e non un'ideale. Lunedì mattina me la ridevo. I due di picche... scorrono come acqua sulla cera. Non ho mai vissuto con tale spensieratezza, con tale indifferenza quasi, un nulla più che un piacevole incipit. Posso restituirle quella carta ora. Con lei ho ballato solo quasi alla fine, forse l'unica tanda con degli intoppi, non era una eccellente relazione. Liberi da possibili implicazioni, possiamo scherzare e perculeggiarci pure.
Siamo egoici e folli, il valzer continua a possederci e siamo liberi nella gioia della nostra meravigliosa e libertaria solitudine, in questa dolce vita di giostre di amori tre minuti.
- Si ha l’impressione che sempre più persone si trovino – loro malgrado - a far girare una giostra di “incipit” amorosi poi incapaci di trasformarsi in relazioni durevoli e gratificanti.
Annalisa Barbieri via ellaneivicolipersi
19/12 10:06
UnUomo scrisse:
portatrice di vagina, ti eri data la cera ieri ke brillavi? anke la veste nn era male. E poi il fiore nella zazzera... verranno tutti a te! ti restituisco il 2 di picke in caso tu lo debba riusare
19/12 10:10
_ara scrisse:
Mugugnatore, grazie puoi tenerlo, ne ho ancora moltissimi, come i biglietti da visita.
Idealizzazione e svalutazione. Vero. Martedì sera _ara è tornata una tanghera e neppure quella che ballava meglio.
Non ci sono fallimenti, solo risultati. Sorrido pensando a questo motto della seduzione "PNL".
Martedì sera ho visto e avuto _ara tra le mie briaccia e non un'ideale. Lunedì mattina me la ridevo. I due di picche... scorrono come acqua sulla cera. Non ho mai vissuto con tale spensieratezza, con tale indifferenza quasi, un nulla più che un piacevole incipit. Posso restituirle quella carta ora. Con lei ho ballato solo quasi alla fine, forse l'unica tanda con degli intoppi, non era una eccellente relazione. Liberi da possibili implicazioni, possiamo scherzare e perculeggiarci pure.
Siamo egoici e folli, il valzer continua a possederci e siamo liberi nella gioia della nostra meravigliosa e libertaria solitudine, in questa dolce vita di giostre di amori tre minuti.
Tango su, tango giù - 2
(Tango su, tango giù)
Lunedì sera avevo ballato in piccolo_posto_stipato. Quasi solo principianti - le principianti per me uomo - che ti denudano, sgamano le tue imperfezioni, incertezze, esitazioni una ad una. Perché è una cosa a due e se esse non vanno, tu non vai. E' arte relazionale il tango, come dice Flora. La risonanza non è detto che sia in positivo. Serata del cazzo di un periodo del cazzo (parlo di tango).
Ecco, poi è venuto martedì. E io lo sapevo. E io mi sono preso tempo. Per andare a casa, mangiare pappa bbona, e ascoltare buona musica e rilassarmi, addormentarmi per una buona ora, e docciarmi, tirarmi, e infighettarmi e duegoccediprofumarmi e indossare i panni eleganti. Perché devi stare bene se vuoi ballare bene.
E' stato godimento profondo e completo, inebriante di tango.
Di tanda in meglio, _dra, poi _sca, poi _sha, altre fino a _lia (anche _ara ma poi devo scrivere qualcosa di questo). Ecco lì è successo, sono stati Sprazzi di Tango, quando diventi un animale solo a quattro zampe e ti fondi nei passi argentini e l'armonia si fa movimento e passi e corpi che si baciano e c'è gioia dentro di avercela fatta e di essere andato un po' oltre, un altro limite superato e bene!
Beh, durante avevo pure scoperto che _lia era argentina . Ehi ti ho visto lanciato bene stasera, anche con quella maestra... Spettegolando durante il ritorno con il mio maestro dei colli. La mente non mi ha fottuto questa volta.
Godimento gioia dopamina esaltazione. Ah che goduria!
Terre così vicine ed inesplorate. Passo dopo passo.
Tango giù, tango su.
P.S.
La trance di Firtich è la musica dell'anima al ritorno, mercoledì mattina.
Lunedì sera avevo ballato in piccolo_posto_stipato. Quasi solo principianti - le principianti per me uomo - che ti denudano, sgamano le tue imperfezioni, incertezze, esitazioni una ad una. Perché è una cosa a due e se esse non vanno, tu non vai. E' arte relazionale il tango, come dice Flora. La risonanza non è detto che sia in positivo. Serata del cazzo di un periodo del cazzo (parlo di tango).
Ecco, poi è venuto martedì. E io lo sapevo. E io mi sono preso tempo. Per andare a casa, mangiare pappa bbona, e ascoltare buona musica e rilassarmi, addormentarmi per una buona ora, e docciarmi, tirarmi, e infighettarmi e duegoccediprofumarmi e indossare i panni eleganti. Perché devi stare bene se vuoi ballare bene.
E' stato godimento profondo e completo, inebriante di tango.
Di tanda in meglio, _dra, poi _sca, poi _sha, altre fino a _lia (anche _ara ma poi devo scrivere qualcosa di questo). Ecco lì è successo, sono stati Sprazzi di Tango, quando diventi un animale solo a quattro zampe e ti fondi nei passi argentini e l'armonia si fa movimento e passi e corpi che si baciano e c'è gioia dentro di avercela fatta e di essere andato un po' oltre, un altro limite superato e bene!
Beh, durante avevo pure scoperto che _lia era argentina . Ehi ti ho visto lanciato bene stasera, anche con quella maestra... Spettegolando durante il ritorno con il mio maestro dei colli. La mente non mi ha fottuto questa volta.
Godimento gioia dopamina esaltazione. Ah che goduria!
Terre così vicine ed inesplorate. Passo dopo passo.
Tango giù, tango su.
P.S.
La trance di Firtich è la musica dell'anima al ritorno, mercoledì mattina.
martedì 18 dicembre 2012
Strane dinamiche
Ci sono queste cose buffe. Quando eravamo una coppia, quanto trombavamo, quando io lo davo a lei, quando lei la dava a me, non succedeva.
Ora sì.
Strane le dinamiche d'eros.
Ora sì.
Strane le dinamiche d'eros.
lunedì 17 dicembre 2012
Arrivo sì!
Domani Flora riaprirà temporanemanete in sostituzione della Milonga Sì un posto in centro che promette bene: una vecchia chiesa non più in uso, con un meraviglioso parquet e l'adorabile Fauna Sì. Visto che si farà tardi ho già segnato che arriverò al lavoro dopo così smaltisco anche un po' di feriepermessi arretrati. Quasi certamente ci sarà anche il mio maestro di tango "dei colli" e queste uscite in cui c'è un po' di complicità maschile, con una persona che stimo molto, mi fa sempre molto piacere.
Sono sempre occasioni di dolce e frizzante vita.
Sono sempre occasioni di dolce e frizzante vita.
Tango su tango giù
Sabato in milonga _ara era attorniata dagli amici io sono stato un po' per i cazzi miei a mirar e poi con altri tangheri bolognesi (c'era anche _via), ballato con alcune altre anche con _ruf, una bella donna turca. Avevo le batterie scariche, energie andate via molto per cercare di limitare questi barbari saccheggiatori. C'è stata l'esibizione di Vanesa Villalba e Facundo Piñero. Un tango danza di eccellenza, estremo nella versione escenario, anche se io preferisco un tango sì creativo ma più intimo. _ara ha detto che hanno dovuto fare quella roba sborona altrimenti i ferraresi non sarebbero stati contenti. Qui sotto danzano l'amore, arte pura.
Questo inverno sto ballando poco. Col fatto che la milonga del mio cuore è temporanemanete chiusa per non meglio precisate ristrutturazioni, sono passato dal ballare quasi tre volte alla settimana a circa una e mezza. Non va bene. Anche la rumba di ballerine ai corsi non va bene. In milonga non riesco a provare le cose apprese in settimana. Tango su e poi tango giù. Fa parte del gioco.
Questo inverno sto ballando poco. Col fatto che la milonga del mio cuore è temporanemanete chiusa per non meglio precisate ristrutturazioni, sono passato dal ballare quasi tre volte alla settimana a circa una e mezza. Non va bene. Anche la rumba di ballerine ai corsi non va bene. In milonga non riesco a provare le cose apprese in settimana. Tango su e poi tango giù. Fa parte del gioco.
domenica 16 dicembre 2012
Portatrice di occhi neri
- Domani vado a far la modella della sfilata con i vestiti vintage che puzzano così mi sento fichissima.
Ascoltavo e ascoltavo. Se ricordo bene nelle nostre conversazioni non ha quasi mai domandato nulla di me. "Chi domanda comanda!" è un motto della seduzione. Ho domandato ed ascoltato quasi solamente io. Solo in principio ieri sera mi ha chiesto come andava e le ho accennato alla lotta furiosa all'antipolitica edilizia locale (che anche oggi e ieri, zio cane, avrei voluto e dovuto far ben altro). Le ho parlato ma neppure molto ma ho visto un ascolto distratto non c'era e così son passato io alle domande. Quando le ho virato su ego ed Amore che son due cose ben diverse, ecco, allora lì mi ha scoltata con due occhi neri così.
Ecco, energia, creativa, intelligenza vivace, edonismo sobrio e felice quando riesce, un corpo tonico e atletico e anche figlia unica molto cullata e amata e riverita e adorata dai suoi che forse tutto questa fragilità ed essere al centro solo io del mondo forse è anche questione di figliunicità, ho questa intuizione.
Ecco, _ara. Adorabile bambolina con testa e sentimenti, così fragile e vivace, così complessa e con dolore dentro. La sento ogni volta quella fragilità nei suoi abbracci stitici, contratti, tesi, difensivi, l'ho presa in giro anche ieri sera dopo il_prototipo_di_abbraccio con il suo smartphone tenuto agitato in alto col braccio destro ondivago in aria sall'incontrarsi, un po' ne ha avuto a male.
Poi non siamo andati neppure là ma in una milonga a Ferrara. Ho ballato poco e mediocremente ieri, con _ara solo due tande, quasi nulla. Venerdì tornerà in Salento dove rimarrà due mesi.
Anche se non c'è stato nulla ho sentito, tornando, un po' di malinconia per questo addio minore.
Portatrice di occhi neri lascia uno spiraglio che quando il sole avrà fatto il suo giro entrerà un raggio di luce forte.
Giorni sereni e te, querida.
venerdì 14 dicembre 2012
pdellelibertà
- Noi garantiamo ai privati il diritto di costruire.
Chi è che dice una cosa del genere? Un berlusconiano? un leghista? No, un assessore del PDmenoelle. Riunione decisamente tesa ieri, a tratti molto tesa. Questi faranno la nuova variante con un tot di nuove edificazioni su terreno ex-agricolo. Quasi tutte ville. E in aggiunta vogliono introdurre una norma per cui non sarà possibile avere allevamenti di animali a 500 dai centri abitati. Ieri un tot di ampiamenti anche di aree centri abitati. Ecco l'attacco più subdolo ed efficace all'agricoltura. Ecco la campagna degradata a parco per facoltosi villazzinari.
Quelli del pidimenoelle sono molto più pericolosi di quelli con la elle. Perché il peggiore liberismo lo evacuano loro proprio approffittando che molti babbei o ingenui pensano che siano un partito di sinistra (che cazzo vorrà dire sx e dx in Italia non l'ho mai capito). Osservavo il furore ideologico modernista, edilizio, liberista quando facevo partire i miei fendenti. Questi ex comunisti ora peggio della feccia berluschina.
Pellegrinaggio
Domani sera andrò qui. E' un po' di tempo che sento parlare di quel luogo dove si è ricreata l'atmosfera di alcune milonghe di Buenos Aires. In qualche modo una ricerca di stile, etichetta, aspetti coreutici ortodossi. Sono curioso. Una sorta di pellegrinaggio laico e tanghero.
_ara ha dato ieri il secondo esame, è andato bene e ha ceduto (a dire il vero quasi subito) alla mia proposta. Prima andremo a mangiarci qualcosina di sfizioso in giro. Poi là, ella nei tavoli delle donne, io in quelli per gli uomini. A quel gioco di mirada y cabeceo che era ed è ancora talvolta il preludio. Questa settimana non ho ballato quasi nulla e la lezioen di ieri è stata la metà del solito, sono un po' arrugginito.
Allora prenoto un tavolo per due o ce ne andiamo tu da una parte con le altre e io dall'altra?
Ovvio, tu da una parte ed io dall'altra. Ricordati che sono stata sposata basta pallosi tavoli per due.
Era anche il mio pensiero. E allora rifaremo insieme questio gioco che è libertà e anche seduzione.
giovedì 13 dicembre 2012
Litigarello? ma anche no!
E allora venerdì è stato scazzo con _lla.
Causa neve i miei della cricca tanghera dei monti e colli avevano rinunciato a venire in milonga. Lo so quando già in attesa in stazione ritorno su a piedi, prendo l'auto, le comunico che se le va la passo a prendere in auto, accetta. Fammi uno squillo due minuti prima che scendo. Arrivo puntuale dopo alcune decine di km di strada con neve e altro, le faccio uno squillo 2' prima arrivo e non c'è. Aspetto qualche qualche minuto la chiamo "Oh!? scendi che facciamo tardi! Dai!"". Aspetto. Nulla. Insomma arriva con 11' di ritardo (arriveremo con altrettanto ritardo a lezione).
Seconda volta.
La lezione precedente eravamo andati con la sua auto, mi aveva invitato a raggiungerla a casa, 15' di attesa lì nel suo soggiorno sul divano e poi a lezione. Errare umano perseverare ... . Anche quella volta l'avevo informata dell'ora in cui sarei arrivato.
Insomma venerdì sale in macchina e parto col cazziatone, niente urli etc. semplicemente sono stato secco e freddo: se ti servono 10' allora mi dici di farmi uno squillo 10' prima, così non arriviamo in ritardo che mi da ai nervi e non ti devo aspettare che non è rispettoso nei miei confronti.
MIIII si scoccia un tot.
Essei rigido e voi del nord siete rigidi e ... e varie affermazioni alcune assurde miarrampicosuivetri altre tipo mia sorella questo e quello non ho potuto ba bi bu perché avrebbero dovuto venire a prenderla alle 19 e sono in ritardo (mancavano pochi minuti alle 2030 zio cane). A proposito di usi e costumi.
Vi ricordate _nna, partner per il corso di tango dell'anno scorso che poi ho letteralmente "scaricato" per incommensurabili limiti egoici nelle comunicazioni e nel resto (compresi pacchi dell'ultima mezzora (ora ho limitato il mio buonismo perdonista e l'ho rimossa da tutte le rubriche)? Allora io non ho per niente la vocazione di crocerossino e dopo un po' che osservo i comportamenti (non le parole) agisco di conseguenza. Insomma io non sono più andato a prenderla. _elo che è molto generoso e ha anche una certa galanteria "meridionale" nell'approcciarsi alle femmine lo ha fatto ancora a lungo. Insomma arrivammo a parlare di 'ste tanghere dalle braccine corte. Insomma _elo si sfogò anche per altro :- sai, _nna ogni volta mi faceva aspettare anche 15', poi mi sono stufato. Ricordo il problema.
In qualche modo è venuto a sapere (non ricordo se mi ha detto che aveva orecchiato per sbaglio un discorso tra loro o che cazzo di altro, che insomma, quella di far attendere è una tattica precisa, premeditata).
_elo, caro tanghero di origine salentina, _nna trevisana da anni a Bologna. Quindi non è questione di nord rigido e sud pressapochista, anche se io sono particolarmente asburgico e sono preciso, perché negli appuntamenti è la prima forma di rispetto del mio prossimo. Mi sembra una strategia seduttiva idiota, penosa. Le donne che si devono farsi aspettare!? Torniamo allora ad un livello trogloditico di relazioni tra maschi e femmine. Cosa deve essere il corrispondente: arriva a casa e mena la tua donna, tu non sai perché ma lei sì? torniamo a questo?
Le donne di valore con cui sono stato e con cui mi rapporto sono sempre state precise. Il rispetto è la prima delle condizioni necessarie.
Ecco, più o meno detto questo a _lla. In milonga poi ci siamo ammorbiditi, ma però ora metto lì il fatto che negli ultimi giorni ho provato a chiamarla un paio di volte per salutarla e non ha risposto.
P.S.
Ho detto a _lla che le avrei mandato questo video buffo. La tecnica e il nuovo famolostrano che vogliono comandare, il qui comando io, gli ego che possono cozzare, non solo abbracciarsi. Con una risata il noi e il tango ci seppelliremo.
Causa neve i miei della cricca tanghera dei monti e colli avevano rinunciato a venire in milonga. Lo so quando già in attesa in stazione ritorno su a piedi, prendo l'auto, le comunico che se le va la passo a prendere in auto, accetta. Fammi uno squillo due minuti prima che scendo. Arrivo puntuale dopo alcune decine di km di strada con neve e altro, le faccio uno squillo 2' prima arrivo e non c'è. Aspetto qualche qualche minuto la chiamo "Oh!? scendi che facciamo tardi! Dai!"". Aspetto. Nulla. Insomma arriva con 11' di ritardo (arriveremo con altrettanto ritardo a lezione).
Seconda volta.
La lezione precedente eravamo andati con la sua auto, mi aveva invitato a raggiungerla a casa, 15' di attesa lì nel suo soggiorno sul divano e poi a lezione. Errare umano perseverare ... . Anche quella volta l'avevo informata dell'ora in cui sarei arrivato.
Insomma venerdì sale in macchina e parto col cazziatone, niente urli etc. semplicemente sono stato secco e freddo: se ti servono 10' allora mi dici di farmi uno squillo 10' prima, così non arriviamo in ritardo che mi da ai nervi e non ti devo aspettare che non è rispettoso nei miei confronti.
MIIII si scoccia un tot.
Essei rigido e voi del nord siete rigidi e ... e varie affermazioni alcune assurde miarrampicosuivetri altre tipo mia sorella questo e quello non ho potuto ba bi bu perché avrebbero dovuto venire a prenderla alle 19 e sono in ritardo (mancavano pochi minuti alle 2030 zio cane). A proposito di usi e costumi.
Vi ricordate _nna, partner per il corso di tango dell'anno scorso che poi ho letteralmente "scaricato" per incommensurabili limiti egoici nelle comunicazioni e nel resto (compresi pacchi dell'ultima mezzora (ora ho limitato il mio buonismo perdonista e l'ho rimossa da tutte le rubriche)? Allora io non ho per niente la vocazione di crocerossino e dopo un po' che osservo i comportamenti (non le parole) agisco di conseguenza. Insomma io non sono più andato a prenderla. _elo che è molto generoso e ha anche una certa galanteria "meridionale" nell'approcciarsi alle femmine lo ha fatto ancora a lungo. Insomma arrivammo a parlare di 'ste tanghere dalle braccine corte. Insomma _elo si sfogò anche per altro :- sai, _nna ogni volta mi faceva aspettare anche 15', poi mi sono stufato. Ricordo il problema.
In qualche modo è venuto a sapere (non ricordo se mi ha detto che aveva orecchiato per sbaglio un discorso tra loro o che cazzo di altro, che insomma, quella di far attendere è una tattica precisa, premeditata).
_elo, caro tanghero di origine salentina, _nna trevisana da anni a Bologna. Quindi non è questione di nord rigido e sud pressapochista, anche se io sono particolarmente asburgico e sono preciso, perché negli appuntamenti è la prima forma di rispetto del mio prossimo. Mi sembra una strategia seduttiva idiota, penosa. Le donne che si devono farsi aspettare!? Torniamo allora ad un livello trogloditico di relazioni tra maschi e femmine. Cosa deve essere il corrispondente: arriva a casa e mena la tua donna, tu non sai perché ma lei sì? torniamo a questo?
Le donne di valore con cui sono stato e con cui mi rapporto sono sempre state precise. Il rispetto è la prima delle condizioni necessarie.
Ecco, più o meno detto questo a _lla. In milonga poi ci siamo ammorbiditi, ma però ora metto lì il fatto che negli ultimi giorni ho provato a chiamarla un paio di volte per salutarla e non ha risposto.
P.S.
Ho detto a _lla che le avrei mandato questo video buffo. La tecnica e il nuovo famolostrano che vogliono comandare, il qui comando io, gli ego che possono cozzare, non solo abbracciarsi. Con una risata il noi e il tango ci seppelliremo.
mercoledì 12 dicembre 2012
Utero affettivo
Ultima sera notte mattina con mio figlio ieri stamani. Domani se ne andrà in Africa con la madre e quella parte di famiglia perché per quanto aperti e inusuale siamo una famiglia vivente e aperta. Ci vedremo il sette gennaio.
Un po' mi mancherà il mio bipede, in quelli che sono giorni del focolare e degli affetti. I miei invecchiano di mese in mese e non saranno molti i natali che passeremo ancora insieme.
Allora c'è un po' di malinconia ma anche di senso della vita che prosegue, del ciclo e del tempo della vita che fanno il loro corso.
Ecco, noi papà, come io e _zzz e tanti altri che abbiamo tante medaglie di platino ed oro perché siamo stati eccellenti papà separati, sovente molto meglio di madri egoiche o sbandate, ci siamo creati un utero affettivo che rispetto a quello fisico ha l'indubbio pregio di lasciare respiro ai nostri amati bipedi, di lasciar loro libertà e possibilità di incamminarsi nella vita, senza il dolore e il vuoto che le portatrici d'utero, umanamente, devono sentire nell'allontanamento verso la vita adulta dei prodotti loro e nostri.
Angelo Bona osservava che è proprio il distacco uno dei grandi dolori per le donne, non di rado insopportabili e che cerca di lenire nella sua pratica clinica.
Ecco, forse noi papà separati abbiamo un allenamento sordo e lontano alla mancanza, all'assenza, a questa dolenzia. Forse per questo sopportiamo meglio questi distacchi.
martedì 11 dicembre 2012
tumtumtum
Venerdì sera tango. Domenica "tarde" tango. Stessa persona, luoghi simili e tutto è diverso.
Si chiama doccia scozzese. Ecco, il tango è una doccia scozzese, è la centrifuga con pietre ed è la culla con lenzuolina fresche e ricamate profumate di lavanda. Questo è il tango, il tuo viaggio interiore alla scoperta di te, della relazione.
E allora venerdì è stato scazzo con _lla, racconterò. E lezione tosta con la tua stanchezza e poi via, ancora, in milonga. Mi ricordo proprio quel senso di confusione, lezioni della settimana accumulatesi nella capoccia stanca incapace di ballare bene con il corpo. E ieri invece, a corpo mente emozioni fresche di energia di montagna, di cibo buono e distese da una robusta dormita.
Allora ieri il tango ha deciso di portare te ed esse sulle sue ali e pure di espellerti dalla carlinga a volte, senza paracadute. Ho ballato bene domenica "tarde". Molto bene, molto meglio del solito. Ecco, stessa persona, luoghi simili e tutto è così incredibilmente diverso. Mediocre venerdì, eccellente domenica.
Il tempo della domenica così è stato ancora di ore fuggite di una tanda in successiva e mi son precipitato sulla bici e poi a pedalare furiosamente per non perdere l'ultimo treno, nel buio lungo e gelido della notte. Sì, c'era un'altra cosa in comune tra venerdì e domenica.
Era stato il busto di _ina, le sue tette sode di gomma che si sono strette al mio busto e lo hanno ben premuto. Buonasera, buonasera. Andiamo? Andiamo! Era da febbraio che non ballava e però, ecco, la magia del tango, un po' di magia del tango della domenica c'è stata anche venerdì. L'abbraccio milonguero stretto e via.
Siamo riusciti ad essere un animale a quattro zampe come dice uno dei miei maestri, le sue tette di gomma su di me e il suo cuore che batteva forte. Sentivo il suo cuore battere, il respiro, il piano e il bandoneon e tenermi lì, con lei, in lei. E quel suo cuore che batteva e correva... Me lo ricorderò a lungo quel batticuore tum tum tum tum.
Fa litigare e fa amare, tre minuti di possessione alla volta questa doccia scozzese, mediocrità ed eccellenza, malinconie-delusioni fugaci come le gioie per sprazzi di Tango.
Questo è un pezzo di tango nuovo che quasi non è tango. Ma evoca questo vissuto.
Si chiama doccia scozzese. Ecco, il tango è una doccia scozzese, è la centrifuga con pietre ed è la culla con lenzuolina fresche e ricamate profumate di lavanda. Questo è il tango, il tuo viaggio interiore alla scoperta di te, della relazione.
E allora venerdì è stato scazzo con _lla, racconterò. E lezione tosta con la tua stanchezza e poi via, ancora, in milonga. Mi ricordo proprio quel senso di confusione, lezioni della settimana accumulatesi nella capoccia stanca incapace di ballare bene con il corpo. E ieri invece, a corpo mente emozioni fresche di energia di montagna, di cibo buono e distese da una robusta dormita.
Allora ieri il tango ha deciso di portare te ed esse sulle sue ali e pure di espellerti dalla carlinga a volte, senza paracadute. Ho ballato bene domenica "tarde". Molto bene, molto meglio del solito. Ecco, stessa persona, luoghi simili e tutto è così incredibilmente diverso. Mediocre venerdì, eccellente domenica.
Il tempo della domenica così è stato ancora di ore fuggite di una tanda in successiva e mi son precipitato sulla bici e poi a pedalare furiosamente per non perdere l'ultimo treno, nel buio lungo e gelido della notte. Sì, c'era un'altra cosa in comune tra venerdì e domenica.
Era stato il busto di _ina, le sue tette sode di gomma che si sono strette al mio busto e lo hanno ben premuto. Buonasera, buonasera. Andiamo? Andiamo! Era da febbraio che non ballava e però, ecco, la magia del tango, un po' di magia del tango della domenica c'è stata anche venerdì. L'abbraccio milonguero stretto e via.
Siamo riusciti ad essere un animale a quattro zampe come dice uno dei miei maestri, le sue tette di gomma su di me e il suo cuore che batteva forte. Sentivo il suo cuore battere, il respiro, il piano e il bandoneon e tenermi lì, con lei, in lei. E quel suo cuore che batteva e correva... Me lo ricorderò a lungo quel batticuore tum tum tum tum.
Fa litigare e fa amare, tre minuti di possessione alla volta questa doccia scozzese, mediocrità ed eccellenza, malinconie-delusioni fugaci come le gioie per sprazzi di Tango.
Questo è un pezzo di tango nuovo che quasi non è tango. Ma evoca questo vissuto.
lunedì 10 dicembre 2012
Ore veloci
Dunque devo scrivere dell'incontro con _ira. Mh, da che parte iniziare? Eppoi ella legge e ... leggerà. Forse è stato così che mi sono accorto che Piacenza è una città molto bella, più di quanto pensassi. Ecco come il benessere soggettivo renda tutto bello, tutto più_meglio.
Incontro cieco. Hanno pro e contro e comportano frullii vari di crapa emozioni fino a quando poi non ti vedi da lontano in un androne e poi... e arriva un abbraccio vigoroso. Piacenza, abbracci vigorosi e il freddo bianco e arrivare dal retro alla cattedrale, scrigno nel cuore della città e uscire un po' ondivaghi fra il bello dei secoli passati e le parole. Di lei, di me a fendere la folla delle vasche del sabato, riti di provincia e non solo.
Un po' ci conoscevamo, ma dirselo occhi a occhi e poi scherzando... ahah ooh che tonica che sei, fammi toccare il tuo bicipite. Si può diventare abbastanza scemoni scherzando ma è così.
Sono fuggite quelle ore, sedici diciannove due uno zero via.
Il punto G nella crapa e il bicipite tonico. Diventerò feticista?
Ciò che è un nuovo panorama è che ella ama il padre dei suoi bipedi ed è in cammino, a scoprire se stessa. E io ho la testa via tra il castello di Ferrara o anche un po' dietro la cattedrale di San Giorgio. Ci abbandoneremo al gioco per il gioco, ai tempi lenti?
Era l'otto dicembre e nel tempio gotico si celebrava un rito. Volte acute, mattoni, pietra serena sopra, botticino e rosso di verona sotto. E profumo di incenso, di te e di piccoli bocconi dolci di vita di ore veloci fuggenti.
Incontro cieco. Hanno pro e contro e comportano frullii vari di crapa emozioni fino a quando poi non ti vedi da lontano in un androne e poi... e arriva un abbraccio vigoroso. Piacenza, abbracci vigorosi e il freddo bianco e arrivare dal retro alla cattedrale, scrigno nel cuore della città e uscire un po' ondivaghi fra il bello dei secoli passati e le parole. Di lei, di me a fendere la folla delle vasche del sabato, riti di provincia e non solo.
Un po' ci conoscevamo, ma dirselo occhi a occhi e poi scherzando... ahah ooh che tonica che sei, fammi toccare il tuo bicipite. Si può diventare abbastanza scemoni scherzando ma è così.
Sono fuggite quelle ore, sedici diciannove due uno zero via.
Il punto G nella crapa e il bicipite tonico. Diventerò feticista?
Ciò che è un nuovo panorama è che ella ama il padre dei suoi bipedi ed è in cammino, a scoprire se stessa. E io ho la testa via tra il castello di Ferrara o anche un po' dietro la cattedrale di San Giorgio. Ci abbandoneremo al gioco per il gioco, ai tempi lenti?
Era l'otto dicembre e nel tempio gotico si celebrava un rito. Volte acute, mattoni, pietra serena sopra, botticino e rosso di verona sotto. E profumo di incenso, di te e di piccoli bocconi dolci di vita di ore veloci fuggenti.
Oltre la gobba
Ho trascurato un po' il diario in questo fine settimana. In molte cose e molto piacere affacendato. Moì scriviamo un po'.
Sabato sera sono salito da Bologna a casa con _zzz. Cosa ne dici di tira fuori le ciaspole? Beh, venerdì erano arrivati da tredici ai trenta millimetri. Il despotismo di zio tango mi fece un po' tentennare all'inizio e poi ... cedetti: perché no!? Fuoco acceso e un buon risotto poi a nanna.
Domenica mattina relativamente presto su per un monte del medio appennino. Descrivere con le sole parole l'incanto dell'inverno non è facile.
Anche solo scendere all'auto e sentire la neve congelata scriocchiolare sotto gli scarponi. E poi arrivati alla base dell'ascensione, scesi dall'auto prendere atto con pienezza di sensi della fantasmagoria. Cieli infinito blu, bianco gelo vento tagliente ti rasoia viso e mani, il tepore del sole e lassù alla fine del sentiero delle carbonaie, oltre la gobba, ecco disvelarsi IL panorama. Era solo un buco di azzurro blu, sotto il sentiero bianco e intorno i carpini le quercie e i frassini spogli a chiudere sopra. Solo un buco bluazzurro e poi salendo, metro dopo metro, allargarsi fino... a al fiato che si ferma per lo stuporeinfinito. Sempre il blu bianco e la luce forte del sole, tutto l'appennino tosco romagnolo e quello tosco emiliano, con il bianco sopra sotto il blu sopra il grigio verde scuro dei boschi. E in fondo, là in fondo a nord, il bianco delle alpi.
Tre ore nel tutto infinito e deserto, fino alle bacche rosse della rosa canina che staccava col blu e con il bianco, le foglie gialle della quercia lì dietro. Eravamo in due felici di quel tornare nella braccia della Natura, con il silenzio, il respiro dei nostri fiati, il suono dei bastoncini nella neve, degli scarponi.
Ecco, questa cosa bella dell'amicizia suggellata dal nostro vagolare per boschi e prati e sentieri si è conclusa...
Avevo poco in casa e così all'andata abbiamo fatto una veloce spesa. Due cofanate di buona insalata fresca con dadolata di rape e intrusioni di sospetti di porro, un pure preparato poi con maerstria da _zzz e uno zampone che... ci siamo slurpati in due. Ahahha, che ingordi.
L'appetito vien mangiando, e ciò vale anche per montagna e bellezza.
Sabato sera sono salito da Bologna a casa con _zzz. Cosa ne dici di tira fuori le ciaspole? Beh, venerdì erano arrivati da tredici ai trenta millimetri. Il despotismo di zio tango mi fece un po' tentennare all'inizio e poi ... cedetti: perché no!? Fuoco acceso e un buon risotto poi a nanna.
Domenica mattina relativamente presto su per un monte del medio appennino. Descrivere con le sole parole l'incanto dell'inverno non è facile.
Anche solo scendere all'auto e sentire la neve congelata scriocchiolare sotto gli scarponi. E poi arrivati alla base dell'ascensione, scesi dall'auto prendere atto con pienezza di sensi della fantasmagoria. Cieli infinito blu, bianco gelo vento tagliente ti rasoia viso e mani, il tepore del sole e lassù alla fine del sentiero delle carbonaie, oltre la gobba, ecco disvelarsi IL panorama. Era solo un buco di azzurro blu, sotto il sentiero bianco e intorno i carpini le quercie e i frassini spogli a chiudere sopra. Solo un buco bluazzurro e poi salendo, metro dopo metro, allargarsi fino... a al fiato che si ferma per lo stuporeinfinito. Sempre il blu bianco e la luce forte del sole, tutto l'appennino tosco romagnolo e quello tosco emiliano, con il bianco sopra sotto il blu sopra il grigio verde scuro dei boschi. E in fondo, là in fondo a nord, il bianco delle alpi.
Tre ore nel tutto infinito e deserto, fino alle bacche rosse della rosa canina che staccava col blu e con il bianco, le foglie gialle della quercia lì dietro. Eravamo in due felici di quel tornare nella braccia della Natura, con il silenzio, il respiro dei nostri fiati, il suono dei bastoncini nella neve, degli scarponi.
Ecco, questa cosa bella dell'amicizia suggellata dal nostro vagolare per boschi e prati e sentieri si è conclusa...
Avevo poco in casa e così all'andata abbiamo fatto una veloce spesa. Due cofanate di buona insalata fresca con dadolata di rape e intrusioni di sospetti di porro, un pure preparato poi con maerstria da _zzz e uno zampone che... ci siamo slurpati in due. Ahahha, che ingordi.
L'appetito vien mangiando, e ciò vale anche per montagna e bellezza.
venerdì 7 dicembre 2012
Merdopril
- DECRETO «LISTE PULITE»Fuori lista i condannati a oltre 2 anniQuasi tutti salvi. Anche Dell'Utri
- La merda non è riformabile.
Beppe Grillo
Il M5S non deve neppure sbattersi, ci pensano essi.
Campagna elettorale passiva a costo zero.
Merdopril, partiti puliti come nuovi.
Piacere mio
_ara si è fatta viva mercoledì sera. Mi ha chiamato dopo pranzo. Ero in ufficio, non abbiamo conversato molto, anzi. Mi ha chiesto se mi andava un'uscita in milonga ieri sera chevengoaBolognacolleamiche; ho declinato, ho il mio corso di tango - oppure l'altroierisera (faccio il papà, non è possibile). L'ho sentita un po' stupitadelusa, anche se solo per una sottile influenza della voce nel saluto finale. L'ho chiamata più tardi. Se ha voglia domenica sera questo bla bla o quello bla bla ti vengo a prendere a Bulagna ti porto a Ferrara bla bla anche con i tuoi cani bla blo bli lo sai che ho un debole per te bla bla.
Mi ha fatto piacere.
Sabato se gli dei vorranno UnaLettrice e UnUomo si scuoteranno le mani e si scruteranno da piedi agli occhi. Oh!
Mi ha fatto piacere.
Sabato se gli dei vorranno UnaLettrice e UnUomo si scuoteranno le mani e si scruteranno da piedi agli occhi. Oh!
giovedì 6 dicembre 2012
Alba serena
L'aria era tagliente mentre scendevamo per il sentierino. Proprio l'inizio dell'alba; uno dei fascini dell'inverno. Perché 'sta alba, diciamocelo, è un po' negletta, siamo molto più intimi con suo fratello tramonto. Brina forte, cielo sereno, vento tagliente da ovest-nord-ovest, luce fioca azzurrina con una prima sfumatura ambrata, a est-sud-est.
Luce e temperature freddelettrizzanti.
A due terzi della discesa mi fa:- papà vado in avanti che raggiungo i miei amici. Poi non so come me lo'ho visto arrivare da solo alla terza carrozza, deserta perché fredda - uno dei molti guasti di questo sistema da poracci con gli sprechi immani delle linee AV e i treni che trasportano persone vecchi e/o con scarsa manutenzione, qui la legge di antipolitica supera lo stesso Pareto (80% degli investimenti in TAV e linee AV che trasportano meno del 10% dei viaggiatori per giorno). Ma amemipiace sia il freddo che lo spazio e così sono rimasto lì.
E' arrivato, si è seduto nel gruppo di poltrone vicino. Era da solo con le cuffiette. Cresce e un po' di spirito di gruppo, di emulazione c'è , non eccede affatto, anzi, forse bene che ce ne sia almeno un po'.
Mi ha guardato, l'ho guardato, attraverso lo spazio tra le due file di poltrone che ci separavano, un occhiolino strizzato egli, un occhiolino strizzato io, non sono servite altre parole solo il sorriso alla fine.
Prime esperienze di autonomia, di solitudine. E' già sul suo cammino.
(immagine: stefanoantinori)
2 x 1
- Berlusconi: Italia sull'orlo del baratro
Il Cavaliere: il Paese si trova «in una spirale recessiva senza fine.
(corrriere.it)
15 anni di programmazione di massa al consumismo, al passo più lungo della gamba, a colossali deficit nei bilanci, sostegno a evasori, abusivi, cementificatori, attacco sistematico alle casse dello stato, distruzione dell'ambiente, corruzione concussione falsi nei bilanci ed ideologici, disgregazione corrompente della struttura dello stato, vulvocrazia e lemon capitalism a josa, e questo puttaniere si vuole ripresentare come il salvatore.
Buffo, la causa dello sfascio che si propone come soluzione ad esso.
Interessante e pure positivo. Da una parte Bersani, dall'alta Berlusconi. Ecco, due B. invece di uno, due per uno.
Vediamo come reagiranno cittadini e paesani elettori. Se li meriteranno un'altra volta?
mercoledì 5 dicembre 2012
Κρίος (crios)
Estetica
o - dal greco Aiêstetikòs: sensibile, capace di sentire.
(dizionarioetimologico)
Entrare nel letto gelido nella casa fredda con le sole braghe (non uso un pigiama ma braghe larghe da aikido) e torso nudo, indossare una maglia di cotone che condivide la temperatura dell'ambiente (13.2° ieri sera) e infilarsela fino a sentirla la scossa per ogni centimetro quadrato di pelle e poi fiondarsi sotto i piumoni diacci con una borsa dell'acqua calda è un'esperienza estetica entusiasmante, quasi mistica.
Il contrasto è stato elettrizzante, una scarica di piacere tattile.
Questo è uno dei fatti positivi del vivere con il riscaldamento spento (inizia ora il secondo anno). Ciò è possibile quando non ho altri esseri umani "temprati" con me, perché altrimenti il fuoco scoppietta nel caminetto scalda tutto e rovina l'incanto, l'esperienza non accade.
A proposito di decrescita felice ed edonista.
mim
Ero quasi arrivato. Vedo il giovin fighetto che sale sulla mininuovadipacca, prima di chiudere la portiera lascia cadere due tovaglioli di carta appallottolati per terra. Mi fermo accanto alla portiera, lo guardo, mi guarda, apre la portiera gli dico "hai perso due carte".
Con faccia da ebete mi guarda, pronuncia un "Eh!?" idiota con forte cadenza bulagnese- qui fatico a rendere l'idea scrivendo su una tastiera forse più corretto sarebbe "Öh!?" - raccoglie la monnezza, proseguo in bici.
Lascio perdere ogni considerazione su questa marmaglia italiota media.
martedì 4 dicembre 2012
TAVverto
Quel che sta succedendo a danno della Val di Susa è estremamente grave.
La cosa più grave in assoluto è il segnale che lo stato può schiacciare sotto i piedi qualsiasi comunità locale imponendosi militarmente. Questo ha a che fare col diritto di ogni persona di vivere nel proprio luogo con un ambiente integro che ne garantisca le risorse e la qualità del vivere, questo paradigma annulla questo diritto fondamentale e ancora una volta ignora i limiti che esistono per il sistema e quindi per lo stato stesso. Ciò riguarda anche la filosofia e pure lo spirito del diritto che garantiscono generalmente "chi fa" (danni) e hanno scarsa considerazione per chi subisce le conseguenze del fare. In un paese stipato di 60M homo la strategia di tutelare gli energumeni è assurda.
Il secondo è il segnale per cui scienza conoscenza buon senso soccombono ancora una volta alla forza bruta che asseconda grandi interessi. L'antipolitica ignora non solo condizioni di sostenibilità e di buona organizzazione a livello sistemico e il fatto che le risorse sono finite e quelle messe da una parte devono essere sottratte altrove. Anzi lo stato si fa vanto di questa azione antipolitica, ne fa proprio orgoglio e sistema (dis)educativo per paesani e cittadini con una repressione subdola e silenziosamente ignorata dai media: occhio che la prossima volta può capitare a voi, state cagati, un terrorismo silenzioso ma non per questo meno efficace.
La terza è una sistematica e continua violazione delle proprie leggi: le azioni di resistenza civile e legale che utilizzano proprio le leggi dello stato sono state violate con sistematicità con totale ignavia e inettitudine della magistratura. Uno stato dai due pesi e due misure non merita alcun rispetto.
Ciò che sta succedendo a danno della val di Susa è estremamente grave. Ritengo etica e necessaria qualsiasi azione di resistenza a questa violenza.
Aggiornamento (mercoledì 5 dicembre)
Su questa demenza ecco le argomentazioni odierne ad essa contrarie da parte di Marco Ponti, un docente di stampo liberista che non ha particolari simpatie né per le ferrovie né per questioni ecologiche.
Nulla di nuovo, visto che sono note, ma rinfrescate sulla base degli ultimi avvenimenti.
La cosa più grave in assoluto è il segnale che lo stato può schiacciare sotto i piedi qualsiasi comunità locale imponendosi militarmente. Questo ha a che fare col diritto di ogni persona di vivere nel proprio luogo con un ambiente integro che ne garantisca le risorse e la qualità del vivere, questo paradigma annulla questo diritto fondamentale e ancora una volta ignora i limiti che esistono per il sistema e quindi per lo stato stesso. Ciò riguarda anche la filosofia e pure lo spirito del diritto che garantiscono generalmente "chi fa" (danni) e hanno scarsa considerazione per chi subisce le conseguenze del fare. In un paese stipato di 60M homo la strategia di tutelare gli energumeni è assurda.
Il secondo è il segnale per cui scienza conoscenza buon senso soccombono ancora una volta alla forza bruta che asseconda grandi interessi. L'antipolitica ignora non solo condizioni di sostenibilità e di buona organizzazione a livello sistemico e il fatto che le risorse sono finite e quelle messe da una parte devono essere sottratte altrove. Anzi lo stato si fa vanto di questa azione antipolitica, ne fa proprio orgoglio e sistema (dis)educativo per paesani e cittadini con una repressione subdola e silenziosamente ignorata dai media: occhio che la prossima volta può capitare a voi, state cagati, un terrorismo silenzioso ma non per questo meno efficace.
La terza è una sistematica e continua violazione delle proprie leggi: le azioni di resistenza civile e legale che utilizzano proprio le leggi dello stato sono state violate con sistematicità con totale ignavia e inettitudine della magistratura. Uno stato dai due pesi e due misure non merita alcun rispetto.
Ciò che sta succedendo a danno della val di Susa è estremamente grave. Ritengo etica e necessaria qualsiasi azione di resistenza a questa violenza.
Aggiornamento (mercoledì 5 dicembre)
Su questa demenza ecco le argomentazioni odierne ad essa contrarie da parte di Marco Ponti, un docente di stampo liberista che non ha particolari simpatie né per le ferrovie né per questioni ecologiche.
Nulla di nuovo, visto che sono note, ma rinfrescate sulla base degli ultimi avvenimenti.
lunedì 3 dicembre 2012
Lunedì? Frittone misto!
Bel fine settimana col mio bipede che ormai è sempre più bipedone. Anzi, la notte di sabato su domenica è rimasto qui anche _ico, suo fratell(astr)o. E ce la siamo passata allegramente in tre, anzi in quattro che un mio amico fresco fresco di separazia è venuto a trovarci per cena. E' stato un fine settimana del focolare, visto che finalmente è arrivato un po' di inizio di inverno e del fuoco e della legna tagliata ieri un po' col mio prodotto. E del cibo buono sì! Oltre che babbo e figlio siamo stati pure dei buongustai.
Ieri sera primi fiocchi e stamani c'era un bello spettacolo, il crinale dall'altra parte della valle tutto imbiancato, candido, con un bel cielo blu e sotto il giallo carico dei boschi che non hanno ancora perso le foglie: 'na meraviglia!
Mio figlio mi deve aver portato qualche bacillaccio virusaccio perchè sabato appena arrivato ebbe uno squaraus e dopo essere stato in bagno gli passai pure le mutande fresche. Ecco, stamani a me lo stesso.
Così ho deciso di rimanere a casa in permesso tutta la giornata. Ho portato all'interno i gerani e le sundaville che ancora erano rimasti fuori (c'è ancora una surfinia in reetroguardia nel vaso pensile ma quella rimane lì, non si salva): erano nella più bella fioritura dell'anno.
Della farsa primarie del Partito Diossino e della bega Renzi Bersani ho già scritto: ora che ha vinto quello del carbonifero nucleare anteriore, B. è tornato a sbraitare sul pericolo comunista, ma dopo anni non si rende conto di quanto è patetico a evacuare 'ste stupidate? La loro antipolitica si sovrappone per un 90% della robba. La ricetta modernista, antiambientale del pidimenoelle arriverà a dare il peggio di sé. Amici che hanno visto il confronto tra Renzi e Bersani mi hanno detto che in un 'ora e mezzo non c'è stato un accenno uno a questioni ecologiche.
Oggi anniversario di Bophal e pure Monti con Hollande per la follia del TAV in Val di Susa che vede un uso sempre più brutale della forza di questo stato di merda contro gli ecoresistenti. 400€ per ogni cranio italico... vorrei vedere quanti reagirebbero se ciò apparisse in chiaro nella loro spremitura fiscale. Nel frattempo il ministro delle infrastrutture inutili, costose e nefaste, Ciaccia, esclama orgoglionamente "daremo il via a 900km di nuove autostrade".
Con una elle o senza è la stessa cacca..
sabato 1 dicembre 2012
Mondo del mondo
Lezione di milonga ieri prima e poi milonga. Questa volta è tornata _lla la siciliana che, lezioni saltate per impedimenti qui e là a parte - dovrebbe essere la mia compagna per quel corso. Ci siamo accordati per la logistica. Mi aveva chiesto in pomeriggio se sarei passato a prenderla e le avevo risposto che le avrei fatto sapere: nel caso fossero "calate" le mie amiche tanghere dei colli e dei monti sarei venuto in treno e poi tornato con loro.
Ieri _lla mi ha corteggiato senza tanti fraintendimenti. Anzi, era rimasta contrariata dal fatto che non avessi accettato di fermarmi a casa sua "sul divano". In effetti avrei avuto oggi, poi saltata da poco, 'na visita ad un liceo (duppalle!) con UnRagazzo e sua madre; insomma impegni per stamani ed oggi poi saltati.
_lla ogni tanto si imbarazza delle sue proposte "audaci" e anche ieri in auto verso il corso le ho detto che apprezzo la franchezza: anzi, sono andato anche un po' oltre, un po' più a fondo su questa questione dei rapporti tra i generi (sono fresco di seminario, del resto ;).
Ella guida e butta giù un paio di prediconi sul fatto che nel mondo del tango (del tango?) i rapporti sono liquidi, che nessuno piglia impegni, che è tutto così estemporaneo, della solitudine (ma questo lo dice anche Leone Incovich ad esempio, qui a 10:14, in uno dei più bei documentari sul mondo del tango, che avevo già citato e la solitudine se vissuta bene può essere una delle più belle cose della vita), della mancanza di romanticismo, sull'ego spropositato dei tangheri. Ho ribattuto a tutte queste obiezioni, osservando anche che spesso non sono affatto caratteristiche di genere altre volte è proprio così ma non la comunità del tango, ma il mondo. Nel tango poi questi amori tre minuti danno tutto il piacere della leggerezza, dell'attimo fungente e fuggente infinito e questa aleatorietà erotica degenitalizzata è forse più una fortuna che una condanna.
Poi ci siamo lasciati andare ai passi argentini (_lla è brava e studia già da quattro anni) e la magia ha preso il sopravvento, con istanti, con sprazzi di tango che da soli valgono tutto.
Ero molto stanco ieri - ciccato completamente gli orari di ritorno dal lavoro e mi sono "fumato" l'oretta di relax che avrei voluto fare, avevo il treno per tornare a casa un'ora dopo, no dormitina rigeneratrice - così a serata inoltrata mi sono seduto a guardare un po' di esseri dui e a volte uni ballanti. Una mia amica e poi _lla ad un certo punto hanno aperto le paratie della loro loquacità e mi hanno alluvionato di mille mila ragionamenti cazzabubolici solo a volte sensati ma che cazzo di discorsi sono in una milonga!?!? _lla ad un certo punto inizia a con domande tipo "sono carina?" "che aspetto ho?" e poi via discorsi astrusissimi sulla sua condizione fisica, la stanchezza come essa influenza la pelle blablablabla. Aiuttooo! Dopo un po' che la guardavo con faccia con occhio da pesce lesso le ho detto: scusa, _lla, ma sono stanco e non riesco a seguirti, i miei due neuroni stanno già sbadigliando.
Aspetti buffi di questi ego fuori controllo (zio lurido osserva il tuo interlocutore e modula la tua comunicazione!) a parte mi ha fatto impressione questa sua insicurezza: è una donna gradevole (arrapa molto il mio amico _elo) ma che cazzo di domanda è "sono carina?". Ecchettidevo rispondere?
Infatti ho risposto in maniera scherzosa tipo "oh la mia meraviglia carbonella che mi chiede se è bellina" con un sorriso così ma ciò non l'ha minimamente fermata e poi è andata avanti come il Danubio in piena con le sue considerazioni alleoredueequalcosa zio peto!
Al commiato in milonga mi ha dato del ragazzaccio che non mi sono fermato a casa sua. Nel frattempo avevo riflettuto e ... mi sono detto che forse un po' di ginnastica da camera ci potrebbe pure stare, visto che sono a ozio da molti mesi e che in auto le avevo chiarito la mia posizione di disimpegno serie qui e ora piacevolmente quando capita. Se vuoi mi fermo a casa tua lunedì sera, _lla.
E' rimasta sorpresa ma ha impegni come someliera e poi la sorella a casa. Il destino ha detto no questa volta.
Penso che 'sto mondo del tango non sia molto diverso da questo mondo del mondo.
P.S.
Posto un pezzo di questo artista israeliano che sto ascoltando mentre smanetto e che mi porta a quei goa trance che è un po' che non bazzico. C'etrauncazz ma va bene eistess.
Ieri _lla mi ha corteggiato senza tanti fraintendimenti. Anzi, era rimasta contrariata dal fatto che non avessi accettato di fermarmi a casa sua "sul divano". In effetti avrei avuto oggi, poi saltata da poco, 'na visita ad un liceo (duppalle!) con UnRagazzo e sua madre; insomma impegni per stamani ed oggi poi saltati.
_lla ogni tanto si imbarazza delle sue proposte "audaci" e anche ieri in auto verso il corso le ho detto che apprezzo la franchezza: anzi, sono andato anche un po' oltre, un po' più a fondo su questa questione dei rapporti tra i generi (sono fresco di seminario, del resto ;).
Ella guida e butta giù un paio di prediconi sul fatto che nel mondo del tango (del tango?) i rapporti sono liquidi, che nessuno piglia impegni, che è tutto così estemporaneo, della solitudine (ma questo lo dice anche Leone Incovich ad esempio, qui a 10:14, in uno dei più bei documentari sul mondo del tango, che avevo già citato e la solitudine se vissuta bene può essere una delle più belle cose della vita), della mancanza di romanticismo, sull'ego spropositato dei tangheri. Ho ribattuto a tutte queste obiezioni, osservando anche che spesso non sono affatto caratteristiche di genere altre volte è proprio così ma non la comunità del tango, ma il mondo. Nel tango poi questi amori tre minuti danno tutto il piacere della leggerezza, dell'attimo fungente e fuggente infinito e questa aleatorietà erotica degenitalizzata è forse più una fortuna che una condanna.
Poi ci siamo lasciati andare ai passi argentini (_lla è brava e studia già da quattro anni) e la magia ha preso il sopravvento, con istanti, con sprazzi di tango che da soli valgono tutto.
Ero molto stanco ieri - ciccato completamente gli orari di ritorno dal lavoro e mi sono "fumato" l'oretta di relax che avrei voluto fare, avevo il treno per tornare a casa un'ora dopo, no dormitina rigeneratrice - così a serata inoltrata mi sono seduto a guardare un po' di esseri dui e a volte uni ballanti. Una mia amica e poi _lla ad un certo punto hanno aperto le paratie della loro loquacità e mi hanno alluvionato di mille mila ragionamenti cazzabubolici solo a volte sensati ma che cazzo di discorsi sono in una milonga!?!? _lla ad un certo punto inizia a con domande tipo "sono carina?" "che aspetto ho?" e poi via discorsi astrusissimi sulla sua condizione fisica, la stanchezza come essa influenza la pelle blablablabla. Aiuttooo! Dopo un po' che la guardavo con faccia con occhio da pesce lesso le ho detto: scusa, _lla, ma sono stanco e non riesco a seguirti, i miei due neuroni stanno già sbadigliando.
Aspetti buffi di questi ego fuori controllo (zio lurido osserva il tuo interlocutore e modula la tua comunicazione!) a parte mi ha fatto impressione questa sua insicurezza: è una donna gradevole (arrapa molto il mio amico _elo) ma che cazzo di domanda è "sono carina?". Ecchettidevo rispondere?
Infatti ho risposto in maniera scherzosa tipo "oh la mia meraviglia carbonella che mi chiede se è bellina" con un sorriso così ma ciò non l'ha minimamente fermata e poi è andata avanti come il Danubio in piena con le sue considerazioni alleoredueequalcosa zio peto!
Al commiato in milonga mi ha dato del ragazzaccio che non mi sono fermato a casa sua. Nel frattempo avevo riflettuto e ... mi sono detto che forse un po' di ginnastica da camera ci potrebbe pure stare, visto che sono a ozio da molti mesi e che in auto le avevo chiarito la mia posizione di disimpegno serie qui e ora piacevolmente quando capita. Se vuoi mi fermo a casa tua lunedì sera, _lla.
E' rimasta sorpresa ma ha impegni come someliera e poi la sorella a casa. Il destino ha detto no questa volta.
Penso che 'sto mondo del tango non sia molto diverso da questo mondo del mondo.
P.S.
Posto un pezzo di questo artista israeliano che sto ascoltando mentre smanetto e che mi porta a quei goa trance che è un po' che non bazzico. C'etrauncazz ma va bene eistess.
(astrix)
venerdì 30 novembre 2012
Prima durante dopo - 3
(Prima durante dopo - 2)
Mi è quasi sembrato che il Ganesh di rame sopra di noi a sinistra ci avesse strizzato l'occhiolino al momento di uscire.
In entrata avevo chieso al titolare indiano di portarci una bottiglia vuota per poterci mettere lo stelo fiorito di topinambur. Al termine non erano in gran forma, forse per il caldo del ristorante, decisamente appassiti. 'nzomma, _ara prende i fiori uno ad uno, li strappa dallo stelo e li mette a mazzetto. "Voto dell'indiano 8 che bei fiori "secchi" che ho io (9)!" era stato il messaggio dell'indomani.
Abbiamo vagabondato un po' per la città, gli avrebbe voluto offrire un bicchiere di rum da qualche parte ma... non se n'è fatto niente. Sazi e felici, camminare tra i vecchi mattoni, le storture meravigliose della città era più che sufficiente. Ciarlavamo spensierati, una visita in una libreria e poi via fino a casa sua. Era diventato tardi.
Mentre guidavo lentamente tra i banchi di nebbia, mi sono accorto che non avevamo avuto i momenti di imbarazzo dopo la prima uscita, al ristorante macrobiotico. Mh, interessante. Fino sull'uscio di casa sua - ora non ricordo neppure se ci siamo dati un bacetto amicale guancia guancia forse si e poi via a ritroso nella bellezza della città fino al parcheggio.
Il giorno dopo ci siamo ritrovati in milonga @TPO. francamente non ero in forma, probabilmente un p'o' affaticato dalla magnata pantagruelica del pomeriggio. Al termine della prima tanda le faccio: un'altro giro? Eddai, ora non è che balliamo insieme tutta la serata, con tutti i tangheri e le tanghere che ci sono. Ochei gherl.
'nzomma, il resto della tarde ognuno per conto suo. Ogni tanto una tanda (poi uscite bene) e poi via. Lei con altri, io con altre, ogni tanto ci sbirciavamo da lontano.
E' la libertà, pupa. Questa è la libertà e tu non sai che per me è l'amore quello. chissà se lo vorrai scoprire.
Ci sono stati poi dei pensieri simpatici via SMS. "Ciao duedipiccato, stai bene?" è stato l'ultimo, ieri. Le avevo già detto a voce che non avevo mai ricevuto un duedipicche così ganzetto, energetico e pure simpatico e ieri ho risposto, a lei, adorabile ganzetta, che non mi ha mai fatto così poco un duedipicche.
Mi è quasi sembrato che il Ganesh di rame sopra di noi a sinistra ci avesse strizzato l'occhiolino al momento di uscire.
In entrata avevo chieso al titolare indiano di portarci una bottiglia vuota per poterci mettere lo stelo fiorito di topinambur. Al termine non erano in gran forma, forse per il caldo del ristorante, decisamente appassiti. 'nzomma, _ara prende i fiori uno ad uno, li strappa dallo stelo e li mette a mazzetto. "Voto dell'indiano 8 che bei fiori "secchi" che ho io (9)!" era stato il messaggio dell'indomani.
Abbiamo vagabondato un po' per la città, gli avrebbe voluto offrire un bicchiere di rum da qualche parte ma... non se n'è fatto niente. Sazi e felici, camminare tra i vecchi mattoni, le storture meravigliose della città era più che sufficiente. Ciarlavamo spensierati, una visita in una libreria e poi via fino a casa sua. Era diventato tardi.
Mentre guidavo lentamente tra i banchi di nebbia, mi sono accorto che non avevamo avuto i momenti di imbarazzo dopo la prima uscita, al ristorante macrobiotico. Mh, interessante. Fino sull'uscio di casa sua - ora non ricordo neppure se ci siamo dati un bacetto amicale guancia guancia forse si e poi via a ritroso nella bellezza della città fino al parcheggio.
Il giorno dopo ci siamo ritrovati in milonga @TPO. francamente non ero in forma, probabilmente un p'o' affaticato dalla magnata pantagruelica del pomeriggio. Al termine della prima tanda le faccio: un'altro giro? Eddai, ora non è che balliamo insieme tutta la serata, con tutti i tangheri e le tanghere che ci sono. Ochei gherl.
'nzomma, il resto della tarde ognuno per conto suo. Ogni tanto una tanda (poi uscite bene) e poi via. Lei con altri, io con altre, ogni tanto ci sbirciavamo da lontano.
E' la libertà, pupa. Questa è la libertà e tu non sai che per me è l'amore quello. chissà se lo vorrai scoprire.
Ci sono stati poi dei pensieri simpatici via SMS. "Ciao duedipiccato, stai bene?" è stato l'ultimo, ieri. Le avevo già detto a voce che non avevo mai ricevuto un duedipicche così ganzetto, energetico e pure simpatico e ieri ho risposto, a lei, adorabile ganzetta, che non mi ha mai fatto così poco un duedipicche.
(autore ignoto)
giovedì 29 novembre 2012
ciomp ciomp
Ieri sera stavo parlando con _zzz in loggetta e dal prato sotto ho visto venir su...
Ecco, dopo alcuni anni, sono tornati i daini: un giovane maschio con un bel palco palmato.
Che meraviglia!
Nel silenzio... era venuto su dal prato fino alla Grande Quercia mia amata a sbaffare ghiande.
E stamani c'erano otto caprioli. La temperatura era mite, avevo aperte le finestre. Così quando mi sono seduto per calzare gli anfibi, ho avvicinato la poltroncina in rattan alla finestra e mi sono messo a guardare lo spettacolo di questo piccolo branco. A tratti si sentiva pure il ciomp ciomp della masticazione.
Dopo la pioggia abbondante è un'orgia di verde e la temperatura mite fa "scoppiare" i prati: tarassaco, cerfoglio, radicchi, gramigna, nepitella, strigoli, sonco, mille erbe verdissime. Però 'sti quadrupedi sbaffano con gran gusto le ghiande.
Ma il maschio di daino di ieri... Che sorpresa!
Ecco, dopo alcuni anni, sono tornati i daini: un giovane maschio con un bel palco palmato.
Che meraviglia!
Nel silenzio... era venuto su dal prato fino alla Grande Quercia mia amata a sbaffare ghiande.
E stamani c'erano otto caprioli. La temperatura era mite, avevo aperte le finestre. Così quando mi sono seduto per calzare gli anfibi, ho avvicinato la poltroncina in rattan alla finestra e mi sono messo a guardare lo spettacolo di questo piccolo branco. A tratti si sentiva pure il ciomp ciomp della masticazione.
Dopo la pioggia abbondante è un'orgia di verde e la temperatura mite fa "scoppiare" i prati: tarassaco, cerfoglio, radicchi, gramigna, nepitella, strigoli, sonco, mille erbe verdissime. Però 'sti quadrupedi sbaffano con gran gusto le ghiande.
Ma il maschio di daino di ieri... Che sorpresa!
Serenase Gnam
Ehi, papà, sai che...
Dimmi.
Sai che ci sono volte che quando mangio poi sto bene, mi sento felice.
Succede anche a me, ciccio. E' il piacere ... il piacere che rasserena le persone.
I ragazzi osservano e capiscono molte cose.
Ettuvieni dal babbo tuo che ci pensa lui a farti la pappa bbbona.
Anche una semplice cena, con alcuni peperoni al forno con ripieno "siciliano", un risotto che spakkka e poi sei felice. Siamo felici.
Era anche parte del pensiero feminile gaudente.
(immagine: antoniodepascale)
mercoledì 28 novembre 2012
Prima durante dopo - 2
(Prima durante dopo - 1)
Venerdì in mattinata mi era arrivato un messaggio da lei: E allora sabato?
Ero arrivato puntuale in piazza Trento e Trieste con uno stelo di topinambour in fiore, raccattato dal campo vicino a casa. Avevo visto gli occhi neri sbucare e in attimi è stato un abbraccio strizzacostole, proprio forte che l'ho sollevata e dimenato sballottata in per aria. Dai dai mettimi giù che qui mi conoscono! - aveva detto ridendo.
Mangiavamo anche con le mani il nostro menù "indiano" (in realtà del Punjab), proprio vicino ad un Ganesh in rame da una parte e poco pù in là uno intagliato in legno massiccio. L'eccitazione era percettibile. E' stata una trombata orale, seduzione erotizzante di idee, di parole, di confidarsi, di scoprire sentire simili, a volte troppo.
Le mie amiche mi hanno detto che non va bene che io sia uscita con te se non te la voglio dare.
Cazz c'è stato consiglio del gineceo ma anche _zzz mi aveva chiamato mentre ero in autostrada, per invitatmi a "concludere".
Ha parlato della sua vita e pure delle ultime peripezie dalle quali è uscita "malconcia" (non sembra ma... le botte sotto lasciano segni che a volte non si percepiscono in superficie).
Ora che scrivo mi rendo conto che forse piennellisticamente, seduttivamente, l'ho portata su un sentiero sbagliato...
Insomma ci sono stati casini col marito e poi con l'ultimo tipo e - Ora c'ho solo una stracazzo voglia di fare quel cazz che ho voglia senza tampinamenti asfissiamenti gelosamenti vari. Insomma, UnUomo, non te la do proprio ora.
Beh, l'ha detto con tale franchezza che mi ha fatto ridere. Assurdo, ma detto così è stato fico, era adorabile.
Mi ha toccato ella un bel po' il braccio sinistro. Eccheccazzo tocchi!? - le ho pure detto 'na volta. :) Le pupille della belladonna erano dilatate. Ochei. 'nammo un po' più avanti. Le ho preso le mani un paio di volte ma la seconda non ha gradito, le ha ritratte. Non ascoltare ciò che dice, guarda ciò che fa (ma questo è stato contraddittorio).
In fin dei conti, se i risultati sono questi, va bene anche così, _ara.
Ci sono momenti che sono goduriosi anche se non si arriva alla scopata. E' quella cottura a fuoco lento, la seduzione che marina. La marinatura frolla carni, teste, ego fino a renderli lascivi?
Certe trombate orali comunque sono una gran cosa.
- Ganesh, signore dei buoni auspici
E' la divinità in te stesso.
Equilibrio perfetto tra Shakti e Shiva.
Colui che abbatte gli ostacoli di ordine materiale o spirituale.
Venerdì in mattinata mi era arrivato un messaggio da lei: E allora sabato?
Ero arrivato puntuale in piazza Trento e Trieste con uno stelo di topinambour in fiore, raccattato dal campo vicino a casa. Avevo visto gli occhi neri sbucare e in attimi è stato un abbraccio strizzacostole, proprio forte che l'ho sollevata e dimenato sballottata in per aria. Dai dai mettimi giù che qui mi conoscono! - aveva detto ridendo.
Mangiavamo anche con le mani il nostro menù "indiano" (in realtà del Punjab), proprio vicino ad un Ganesh in rame da una parte e poco pù in là uno intagliato in legno massiccio. L'eccitazione era percettibile. E' stata una trombata orale, seduzione erotizzante di idee, di parole, di confidarsi, di scoprire sentire simili, a volte troppo.
Le mie amiche mi hanno detto che non va bene che io sia uscita con te se non te la voglio dare.
Cazz c'è stato consiglio del gineceo ma anche _zzz mi aveva chiamato mentre ero in autostrada, per invitatmi a "concludere".
Ha parlato della sua vita e pure delle ultime peripezie dalle quali è uscita "malconcia" (non sembra ma... le botte sotto lasciano segni che a volte non si percepiscono in superficie).
Ora che scrivo mi rendo conto che forse piennellisticamente, seduttivamente, l'ho portata su un sentiero sbagliato...
Insomma ci sono stati casini col marito e poi con l'ultimo tipo e - Ora c'ho solo una stracazzo voglia di fare quel cazz che ho voglia senza tampinamenti asfissiamenti gelosamenti vari. Insomma, UnUomo, non te la do proprio ora.
Beh, l'ha detto con tale franchezza che mi ha fatto ridere. Assurdo, ma detto così è stato fico, era adorabile.
Mi ha toccato ella un bel po' il braccio sinistro. Eccheccazzo tocchi!? - le ho pure detto 'na volta. :) Le pupille della belladonna erano dilatate. Ochei. 'nammo un po' più avanti. Le ho preso le mani un paio di volte ma la seconda non ha gradito, le ha ritratte. Non ascoltare ciò che dice, guarda ciò che fa (ma questo è stato contraddittorio).
In fin dei conti, se i risultati sono questi, va bene anche così, _ara.
Ci sono momenti che sono goduriosi anche se non si arriva alla scopata. E' quella cottura a fuoco lento, la seduzione che marina. La marinatura frolla carni, teste, ego fino a renderli lascivi?
Certe trombate orali comunque sono una gran cosa.
(kamijo)
martedì 27 novembre 2012
Prima durante dopo - 1
Questo fine settimana non era andata in Salento: prima una proposta da parte sua vederci un martedì, poi giovedì ma ho declinato, il giovedì avevo voglia di tornare a lezione dal mio maestro "dei colli" (e ho fatto bene, grande lezione). Mi ero ripromesso di farle una sorpresa: ama il mare e conosco alcuni posti meravigliosi sul Tirreno. Ma ciò non conciliava con il fatto che _ara mi aveva detto che aveva una voglia matta di tango, di ballare. I miei posti di Mare selvatico non si conciliano con milonga. L'avevo chiamata giovedì sera dopo aver ravanato in cerca di soluzioni salvacapracavoli (qualcosa ne avevo accennato qui) e mi aveva detto che sarebbe uscita venerdì sera con le amiche tanghere ad una maratona in quel di Mestre; forse sabato, però devo studiare... Ero rimasto deluso, contrariato. Anche se avevo apprezzato la sua correttezza: tu organizzati come vuoi, non è che io posso fare la strafica e tenerti impegnato per un niente. Ci sentiremo sabato se (non ricordo se concluse con un "se ti andrà" o con "se avrai ancora la serata libera").
Cazzo è che ci vediamo qui e là e poi 'sto nulla?
Una sfregata leggera all'ego che se la prende anche un po' peruncazz.
In questi casi ho imparato che non c'è nulla di meglio che lasciar sedimentare, distaccarsi un po' e poi vedere come evolvono le cose. Mi era venuta voglia di sparire e lasciarla nel suo brodo. E' una delle azioni di manipolazione descritte da Krishnanda in A tu per tu con la paura. E non è ancora successo nulla di nulla. Cazzo, stiamo iniziando a scendere dal letto proprio bene e col piede giusto.
Venerdì in mattinata mi era arrivato un messaggio da lei ...
(immagine: alexanderboden)
Cazzo è che ci vediamo qui e là e poi 'sto nulla?
Una sfregata leggera all'ego che se la prende anche un po' peruncazz.
In questi casi ho imparato che non c'è nulla di meglio che lasciar sedimentare, distaccarsi un po' e poi vedere come evolvono le cose. Mi era venuta voglia di sparire e lasciarla nel suo brodo. E' una delle azioni di manipolazione descritte da Krishnanda in A tu per tu con la paura. E non è ancora successo nulla di nulla. Cazzo, stiamo iniziando a scendere dal letto proprio bene e col piede giusto.
Venerdì in mattinata mi era arrivato un messaggio da lei ...
(immagine: alexanderboden)
lunedì 26 novembre 2012
Riparare il trabiccolo
Devo riparare il trabiccolo dei commenti recenti che si è guastato. Senza è una palla e assai scomodo seguire interagire rispondere. Strano che Google non abbia ancora deciso di renderla funzione nativa. Con tutte le pecche, splinder aveva anche qualche lato positivo.
E tu che peggio...
E tu che peggio hai votato? Renzi o Bersani?
C'è un curioso pattern di antifilosofia per il quale molte persone sono contente per aver evitato il peggio. Dal peggio assoluto, B. il capo della banda bassotti, tutti giulivi in un rito di pseudo democrazia delegata per tonti, al leggermente meno peggio, quelli che sono stati sempre secondi nella peggio parade.
Ci sono due personalità degne, di eccellenza nel PD, una è Ignazio Marino, l'altra è Laura Puppato. Il primo non ha partecipato, la seconda ha preso il 2.6%. L'eccellenza è minoritaria e questo sistema quantitavo per delega su un pezzo di carta la rimuove strutturalmente, sistematicamente. Il filtro passamerda funziona abbastanza bene con magno gaudio.
Ah beh ma beh èlademocrazia delleprimariebenecomunedelpartitonostro santaimmacolatacivileonorevole paraponzi ponzi pò ah beh!
Buonanotte anima mia
Fine settimana lungo, con molte cose fatte, altre che vorrei aver fatto. E'' un momento di riflessione la domenica sera, il tempo per considerare il tempo. Dovrei raccontare di _ara, della giornata di sabato, della gioia di _zzz per il primo giorno nella nuova casa, dei lavori casalinghi odierni, delle parole frizzanti con una diarista, della morte per tumore di una mia coetanea madre di un compagno di UnRagazzo, delle ore di sole nei colori dell'autunno di sabato.
Riprendo qui le parole di David Maria Turoldo, che mi piacciono molto.
(immagine: biancaferrari)
sabato 24 novembre 2012
Profumo di
Ieri sera sono uscito con il mio maestro di tango "dei colli". Mi piace il suo stile personale garbato e fine e anche quello coreutico, un tango milonghero la cui eccellenza è in cose molto fini e... adamantine. Quando si è profani - ciò successe anche per me - si tende ad associare il tango a quel suo filone chiamato tango de escenario che può essere molto coreografico, a volte anche in stile collezione harmony (ad esempio questo), e lontano dallo spirito milonghero orginale, fine, sensuale, passionale e assai meno sborone (questo fine francesismo felsineo ha indubbia capacità semantica). Ma _nni ha anche un'eccellente didattica, essendo stato professore di educazione fisica per molti anni.
Andando e tornando, in auto, anche ieri ci siamo trovati bene, con una bella complicità maschile. Eravamo arrivati alla questione - rivelatasi poi caratteristica non solo mia ma comune - che ci manca un approccio al sesso sportivo, ludico, amorale (in senso positivo, ovviamente). Mi ha fatto ridere quando mi diceva che alcuni suoi amici rientrano nella categoria "ogni lasciata è persa". Anzi, di più. Una volta un suo amico gli fece vedere una tipa che si trombò e _nni rimase colpito dalla bruttezza veramente rara dell'esemplare di femmina.Ma come, sei riuscito a farti perfino quella? Maaa... sì... ecco, mi fece capire che desiderava una ripassata e io poverina l'ho accontentata. Il profumo di patata provoca anche questo.
Ahhaha, ecco la vera peneficenza.
Ho ronfato ben due ore ieri, dalle 18 alle 20 prima. E ho ballato veramente bene. Il tango è impegnativo e quando si è stanchi, magari alle 23 dopo una giornata iniziata alle 6, è oggettivamente difficile relazionarsi decentemente per mezzo di quella arte. Ecco il corpo. Poi c'è la mente, eccellenza e mediocrità. Avevo adocchiato ieri sera una tipa carina, il gioco meraviglioso di mirada y cabeceo, insomma, si toglie il pellicciotto, mi dice che si mette le scarpe, indossa le tacco 10 e viene, partiamo per una tanda. Balliamo bene, decisamente bene. Nella piccola pausa tra il terzo e il quarto tango due parole bla bla bla... mi chiamo... bla... Le faccio : complimenti bla bli blo ... sei una tanghera di segmento superiore. Ah sì ecco, io insegno qui... bla ble bla. 'azzzzz! Ecco, da quel momento mi sono non proprio incartato, ma non ho più ballato ganzamente come prima. La mente aveva interrotto la spontaneità e l'eccellenza del corpo. Ricorda molto la perdita delle capacità cogmitive di noi uomini quando entriamo in contatto con una femmina che ci piace molto. Eccheccazzo!
A proposito di tango. Il tango è passione e sballottamenti, andature dinoccolate o strattoni shakeranti alla povera donna di turno c'entranouncazz.. Questo brano di "Profumo di donna" però evoca le atmosfere, il gioco degli ego chiamato seduzione, è bello perché contiene anche un inno all'errore, mostra l'audacia che è sexy. Ecco, tutto fichissimo, tango a parte. Per questo li perdoniamo.
Andando e tornando, in auto, anche ieri ci siamo trovati bene, con una bella complicità maschile. Eravamo arrivati alla questione - rivelatasi poi caratteristica non solo mia ma comune - che ci manca un approccio al sesso sportivo, ludico, amorale (in senso positivo, ovviamente). Mi ha fatto ridere quando mi diceva che alcuni suoi amici rientrano nella categoria "ogni lasciata è persa". Anzi, di più. Una volta un suo amico gli fece vedere una tipa che si trombò e _nni rimase colpito dalla bruttezza veramente rara dell'esemplare di femmina.Ma come, sei riuscito a farti perfino quella? Maaa... sì... ecco, mi fece capire che desiderava una ripassata e io poverina l'ho accontentata. Il profumo di patata provoca anche questo.
Ahhaha, ecco la vera peneficenza.
Ho ronfato ben due ore ieri, dalle 18 alle 20 prima. E ho ballato veramente bene. Il tango è impegnativo e quando si è stanchi, magari alle 23 dopo una giornata iniziata alle 6, è oggettivamente difficile relazionarsi decentemente per mezzo di quella arte. Ecco il corpo. Poi c'è la mente, eccellenza e mediocrità. Avevo adocchiato ieri sera una tipa carina, il gioco meraviglioso di mirada y cabeceo, insomma, si toglie il pellicciotto, mi dice che si mette le scarpe, indossa le tacco 10 e viene, partiamo per una tanda. Balliamo bene, decisamente bene. Nella piccola pausa tra il terzo e il quarto tango due parole bla bla bla... mi chiamo... bla... Le faccio : complimenti bla bli blo ... sei una tanghera di segmento superiore. Ah sì ecco, io insegno qui... bla ble bla. 'azzzzz! Ecco, da quel momento mi sono non proprio incartato, ma non ho più ballato ganzamente come prima. La mente aveva interrotto la spontaneità e l'eccellenza del corpo. Ricorda molto la perdita delle capacità cogmitive di noi uomini quando entriamo in contatto con una femmina che ci piace molto. Eccheccazzo!
A proposito di tango. Il tango è passione e sballottamenti, andature dinoccolate o strattoni shakeranti alla povera donna di turno c'entranouncazz.. Questo brano di "Profumo di donna" però evoca le atmosfere, il gioco degli ego chiamato seduzione, è bello perché contiene anche un inno all'errore, mostra l'audacia che è sexy. Ecco, tutto fichissimo, tango a parte. Per questo li perdoniamo.
giovedì 22 novembre 2012
Quando riesce ad essere
A volte mi capita di dover tornare sul diario della ex-coppia, a volte ravanare pagine per i più svariati motivi, o per cercare un posto di cibo buono o anche per concetti che sono ancora lì ma che sono sempre validi.
lindalov a me_mi è sempre stata simpatica ed ogni tanto faccio incursioni nei suoi luoghi: tiene anche una raccolta di arte d'eros, mi piace quella sua galleria. Rispetto al dozzinale della pornografia ciarpame commerciale che sempre più perde il dono dell'oscenità, questa arte ha la dote di portare al vulcano che cova in te sotto, al carico di lussuria e di attenzioni da riversare sull'amat* che si accumulano.
Perché sono fatto così, ormai mi conosco, sto per semestri senza e poi trovo un nuovo amore e con lei mi capita di andare negli iperspazi di un amore eccessivo, alto, da capogiri e anche estremaente erotico e fisico, sessuale e sensuale. Per assurdo la mia parte femminile trova una grande soddisfazione nel curare maschilmente la femmina che è mia metà, in quel tratto di cammino.
Quando è che amiamo? All'inizio quando c'è l'ego accarezzato e il movimento nascente del mistero da scoprire, poi quando la amata riesce ad essere Troia.
Ecco, l'opera segnalata da lindalov mi ricorda che la lussuria può diventare veramente divinatoria, gioia e immensità di un'unione profonda, permeante, completa.
Poi finisce. Ma questa è un'altra storia. E ora sento che è un po' che manca.
lindalov a me_mi è sempre stata simpatica ed ogni tanto faccio incursioni nei suoi luoghi: tiene anche una raccolta di arte d'eros, mi piace quella sua galleria. Rispetto al dozzinale della pornografia ciarpame commerciale che sempre più perde il dono dell'oscenità, questa arte ha la dote di portare al vulcano che cova in te sotto, al carico di lussuria e di attenzioni da riversare sull'amat* che si accumulano.
Perché sono fatto così, ormai mi conosco, sto per semestri senza e poi trovo un nuovo amore e con lei mi capita di andare negli iperspazi di un amore eccessivo, alto, da capogiri e anche estremaente erotico e fisico, sessuale e sensuale. Per assurdo la mia parte femminile trova una grande soddisfazione nel curare maschilmente la femmina che è mia metà, in quel tratto di cammino.
Quando è che amiamo? All'inizio quando c'è l'ego accarezzato e il movimento nascente del mistero da scoprire, poi quando la amata riesce ad essere Troia.
Ecco, l'opera segnalata da lindalov mi ricorda che la lussuria può diventare veramente divinatoria, gioia e immensità di un'unione profonda, permeante, completa.
Poi finisce. Ma questa è un'altra storia. E ora sento che è un po' che manca.
UNA soggettività
Ieri è saltata la frequentazia col mio bipede, non stava bene e ha preferito rimanere a casa della madre: serata simile alla precedente ma come scritto l'ho vissuta con meno gaudio.
La realtà è unica ed oggettiva ma... non lo è visto che il nostro modo di percepirla ce la fa vivere diversamente. La non osservazione di questa distorsione soggettiva della realtà oggettiva (ed è molto umano tendere a non osservarla) è un problema.
(immagine: rhondaliberman)
mercoledì 21 novembre 2012
Ozio e gaudio
Ieri sera verso fine lavoro ero proprio contento: ohh, per una cazz di serata, me ne starò a casa ad oziare, in tranquillità, da solo.
Chiamato _ara in treno, assai frizzante la conversazia, le avevo già detto il giorno prima di no per un'uscita; nessun piano di tango o altro. Niente.
Starmene a casa, sistemato qualcosa, cucinato qualcosa, spippolato qualcosa, letto qualcosa, andato a dormire abbastanza presto.
Otium et gaudium.
Chiamato _ara in treno, assai frizzante la conversazia, le avevo già detto il giorno prima di no per un'uscita; nessun piano di tango o altro. Niente.
Starmene a casa, sistemato qualcosa, cucinato qualcosa, spippolato qualcosa, letto qualcosa, andato a dormire abbastanza presto.
Otium et gaudium.
martedì 20 novembre 2012
Ogni popolo c'ha l'Enel che si merita
Il conflitto tra Israele e Palestina è solo uno dei mille mila effetti del tumore della crescita. 10k homo palestinesi e 10k homo ebrei in Palestina potrebbero convivere pacificamente con ampio spazio e abbondanti risorse. Ma non era di questo ennesimo problema di crescita insostenibile (al quale avevo già accennato per uno dei suoi aspetti) che volevo blaterare. Ma di questioni di casa nostra. Greenpeace ha colpito ancora una volta nel segno smascherando la putrida falsipocrita antipolitica speculativa carbonfossile di Enel.
Ma i cattivi non sono solo lì.
Tornando in treno dal funerale di mia zia ho assistito ad una di mille mila demenze complete della periferia costipata padana: nel polesine veronese, alcuni chilometri di strada extra urbana illuminati a giorno con la solita sfilza di lampioni di luci giallomerdognole. Una follia completa. Perché illuminare una strada extraurbana a traffico nullo (erano le 19 ca. e avrò visto transitare un'auto, peraltro anche nel veronese esse sono dotate di fari, mahva!?). Ora, come cazzo viene prodotta questa energia? Con il carbone o con il nucleare.
Una delle poche cose sensate di questo governo, ovvero la riduzione sensibile dei consumi energetici per lo spreco dell'illuminazione pubblica è stata demagogicamente affossata (consumiamo sprechiamo il doppio dei crucchi e il triplo dei granbritannici che non sono certo paesi di baluba).
Nel mio comune Il_Popolo pecoreccio e stupido che non è affatto diverso dalla scadente classe dirigente che elegge e vota e delega, alle consulte di frazione mugugna sempre 'sta litania mediocre e profondamente marcia basata su richieste pretenziose di più asfalto, più parcheggi, più lampioni - meno tasse - ovviamente a spese del comune.
Dunque anche in questo caso c'è un dualismo patologico che è parte principale del problema e un'incultura estremamente antiecologica a tutti i livelli della società.
Ma i cattivi non sono solo lì.
Tornando in treno dal funerale di mia zia ho assistito ad una di mille mila demenze complete della periferia costipata padana: nel polesine veronese, alcuni chilometri di strada extra urbana illuminati a giorno con la solita sfilza di lampioni di luci giallomerdognole. Una follia completa. Perché illuminare una strada extraurbana a traffico nullo (erano le 19 ca. e avrò visto transitare un'auto, peraltro anche nel veronese esse sono dotate di fari, mahva!?). Ora, come cazzo viene prodotta questa energia? Con il carbone o con il nucleare.
Una delle poche cose sensate di questo governo, ovvero la riduzione sensibile dei consumi energetici per lo spreco dell'illuminazione pubblica è stata demagogicamente affossata (
Nel mio comune Il_Popolo pecoreccio e stupido che non è affatto diverso dalla scadente classe dirigente che elegge e vota e delega, alle consulte di frazione mugugna sempre 'sta litania mediocre e profondamente marcia basata su richieste pretenziose di più asfalto, più parcheggi, più lampioni - meno tasse - ovviamente a spese del comune.
Dunque anche in questo caso c'è un dualismo patologico che è parte principale del problema e un'incultura estremamente antiecologica a tutti i livelli della società.
lunedì 19 novembre 2012
pseov
Oggi ho le pile scariche; mi son svegliato alle cinque e mezza (quaranta minuti prima della sveglia) e la giornata è ancora lunga, fino alla lezione di tango stasera che finisce troppo tardi per l'ultimo treno e odio dover venire in auto solo per questo e non mi va proprio di far tardi con altri tangheri dei colli che poi andranno in milonga. Sono un italiano costretto ad usare l'auto quando proprio non vorrei.
A proposito di spread.
In questo stato
Forse non ha neppure senso chiedersi che senso abbia.
Questa mobilità diversamente ortodossa strappa dei sorrisi: il trucco del carico sbilanciato per girare senza ruota anteriore sinistra è creatività pura (10:08).
Pile scariche e orrori vari.
Papà le ho promesso
Ieri siamo andati a trovare _zzz e _zzzino, a dare una mano di qualche ora di lavoro nella casa nuova e con un principio di trasloco. I due "piccoli", si fa per dire, UnRagazzo ora ha una stazza di 0,060t ed mi ha quasi raggiunto in altezza, si sono divertiti videogiocando, facendo compiti e poi un po' di lotta gioco mentre_zzz ed io lavoravamo.
Sono anni ancora spensierati anche se _zzz mi ha messaggiato dicendomi che la mamma di _zzzino non sta bene, il secondo marito dal quale si è separata di fatto di recente la molesta e che questo preoccupa _zzzino. Ma ieri i due regaz sono stati spensierati. Ma... Ancora un ma. A volte penso che questa sorta di profilassi sui lavori (manuali) sia - come dire? - diseducativa. Alla loro età i miei fecero alcuni traslochi e sia io che mia sorella sgobbammo sempre parecchio. Sì, a volte riesco ad essere determinato e coinvolgo UnRagazzo nel recupero e taglio legna, a cucinare o a qualche piccola incombenza, ma non sono mai andato oltre. Aver trasformato il lavoro dei ragazzi da educazione a quasi tabù in questa società delle idiozie politicamente-olfattivamente corrette non è corretto, non va bene.
Stamani il mio bipede è andato per la prima volta a scuola in treno da solo. Aveva un gancio con una e ci teneva molto. Papà le ho promesso che stamattina ci sarei stato in treno, non posso mancare anche questa volta. Avevo dimenticato il portafoglio in auto così sono sceso, abbiamo quasi scansato quattro caprioli che stavano sbaffando le ghiande della grande quercia amata e l'ho dotato di biglietto da 10km, un bell'abbraccio proprio forte - sorridevamo entrambi dopo quella strizzata energica ci era piaciuto! - e giù per il sentiero verso la stazione ore setteezerodue.
Poco dopo mi ha chiamato la madre di mio figlio, ho percepito un leggero senso di contrarietà, anche di apprensione - penso che sia del tutto materno - ma poi ha capito e si è distesa.
Anche questo è il cammino nella sua vita.
sabato 17 novembre 2012
Incanto ritrovato
Penso che un'apertura straordinaria le abbia chiesto anche più lavoro. Eppure... Eppure è stato come un viaggio lungo per tornare a trovare l'amat*, con il desiderio forte aumentato da mesi di lontananza.
Penso che se ieri avessimo registrato le parole che le emozioni davano agli astanti, le parole di stupore per l'incanto ritrovato, che ascoltavo dentro e fuori, le emozioni per i com-pasionari ritrovati convenuti da angoli di tutta Italia, avremmo potremmo scrivere un nuovo libro dei cantici. Sono tutti dei grazie che arrivano a _ora anche se ella non le ha potute ascoltare tutte. E' stato molto bello anche vedere Bruno e Mariangeles ballare in mezzo a noi (hanno quello stile meraviglioso di fondamenti classici e di innovazione, antichità eccellente e fantasia che la trasgredisce).
Chiudi gli occhi e vedi la sala con il parquet nero graffiato, e i lumi soffusi intorno, il tavolo dove Joe ha toccato divinamente le nostre corde dell'anima con le sue scelte. E la fine è stata apoteosi cromatica luci e oscurità caravaggesche e le note struggenti e lo spazio per perché le piroette fosseo ampie come quelle interiori in quei amori tre minuti della fine. Così alla Milonga del mio cuore, ancora una volta, si è compiuto l'incantesimo. Anche quello per me di riuscire a mantenere livelli decenti, a tratti buoni nonostante fossi decisamente stanco, in questa arte relazionale (il termine è sempre suo). In piedi dalle 6:45 fino alle 5:15 di stamani, giornata di fine della settimana, non ero riuscito a rilassarmi la mezz'ora che avrei voluto, prima di riuscire per tornare in città. E oggi la biochimica è della serenità post gioia.
Ieri sera, prima lezione di milonga. Passi traspié e in controtempo proprio non andavano: non ero l'unico. Troppa roba in poco tempo e il tempo serve per assimilare e comprendere. Ma non era di questo che volevo parlare anche se è stato parte della realtà di ieri.
venerdì 16 novembre 2012
La dinamica dei gerani rossi - 2
(La dinamica dei gerani rossi)
Il brusio era l'aspetto percettibile dell'abbracciarsi di una piccola comunità. La piccola comunità è anche un morire che non sei mai da sol*. _ice non era né autorità né notabile e tantomeno ricca o famosa eppure tutti erano venuti da vicino e da lontano (terre di povertà e di emigrazione) per darle l'addio e la piccola chiesa era stipata.
Il brusio, anche al camposanto; anch'esso ti abbraccia, le vecchie mura intorno ad abbracciare e proteggere i dormienti defunti decomponentisi, quasi a volerli proteggere dalle tramontane che arrivano giù all'anima.
Era freddo e già avevamo visto la brina nell'arrivare, i chilometri mangiati prima in treno e poi in autostrada erano stati un arrivare a quel porto, tra le vette candide avvistate da lontano e i boschi sotto dove il verde scuro degli abeti con il giallo carico dei larici e il bruno di qualche faggio più sotto sembrava un voler mescolare farina da polenta di grano saraceno e formenton (*). Aria fredda frizzante, cielo terso e azzurro, il sole debole e anemico di metà novembre. E il brusio era di abbracci e saluti, di molte anime a ritrovarsi anche dopo decenni.
Quando la bara entra nella terra, in quella fossa marrone di terra grassa tra il verde dell'erba e le pietre delle tombe "dei vicini" è forte. E' quel tornare alla terra che chiude il ciclo. Ho sempre odiato i merdosi cimiteri di betonloculocondominiali delle città. La sovrapopolazione è sradicamente e ciò è anche nella violenza del ciclo interrotto, formica di condominio sei e formica di loculi rimarrai. 5° livello, n. 649. Fanculo merda, voglio diventare una betulla!
Ami allora il groppo in gola del vedere la Terra Madre che si riprende un corpo, ami quel far male in che è il seme che muore per diventare nuovo germoglio. C'è un senso anche quando prendi il tuo pugno di terra e lo lanci sopra la bara, ti sporchi le mani con la Terra e la lanci sopra il legno con dentro _ice.
Ehi, furbacchiona, hai scelto una bella giornata per tornare nel Grembo. Era freddo, il sole già calato oltre il monte sopra malga _lei, però illuminava ancora il candido sulle vette e il verde scuro dei pecci e il giallo dei larici avevano altri colori.
C'era ancora, là, il rosso dei tuoi gerani.
Terra sei e terra tornerai. E in quella terra vivono i tuoi gerani, ti hanno saluto gradassi con il loro saluto carminio. Il brusio era anche il loro - "Ciao cara, addio!". Non ce ne siamo accorti ma c'erano anche i gerani rossi.
(*) formenton: mais
Il brusio era l'aspetto percettibile dell'abbracciarsi di una piccola comunità. La piccola comunità è anche un morire che non sei mai da sol*. _ice non era né autorità né notabile e tantomeno ricca o famosa eppure tutti erano venuti da vicino e da lontano (terre di povertà e di emigrazione) per darle l'addio e la piccola chiesa era stipata.
Il brusio, anche al camposanto; anch'esso ti abbraccia, le vecchie mura intorno ad abbracciare e proteggere i dormienti defunti decomponentisi, quasi a volerli proteggere dalle tramontane che arrivano giù all'anima.
Era freddo e già avevamo visto la brina nell'arrivare, i chilometri mangiati prima in treno e poi in autostrada erano stati un arrivare a quel porto, tra le vette candide avvistate da lontano e i boschi sotto dove il verde scuro degli abeti con il giallo carico dei larici e il bruno di qualche faggio più sotto sembrava un voler mescolare farina da polenta di grano saraceno e formenton (*). Aria fredda frizzante, cielo terso e azzurro, il sole debole e anemico di metà novembre. E il brusio era di abbracci e saluti, di molte anime a ritrovarsi anche dopo decenni.
Quando la bara entra nella terra, in quella fossa marrone di terra grassa tra il verde dell'erba e le pietre delle tombe "dei vicini" è forte. E' quel tornare alla terra che chiude il ciclo. Ho sempre odiato i merdosi cimiteri di betonloculocondominiali delle città. La sovrapopolazione è sradicamente e ciò è anche nella violenza del ciclo interrotto, formica di condominio sei e formica di loculi rimarrai. 5° livello, n. 649. Fanculo merda, voglio diventare una betulla!
Ami allora il groppo in gola del vedere la Terra Madre che si riprende un corpo, ami quel far male in che è il seme che muore per diventare nuovo germoglio. C'è un senso anche quando prendi il tuo pugno di terra e lo lanci sopra la bara, ti sporchi le mani con la Terra e la lanci sopra il legno con dentro _ice.
Ehi, furbacchiona, hai scelto una bella giornata per tornare nel Grembo. Era freddo, il sole già calato oltre il monte sopra malga _lei, però illuminava ancora il candido sulle vette e il verde scuro dei pecci e il giallo dei larici avevano altri colori.
C'era ancora, là, il rosso dei tuoi gerani.
Terra sei e terra tornerai. E in quella terra vivono i tuoi gerani, ti hanno saluto gradassi con il loro saluto carminio. Il brusio era anche il loro - "Ciao cara, addio!". Non ce ne siamo accorti ma c'erano anche i gerani rossi.
(*) formenton: mais