martedì 8 ottobre 2024

Dalla portafinestra

Giunge il rumore del mare agitato, posso vedere i cavalloni che si frangono sulla spiaggia, un po' più in là. Eppure...
Eppure son così tellurico o, se preferite, così  poco talassico che... questo mare di cittadina costiera adriatica, non mi fa né caldo né freddo. La dimensione naturale, qui, in città, del mare, è al limite dell'inesistente. Anche questo albergo condominio con certe pretese, di un certo livello, mi pare solo un albergo con pretese anonimo di citta. È tutto ordinato, lindo, pulito. E anonimo, cittadino.
Son qui per lavoro e so che ci son persone che pagano per essere qui per diporto, nelle loro vacanze. Mondo vario.

13 commenti:

  1. comprendo, anch'io poco talassico, preferisco luoghi di terra, di piante, di rocce, panorami mai uguali che sanno emozionare.
    massimolegnani

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    1. Sì fondamentalmente è la natura ad essere bella. Anche la parte di valore, artistica, antica, rimasta dalle vecchie città. Per quanto mi riguarda bella anche perché a misura d'uomo, nella quale la geometria solo talvolta era lineare, rettangolare, parallepipedica, spesso solo approssimativamente.
      La città a bordi mare lo rende un luogo artificiale, per me non-bello, poco attraente.

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  2. La natura o anche solo i luoghi, le città, le strade, non comunicano a tutti le stesse sensazioni. A me che sia tutto lindo, ordinato e pinto piace, ad esempio. Soprattutto in albergo.

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    1. Agli alberghi multipiano con ascensore preferisco i vecchi "Cavallino bianco", oppure "La posta", coi fiori e le inferriate bombate a piano terra, la sala pasti coi soffitti a volta.
      :)
      Il pulito e ordinato è condizione sine-qua-non.

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  3. c'è una gran differenza di situazione, io quando viaggiavo in nota spese per lavoro mangiavo solo cibi salutari, tipo bistecche ai ferri, insalate, spaghetti al pomodoro, mentre in villeggiatura potevo rischiare, sbizzarrirmi, sperimentare rischiando coliti e relative diarree

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    1. ed il panorama appariva migliore

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    2. Pasti in "tempi di lavoro" di qualità e relativamente frugali: martedì a pranzo zo un risotto di mare, ieri a pranzo insalata con un poco di pescato alla brace.
      Anche la sera, in uscita "libera," coi colleghi, una semplice pizza (napoletana per me).

      Niente abbuffate, niente problemi all'apparato digestivo.
      Buondì, messer Fracatz.

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  4. Empatizzo con te, vivo un rapporto simile con il mare.
    Luogo dell'immaginario, della surrealtà, non ne sono attratto nella dimensione materica.
    Chiarisco che non mi fa schifo, è più uno stato d'animo e culturale, è la laguna veneziana che si apre sull'Oriente là, oltre San Marco.
    Ma è bello perdersi tra le calli nottetempo, un po' bresco per l'ottimo vino rosso ingollato in qualche postaccio alla ricerca di donne ...

    Scherzando con interlocutori meridionali, ripeto sovente che noi padani siamo i veri terroni perché abbiamo il verde della campagna e la bruma nell'imprinting ambientale che riceviamo da piccoli.

    Al contrario, pressocché tutti i meridionali di stanza a 051 che ho conosciuto palesavano una struggente nostalgia del mare.

    Italia, Paese spaccato ( almeno ) in due.
    Anzi, ( almeno ) in tre.

    ===

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    1. > vino rosso ingollato in qualche postaccio alla ricerca di donne ...

      :)
      Uno dei pochi lati negativi dello splendido amoramento con Rosa Quercina è che... niente più seduzione. Quella gratifica molto l'ego.

      Conoscevo una bella figliola, tamorriante, di Procida, trasferitasi a Milano, con quella nostalgia inestinguibile per il mare.

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  5. Non amo l'adriatico essendo nata sul tirreno. Mare basso e sabbioso. Non fa per me. Ma non faccio di tutta l'erba un fascio. Ci sono bellezze ovunque, nella nostra Italia. Almeno paesaggisticamente parlando. Il popolo è altra questione. Il link è di un Cavallino Bianco che ho apprezzato più volte :-)

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    1. Amo la costa alta, falesie, scogliere, dove i (miei) monti si abbracciano col mare.
      Relativamente rara in Adriatico (v. Leucos, da qui, "capitolo" 8, https://unuomoincammino.blogspot.com/2019/07/leucos-8-sentiero-delle-cipolliane.html a ritroso).

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    2. > il popolo è altra questione

      Vedete, Surfista, avevo un certo razzismo anti italiano prima di vivere altre realtà all'estero. Ad esempio la mia (ex) amata Germania, colla madre di mio figlio.
      Quindi ho compreso che NON esistono popoli eletti, popoli assolutamente migliori di altri.
      Qui sul treno subisco i comportamenti barbari, dai trogloditi violenti nordafricani che sono fuori posto, nella loro terra le leggi islamiche, probabilmente, immagino li facciano rigare dritti.

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    3. Surfinia, il termine "surfista" è una distorsione del furbofono.
      Quale collegamento a quale Cavallino bianco intendete?

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