Leggevo con un sorriso,dovrei
essere sessualmente aggressivo.
Invece stamani alle seiequaranta quando e' suonata la sveglia e' stato pesante alzarsi. Essi' che avevo dormito ben sei ore.
Ieri c'era stata la micro milonga improvvisata di fine corsi. Intendo quelli "appenminici"che tra quaranta minuti scendero' in citta' per continuare quelli "padani". Ma ero un po' opaco, forse gia' la stanchezza.
Una dimensione del tango povera, quasi squallida perche' non c'e' nulla di piu' brutto di quella aula parallelepipedo con merdose luci al neon e linoleum peggiore di scuola media anni inizio ottanta.Pochi luoghi possono essere orribili come le scuole italiane. Edifici che hanno trent'anni e che sono gia' decrepiti, vetusti, orrendi. E alcune tra le milonga piu' famose a Buenos Aires sono posto cosi', la piu'
squallidamente famosa e' la Sunderland, utilizza come pista il campo da basket in una palestra, appunto. Ritorno alle origine povere del tango? E' in Europa che esso e'diventato una
raffinata danza borghese, non di rado adottata con vezzo certo e passione a volte dubbia dalle persone ai vertici della piramide sociale che desiderano vivere una dimensione coreutica.
E c'era la nostra genia di tangheri piu' o meno sgarrupati, uniti i principianti con il corso intermedio nostro.
Che, del tutto onestamente, li ho lasciati un po' alle spalle, li ho superati tutti che essi fanno una lezione alla settimana e ballano forse di meno non hanno l'infojamento matto e disperato mio che tra lezione e ballo indosso nove volte le scarpette in quattordici giorni. E' come se viaggiassi a sette volte la loro velocita'. Non e' questione di bravura ma di passione e quantita'. Il mio merito e' forse solo il mio rapporto parossistico con messer T.
E alcune tanghere che mi sembravano inarrivabili ora le trovo quasi un po' grottesche nel loro essere goffe.
Pero' nel piccolo c'era l'amore di tutti per questo messer T e pure la voglia di condividerlo, avevano portato torta di mele e cantucci e pasticcini e spumanti e
acqua de pomi come dicevano in Trentino per indicare spumanti dozzinali e dolciastri.
Ieri ero opaco. E sentivo il grottesco da stanchezza mio e quello da scarsa frequentazione altrui.
E oggi in questo primo giorno d'estate sono uscito prima dal lavoro, tra le due e le tre in treno verso casa. Mi sono trascinato su, per il sentiero. Che bella stagione, in effetti. Ho visto un po' di immagini delle alluvioni in Mittel Europa, e cosi'ho avuto persino nostalgia per quelle architetture, quei paesini austriaci, cechi,slovacchi, bavaresi. Gia' la malinconia. E' un po' di tempo che non viaggio, ora.
La malinconia da stanchezza. Sono sprofondato in un sonno pesante dalle 17 fino a qualche minuto fa.
Sono arrivato a casa a mezzanotte e mezza.
Sbarluccichio di lucine, le stelle e i miei alberi amici, amati, considerazioni su questo anno di tango povero dove ho imparato piu' in quello ricco della citta'. Poi spieghero' il perche'.
E gia'la malinconia, altro che aggressivita'.
Poi scrivero' di altro. Magari domani metto un video o un'immagne.
. Ora devo andare a farmi la doccia, Gia'.