Ieri abbiamo avuto uno scazzo pesante sulla questione dei figli. Avevo chiesto che l'amichetto di UnBambino finisse lo yogurt che aveva lasciato nel vasetto, l'ho imboccato cogli ultimi due cucchiaini. A-Woman mi ha detto "esagerato", le ho risposto a muso duro: - Non ti permettere di dirmi come devo fare coi bimbi. Io non mi sono mai azzardato e mai mi azzarderò a dire nulla quando AWKid lascia metà della roba nel piatto - .
Questo dopo varie punzecchiature lungo la serata, caminetto e poi ancora sul risotto ai fagioli (A-Woman dice che sono fissato coi legumi, le ho spiegato in tutti i modi quali sono i fondamenti per un'alimentazione corretta, ci vogliono i legumi tutti i i giorni e la carne ogni tanto e non il contrario, ci vorrà ancora tempo).
Era sul punto di andarsene a casa. Mi ha detto che nessuno può "toccarle" AWKid, che io non lo sopporto, che per lei è chiaro ora più che mai che non vorrà che staremo contemporaenamente insieme lui ed io. Le ho detto che è giusta la sua osservazione: i bambini non hanno alcuna responsabilità per i cattivi modelli educativi dei quali sono vittima.
Per me è difficile, siamo due cancri impulsivi, lei ma anche io, ciascuno ha di che lavorare. Ci sono cose inconcepibili per me, come quella volta che AWKid le ha dato di brutto due cazzotti sulla spalla sinistra che le hanno fatto parecchio male perchè aveva udito che ci eravamo baciati. Che succederà quando avrà diciotto anni? le spara? Dopo aver ho riportato UnBambino a casa abbiamo parlato e ci siamo un po' rasserenati. In parte è nell'ordine delle cose che noi padri diciamo qualche no in più e che le madri siano più tenere.
Io non ci ho fatto tutto 'sto ambaradan, si vede che 'sta faccenda l'ha colpita molto.
Stamattina era di nuovo in crisi, in genere è in crisi quando sospende le comunicazioni.
Abbiamo fatto l'amore, aveva preso lei l'iniziativa, poi è tornata silenziosa.
Io mi sono sparato, dopo la pausa pranzo, una tavola di gianduja alle nocciole.
Ciascuno ha abbondante materiale su cui lavorare con sé stesso. E' molto più comodo scagliarsi contro l'altro che lavorare su sé stessi.
Io ho i miei limiti di educazione spartana (asburgica) e dovrei migliorare i modi: del resto super orsi che non siano orsi non esistono.
A-Woman ha ragione: il problema non è AWKid, poverino, lui viene su coll'educazione degli adulti che gli stanno vicino (madre, padre e nonni materni). La responsabilità è di noi adulti, non dei bimbi. E questo è un problema: A-Woman e i suoi genitori farebbero qualsiasi cosa per AWKid. Ma questo voler bene all'eccesso diventa poi un viziare.
Diventa riempirgli il piatto quando magari non ha fame (purtroppo c'è la credenza molto discutibile che i piatti devono essere pieni perché il piatto con poco cibo non è da signori, non sta bene, oppure l'approccio di iterare piccole porzioni è troppo complicato o scomodo (educare bene è impegnativo come tutte le cose fatte bene). Poi succede anche che i nosti bambini lo dicano anche che non hanno fame e via cacciar sul loro piatto porzioni che finirarro per i due terzi nella pattumiera. A me questo da i nervi e non lo sopporto. Così AWKid non raramente mangia una forchettata, poi chiede pane e nutella, lo ottiene, lascia lì tutto il resto. Di chi è la responsabilità? Di noi adulti.
La diversità aiuterà me ad addolcire e smussare gli spigoli
Ad AWoman a capire che forse il modello educativo dei "piccoli imperatori" fa molti danni.
Quando mi diceva che nessuno le può toccare AWKid (e mi ha fatto capire che potrebbe troncare con me anche velocemente per questo problema) le ho detto che fra 5 o 6 anni AWKid uscirà prima di cena e poi tornerà a notte inoltrata.
Avremo il modo di riflettere e di lavorare su noi stessi.
C'è una tendenza educativa deleteria, in giro.
Ha ragione quando afferma che io, a volte, sono troppo asburgico.
teocrazia
1 ora fa