UnBambino cresce e decide, ormai. Dopo mesi di impegni calcistici di _zzino che ci hanno impedito di passare delle giornate per monti, grotte, castelli, boschi, laghi o cascate insieme (viviamo a ca 1h di lontananza e la partita alle 1530 ammazza ogni progetto) sabato ero seduto a vedere UnBambino giocare a calcio. Paradossale, sua madre, io abbiamo una discreta insofferenza al calcio e al mondo che lo circonda, ma la massa critica... amici ed amichetti giocano a tirare pedate alla palle e così anche tuo figlio si mette a calciare. Oggi stiamo qui, gioco qui! aveva deciso.
Questo rende difficile organizzare qualcosa tra gli amici adulti.
Avevo visto, col passare del tempo, anche AWKid decidere sempre più spesso cosa fare o cosa non fare, il fine settimana, osservare le difficoltà di UnaDonna. Allora, noi ci mettiamo a loro disposizione, è bello ciò ma è anche pesante.
Questo rende difficile passare del buon tempo con _zzz. Quest'anno la nostra vacanza quattro maschi in vacanza in libertà
è saltata all'ultimo per i malanni tonsillitici del mio bipedino, non ci sarà recupero, _zzz (e_zzino) non avrà(nno) altri sette giorni a disposizione per il mare. Quella cementava l'amicizia e il gruppo di quattro. I nostri bambini decidono e svilluppano le loro reti amicali in luogo, sono completamente indipendenti da affinità, simpatie (o antipatie) dei genitori. Caro _zzz questo rende raro incontrarci e ciò mi rattrista.
Ieri UnBambino ed io siamo andati a farci una passeggiata, fino al bivacco _ori. Una grigliata con amici. UnBambino ha camminato bene, nonostante il mal di gola risbucatogli sabato pomeriggio. Si sono divertiti come da matti, poi, ad una caccia al buono del tesorino, organizzata in pochi minuti.
E pensare che ho dovuto insistere e non poco, vincere la non voglia di mio figlio.
Ricordo quando i miei si imposero, in varie occasioni. Strilli, urli, pianti. Quell'anno poi, quella settimana con don Gianfranco, il campo bisettimanale parrocchiale tra le dolomiti di Brenta.
Non ne volevo sapere di partire, era LA tragedia della mia vita.
Bastarono qualche giorno per passare allo stato di non voler sapere di tornare.
A volte penso che un piglio più autoritario sarebbe solo benefico, rompre stalli che portano all'asfissia, alla stagnazione.
Come papà_zio_intrattenitore che lavora col cesello in punta di piedi, non ho l'audacia, la forza di impormi. E ciò non è bene, penso.
E' necessario attrraversare terre perigliose, sconosciute, per arrivare al tesoro.