- La differenza tra ambientalismo ed ecologia è la stessa che c'è tra Walt-Disney e la Natura.
Un uomo in cammino.
Se li avessi incontrati prima, tango e arti marziali, mi sarei buttato in loro subito. Sarei diventato più estremo, tenero amante di donne tra le mie braccia, lottatore, combattente, educatore civico diretto, picchiatore, squadrista idealista (potere aggiungere tutti gli insulti delle zecche, ora capisco che sono tentativi di insulto che descrivono cose degne, di valore), vorrei essere celerino e
andare a pestarle.
Ogni tanto in consessi milongheri alla mia obiezione sul fatto che quel fine settimana lo avrei dovuto passare col mio bipedinone, mi chiesero perché non portassi anche mio figlio. Se UnBipedinone imparasse tango ora, lo assorbirebbe come una spugna, miei mesi di studio potrebbero essere per lui alcune ore di studio. Ma non è il tempo. C'è questo scollamento tra la vita e quello che dovresti sapere nella vita. Ma questo è il tempo ed è nella natura delle cose. Poi c'è la metà mancante per artificio, per frode.
Anche martedì sera, dopo una serata molto intensa di cointegro, alla fine del partitone, una sorta di basket-rugby-lotta in cui si può essere molto maschi, duri, aggressivi, vigorosi, mi chiedevo perché fosse arrivato così tardi nella mia vita, perché solo tardi sono riuscito ad emanciparmi dalla merda insipiente volemosebenista, a scrollarmi di dosso questa schifosa finzione ipocrita, questa colla puzzolente dell'estremista, fondamentalista moderatezza, tra il cattolico, l'illuminista, il marxista.
Sento che mi manca qualcosa: in questi giorni sto zuzzerellando per siti identitari, neofascisti, sovranisti, anarcoidi, libertari, ecologisti, neonazisti. Scopro un mondo di valori che sono semplicemente stati demonizzati, rimossi, ricoperti di insulti e menzogne. E così ciò che massimamente odiavo del castello di mezze verità cattolico lo riscopro, moltiplicato per diecimila, nell'oppio marxista, comunismo orto/diversamente/neo/para, in quella galassia sinistra che trasuda d'artificiale.
E con tutto ciò osservo pure quanto non mi piace o che detesterei di questo mondo degli antagonisti alla "sinistra", quanto esso stesso sia, per molte cose, dentro nella gabbia dell'omologazione, dell'uniformarsi comodo. Ma essi non negano l'eccesso, non ammettono la finzione, l'ipocrisia, la plastica utilitarista, come comandamento di vita (l'antipode della nobiltà d'animo, della morale dell'onore di Alain De Benoist).
Mi viene una rabbia grande, potente, una razionale ira, anche ora mentre scrivo. Questa truffa ideologica, questa adulterazione della realtà che pretende di eliminarne una metà per rendere tutto un insulso grigiastro politicamente corretto, ugualista, la fogna in cui tutti viene confluito, mischiato frullato.
Ieri ho pianto anche in treno, in ufficio e poi quasi con mio figlio a cena per il pensiero che la mamma si sta consumando.
Ora riesco ad avvicinarmi a quella meravigliosa completezza della realtà, fatta di asprezza e soavità, di durezza austera e di essere teneramente vulnerabili, di odio feroce e di affetti grandi, di pugni e carezze, di dolore e piacere, di maschile maschio e femminile femminile, di gioia e disperazione, interno ed esterno, identità e alterità, morte e vita.
Riesco, ora che ho passato la vetta, scendendo sul versante verso la morte, ad apprezzare la completezza, trovo qui il mio olimpo ecologico, romantico di tempesta e sereno, di impeto calma, passioni divoranti e distacco meditativo, ortodossia e trasgressione.
Osservo il mio odio che si alimenta dell'accorgersi delle metà sottrattemi, metà di vita, la morte, metà d'amare, l'odiare, metà dell'accogliere, il respingere, il punire metà del premiare, metà del senso del vivere, metà di similitudini e differenze. Il mio disprezzo si riversa su questi truffatori ideologici, sulla orribile ghenga, su questa orribile feccia brulicante, corruttrice, ugualista, perbenista, marxista, monoteista, illuminista, oscurantista, antirealista, antifa, anti qua anti su e anti giù, artificiale, cattocattolica, come acqua del mare in tempesta in un polder in cui hanno ceduto le dighe.
Amo il mio odio che aumenta di giorno in giorno per questa plastica ugualista, la merda che mi ha sottratto metà della Vita, che ci ha sottratto, che vi ha sottratto metà della vita, che vi sottrae metà della vita.