Scritto inizialmente come commento in Apocalittimismo. Ritorno su questa adulazione e frequentazione folli di debito e deficit che impesta le nostre societa' e menti.
Il deficit e la sua sommatoria, il debito, sono fondamentali per ogni demagogia democratica o democrazia demagogica in quanto garantiscono il consenso basato sul consumismo.
Nella variante della pseudo destra sinistra nazionalpopolare cialtrona, del mantenere i servizi tagliando le tasse, nella variante dei sinistra(n)ti coi loro ugualismi che vorrebbero estendere i diritti (ma non i doveri) a milioni di stranieri im/deportati nel minor tempo possibile. Solo dei cretini possono credere a queste nefandezze antipolitiche.
Il risultato è un collasso prima dei bilanci e poi sistemico: risorse, beni fisici, energia, rifiuti eccedono limiti e capacità (il trucco è di ricorrere alle importazioni di risorse energia e alle esportazioni di rifiuti).
Più il sistema è drogato e più propone deficit e debito come cure.
Esso si basa sull'economia, massimizzare accumuli, sprechi a breve o brevissimo termine.
Un ottimo metodo per immiserirsi nel minor tempo possibile, devastando ambiente, lingua, cultura, economia ed ecologia reali, identità e sovranità (non puoi essere autonomo e responsabile col cappio al collo la cui estremità è nelle mani del creditore).
Coi limiti della realtà non si potrebbe realizzare la società pseudo signorile di massa e il consumismo il servizismo, nelle sue molteplici e continuamente innovative forme seduttive.
Forse uno degli indicatori più precisi della patologia assunta a modello è il consumo di suolo: redditi, risorse fondamentali come cibo, acqua, ossigeno, fertilità, e lavoro garantiti anno per anno vengono distrutti per centri (hub) logistici, villettopoli, moschee, nuovi stadi, banlieue, centri commerciali, parcheggi, capannoni (vuoti), strade e merda simile: la speculazione accumula la serie di piccoli utili futuri nell'arraffamento immediato creando deficit/debito perenni.
Società autarchiche/adiabatiche/autonome non possono che essere in gran parte “chiuse” rispetto a dipendenze dall’esterno (*).
Siamo passati dal lasciare la casa (la eco/oiko) meglio di come la si è trovata al "Si fotta chi segue!". La oikofoibia (l'autorazzismo, la xenofilia scemi, i paesi esotici dei Balocchi per ebeti creduloni) i corollari. La caratterizzazione schizofrenica, dipolare, odio per i demoni interiori (le masse di persone seguaci dei vari anti-) è evidente.
La sciatteria (e alcune chicche sue pari, come il pressapochismo, la cialtroneria) sono di moda da molti lustri.
Il sinistro livellamento ugualistico, il primo dogma dei progressisti, visto che non può rendere eccellenti gli scarsoni, i mediocri, appiattisce tutto al’indistinto mediamente medio, grigiastro (del resto se qualcheduno prendesse un litro di vernice per ciascuno dei colori di quell’orribile, emetico vessillo arcobalengo e li mescolasse in un secchio, otterrebbe non il bianco ma un brutto grigiastro).
Dunque per essere uguale a voi, mi ugualizzo al comun minimo denominatore, divento uno dei tanti.
Se uno guardasse dall’esterno, noterebbe un motivo, un ritornello comune, nella Ecclesia, quello degli umili, del gregge, in cu, anno 2025, pure il pastore, da buon animalista sinistrato, si “appecorona”. Più o meno in linea con l’orizzontale che domina dall’illuminismo, poi dal comunismo, quindi dalla loro versione ulteriormente peggiorate, il wokeismo arcobalengo, in cui uno si alza, la mattina, e per oggi si identifica in un tamagochi, ieri in un maranza nuovo maestro di vita,, uno dei tanti, dopodomani in pugilessa trans e cappuccino con ketchup, etc. . La patologia elevata a valore e modello.
Cosa dovrebbe fare un papa “sono uno di voi”?
Visto che il superuomo nietzsciano è imploso a Berlino nel maggio 1945, siamo, da quell’epoca, nel mito dell’apposito, il subuomo. Detto, apologizzato, fatto!