Ieri a lezione un lavoro sulla camminata con enfasi e la sua fisiologia, sembra ed è una cosa semplice è l'eleganza e l'essenza del tango. Non pochi degli astanti erano distratti e a volte caciaroni, _dro il maestro si è anche alterato - "Mi sembra di essere un cretino, di parlare ai muri...". Ho l'impressione che molte persone desiderebbero imparare subito una paccata di figure, provano indifferenza se non (leggero) fastidio per questo lavoro sui fondamentali. Conosco bene l'approccio (che porta a baroccoccherie di figure sgraziate e ineleganti, 'na roba tanto scarsa quanto frequente) che ho incontrato in non pochi corsi di ballo e danza.
Noto che _ona e _dro sono proprio contenti quando li saluto e li ringrazio alla fine anche via SMS qualche ora o giorno dopo. Si rallegrano proprio e me lo fanno sapere; mi hanno scritto che a volte hanno l'impressione che di ciò che cercano di comunicare non freghi niente a nessuno.
Nei mie studi sulla PNL e sul miglioramento personale sapevo dell'importanza dell'avere dei modelli di eccellenza. Mio papà mi ha sempre insegnato il valore, sono dei regali pazzeschi, del comunicare la propria maestria, la propria esperienza e di far tesoro di quegli insegnamenti e di ringraziarli 'sti maestri. Comunicare che si apprezza i loro insegnamenti da molta soddisfazione anche ai maestri e lo si percepisce. Forse anche perché raro? Si innesca un circolo virtuoso. Ringraziare è merce rara in quest'epoca.
martedì 27 marzo 2012
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
la parola grazie è contagiosa. Io ne regalo a volontà e spesso (non sempre, a volte mi guardano come fossi Alice nel paese delle meraviglie) raccolgo anche i frutti.
RispondiEliminaSì, si tratta di comunicare il proprio apprezzamento, il fatto che si è consci che NON era dovuto.
RispondiEliminaE' assai fruttifero anche in termini di relazioni umane.
A volte - sì, hai ragione - ringraziare induce stupore tanto desueto è diventato.
Grazie per il tuo commento! :)