Condivido alcune cose con persone che, per altre, sono ai miei antipodi. Avere una pluralità di fonti permette di non cadere nella facile trappola della informazione comoda, conforme ed ortodossa. Una di queste persone è Andrea Sacchini: su alcune questioni ha una visione critica, lucida, su altre non mi capacito come possa cadere nel conformismo liberal-arcobalengo-compagnesco e in prese di posizioni tanto moralisticheggianti, severe quanto ipocrite e metafisiche.
Due pagine recenti
- reazioni (qui) non so strabiche o emotive, in seguito ad un articolo della pletora di Repubblica che usa (con grande efficacia, direi dai risultati!), le emotività alla fine del plagio delle coscienze funzionale agli scopi politici globalistici e massmigrazionistici, open, no-border, meticcianti (il lessico del disastro è ricco) le sensibilità a metà (solo le metà che vanno bene, le altre nulla, omesse e rimosse con grande attenzione e sistematicità), operazione che ha facile presa sullo stuolo di seguaci e zeloti, nulla da inventare, Lenin li definì, un secolo fa, utili idioti.
- una citazione (qui) di un passaggio di Umberto Eco relativo alla importanza della comunicazione e al potere della comunicazione nella (de)formazione (processo il cui obiettivo fu definito da Massimo Fini, con una espressione poco elegante ma assai efficace come "Mettertelo nel culo col tuo consenso!").
Eh, nulla di nuovo dalla formazione gramsciana ovvero dal lavaggio dei cervelli con il quale si ottiene la mansuetudine delle masse alla finzione-ortodossia in vigore (in questo caso, direi dalla fine del secondo conflitto mondiale, l'oppio marxista-comunista poi declinato nella nuova droga liberal / arcobalenga).
Il signor Sacchini, suo il grassetto, rimarca, nel passaggio di Eco:
bombardamento graduale e uniforme dell'informazione, dove i contenuti diversi si livellano e perdono le loro differenze
E' semplice osservare bene le persone e i demoni che li agitano e poi ne formano le espressioni.
Il contenuto differente del mio commento (prima delle due pagine) è stato censurato ohps, è andato perso. Beh, mi dispiace, nella macchina della "persitudine" qualcosa è andato storto.
Come diceva Wilde, non ascoltare quello che dicono ma osserva ciò che fanno. La disonestà intellettuale è il primo problema dal quale consegue tutto il resto.
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Sugli allegri danze e giochi in piazza Duomo, a Milano!? Non leggo nulla Sacchini. Vi si è bloccata la tastiera?
"Il messaggio che ci inviano è questo: noi siamo padroni del territorio e vi consideriamo qualcosa di estraneo - così Maryan Ismail, prima imam donna nel nostro Paese - Mi pare che si comportino come se con il corpo di un'infedele, non vestita secondo i canoni, potessero trastullarsi a piacimento: I vostri corpi di infedeli, kafir, non significano niente per noi».
Cosa ne dice La Repubblica dei trastullii magrebini del San Silvestro meneghino, la Repubblica dei razzisti anti, dello zoootecnico meticciante Scalfari?
Ci pagano le pensioni, i razzismi, le inclusioni, sono i nostri stili di vita futuri, i mediatori culturali, scappano dalle guerre, il machismo patriarcale non ha nazionalità, i naufraghi, Aylan e la mamma afgana.
Il potere della "informazione", omissioni e strabismi, falsi e pensiero unico, ortodosso.
Esperimento ben riuscito.