Ciò distrae dalla cultura contadina, dalle difficoltà che le piccole e medie aziende contadine affrontano, con una normativa vessatoria fatta per aziende enormi, da ciò che conta che è ricostruire una qualche relazione, un qualche rapporto empatico tra mondo contadino e consumatori inurbati. Vi dicevo (!?) del contadino cattococomeriano del GAS che non può più prodursi i pulcini in proprio?! Deve andare a prenderseli col proprio pick-up in una certa azienda. Questa sarebbe una norma contro l'aviaria. Come mandare i bambini a prendere la merendina confezionata al distributore del tubercolosario per proteggerli dalla salmonella. Siamo alla follia. Avrei una bella sfilza di norme vessatorie da raccontare, che, zeloti burocrati in regione o a Bruxelles, si inventano nel loro zelo progressista “come possiamo rendere la produzione più igienica/standard/sicura/migliore/industriale/a norma/... ?”
Così si inventa questo format (il termine del lessico della scatola inquina-menti mi fa cagare ed è quindi appropriato) per cittadini in cerca di emozioni leggere pseudo contadinesche da consumare dopo l'ape o il cross-fit. Invece di andare al cinema, a spippolare sul faccialibro o al buling, si va al teatrino simil rurale. Corso di un'ora per imparare a fare il formaggio o qualcosa del genere. A me sembra talmente cretino per cretini da farmi quasi sorridere.
Dopo il Merdpo meneghino 'sto divertimentificio bolognese.
Sì.
RispondiEliminaL'Italia sovrappopolata non ha neppure l'autonomia sul cibo. In alcuni settori, come i prodotti del mare, il deficit arriva al 75% dei consumi.
Diciamo che eistse una segmentazione per cui, pagando di più, ottieni ancora prodotti di qualità e del territorio (se conosci contadino e azienda meglio, perché le frodi non mancano).
Tra 45' uscirò di casa e andrò a ritirare alcuni quintali di riso dal biocontadino per due GAS. Una piccola azienda gioiello di una famiglia in gamba, nel quale il passaggio generazionale è avvenuto con successo.
Riso neppure paragonabile con quello chimico-industriale. Ecco, dovrei raccontare anche qui i salti tripli mortali carpiati che quella impresa supera per andare avanti.
QUella del cibo è la PRIMA cultura.
L'omologazione avanza e con essa l'incapacità e la regressione della gente. Purtroppo anche in Italia aumenta il numero di persone prive anche di ogni conoscenza e capacità culinarie.
Uno dei tanti progressi verso il peggio.
> "parmigiano al gusto barbecue"
RispondiEliminaROTFL
:)