Le riflessioni vaporesodiane sulla roba woke, mi hanno ricordato che sul Fatto Quotidiano legg(ev)o i soliti commenti di un fenomenale razzista anti, tale Viva Italia che nella sua feroce lotta per il politicamente corretto e per la immigrazione di massa connotava come "deontologicamente corretta" la censura su nazionalità, etnia, religione dei criminali.
La censura è uno dei primi strumenti usati dai regimi (totalitari) per rimuovere parti sgradite della realtà.
Questo talebano (la mia sensazione è che possa essere uno della Associazione Scafisti Giuridici Italiani - ASGI, finanziata dalla Open Society Foundation) dunque usa la propria religione arcobalenga per minarne le fondamenta assiomatiche (la presunta uguaglianza e libertà-responsabilità degli individui) considerandoli minorati incapaci di gestire alcuni dati (che quindi devono essere preventivamente rimossi).
Una religione che nega i suoi dogmi.
Si tratta di un processo millenario nel quale la religione precedente arriva ad uno stato di degenerazione per cui essa collassa e conduce ad una religione peggiore (politeismo ellenico - monoteismo - illuminismo - comunismo - arcobalenismo).
L'entropia tende ad un massimo.
(dovrei ridenominare la categoria oppio marxista in oppio arcobalengo)
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