Però voglio sempre bene a Flora e ai suoi due covi milongheri, originali, creativi. Quello di San Vitale, la Milonga Sì, periodica, rimane la milonga del cuore, quella alla quale sono più legato emotivamente, con un bel tango creativo, salon, ricco, fluido, elegante. Durante la settimana frequento il Mikasa, un piccolo antro un po' oscuro, assai originale nello stile. L'atmosfera è quella di una milonga di amici, comunque con un livello alto, direi tra le due o tre migliori della città, tra quelle ordinarie. Il posto del martedì ha una piccola e singolare clientela cosmopolita: vicina al centro, attira visitatori da tutta Italia (ieri dei visitatori di Roma), europei e anche extra continentali. Svetana, bulgara di Varna, Eli, turca, etc. . Il tango nacque ambiente cosmopolita e tuttora rimane tale. Ma la sublimazione (come la pressione elevata necessaria per la generazione dei diamanti dal carbonio) avvenne in ambienti nei quali gli immigrati erano forzati ad integrarsi, a rispettare le regole della comunità nella quale entravano, tutt'altro rispetto all'inversione grottesca attuale, razzista anti, secondo la quale sono gli ospitanti a doversi adeguare alle regole degli immigrati.
Venerdì, in un'altra milonga di bel tango salon, osservavo un bouquet di tanghere, un gruppetto di donne belle, curate, eleganti, su tacchi, vicine all'ingresso alla sala, in attesa di essere “mirate”. Curve sinuose, gambe lunghe, la grazia in corpo, sederi a mandolino. Esse sono intellettuali del corpo, possiedono una cultura coreutica “alta” e questo le rende ancora più belle. Sì, ti viene voglia di amarle tutte.
Ieri ho ballato anche con Eli, di Adana, ballerina di danza classica, principiante col tango. Certo, asprezze e imprecisioni e bisticci col ritmo. Però, nell'abbraccio, superate le distanze iniziali ed entrati un poco in confidenza, in comunanza in questo breve progetto a due, sentivo il suo cuore battere forte. Il batticuore di coloro che si affacciano a vette e precipizi del tango.
Sono passati sei anni e questo è ancora mi emoziona, mi stupisce, mi meraviglia, un piccolo cuore che batte forte sulle note di D'Arienzo o De Mare, abbandonato in un abbraccio.
Mille miliardi di euro di valore.
(via hoy-milonga.com)
Che dire..mi sembra tutto bene ! Finchè il cuore batte forte non puoi che sentirti vivo..vivissimo..
RispondiEliminaEra il cuore di Eli che batteva forte.
EliminaUna cosa splendida ascoltarlo abbracciati, ballando.
Sì, le popolazioni amerinde sono state annientate / sottomesse dagli europei.
RispondiEliminaSe lo dici sei fico, terzomondista.
Se osservi che 'sta feccia barbara e islamica ci sta sottomettendo, sta sfasciando la nostra società, allora sei un nazifascioleghista.
Non c'erano minatori e contadini a Montevideo e a Buenos Aires.
RispondiEliminaIl tango si è sviluppato in ambiente più che urbano, metropolitano.
C'erano degli scaricatori di porto, gruisti, lavoratori di città e anche gente varia e, non di raro, non esattamente per bene. :)
> oggi difficilmente tornano a casa e si vestono a festa
Io vedo feste incredibili di ballo liscio alle quali partecipano anche persone che fanno lavori fisici, anche pesanti.
Lorenzo: "gli schiavi africani che venivano rapiti dai mercanti arabi"
RispondiEliminaPer quel che ne so i mercanti arabi li compravano da "re" (o in quale altro modo si devono chiamare) nerissimi che se li procuravano razziando le nazioni/tribù/famiglie avversarie nel corso delle loro guerre/faide. Aggiungo che il razzismo tra neri è alquanto feroce, anche se è un segreto, ed è per lo più privo dei sensi di colpa (insensati) che si coltivano dalle nostra parti.
Leggo da diverse fonti che alla costruzione della Reggia di Caserta "contribuirono" diverse centinaia di schiavi, per cui dubito che l'avversione della chiesa (intenzionalmente minuscolo) andasse oltre la forma. Senza contare che pare non siano pochi gli scritti di "ispirazione religiosa" nei quali si sottolinea come alcuni fossero meno umani di altri, fino al punto di non disporre neppure di un'anima.
RispondiEliminaPure nell'italica penisola, a quanto pare e a dispetto delle pelose omissioni dei libri scolastici, della schiavitù si usufruiva allegramente, col beneplacito delle dirigenze del tempo.
Stavo bevendo una birra, mentre scaldo la zuppa di lenticchie.
RispondiEliminaCosì leggo che adesso Lorenzo, tuttologo istruito dalla scuola radiolelettra e da wikipedia, conosce anche la storia dello schiavismo (!)e del tango.
Lui che ha fatto il militare a Cuneo.
Lorenzo, ti tira ancora per avere questa frustrazione?
Birra e lenticchie? Chissà che "atmosfera", tra un po', a casa tua!!! :D
EliminaIhih
EliminaMio fratello esalta le proprietà "metanifere" di birra e zuppa di cipolle.
Emilio usa le sue provocazioni e linguaggio colorito.
EliminaNel suo linguaggio colorito, eccessivo, ha scritto varie cose tra le quali che hai scritto sul tango senza cognizione. Ci sono anche punzecchiature e frecciate.
Lorenzo, tu dai spazzolate molto energiche a varie persone qui nella diarosfera. Sai come difenderti e, come lottatore dialettico, non puoi non avere capacità di incassare e ribattere.
Puoi ignorare le sue frecciate, mandarlo al diavolo, sfancularlo, ribattere.
La cancellazione dei commenti deve rimanere una extrema ratio. Altrimenti introduciamo qui il politicamente corretto.
> io argomento che
EliminaSì, corretto e preciso.
Io mi sono spiegato male.
Certamente c'è stato un genocidio per immigrazione di massa delle culture amerinde. Diciamo che a "frittata fatta", quindi nell'Argentina ispanica del XIX secolo, gli altri immigrati europei (tedeschi, italiani, etc.) si sono adeguati agli usi spagnoli.
Molti italiani, ad esempio, si fecero spagnolizzare nomi e/o cognomi.
> Il vezzo di ZITTIRE qualcuno AL POSTO TUO.
EliminaTu vorresti che io zittissi Emilio.
Per mia scelta, ritengo, invece, che i tagli, le cesure e le censure, siano strumenti estremi, da utilizzare in casi eccezionali.
Proprio perché, come scrivi, non ci sono tesi precostituite e si può argomentare. Linguaggio e toni non possono essere sempre moderati, Lorenzo. Tu stesso ci dai dentro con pugno di ferro in guanto di velluto, talvolta.
> Se c'è una cosa artificiale, tolta dal contesto, che non ha niente a che fare con l'appennino dove vivi, è quella.
EliminaDa qualche parte ho scritto che Appennino e tango siano la stessa cosa!? Ho scritto da qualche parte che il tango sia "naturale"?
Prova a leggere qui la citazione di Fernando Sanchez, ad esempio.
Tu stesso sottolinei, viceversa, che in Italia non ci sia un metro quadrato di ambiente naturale, non formato, plasmato, determinato dall'intervento umano.
Per le 4 del mattino apriamo le porte finestre, che sono la maggior parte delle pareti di questa abitazione.
RispondiEliminaE poi non dormo mai con mia moglie, mi infilo nel suo letto la mattina per scopare.
Qui c e un detto che piu o meno fa: la confidenza da schifo.
La separatezza è un buon ingrediente anche per la tensione erotica.
EliminaPiù vado avanti e più scopro che l'apartheid ha proprio un senso.
Il cosmopolitismo nel tango è un dato di fatto.
RispondiEliminaNegarlo non è intelligente.
E' la stessa cosa dell'apologia dei neo soviet - poveri patetici, sono perfino ridicoli, vedi Piano che ha sostituito Veronesi nella tuttologia - del multiinculturalismo con la loro celebrazione "senza se e senza ma" dei più orribili miscuglioni "multietnici".
Lorenzo: "La differenza tra 'servo' e 'schiavo' è cosi sottile da essere impercettibile."
RispondiEliminaSfondi una porta aperta!
Ah, nel frattempo oggi scopro che Cecilia Bartoli, in questi giorni, è stata la prima donna alla quale sia stato concesso di cantare nella Cappella Sistina. Significa qualcosa di ben consistente.