Non servono miglia e porti lontani. Gli odori forti di spezie, di vita sono qui, dietro di te. In cammino verso l'oltre, terre così vicine e inesplorate. Passo dopo passo.
mercoledì 20 marzo 2019
Ultimo tentativo
Dunque, se tutto andrà bene. venerdì farò sostituire gli penumatici termici con quelli non invernali (il gommista li chiama stradali, mah, non è che gli altri siano da corridoio).
Forse sarà la volta che verrà un po' di neve. :)
E' l'ultimo tentativo in questo orribile inverno di siccità e polvere.
Ciao Uomo io ho risolto ilnproblena gomme facendomi mettere dei pneumatici quattro stagioni, che vanno bene tutto l'anno e sono un buon compromesso tra quelli invernali e quelli cosiddetti "stradali", che hanno il difetto di consumarsi molto più in fretta. Mi trovo bene con questa soluzione e la consiglio.
Dovessi mai trovarti in coda dietro di me, ti sentiresti sicuramente "frenato" e verresti preso dall'irresistibile desiderio di sorpassarmi il prima possibile. L'espressione che uso comunemente per descrivere la mia condotta su strada è che "guido come un cadavere morto". E mi va bene così: davanti a me, la strada è sempre libera (dietro è un altro paio di maniche, ma basta non guardare nello specchietto retrovisore).
La mia abitazione e' in collina e con strade con forti pendenze. Il rischio di fare danni gravi, le poche volte che uso l'auto, in caso di neve, non trascurabile. Io nego le auto decine di anni, se qualcuno non me le distrugge, quindi preferisco, per quanto possibile, prevenire. Il tempo che utilizzo gli pneumatici invernali non utilizzo quelli non-invernali, quindi il consumo non e' che aumenti. Purtroppo, in questo inverno di orribile siccita', solo una volta, qualche dito di neve, il 16 dicembre, poi piu' nulla. Forse ora che stamattina me li cambiano... Sperem!
La normativa sulle gomme invernali è una mezza pagliacciata creata ad hoc per ingrassare i gommisti. Per rendersene conto basta guardare i test di omologazione delle gomme, dove basta anche un 15% in più di aderenza sulla neve per far passare una gomma da estiva a invernale. Io sulla moto ho messo un treno di gomme marcate M+S e le uso tutto l'anno, durano il 40% in più delle gomme "estive" che avevo prima pur avendo lo stesso grip.
Il problema delle auto a guida autonoma non è tanto la loro fattibilità che è ormai una certezza da anni, il vero problema è la sicurezza informatica. Avere un'auto sempre connessa al mondo esterno tramite un sistema di comunicazione tipo GPS e tecnologie come internet espone il veicolo al rischio di venire hackerato o cracckato in ogni istante. In questo momento le case automobilistiche stanno spendendo molti più soldi per la sicurezza informatica (la cosidetta Cyber security) che per la mobilità elettrica, senza per altro poter dare garanzie (e forse la garanzia che un'auto non verrà attaccata dall'esterno non ci sarà mai). Quindi il rischio per la mobilità del futuro non sarà più che gli incidenti avvengano per distrazione o incapacità del guidatore ma perchè qualcuno si diverte a mandare a sbattere la gente come in un videogame :D
C'e' un intero reticolo di veicoli a trazione elettrica che... . . . si chioama ferrovia e che e' stato massacrato in lustri e lustri di antipolitica catramitica. Mi fanno scompisciare queste assurde mode dell'autoelettrica e i vari falsi che le sosttengono (ad emissioni zero pppprrrr, senza polveri fini pppprrr e minkiate del genere). E' solo un metodo verdognolastro per riformulare il problema . Nel frattemnpo, Lega/Salvini, nelle loro priorita' mettono Il TAx per il nullaminkia in Val Susa e poi 'na ventina di austostrade. Ecco, forse non si baloccano con le riverniciature di verde dei sinistranti cocomeri. Tra un problema e un problema rivestito di opportunita' meno peggio il problema nudo,.
Ma l'hai vista la "sperimentazione" delle autostrade elettrificate? Quella che vorrebbe linee elettriche aeree (sulla falsariga di quelle che furono dei filobus) sulla rete autostradale per collegarci i camion con un pantografo... Sentita in un TG. Evidentemente le droghe allucinogene, oggi, sono calate di prezzo più del dovuto...
P.S. Ho testè fatto una miniricerca, trovando questo riferimento, caso mai ti fosse sfuggita la "notiziona".
"La "sicurezza informatica" NON ESISTE da nessuna parte, per nessuna cosa. E' IMPOSSIBILE collegare un aggeggio ad una rete aperta come Internet e ottenere la "sicurezza informatica".
Appunto. Le auto a guida autonoma sono connesse a internet. Degli hacker hanno già dimostrato che è possibile entrare nella app Tesla e usarla per localizzare l'auto, aprirne le portiere e partire. Certo, per riuscirci presumo che ci vogliano delle conoscenze informatiche e una dotazione hardware/software che non sono alla portata di tutti, ma se fosse così semplice bloccare un attacco dall'esterno penso che non sarebbe successo.
Giusto, Lorenzo. Vale anche per i mitici programmi impiegati in ambito amministrativo: ricordi la questione delle "cartelle pazze"? Non che l'abbia letto da qualche parte, ma la mia impressione è che si sia trattato di un errore nel software -- un programma fallato che gira su un sistema di calcolatori, con la loro velocità stratosferica, è impareggiabile nel trasformare un errore in una valanga di innumerevoli errori, potenzialmente anche più gravi di quello originario. Con personale umano al lavoro in una catena di uffici, l'effetto domino sarebbe sicuramente molto più contenuto, se non altro per un fattore di inerzia (e magari qualcuno si accorge pure che c'è qualche errorino in corso d'opera e blocca tutto prima che diventi una tragedia).
Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.
Curiosità nello sperimentarsi. Curiosità di provare i limiti. Andare oltre, li dove non sai dove finisce la mente, inizia il corpo, dove pulsa il ventre e le tempie, palpiti di sangue ed emozioni. Fino ad arrendersi.
Ciao Uomo io ho risolto ilnproblena gomme facendomi mettere dei pneumatici quattro stagioni, che vanno bene tutto l'anno e sono un buon compromesso tra quelli invernali e quelli cosiddetti "stradali", che hanno il difetto di consumarsi molto più in fretta. Mi trovo bene con questa soluzione e la consiglio.
RispondiEliminaSono gli invernali (o termici) che si consumano in fretta se usati con temperature (del manto streadale relativamente) elevate, Spirito.
EliminaIo non ho mai usato gli invernali....
EliminaDovessi mai trovarti in coda dietro di me, ti sentiresti sicuramente "frenato" e verresti preso dall'irresistibile desiderio di sorpassarmi il prima possibile. L'espressione che uso comunemente per descrivere la mia condotta su strada è che "guido come un cadavere morto". E mi va bene così: davanti a me, la strada è sempre libera (dietro è un altro paio di maniche, ma basta non guardare nello specchietto retrovisore).
RispondiEliminaLa mia abitazione e' in collina e con strade con forti pendenze.
RispondiEliminaIl rischio di fare danni gravi, le poche volte che uso l'auto, in caso di neve, non trascurabile.
Io nego le auto decine di anni, se qualcuno non me le distrugge, quindi preferisco, per quanto possibile, prevenire.
Il tempo che utilizzo gli pneumatici invernali non utilizzo quelli non-invernali, quindi il consumo non e' che aumenti.
Purtroppo, in questo inverno di orribile siccita', solo una volta, qualche dito di neve, il 16 dicembre, poi piu' nulla.
Forse ora che stamattina me li cambiano...
Sperem!
La normativa sulle gomme invernali è una mezza pagliacciata creata ad hoc per ingrassare i gommisti. Per rendersene conto basta guardare i test di omologazione delle gomme, dove basta anche un 15% in più di aderenza sulla neve per far passare una gomma da estiva a invernale. Io sulla moto ho messo un treno di gomme marcate M+S e le uso tutto l'anno, durano il 40% in più delle gomme "estive" che avevo prima pur avendo lo stesso grip.
RispondiEliminaIl problema delle auto a guida autonoma non è tanto la loro fattibilità che è ormai una certezza da anni, il vero problema è la sicurezza informatica.
EliminaAvere un'auto sempre connessa al mondo esterno tramite un sistema di comunicazione tipo GPS e tecnologie come internet espone il veicolo al rischio di venire hackerato o cracckato in ogni istante. In questo momento le case automobilistiche stanno spendendo molti più soldi per la sicurezza informatica (la cosidetta Cyber security) che per la mobilità elettrica, senza per altro poter dare garanzie (e forse la garanzia che un'auto non verrà attaccata dall'esterno non ci sarà mai). Quindi il rischio per la mobilità del futuro non sarà più che gli incidenti avvengano per distrazione o incapacità del guidatore ma perchè qualcuno si diverte a mandare a sbattere la gente come in un videogame :D
C'e' un intero reticolo di veicoli a trazione elettrica che...
Elimina.
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si chioama ferrovia e che e' stato massacrato in lustri e lustri di antipolitica catramitica.
Mi fanno scompisciare queste assurde mode dell'autoelettrica e i vari falsi che le sosttengono (ad emissioni zero pppprrrr, senza polveri fini pppprrr e minkiate del genere).
E' solo un metodo verdognolastro per riformulare il problema .
Nel frattemnpo, Lega/Salvini, nelle loro priorita' mettono
Il TAx per il nullaminkia in Val Susa e poi
'na ventina di austostrade.
Ecco, forse non si baloccano con le riverniciature di verde dei sinistranti cocomeri.
Tra un problema e un problema rivestito di opportunita' meno peggio il problema nudo,.
Ma l'hai vista la "sperimentazione" delle autostrade elettrificate? Quella che vorrebbe linee elettriche aeree (sulla falsariga di quelle che furono dei filobus) sulla rete autostradale per collegarci i camion con un pantografo... Sentita in un TG. Evidentemente le droghe allucinogene, oggi, sono calate di prezzo più del dovuto...
EliminaP.S. Ho testè fatto una miniricerca, trovando questo riferimento, caso mai ti fosse sfuggita la "notiziona".
"La "sicurezza informatica" NON ESISTE da nessuna parte, per nessuna cosa. E' IMPOSSIBILE collegare un aggeggio ad una rete aperta come Internet e ottenere la "sicurezza informatica".
EliminaAppunto. Le auto a guida autonoma sono connesse a internet. Degli hacker hanno già dimostrato che è possibile entrare nella app Tesla e usarla per localizzare l'auto, aprirne le portiere e partire. Certo, per riuscirci presumo che ci vogliano delle conoscenze informatiche e una dotazione hardware/software che non sono alla portata di tutti, ma se fosse così semplice bloccare un attacco dall'esterno penso che non sarebbe successo.
Giusto, Lorenzo. Vale anche per i mitici programmi impiegati in ambito amministrativo: ricordi la questione delle "cartelle pazze"? Non che l'abbia letto da qualche parte, ma la mia impressione è che si sia trattato di un errore nel software -- un programma fallato che gira su un sistema di calcolatori, con la loro velocità stratosferica, è impareggiabile nel trasformare un errore in una valanga di innumerevoli errori, potenzialmente anche più gravi di quello originario. Con personale umano al lavoro in una catena di uffici, l'effetto domino sarebbe sicuramente molto più contenuto, se non altro per un fattore di inerzia (e magari qualcuno si accorge pure che c'è qualche errorino in corso d'opera e blocca tutto prima che diventi una tragedia).
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