mercoledì 14 marzo 2012
1.34.8556.78 b R4
A Pagine di Cultura su Rai Radio3 stamattina leggevano alcuni passaggi di un articolo de La Stampa sul rapporto simbiotico parassita-ospite tra le moltitudini di i-tossicodipendenti e la multinazionale della mela. Leggevano che Obama chiese al grande parassita (Steve Jobs se non l'avete capito) se intendesse riportare i milioni di posti di lavoro sparsi nel mondo negli USA ottenendo un no secco. Ciò non impedisce che milioni di ex-borghesi della classe media in estinzione ormai proletarizzatisi - per citare l'analisi di Richard Rorty - abbiano le loro compulsioni isterico-consumistiche ad ogni peto di Apple che annunci il rilascio della versione 1.34.8556.78 b R4 di uno dei loro i-prodotti, quella in cui lo zoom è stato ottimizzato del 7.3% in tempi e del quale tu, pirlacchione, non puoi vivere assolutamente senza vieni pure nei nostri negozi che ci pensiamo noi a te.
Osho osservava che c'è una codipendenza estrema, tra schiavo e antischiavo (padrone se preferite). Se queste centinaia di milioni di imbecilli semplicemente decidessero di non acquistare quei prodotti sanguisuga che li salassano, realizzati alla Foxcon taiwanese con neo-schiavi ad alto tasso di suicidio, considerati decisamente inferiori alle macchine che li usurano nei loro stabilimenti-galera, semplicemente in una manciata di giorni la multinazionale del capitalismo parassitario cesserebbe per sempre il suo pararassitismo di masse ed ambiente.
Osservo disincantato e cinico i tentativi di leggi patetiche antiquesto e antiquello del tutto inefficaci e moralistiche e la completa inettitudine delle persone ormai degradate al ruolo di tossiconsumisti, messe a 90° esultano per ogni violenza con glassa di zucchero e tecnojuice che li impoveriscono e degradano ulteriormente.
L'economia etica, locale, sostenibile esiste in realtà di eccellenza ma è incompatibile con questi indegni peggiori modi di vivacchiare. A quale punto di abbruttimento arriveranno le masse prima di destarsi? Spesso l'ospite muore per gli effetti della parassitosi.
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Dire a quale punto arriveremo prima di svegliarci e' impresa assai difficile! Così come e' impossibile colmare quel vuoto interiore che questo moderno consorzio umano vuole teso e insoddisfatto a prescindere. Pero potremmo confezionare per ogni bipede che popola il globo terracqueo un manuale pratico della Gaudenzia.
RispondiEliminaBauman osserva che nella società liquida la massima energia è profusa nel far si che i desideri diventino obsoleti il prima possibile. Una eterna insoddisfazione spinge l'Homo Consumens a tentare di placarla consumando ciò che la programmazione gli ha fatto credere possa dargli vanrtaggio identitario sugli altri.
RispondiEliminaMah.
Tutto ciò è così ostile al vero piacere, Edonismo, Gaudenzia sono incompatibili col consumismo.
Grazie per il commento. Apprezzato!