mercoledì 3 febbraio 2010

Алексей Григорьевич Стаханов





Affogato di lavoro.
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6 commenti:

  1. kairosh3 febbraio 2010 alle ore 21:18

     di questi tempi meglio così dai ..

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  2. UnUomoInCammino8 febbraio 2010 alle ore 08:34

    Mh.

    Io funziono bene agli estremi. Dunque ora sto lavorando alla grande e il lavoro è un amante che fagocita, eslusivo, geloso.

    Transitoriamente.

    Non ho alcuna intenzione di vivere per lavorare. Il lavoro è un mezzo e deve rimanere al minimo sufficiente.

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  3. Lenza23 febbraio 2010 alle ore 16:27

    io oberatissima. ma riesco a seguirti.

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  4. anonimo23 febbraio 2010 alle ore 20:34

    Credo che tu non sia la sola..

    Ennesima medaglia la valore al petto?

    Il pentagono..

    Lo Stato da difendere..

    La famiglia..

    I valori

    L'amore esteso verso la collettività, l'incapacità d'affidarsi all'improvvisazione..

    La voglia di decidere ciò che è bene per se, ciò che è il meglio per altri, sempre e comunque senza facoltà di replica..

    Insomma riuscire a salvare capri e cavoli è un'arte..L'importante è farlo senza regalare "Illusioni"..

    Che non s'identifichi nell'ennesima giustificazione: "La vita è fatta di Tecnica"..Tutto lo è..E per imparare occorre molta costanza, cura pazienza senso critico fatica.. e tanto altro..Ed è solo sforzandosi giorno dopo giorno che s'impara tutto questo, s'impare il diritto , il rovescio e la volèe..

    S'impara a fare critiche agli altri ed anche a subirle senza pensare dopo un minuto di bruciare tutta la sua opera, di non scrivere mai più o forse di buttarsi dall'ultimo piano a causa del fallimento; e forse s'impara anche che la società dell'immagine non è poi così terribile.

    Le scuole di scrittura in pratica sono delle scuole di normalità, rendono ognuno più consapevole che scrivere non è far restare il pubblico con le mani intrecciate "fino a quando lo dirò io", ma è un gioco più serio che ha bisogno di costanza, cura pazienza e senso critico, fatica e leggerezza: Insomma che necessita di tutte quelle cose che servono per coltivare un hobby o lavorare in una banca, far durare un matrimonio ed anche una relazione extraconiugale,cucinare e fare sport, vivere in una città o allevare figli, o perchè no, fare una cura se le transaminasi sono alte - e insomma ogni altra cosa che si vuol fare nella vita..

    Eccetto, continuare a "non vivere" aspettando pensando a quanto i comunisti siano stati disumani si siano comportati come i cani il 20 febbraio.. Ma era pur sempre il compleanno di qualcuno d'estremamente speciale ed importante..

    Che dire?

    Occorre portare pazienza.

    E pensare che, qualcuno c'era illuso che qualche altro non avesse capito abbastanza..Lo chiamavano frutto acerbo, magari da far giungere ai 60 anni e consegnare un bel mazzo di fiori avvolto in un cellofan; del resto, intanto la "normalità" può continuare in quanto c'è pace e serenità..

    Per tutto questo qualcuno deve continuare a vivere barcamenandosi come può..Qualche altro deve rinunciare persino a respirare..

    Un giorno o l'altro si stancherà di trascorrere il sabato sera a giocare a calcetto anzichè vivere una vita vera..

    Questione di tempo...Giusto così?Così è giusto?

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  5. anonimo24 febbraio 2010 alle ore 01:22

    Già..Pensavo anch'io ai figli..

    Ad un padre amorevole che si prendeva cura di sua figlia Al tempo in cui le scuole di scrittura non esistevano..E non perchè non sene ravissasse la  necessità, all'interno d'una moderna industria i cui giovani scrittori non provenivano di certo da famiglie d'alto rango, ed i cui figli mostravano comunque d'essere dotati d'arguto intelletto..

    L'invidia e la mentalità ristretta dei piccoli paesotti di provincia,sembrava avessero avuto la meglio..

    Così,in definitiva, a loro dire, per accostare unoscrittore affermato capace di trasmettere le sue epserienze ed il suo Know - How ad una giovane in fase di formazione, smbrava non essere più necessario iscriversi a nessun corso (mica come noi scuola di specializzazione, scuola di scrittura creativa, laurea magistrale...mica la triennale no mica noi) Insomma a quelle allieve lì descritte dalla "bacchettonabigotta di turno"nonchè DOCUMENTARIO..Per lei era sufficiente frequentare un cenacolo, o più tardi un caffè letterario..

    Ai poveri ragazzi onesti talentuosi, così come agli stessi Insegnati Signori Universitari, la dittatura militare non concedeva altro che

    -o la censura

    - oppure l'esplulsione immediata dal medesimo ambiente universitario...

    Che quì le medaglie nel petto,davvero mica si raccolgono con i punti delle patatine e dei popcorn..

    Bensì con le minacce di Grave crisi economica che si sarebbe abbattuta per svantura e repentinamente sulla Mitica scrittura Argentina..

    Una colpa essere talleres de escritura argentina destinato all'èlite....

    O meglio all'unico Prof più amato del mondo..

    Quanto al futuro, hai ragione a man..è bello costruire, ma di tanto in tanto anche viversi non sarebbe male..Corvi permettendo..



    ps) quando pensi d'aver capito..è solo in quel momento che la tua mente incomincia a lavorare

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  6. UnUomoInCammino24 febbraio 2010 alle ore 14:46

    x Lenza:

    Oppovera, ti prendi del tempo per seguire il diario dell'orso?

    Epperché?

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.

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