- Vieni, che ti faccio vedere la mia tovaglia. Apre il cassettone, estrae il plico e mi chiede di darle una mano. Ecco svelato il candido telo di cotone e lino con i fini ricami. Questa la comprai dalla signora Tedeschi [...] eravate ancora piccoli, Era figlia di un'attrice russa e di un ginecologo [...] dovettero fuggire da Ragusa (Dubrovnik) lasciando lì tutto.
Era fine ed elegante, per campare si mise a fare toelettatura per cani, non se la passava certo bene. Mi chiese se volessi acquistare qualcosa. Così presi la tovaglia, non avevamo soldi per argenti e ori, gli ori non mi interessano neppure.
Così, nella giornata del ricordo, sono incappato in una tessera di questa tragedia raccontatami, del tutto inconsapevolmente, da mia madre. Ho passato un paio di ore, stamani, a documentarmi.
Un'altra tessera ricostruita nel mosaico degli orrori di cui, metà, è stata accuratamente rimossa dalla ortodossia dei prevalicatori.
Ora se io mi mettessi sul loro piano corrotto, mi limiterei a elencare la lunga lista di efferatezze
- sul piano civile
- sul piano etnico
- sul piano ideologico
- sul piano culturale
che i comunisti titini là e italiani in Italia commissero.
Il tutto va infatti inserito nel processo di formazione del nuovo stato comunista della Jugoslavia e della conseguente necessità che il formarsi della nuova realtà statale (così come teorizzato dal Lenin) venisse accompagnato da una adeguata dose di “terrore” capace di fruttare nei decenni futuri...
Paolo Sardo Albertini
Questo sarebbe però il piano della disonestà intellettuale, il
loro piano. Furono decenni in cui la tecnica aveva ampliato anche le emozioni, le reazioni in luoghi secolarmente attraversati da lotte, guerre, sopraffazioni. Beh, forse è il caso di ricordarlo ai pazzi, agli utili idioti (ora nel loro vezzo modaiolo non si fanno più chiamare comunisti, sono liberal, progressisti, antifa, antiqua e antilà) che incensano da mane a sera i paradisi multietnici, visto che da tempo la realtà ha smentito i loro deliri su quelli comunisti.
Ma questo fu, è stato, viene omesso da quegli squallidi faziosi celebranti le nuove ortodossie e il loro
distacco sadico dalla realtà, il razzismo anti che continua la propria celebrazione (ricordate
Miss Helsinki?). La stessa massa di utili idioti manipolati, ferrovieri e portuali comunisti che espressero in maniera orribile, violenta, il loro razzismo antitaliano,
ad Ancona, a Bologna.
La manipolazione dell'informazione, la narrazione tendenziosa, la propaganda non avranno ragione della realtà, dei fatti e la rimozione, l'occultamento sistematico.
Nulla di tutto questo raccontatomi alle scuole dei fratelli Cervi sì fratelli Govoni no, della vitamina bella ciao usata al posto dell'olio di ricino.
La signora Tedeschi, italiana ebrea di Ragusa vittima dell'orrore. Forse è necessario ricordare anche questo a tutta quella schiera di progressisti ebrei anti che ora sono in testa nell'incensazione dell'Unica Ortodossia somministrata coercitivamente a quei meschini, reazionari, squallidi inferiori razzisti di cafoni che non si vogliono adeguare ai nuovi fantastici mondi, ai nuovi paradisi che verranno.
Ignorare la storia, occultarla, manipolarla fa parte di questo proseguire verso la barbarie, segno dell'oscurantismo passato in forma di luci rosse, arcobaleno.
Di fatto Togliatti sposò fin dall'inizio le tesi di Stalin sulla cosiddetta "
questione nazionale", tesi sostanzialmente basate sulla progressiva eliminazione degli
stati sovrani però in base
alla teoria progressista delle società multietniche alla staliniana "
teoria dell'aggregazione"
alla costituenda Europa, ONU, governo della Galassia, alla costituenda Repubblica Mondiale dei Soviet.
Siamo di nuovo lì.