Dicevo di _idi, newyorchese che vive a pochi km da casa mia, in mezzo ai monti. L'avevo conosciuta al gas, poi non venne più; incontrata al corso del giovedì, domenica siamo andati insieme,con _zzz, alla milonga di _ele.
Partendo dal gas, siamo arrivati al cibo. Nel corso del viaggio andando e tornando abbiamo parlato un po'. Siamo arrivati alla sua vita, a ciò che (non) si fa negli Stati Uniti e - specie - nel profondo di quel paese (c'è molta differenza tra LA o NYC e una paese dell'Oklahoma o del Kansas).
In pochissime parole
- i maschi si realizzano nel lavoro e facendo carriera; il piacere è il ... workaholismo
- il sesso è peccaminoso; ella ha una madre integralista protestante abbastanza invasata che disapprova decisamente che si sia lasciata andare a quel picere lascivo del tango. Inoltre le fa la predica regolarmente perché lei, che è libera professionista "ruba il posto ad altri uomini quando dovrebbe stare a casa, avere dei figli ed accudirli"
- il cibo è roba da debosciati, da effeminati
- la percezione comune è che l'Italia sia un paese povero "come il Messico" e che la qualità della vita qui sia bassa
- la vita nella provincia USA è estremamente bigotta, religiosa e puritana.
Un'estratto quasi casuale - da parte di una persona però che è libera e critica e con un'ottima mente e quindi abbastanza autorevole - che la rozzezza degli USA, unita al profondo inquinamento delle menti di natura religiosa, rende quello stato canaglia veramente il peggio.
Se quello è il loro rozzo modello di vita unitamente alle aspirazioni degradate e degradanti che lo animano - sono molto felice che essi pensino che qui c'è livello di vita basso. Maggiore è la distanza da questa canaglia consumista, violenta e parassitaria del resto del mondo e meglio è.
Con i loro parametri è un ottimo quanto involontario complimento.
(via lonestarsandstripes)
Mi avevano già parlato di te e francamente, non avevo mai avuto voglia di verificare le voci sul tuo conto.
RispondiEliminaMi rendo conto che forse i miei amici avevano ragione.
Sei davvero un qualunquista spara cazzate.
In pratica hai fatto un post sugli USA basati su una serie di luoghi comuni, inanellati senza remore e senza ritegno.
Hai tratteggiato la figura di una tua amica di presunte origini newyorkesi che è un concentrato di luoghi comuni sugli Stati Uniti.
La cosa più bella in assoluto è che tu voglia dare un'immagine della società americana come un concentrato di bigotti sessualmente repressi.
Peccato, unuomoincamino, che tu non sia mai stato negli USA e tu non abbia nessuna idea di quanto e in quale maniera si godano il sesso liberamente gli americani.
Stessa cosa per il cibo che tu sostieni per gli americani sia "roba da debosciati, da effeminati"... mah, mi chiedo che razza di americani tu conosca (ammesso che tu ne conosca davvero e non sia parto della tua fervida immaginazione...)
Se questo è il buongiorno del tuo nuovo blog, non c'è dubbio che ne vedremo delle belle.
Mi fai pena
Riporterò le critiche a _idi.
RispondiEliminaLe faremo capire che è qualunquista piena di luoghi comuni e sua madre non è vero che è integralista etc etc.
Hai ragione!
Commento autorevole e importante.
Grazie!
Meno male che esistono i commentatori così.
:)
Trolla, hai scritto una carriolata di vaccate, leggendo ciò che hai voluto leggere e poi scaricandoti.
RispondiEliminaPoraccio.
Devo dire che ci sono giorni in cui i tuoi patetici tentativi di offesa mi procurano grande soddisfazione.
Beh, paradossalmente, alla fine sai che ti dico?
Grazie! :)
Il punto, come al solito, è che tu emetti una serie di giudizi che derivano dal sentito dire e da una serie di tuoi pregiudizi che porti avanti come se dovessero essere verità incarnata. Questo tuo assolutismo, unito alla tua tendenza estrema all'"egoriferimento", ti rendono estremamente fragile ed esposto alle critiche, sia quelle sensate, sia quelle che non lo sono. Per come ti poni, però, sei indifendibile, ed in più d'uno te l'abbiam sempre detto.
RispondiEliminaAnche questa cosa del tango nel quale ti sei buttato a testa bassa, l'ennesima passione totalizzante che non lascia spazio a niente altro... Non è un gran buon segno in un uomo che dovrebbe aver passato i venti anni da almeno atrettanti.
Ho riassunto in poche righe almeno 50' di conversazione abbastanza fitta.
RispondiEliminaDi recente ho letto un libro in cui in più punti veniva descritta con grande efficacia e precisione la vita nella provincia degli USA.
La trolla scrive che io non sono mai stato negli USA e altre cazzate colossali omtettendo ciò che voleva omettere (ho scritto che a Chicago, a NYC o LA la vita funziona diversamente che in provincia).
> ti rendono fragile.
No, mi rendono attaccabile.
sul difendermi... oddio, per il momento ci riesco da solo, grazie.
Tango?
Le passioni non sono un buon segno?
Per uomini della mia età?
Mah, strano.
> non lascia spazio a null'altro?
Ehi, gas, montagna, cibo, natura, filosofia, impegno politico, musica, ...
Prima o poi, quando sarà il tempo, tornerà anche l'eros.
Null'altro? :)
Io vedo un sacco di persone grigie, spente, senza spirito vitale, non appassionate di nulla, routinarie, coi piedi sempre sprofondati nella terra.
Temo che abbiamo due visioni differenti della vita.
Comunque, benvenuta cara.
Mi fa piacere leggerti.
Appunto: hai letto UN libro ed hai parlato con UNA persona, e questo ti basta per scrivere sulla pietra le tue personali tavole della legge. Ora, è ovvio che tu cerchi di difenderti, quanto al riuscirci è tutto un altro paio di maniche.
RispondiEliminaPer finire, non ho detto che le passioni non sono un buon segno, ho detto che lo sono quando sono assolute e totalizzanti, dal momento che sono indice di uno scarsissimo equilibrio emotivo. Del resto, non è una novità, ma quello che ti ho sempre detto.
> Appunto: hai letto UN libro ed hai parlato con UNA persona
RispondiEliminaAlahambra, scusa la franchezza...
Ma tu cosa pippero ne sai di cosa ne so io degli USA, di quante persone, quanti viaggi o altro?
Dovrei raccontare alcune cose carine che mi raccontavano alcuni colleghi delle sedi USA e alcuni amici italiani andati là a vivere.
Sempre con fortissime differenze tra le grandi città e la provincia.
Quanto alle passioni totalizzanti...
Ohibò! Mi piacerebbe avere alcuni parametri. Per capire.
Le passioni sono passioni.
Il tango ora mi appassiona molto. Anzi, moltissimo.
E quindi?
Parliamo un po' di te?
Hai delle passioni?
Hai interessi artistici o creativi?
Perché questa attenzione nei confronti del livello delle mie passioni? E le tue?
Quante ne hai? Quando le pratichi?
C'è un atteggiamento comune, lo descrive anche Daniel Samuelson in un suo libro, quello della s__za maestrina.
Quel libretto è spassoso per la fine ironia ebraica che lo connota.
Quel pattern caratteriale cmq è noto.
Insomma, grazie per l'interessamento, ma questa pagina non ha come soggetto "Ho un problema emotivo per passioni totalizzanti, che ne pensate".
Sto veramente bene e ringrazio, per questo rinascimento, A-Woman che mi ha lasciato.
Il rinascimento dovuto a una passione è un problema per te? Mi dispiace. La sublimazione l'ha scoperta un tale di Vienna penso qualche giorno fa... ;)
Il fatto che abbia un carattere emotivo ha pro e contro.
Essere centrati su se stessi e pensare che tu sei il centro del tuo mondo, non AMan / UUiC.
Capirai... se questo lo chiami "Rinascimento", figurati che razza di persona eri prima.
RispondiEliminaTra le varie città degli USA che hai dimenticato di citare, quanto a modernità e ampiezza di vedute (cose di cui purtroppo tu difetti), hai dimenticato di citare:
Boston
New Orleans
Seattle
Washington
Philadelphia
San Francisco
MIami
Tutte città degli Stati Uniti ricche di storia, cultura e apertura verso il mondo esterno.
Se poi per te queste realtà sono "minori" e ti piace immaginere (eccome se ti piace) gli USA come un insieme di 2 o 3 città in un mare di bifolchi ignoranti è un altro discorso: ognuno rappresenta a se stesso e agli altri il mondo che meglio lo rappresenta...
Don't worry uomoincammino, ma quando parli sei troppo generico e troppo superficiale per essere credibile.
Come vedi, trollallero, mi diverto a leggere le tue stupidate e fare un po' di pratica di interazione con bloggabbestia.
RispondiEliminaOgni tanto 'sta robba permette di capire di essere fortunati per non essere degli anonimi bifolchi (grazie per ciò che hai espresso, ti si addice) senza palle, piccole menti scadenti animate dalla propria peristalsi a ph basso.
Grazie per avermi insegnato che non esistono solo NYC, LA etc.
'zzo non lo sapevo.
Io? Certo, come tutti. Ricamo ad esempio, mi interesso di miature e modellismo, gioco di ruolo spesso e volentieri, leggo un sacco, amo i puzzles e ho una qualsi venerazione per i cavalli. Solo che non lascio che alcuna di esse prenda il controllo di me. Equilibrio appunto.
RispondiEliminaDi te, Uomo, come al solito, so quello che dici, nè più nè meno. Non è colpa mia se il quadro che ne esce è decisamente triste, avvilente direi quasi.
Al centro del mio mondo? Ovvio che non ci sei tu, ciò non toglie che se di quando in quando torno a leggerti mi vien voglia di lasciare in commento io lo faccia.
Ah, dimenticavo i parametri. Per te la passione è come una tormenta di neve, che spazza via tutto che non sia se stessa, vento che sibila, visibiità zero, perdita dell'orientamento. Una cosa che squassa, ma che quando è passata lascia ben poco se non una vaga sensazione di estremo. Per me la passione è una nevicata lenta ma costante, fiocchi grandi che scendon lentamente a sufficienza da permettere di seguirli con lo sguardo gustandoseli in santa calma. Qualcosa che quando è passata lascia gioia e beatitudine.
Bella la tua descrizione delle passioni tue e mie.
RispondiEliminaC'è ovviamente molto dell'aspetto assolutamente personale con cui le viviamo.
Vedi, la soavità è per me fondamentale ma può essere percepita solo se è contrastata da ciò che è il suo duale, ovvero gli eccessi, gli estremi.
Almeno, così funziona certamente per me.
Sturm und Drang dicevano i romantici. Tempesta ed Impeto.
E quello è ciò che mi fa vivere.
Se devo pensare alla maturità, al post passioni, penso al volto di un capitano di mare, rughe e cicatrici fuori e cuore e saggezza dentro.
Mi dispiace che le esperienze forti, di vetta ti abbiano lasciato "visibiità zero, perdita dell'orientamento, una vaga sensazione di estremo".
Io sono stato molto più.. fortunato.
Ti sei perso la cosa importante del mio discorso, come al solito: "lascia ben poco".
RispondiEliminaNon è la tempesta di per se stessa, è il fatto che non rimane niente, ma è solo una condizione effimera e decisamente fine a se stessa. Inutile insomma, un grande spreco di risorse e niente più.
La tempesta che non lascia niente, ma è solo una condizione effimera e decisamente fine a se stessa...
RispondiEliminaMi dispiace Alahambra che tu le abbia vissute così.
Io sono stato più fortunato.
Ci sono un sacco di sprechi e cose insensate che adoro.
Ad esempio alpinismo e danza sono tra le mie preferite.
Alahambra, tutto tempo, energie e risorse sprecate, eh!? ;)
Com'è che si dice? Non c'è peggior sordo di chi non vuol sentire.
RispondiEliminaTi rifiuti, al solito, di andare oltre la superficie di quello che scrivo.
Non importa, alla fine è uno spreco da parte mia cercare di dialogare con te. Solo, capisco perchè poi rimani inesorabilmente da solo, con ancora un solo amico che ti asseconda (o ti sopporta, non lo so)
Alahambra, francamente, se fossi in te inizierei a farmi qualche domanda su ciò che scrivo.
RispondiEliminaRimanere inesorabilmente solo.
Mh!?
Guarda che poiché il tempo a disposizione per la rete (web) è quello che è (e pure ridotto ultimamente) deliberatamente e volutamente (e pure ideologicamente) curo esclusivamente rapporti reali a completo discapito di quelli "virtuali".
Anche su questo, ciò che per te è un aspetto negativo per me è un aspetto ampiamente positivo.
A me piace un sacco passare dalla solitudine serena e beata alla "balotta" con gli amici delle varie cricche adorabilmente squinternate che frequento.
Comunque apprezzo il tuo impegno a voler migliorar la mia vita.
:)
Dimenticavo...
RispondiEliminaSolo una persona una del mio giro di relazioni reali conosce questo diario.
Solo _zzz legge qui.
E questo m garantisce veramente di poter scrivere liberamente.
Tengo rigidamente separato reale da virtuale.
E tendo sempre più a rifuggire dal secondo (un sacco mi menano che non ho un profilo su FB e me ne infischio, al virtuale preferisco il reale, come da SEMPRE scritto e affermato).
Il reale è MOLTO meglio della fantasia e del virtuale.
Pure tu ed io che ci frequentiamo da tanti anni siamo... conoscenti puramente virtuali.
Alahambra, magari apriamo un confronto su ego, passioni, equilibrio etc. .
RispondiEliminaCiò che scrivi è avvocato da non poche persone.
Ad esempio ego e passioni sono stati molte volte demonizzati.
Il mio pensiero è : dipende.
Osservarli e comprenderli e poi andare oltre. Ma la parola centrale è COMPRENDERLI.
Trollo, non ti agitare che non ti fa bene, poraccio.