mercoledì 24 giugno 2015

Viene, s'alza e se ne va - 2

(Viene, s'alza e se ne va - 1)

Questo posto mi ha messo malinconia.
_zzz stava camminando da un po' in silenzio prima che pronunciasse queste parole.
Intrufolarsi in vite, in focolari spenti e cadenti, ci aveva precipitati nella estemporaneità della vita. La retroguardia di resistenza rurale in quel borghetto soccombette a marzo 2014 con la morte di una delle due ultime abitanti. Non c'è più quel filo di fumo dal comignolo. Vita grama, quella. Madre e figlia zitella, il marito/padre era morto sul monte _lvi sopra, in una bufera di neve, da alcuni decenni.
Sì, _zzz, c'è questa cosa strana che il selvaggio delle selve che abbiamo camminato per raggiungere questo posto, nulla inquieta rispetto a questa vita abbandonata.

Osservavamo che, nella vita grama, c'era una ricerca del bello. I muri non così dritti, erano intonacati con cura, e quelle cornicette di colore ad abbracciare la stanza davano grazia a quelle case, mitigavano l'asprezza della vita con un... filo di superfluo. Gli oggetti semplici con la grazia di materiali di qualità e la bellezza della funzione.
Quanti sacrifici, calli e schiene spaccate nel mettere su quei muri di macigno e pietra serena e coprirli con travi e assi di castagno e pietra che finché il tetto è sano sta tutto su.

Le due o tre edicole nei pressi del borgo quasi a ricordarci che quando è così dura, non puoi che trovare sollievo ai dolori della vita in santi e madonne a lenire anime consapevoli di questa vita. Vita che viene, giunge in vetta, alta al solstizio  e poi scende e se ne va.

La stalla per le "bestie" a qualche minuto a piedi

Turris Davidica, Turris Eburnea


I coperti si rovinano, le travi marciscono.
Poi l'inverno pesante di neve...






Velleità di restauro, di manutenzione







La cultura del castagno fu vita per secoli


Studio di arte contemporanea


Terra e pietra siete, terra e boschi ritornerete


Architettura di grazia, con amore





Il prato era fieno, le bestie davano ed erano cibo e vita per molti mesi

48 commenti:

  1. Sono malinconiche queste foto.
    Non c'è il solito senso di "decadenza", come nelle altre, che normalmente trovo suggestivo. Qua c'è proprio tristezza e abbandono.

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    1. In un paio di anni quel posto verrà inghuiottito da vitalba e rovi.
      Fino a che c'erano le due donne, tenevano sgombri i vicoli.
      C'era sempre un filo di fumo che usciva da uno o due comignoli e lo si vedeva dalla vetta, sopra.
      Ora non c'è più il fuomo, il fumo e quelle due anime.
      Sì, quello è un tempio sulla caducità della vita e affacciarsi sulla morte, sull'abbandono inquieta.

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  2. Ragionando con il tuo metro, Uomo, se è vero che il "crescitismo" innesca un processo che porta a un insostenibile +infinito, il "decrescitismo" deve evidentemente portare a ZERO.

    Eh, ma dice: il decrescitista si ferma prima di arrivare a zero, come il crescitista si ferma prima di arrivare a infinito.

    ;-)

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    1. Sì, quel borgo ora non solo è sostenibile al 100% ma la riconquista del selvatico aumenta la biocapacità, il fatto che una delle due donne sia morrta ha ridotto la loro impronta ecologica del 50% (la figlia sarà andata in un paese vicino, come in occasione di una nevicatona di alcuni anni fa, quando svernarono, quasi obbligate, in quel paese).

      In quell'area si ricostituiscono falde, ossigeno, il carbonio viene immagazzinato in forma solida (lignina e cellulosa): sono tutte risorse che utilizzate voi cittadini e noi paesani.

      Decrescita? no, non si tratta di decrescita. Il modello della decrescita non prevede crolli ovvero... asintoti verticali.
      Qui c'è un caso di spopolamento estremo che ha interessato migliaia di borghi d'Appennino dalla Liguria alla Calabria (molto meno nelle Alpi, solo in poche zone "remote" come la Val Grande, ad esempio).
      Lo spolamento è avvenuto in forma dolce, senza eventi cruenti.
      Quello che avverrà per il crollo dovuto al sovraccarico antropico dovuto alla crescita insostenibile.

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  3. ohi, l'hai detto tu che era un posto di merda quello......

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    1. ma no è bello, ci sono anche gli smartphone in legno per scattare le foto...

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    2. x Francesco:
      Io sono esterrefatto.
      Dove avrei scritto che quello sarebbe "un posto di merda"?
      La cosa buffa che ho scritto della bellezza, per quanto povera, di questi luoghi, anche nelle didascalie, della loro grazia e tu... l'hai interpretato come se avessi scritto che è un "posto di merda".
      Le projezioni della propria mente sugli altri.
      Già.

      x nottebuia:
      tenti di punzecchiare.
      Ma io non sono contro la tecnologia, io sono contro la tecnologia per le masse usata in modo improprio.
      Peraltro, la cosa buffa, è che io ho un piccolo e vecchio furbofono di seconda mano, che utilizzo solo nei viaggi e per far foto.
      Quindi, ancora una volta, uso la tecnologia invece di essere usato da essa.

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    3. un posto malinconico ed abbandonato è un posto dove meno ci stai e meglio è. il tempo di una gita, effettivamente. e se il commento è "qua proprio non si poteva vivere" l'interpretazione è conseguente. si, proiezione probabilmente. tu quanto potresti resistere lì ?

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    4. si, in ogni caso è una domanda mal posta la mia. puoi anche omettere la risposta

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    5. Anche se _zzz è stato più colpito da quel borghetto abbandonato ammetto che un po' di malinconia è venuta anche a me.
      Ma io non demonizzo quel sentimento, così fine e pervasivo. Anzi, penso sia un sentimento che apre spazi grandi sull'anima, introspettivi, caratterizza stati nei quali osservi con molta attenzione.

      Pensa che venendo via, io avevo osservavo che non è escluso che, con qualche manciata di migliaia di euro, si possa comprare tutto là.
      Sarebbe un progetto di recupero interessante.
      Da solo non ci vivrei. Ma, ad esempio, con una donna e qualche amico non mi dispiacerebbe l'idea.
      Se qualcuno ha letto Due di due di De Carlo...
      :)

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    6. Riprendere quel borgo è arduo. Sebbene esista una strada bianca che arriva vicino, essa arriva a ca. 300m da esso.
      Problema dei materiali.
      Inoltre i piccoli viottoli che separano le case non permettono che arrivino delle macchine per il lavoro.
      Rifare un tetto, ad esempio, senza gru, diventa costoso (non solo in termini economici, parlo anche di fatica, pericolo, etc.) se non impossibile.

      Aggiungo che anche io ho qualche problema fisico (anca sinistra) per cui non potrei / non posso fare lavori pesanti a lungo.

      Da un certo punto di vista, forse, a parità di condizioni, è stato più facile costruire quegli edifici che ... restaurarli.

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  4. Sei su Instagram?
    Potrebbe essere interessante portarci questi scatti...

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    1. Sai che ho sentito tot volte di 'sto instagram e... non so neppure cosa sia.
      So di ignorare. Il poco tempo mi obbliga a scegliere (fortunatamente!) e così mi perdo Instagram e molto altro.
      Dovrei gugglare ma in 'sti giorni sono di fretta, già non ho scritto un tot di pagine come avrei voluto, in 'sto diario.
      Buondì Tua Euridice

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    2. Instagram è un'app come tante altre. Si scarica e si usa da cellulare senza passare da PC. Si pubblicano foto, si guardano le foto altrui, si cliccano... insomma, niente di complicato.
      Però ci sono immagini davvero interessanti.

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    3. Il 93% del tempo uso il normalofono nokia 29 euri.
      Forse anche per quello ignoro.

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  5. Una decina di immigrati ridarebbero lustro, calore e colore... anche se quel fiasco su scala con porta semiaperta è da concorso fotografico..

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    1. Pensa che non abbiamo toccato una virgola.
      Nella casa in cui siamo entrati era tutto così, come fotografato.
      Fiasco compreso alla base di quella ardua rampa di scale.

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  6. penso che questo sia un post bello...mi piace ciò che hai scritto e le foto a corredo.
    bravo Uomo :)

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  7. Queste casine un po' diroccate ma dignitose mi fanno venire in menti certi paesini della Carnia dove andavo da? Piccolabon campiscuola. Oppure, il film Pinocchio di Comencini… pellicola magistrale di fine anni 70 con quelle case che stavano veramente su a malapena e si sentiva tutta la miseria di quella vita, ma anche la poesia.

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    1. Diciamo povertà e poesia (anche se spesso era miseria).
      Sì, l'opulenza è un sedativo, ottunde, banalizza.
      La necessità aguzza l'ingegno e anche la sensibilità e la ricerca di una propria arte, con il materiale e la cultura locali.

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  8. Sostenere le vecchiette? Va bene, ma poi i pomodori chi li raccoglie? Li raccoglie sempre la vecchietta per 5 euro al giorno?

    Cazzo ma ci vuole tanto a capire che i soldi spesi dallo stato a favore degli immigrati non ci sono perchè li chiedono i comunisti, ma ci sono perchè fanno comodo alle imprese.
    I comunisti sevono solo a creare consenso e basta. Per il resto non contano uncaz.

    Sono le imprese e chi governa l'economia quelli che fanno le leggi, non i poveracci. Prego svegliarsi, come piace dire a te.

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  9. Il sussidio agli immigrati è sussidio mascherato per imprese e sommerso. Svegliarsi.

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  10. Non hai ancora capito che chi vuole comprarsi uno yacht da 50 metri da parcheggiare a Montecarlo SE NE BATTE I COGLIONI se l'immigrato è islamico o se si costruisce la moschea vicino a casa tua.
    Anzi, specula e fa i soldi anche sulla costruzione dalla moschea.


    L'obiettivo è comprare l'appartamento in Duomo, a Parigi e comprare lo yacht.

    Svegliarsi.

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  11. Ma io mi domando...com'è possibile che ci sia gente che alle soglie dei cinquant'anni sembra non aver ancora capito come giri il mondo...ma come si fa...cazzo...che tristezza...

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  12. Lo Stato versa circa 30 al giorno alle organizzazioni che "ospitano" l'immigrato, che fa circa 900 euro al mese.

    Io sarei stato ben felice di versare 1800 euro al mese (900x2) alle due signore che presidiavano il borgo in questione e in cambio sarei stato ancora più felice di rimpatriare due immigrati ...


    Dai, commentiamo quello che hai scritto, allora.

    Domanda: chi li raccoglie i pomodori a 5 euro il giorno sotta il sole??

    Sentiamo il ragionamento "bella ciao" e il piano segreto. Sentiamo dai...

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  13. In queste foto, non ce la vedo tutta questa malinconia e tristezza di cui parli. Scusa se te lo dico (anche se so che non ti offenderai. Perché dovresti?), ma l'unica cosa che vedo è che ti sei lasciato andare un po' troppo al sentimentalismo nella stesura del post.
    Molto belle le foto all'interno della casa.
    :)

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    1. > In queste foto, non ce la vedo tutta questa malinconia e tristezza di cui parli.

      Camminare è un dispositivo anche emotivo, oltre che cognitivo, salutistico e di benessere.
      Arrivare in quei luoghi, con quel percorso (ca. 2h 30' di cammino prima), nella bellezza di contrasti incredibili di quella spettacolare giornata serena di solstizio estivo, essere punti dai rovi e dalle ortiche, abbracciare i grandi faggi, annusare l'odore di fuliggine dei caminetti, sentire il profumo dell'elicriso nelle parti rocciose esposte a meridione, NON è come vederle qui, in questa pagina.
      Un po' come vedere un porno e fare del sano/ottimo sesso, direi. ;)

      In parte avevo risposto sopra a Francesco.

      Grazie Clorinda! Baci, snobba cara!:)

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  14. Antani, sbiligudi, dai. Come se fosse la pila da 12 volt.

    Ecco, chiudi, che fai più bella figura. :-)

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  15. @franco

    avercene sempre di questi momenti da noccioline e popcorn...

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  16. L'ultima volta ci andai da solo (martedì 1 gennaio 2013) ma, la volta precedente ancora, con A-Woman, ci fermammo quasi un'ora a parlare con le due donne.
    Esse avevano animali (vedemmo galline, capre), un grande orto ben tenuto: i pomidoro se li coltivavano da sole.
    Quando la gente è spartana non ha bisogno di servi che lavori per essa.
    Quello dei migranti che servono per i pomidoro è una questione posta male.
    Qui è nata prima Campi Aperti poi diventata Genuino Clandestino e quando il lavoro nei campi viene remunerato equamente, ci sono un sacco di giovani che non desiderano fare altro.
    Certo, un kg di pomidoro bio costa 2€ o 2-50€ invece di 0.90 o 1.30 etc.
    Ma oltre alla qualità noi gasisti e acquirenti coscienziosi teniamo nostra gente in gamba sui campi, difendiamo e sosteniamo la cultura contadina chiave di volta e fondamenta di tutta la società.
    Non solo non c'è bisogno di schiavi non italiani nei campi ma questo è parte del problema.
    Oltre che ingiustizia.
    migrazioni di massa, schiavismo, buonismo, moralismo, invasioni, urbanesimo, disgregazione identitaria, polveriera multietnica... tutti aspetti dello stesso problema, il problema n° 1.

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  17. L'operazione progettata dagli scafisti bianchi e rossi è una sorta di bomba a grappolo che fa più danni possibile.
    L'apologia dell'invasione migratoria e il suo sostegno e incremento viene fatta
    o - rastrellando risorse che non possono che essere distratte dai poracci nostrani
    o - aumentando la fiscalità sugli schiavi del fiscoglebainps, nella maggioranza contrari, mettendo in crisi e quindi tagliando i servizi per sovraccarico antropico migratorio
    o - catapultando milioni di persone che competono anche induttivamente selvaggiamente sul mercato del lavoro e quindi deprimendo i redditi degli autoctoni
    o - sostenendo parte rilevante e sempre maggiore della popolazione italiana che lavora per aggravare il problema

    Insomma, 900€ dopo un mese, sono 2700€ dopo tre mesi, 10800€ dopo un anno.
    Sono importi folli in confronto ai quali i costi per rimpatri di massa impallidiscono.
    Ancora una volta SI VUOLE AUMENTARE e acuire il problema e si lotta contro ogni possibile soluzione.

    Direi che siamo finiti fuori tema.
    Una comunità di alloctoni lì renderebbe orribile quel posto.
    Ecco, una moschea ad esempio, al posto della chiesina.
    Ecco vado a prendere il tritolo dagli anarchici carraresi e la tiro giù io di persona.

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  18. Mi hai fatto venire in mente un paese di pirati dalle mie parti, Barbazzano.

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    1. Osservandone le immagini al volo, direi di sì.
      Ma Barbazzano ha la fortuna di essere vicino a Lerici e al turismo.
      Il posto che abbiamo visitato, invece, è lontano (tra percorso a piedi e auto) diciamo almeno 2h da un centro abitato di una qualche importanza (neppure turistico).

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    2. ma non ci va nessuno, solo qualche escursionista.

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    3. Torniamo al "poca brigata vita beata!" :) di cui scrivevo da te.

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  19. @Uomo

    il problema n°1 è per me la voglia di fare i furbi e fottere gli altri.

    Non ho bisogno di sentirmi dire che dobbiamo diventare tutti poveri e morigerati, perchè questo è già stato ripetuto dalle religioni negli ultimi 3000 anni.
    Quindi, ti credo, anche se mi dai una giustificazione venata di "scientificità".
    Però lo sai anche tu perchè ci han sempre detto che dovevamo essere poveri, no?

    Io comincerò accetterò di decrescere quando vedrò il mio CEO prendere la bicicletta invece che il jet privato ed essere indeciso se trascorrere il week end nel castello in Scozia, nell'attico di Manhattan o nel'appartamentino accanto alla galleria degli Uffizi di Firenze.

    Non so se mi capisci. E non so se capisci fino in fondo perchè ti stanno continuando a ripetere che dobbiamo diventare tutti più poveri, mentre certi benefits restano inarrivabili, Man...

    Poi, ecologicamente parlando, son d'accordissimo con te e amo la natura e i vecchi casolari più di te...

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  20. io vorrei il reddito di cittadinanza alla vecchietta. in cambio del fiasco.

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  21. x nottebuia:
    I moralisti cattolici e comunisti blaterano da mane a sera che dobbiamo essere tutti poveri ed uguali (nel frattempo i religiosi tradizionali e gli islamici in particolare spingono come dei forsennati sull'aumento della crescita demografica).

    Ora queste sono follie
    1 - perché la biologia e l'etologia dimostrano una struttura pro diversità e antiuguaglianza
    1.2 - corollario: le fette della torta non saranno MAI uguali
    2 - il 99.8% delle persone vuole una fetta più grande possibile

    Allora, l'unica cosa, se hai una torta che non può superare i 10kg e ci sono due persone che se ne prendono una fetta da 1kg a testa, se le altre ne vogliono almeno 0.5kg non possono che essere sedici o meno.

    Si può lavorare un po' sulla riduzione delle iniquità ma ciò viene fatto e può essere fatto solo
    o - con un conflitto sistematico virtuoso di interessi
    o - su base locale, la globalizzazione che piace tanto a sinistra è il più grande motore di iniquità
    o - considerando una radicale diminuzione della popolazione che deve rientrare nel sostenibile locale

    Il problema n° 1 è connaturato alla specie e definisce la sua etologia (e quella di tutti gli animali superiori). Di fatto è una conseguenza biologica della termodinamica.
    Puoi un po' governare questo aspetto, se lavori contro di esso sei destinato a sistemi folli, antinatura, che creano più disastri di quanti ne risolvano.
    Rimando all'egoismo intelligente che non piacque molto.

    x Francesco:
    Troppo tardi: la vecchietta è passata a miglior vita nel marzo dell'anno scorso.

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  22. Si può riassumere in
    1 - disegno antibiologico / antiecologico
    2 - considerare i limiti e stare al loro interno con un margine di sicurezza

    E' molto conciso ma, come slogan, dice tutto e nulla.

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  23. Sai che ti dico? in un luogo del genere, in una casa del genere (ovviamente resa vivibile il necessario) potrei anche viverci. Ma ad una condizione, una sola. (te la lascio in sospeso)

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    1. p.s. hai colto l'anima del luogo e della dimora. Magnifici scatti.

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    2. La condizione sola mi fa pensare, come scrivevo, a Due di Due di Andrea De Carlo.
      Ho indovinato?

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    3. Ehehe
      Penso che siano poche le persone che non hanno, nel proprio immaginario, l'iidei di costruirsi un bel nido, un bel focolare d'amore in qualche posto più o meno sperduto, circondato di vita, frutti, campi, orti e boschi, colli e cieli infiniti, dove amarsi pazzescamente, paradiso in questa terra.

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    4. Per quanto mi riguarda, anche la dimensione individuale sarebbe più che sufficiente, avessi le competenze di base necessarie per cavarmela in un contesto del genere (e so di non averne abbastanza proprio perché ne ho un po' -- quel poco che basta per sapere che non basta).

      I luoghi paiono sufficientemente conservati per poter durare e offrire possibilità abitative per qualche decennio senza interventi straordinari. Certo, occorre sapersi adattare, ma quella è la parte facile.

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  24. Ho provato a mettermi emotivamente nei panni della signora sopravvissuta. Tremendo. Immagina.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.