Leggevo le note di folklore, una dei tanti atti pregiudizialmente positivi Sì TAV senza se e senza ma.
Sebbene il Corriere non raggiunga la faziosità Sì Tav de La Repubblica, rimane un'operazione delle migliaia che si guardano bene dal pubblicare centinaia di documenti che con scientifica, ingegneristica ed economica cognizione di causa dimostrano l'insensatezza di quella grande opera edilizia e antiferroviaria.
Ad esempio questi dati che ancora una volta demoliscono tutto il castello di carte della truffa TA* Val di Susa, che non sanno neppure come chiamarla, tanto non serve ad un cazzo, TAC, TAV, TAX purché si faccia.
Tempo addietro o IlFattoQuotidiano o le Jene o qualcosa del genere pubblicarono interviste fatte nei a parlamentari nei pressi di Montecitorio o di Palazzo Madama con semplici domande sul TAV in Val Susa: ecco, questi che avrebbero dovuto votare a favore dell'opera nefasta e costosa, non sapevano un cazzo su buona parte delle semplici domande poste loro.
Così il CdS pubblica il folclore di Mara, blocchessa nera che tira pietre ai cantieri e che ignora gran parte delle motivazioni contro il TAV. Una rispetto a decine (centinaia, se si considerano i parlamentari 'gnoranti non intervistati) che tirano tutto il possibile, a partire dalle cooperative CCC contro i valsusini, le finanze pubbliche, l'ecologia, etc. .
Gli organi Sì TAV senza se e senza ma non pubblicano dati eloquenti come le fallimentari e demenziali previsioni di traffico merci su ferro inesistente sulle quali sarebbe imbastita l'intera opera di edilizia.
No TAV!
teocrazia
1 ora fa