In poche ore:
- Ho vissuto una lezione di milonga divina con la mia compagna di studi; il piacere di apprendere l'arte, di sperimentare, di riuscire a capirsi e a trovare nuovi livelli, nuovi canoni.
- Le piccole attività del sabato mattina, ho sistemato alcune cose e ho reso bella, fresca, fiorita e ordinata la mia amata casa, il mio "nido delle aquile".
- Trasferta a Firenze, alla Instabile. Ecco, il viaggio (andare oltre i monti aiuta a staccare, a rendere speciale, il viaggio) ha una notevole importanza in queste liturgie: quando vado in altri luoghi, anche non così vicini, nella conurbazione padana, non avverto questo stacco. E' proprio una rottura, spaziale, con l'ordinarietà quotidiana.
- Poi ore di Tango. In effetti inizia a funzionare. Così c'è la gioia di abbracciare belle donne e con loro intessere un'opera per la durata di una o due tande. Fare un pieno di intimità creativa, di grazia a due. Il mio ego non può ignorare che inizio ad essere un tanghero ambito. Io sono schivo, voglio essere umile per diventare ancora meglio, per godermi questa rivalsa, silenziosa. In questa umiltà c'è una tensione verso l'eccellenza, non penso superbia ma se anche fosse non cambierebbe nulla.
- Tecnicamente il luogo è un tempio di bellezza, il romanico e gli ulivi a incoronare il tango. Un TJ italiano (Claudio Coppola, che vive a Parigi) ha orchestrato il metacorpo milonghero. Beh, francamente è difficile spiegare come la colonna musicale, in una milonga, possa influenzarne così grandemente l'anima, lo spirito. Qui si entra nel metafisico fisico: osservi la risposta oggettiva del metacorpo, energia, giubilo, passione, fervore, entusiasmo, grazia (se fossimo ad un rave direbbero la vibra, qui ho sentito lo "stare sulla cresta dell'onda"): potresti misurare sorrisi, la composizione del sangue, i battiti cardiaci e misurare, fisicamente, lo stato di grazia, la gioia di un gruppo numeroso di persone.
- Dentro c'è la seduzione, il flirtare. La comunicazione, creativa, intima, con donne anche splendide, robe a perderci la testa. E con queste, belle e con l'arte in corpo, ti ami per manciate di tre minuti. Ho fatto un pieno di intimità creativa, estetica. Sì, lo posso ripetere. Non c'è dolce vita più frizzante e profumata, fiorita, di questa.
- Poi l'arrivederci, il viaggio di ritorno, nella notte, A1 deserta e poi ancora selve da fendere. A pochi km da casa, lassù. un poco oltre il monte, ci siamo fermati qualche minuto: un paio di giovani caprioli maschi stavano azzuffandosi, inzuccandosi in mezzo alla stradina: erano talmente carichi di testosterone e di voglia di "pugnare", che, semplicemente, per alcuni minuti non si sono spostati dal centro della strada. Avremmo potuto, facilmente, riempire di delizie due congelatori, se solo avessimo voluto e potuto.
- _civa ha dormito nel mio letto, io in quello di mio figlio: lo avevo preparato fresco. Come dicevo, non mi muove, eroticamente, quasi nulla, forse quando è tirata in milonga, Io non ho problemi a dormire con un'amica nel mio letto :- Vuoi che dormiamo assieme (per le parole hanno un senso ma ella non lo sa(peva))? Ho visto un'ombra di perplessità sul suo volto e così abbiamo dormito bene e in due letti distinti. Erano le cinque, tutti e due felici, anche di non metterci il sesso, che complica sempre tutto, al meno per me complica tutto che non lo reggo.
- La mattina piccolo giro intorno a casa, fino ad un poggio, a prendere il sole, tra primule e violette a migliaia di caspi fioriti. Ne abbiamo raccolte un bel po' per la nostra insalata. Il momento di sole, con la bora fredda, al poggio lassù, con la valle sotto e lontano, a nord, la pianura, stesi su un prato, è stata gioia grande. Poi pranzetto assai sfizioso, con radicchi e fiori e poi un risotto ai carciofi come dio comanda. Si era invitato a pranzo ma in loggetta non c'era posto, solo _civa ed io. In fretta giù in stazione, è tornata verso nord e io mi sono gettato verso i monti.
("claudiocoppola", anonimo)
vabbè, mandami una foto di costei e poi osso decidere se è chiavabile o meno.
RispondiEliminaAhaha, che bischero!
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