domenica 3 aprile 2016

Globalizzazione (e cibo)


  • La globalizzazione è la più grande occasione per l'Italia per tornare ad essere se stessa.
    Matteo Renzi

Quando la settimana scorsa ascoltari al giornale radio la puttanata per rimbambiti emessa dal presidente del consiglio in occasione dell'inaugurazione di una centrale elettrica costruita? progettata? da italiani in Nevada (*), io mi sono reso conto del grado orribile di indottrinameno sì global che viene impartito alle masse da mane a sera.
Ma per questi furbastri parassiti ai vertici - le famose elite massoniche e (post)comuniste che lavorano a questa ingegneria sociale globale crescitista e sostituzionista - cosa vuol dire essere italiani? I politicastri evcuano insulsi slogan per stupidi, menzogne, falsità che è ciò che esattamente il_bobbbolo vuol sentirsi dire. E vissero idioti e giulivi e poi sostituiti.

La settimana scorsa avevo preparato una buona cenetta Italiana con ingredenti di contadini vicini e italiani.
  • Insalatina tiepida di primule, tarassaco e radicchio di campo, con guarnitura con sesamo e balsamico.
  • Risotto al carnaroli bio con carciofi.
  • Finocchi gratinati al forno alla moda della Checca con rosmarino e sospetto di capperi.
UnBipedinone è  arrivato dalla pedata e tra dieci minuti saremo a tavola:  gli ho preparato un bel pranzetto Italiano  con ingredenti di contadini vicini e italiani.
  • Polenta di farina di mais bio Marano macinata a pietra e cotta in paiolo di rame (siamo a 1h e 25').
  • Umido leccabaffi  di fagioli borlotti bio con salsiccia all'aglio e Barbera.
  • Cavolfiore a km pochi arrostito con limone.
Sbaffata l'ultima porzione di polenta, prendere il tagliere di legno (v. immagine), applicarlo energicamente sulla testa di politicastri, scafisti, scafisti cattocomunisti, invasori, demagoghi, collaborazionisti e sìglobal in genere.
Qui sotto una testimonianza inviatami da _zzz sulla follia sì global  e del fatto che la cultura, l'essere italiani rimane una scialba etichetta insipida priva di alcun contenuto.

Costigliole d'Asti.
Di ritorno a casa mi fermai da un amico ristoratore che non vedevo da alcuni anni, e che sapeva cucinare una leggendaria peperonata. Volevo riassaggiarla per rinfrancarmi dal viaggio estenuante che stavo terminando; invece, con sommo disappunto, consumai una peperonata tremenda, del tutto insapore. L'abilità dello chef era fuori discussione, ma chiesi lo stesso spiegazioni di un simile impoverimento di gusto. L'amico mi spiegò che non utilizzava piú la stessa materia prima con cui faceva quella peperonata: i peperoni quadrati d'Asti... Presi atto che la favolosa peperonata era sparita e mi riavviai verso Bra. Passando per uno di quei tratti di statale dove ci sono ancora serre, mi volli fermare: lí una volta crescevano i peperoni quadrati d'Asti! Cosa diavolo c'era, adesso, sotto quei teli di nylon? Incontrai un contadino, che mi confermò che appunto là, fino a pochi anni prima, si coltivavano quei magnifici ortaggi. Ma ora non piú; e mi disse in dialetto: «Non conviene, gli olandesi costano meno cari e nessuno ce li compra piú i nostri! Dànno lavoro ed è tutta fatica buttata al vento!» «Ma allora - replicai, - cosa coltivate ora?», sorrise: «Facciamo crescere bulbi di tulipano! Poi li spediamo in Olanda per farli fiorire!» Sobbalzai. Toccavo con mano i paradossi dell'agroindustria combinata con la cosiddetta globalizzazione...
Carlo Petrini

108 commenti:

  1. Che dire ?
    Tra l'enunciato assurdo di Renzotto e il capovolgimento delle colture testimoniato da _zzz, c'è la scena domestica intima, calda, perduta nel tempo.
    Sorrido.
    Senza iniezioni di pilla ( reddito di cittadinanza ) a sostenere i piccoli vizi di un popolo che si sta risvegliando a colpi di secchiate in faccia, la sovrastruttura di carta crollerà, e sotto di essa rimarranno i suoi servi lecchini.

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  2. La cosa che io non capisco di questo modello marcio, patologico e' che le aziende del Parmigiano Reggiano rischiano di chiudere se non vendono a russi e ciaini, che una centrale elettrica in Nevada debba essere costruita da italiani.
    Mi viene da bestemmiare solo a pensarci.

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    1. E' la realizzazione progressiva di 1 solo mondo ( economico, sociale ) integrato, verso un unico, effettivo, Governo mondiale.
      Un'unica, smisurata e tossica metropoli.
      Il trucco sta nel fatto che, come abbiamo rimarcato millemila volte in questo blog, per renderci tutti uguali devono depurarci di tutte le differenze, cioè di tutte le identità fino a quelle più intime, biologiche.

      Uomo ?
      Donna ?
      Cibo ?

      ...

      Molta importanza ha, ed avrà in misura progressivamente maggiore, l'includere gli Homo in una Realtà Virtuale progressivamente più seducente e dettagliata.

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    2. Marco: "Molta importanza ha, ed avrà in misura progressivamente maggiore, l'includere gli Homo in una Realtà Virtuale progressivamente più seducente e dettagliata."

      Bravo! Questa tua affermazione mi riporta alle crescenti dipendenze dei giovanotti dall'intrattenimento virtuale dei videogames.
      I sempliciotti si soffermano sulla pochezza di chi cade vittima di quel meccanismo e, se sono moralisti a sufficienza, attaccano con la solita solfa sui ggiovani che "non sono più quelli di una volta". Più serio sarebbe chiedersi cosa sostituiscono i videogiochi nel mondo virtuale che non è più a disposizione dei giovanotti stessi nel mondo reale.
      Noi ex-giovani avevamo accesso a ambienti e situazioni che non esistono più e che potevano dare soddisfazione a certe spinte istintuali degli umani "in età evolutiva" (in particolare i molto-ex giovani). Ad esempio, il MKS decenne scendeva al Po e costruiva cose e faceva altre cose con mezzi di fortuna mentre fantasticava come un pazzo come ogni bambino/ragazzotto deve fare se vuole crescere più o meno normale. Al decenne attuale, per una serie di ragioni, quella possibilità è preclusa, ma non è rimossa l'esigenza. Dunque? Dunque lo strepitoso successo di Minecraft (giusto per fare un esempio).

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    3. Ottimo, MKS.
      E Minecraft, nonostante possa dare dipendenza da tribe ( mi pare sia un effettivo multiplayer massivo ), perlomeno ha pure una caratteristica costruttiva.
      Al contrario di molti prodotti chiusi, in cui i giocatori possono esplorare e interagire il mondo predefinito.

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    4. Sì, Minecraft ha questo aspetto creativo. Anche certi giochi predefiniti, in ogni caso, possono soddisfare certe esigenze che sono ormai negate dal mondo reale -- ad esempio quella della esplorazione. Poi si potrebbe aprire il capitolo dei giochi mirati allo scontro violento, trasposizione virtuale delle azzuffate di un tempo, quelle alle quali i genitori davano il giusto peso (oggi partono subito le denunce e così i vari educatori - genitori inclusi - finiscono per reprimere i normali istinti che portano i più giovani a quei confronti che, occasionalmente, possono provocare anche qualche abrasione o qualche dente rotto).

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    5. Sì.
      Il free roaming è ottima cosa.

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  3. Essere contro la globalizzazione è come essere contro il cattivo tempo. Da dove viene il ballo che ti appassiona? Il PC che usi per scrivere questo post? E dico questo a prescindere dai vantaggi o svantaggi elencati dal presidente del consiglio o da te. Siamo contaminati e contaminiamo. Poi esistono le scelte. A me andare al giapponese piace ma all'indiano no. E benché sia nato a Torino detesto la bagna cauda

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    1. > Essere contro la globalizzazione è come essere contro il cattivo tempo

      No
      Perché la globalizzazione viene preparata, costruita, implementata e imposta, accettata e condivisa dalle masse (non faccio demagogia anticasta pentastellata) con una serie infinita di atti, da quelli quotidiani, a quelli economici fino a quelli normativi e di (anti)politica ester(ofil)a.

      La mia posizione e' chiara: se ora siamo 30% verso l'Italia e 70% verso l'estero bisogna tornare ad un sano 90% italiano e 10% estero.

      Siamo contaminati?
      Primo: il termine ha accezione negativa e non positiva come i si' global senza carattere e senza identita' spacciano. Il primo inquinamento e' quello concettuale e linguistico.
      Secondo: e' possibile decontaminarsi, passare dal subire al discernere e allo scegliere.
      Terzo: il primo atto politico e' quello della destinazione del proprio reddito, quello del cibarsi.

      Tutta questa porcheria estera rimarrebbe all'estero
      1 - se gli italiani non la comprassero
      2 - se gli italiani fossero in numero sostenibile eavessereo automomia e sovranita' alimentare.

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    2. con una serie infinita di atti ...

      non consapevoli ( se consideriamo la Consapevolezza, assoluta, impossibile da raggiungere nella sua totalità - dovrebbe rispecchiare in toto la Realtà, quindi la Verità - allora diciamo che molta ggente nemmeno vuole rimboccarsi le maniche nella costruzione di una propria approssimativa consapevolezza, costruzione di un modello approssimativo - e potenzialmente fallace, ci mancherebbe - della Realtà estesa ).
      Da cui, tutto il resto.

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    3. Ok ma tu balli il tango e non la mazurka. E, ripeto, non tutto quello che viene dall'estero come cibo è merda. Noi siamo anche il paese del vino all'etanolo per dire

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    4. Poi tu cito Petrini che io conobbi da adolescente. Vai in un suo presidio slow food, per fare la spesa non basta il plafond della mia carta di credito. Dalla rivoluzione proletaria all'imprenditoria che deruba. Beh, in effetti forse è più comunista adesso

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    5. Stai degradando nel qualunquismo antinazionale, Francesco.
      Il vino italiano è il migliore del mondo per qualità e varietà.
      Andando nei supermercati di Rīga, però, ho notato che i viticoltori ''italiani'' non sanno esportarlo : più ampi gli spazi per il vino francese, spagnolo, portoghese, georgiano, persino tedesco ( ! ) e d'oltreoceano.

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    6. x Marco Poli:
      > molta ggente nemmeno vuole rimboccarsi le maniche nella costruzione di una propria approssimativa consapevolezza

      Al GAS che per quanto piacevole richiede un minimo di impegno, quanti kompagni dei diritti del più tutto per più tutti, rivoluzionari a ciance colle vite degli altri, svignarsela?! Blaterare è facile, l'arte è difficile.

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    7. x Francesco:
      Ho scoperto dopo che si trattava di Carlo Petrini, visto che _zzz mi mando' solo il testo senza l'autore che ho gugglato in seguito. La prima versione della pagina era priva di menzione dell'autore.

      > non basta il plafond della mia carta di credito
      Guarda, storicamente l'operazione alla base del consumismo e quindi della modernità liquida è stata quella di comprimere in ogni modo possibile, ad ogni costo (compresa la distruzione del settore primario e la sua trasformazione depravata in reparto industriale della chimica di sintesi, delle biotecnologie del cibo di merda e tossico Frankestein) il reddito da destinare all'agricoltura ovvero all'alimentazione. Esempio: un litro di latte costa fino a 2€/l al consumo, le stalle ne prendono a stento 0,30€ e sempre di meno,siamo a meno di un settimo.

      Molto semplicemente
      o – tu credi che l'unico canale sia quello delle boutique del cibo (tipo Eataly e altre nefandezze del genere che sono esattamente il massimo della perniciosità per le piccole imprese contadine di eccellenza proprio per il modello aberrante che esse propongono (si veda la mostruosità della Fabbrica Italiana COntadina che si vuole realizzare nel capoluogo emiliano, addirittura lo chiamano col loro nome,ora. Tu sottolinei che deruba i consumatori, io che deruba i produttori.
      o - Tu NON vuoi tagliare altri consumi voluttuari / di beni posizionali per destinarli all'acquisto di ciò che è massimamente importante, il primo atto politico, quello del cibo.
      o – Sei felice di vivere in un tumore antropico, una neoplasia artificale e artificializzante che, come tutte i centri urbani che non siano piccoli, come stranoto in ecologia profonda, è IL Problema e la causa di molti altri problemi: semplicemente ogni metropoli è il primo sistema ecocida e quindi anche di distruzione di ciò che è attinente attivita' biotiche e fotosintetiche quale la piccola agricoltura ecologica.
      o – infine la proposta: a questa pagina di retegas.org imposta Lombardia:Milano nel filtro di ricerca o otterrai 103 tra GAS, reti di GAS, etc. tra i quali un GAS vicino a te, che ti proporra' del cibo sostenibile, ecologico, molto spesso eccellente e bio a prezzi equi per i produttori e che sono sostenibile dai consumatori (NON sono i prezzi piu' bassi possibili come nei GA).

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    8. x Francesco:
      > Ok ma tu balli il tango e non la mazurka

      Il tango è italiano per almeno metà.
      Anzi, dal punto di vista dei direttori di orchestra, dei compositori, a spanne, direi anche per un 65%.
      Infatti è nelle mie corde. Solo alcune danze popolari italiane le trovo altrettanto potenti, che mi fanno risuonare anima e corpo: De Mare, Pugliese, Di Sarli, Canaro (ovvero Canarozzo), Razzano, D'Arienzo, Troilo, De Caro, Corsini, Piazzolla. E' sufficiente o continuo?
      Ovviamente non tutto ciò che viene dall'estero è merda ma, a maggior ragione, è merda pensare che i problemi di globalizzazione, di omologazione, di industrializzazione sociale, di distruzione culturale e quindi identitaria dovuti alla globalizzazione e allo sradicamento delle masse che già brillanti sono non state, stordite, manipolate, programmate pro globalizzazione e quindi sostituzione (ciò che è ugualizzato non può che essere scadente – l'eccellenza per definizione è disuguale – e può essere sostituito).
      Qui e ora serve MENO, compresa MENO globalizzazione.
      Torniamo sempre lì, a quel meno qui e ora che è incompatibile con il più dei crescitisti, tecnoprogressisti, massmigrazionisti sostituituzionisti, natalisti e adepti di altre neoreligioni.

      Ah, dimenticavo: tra le altre cose, quando sei forte ti puoi aprire un po', abbassare le difese (non parlo solo di rapporti con estranei, perfino il tantra osserva che uno dei piu' grossi problemi nelle coppie e' la mancanza di aura, di carattere, di autonomia personale, di identità).

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    9. il vino italiano è buono e io bevo al 95% solo vino italiano. peraltro negli scaffali della GDO c'è quasi soltanto vino italiano. quindi non c'è nessun livore antinazionale. ma che ci siano stati decine di morti perché dei contadini cuneesi (lo dico ad uso e consumo di chi ha simpatie leghiste, CU - NE- E - SI) si erano messi in testa di guadagnare qualche lira è un dato storico

      https://it.wikipedia.org/wiki/Scandalo_del_vino_al_metanolo_in_Italia

      detto questo, io la merda cerco e tendo a non mangiarla. ma quella del buon contadino o del km zero o del naturale è una bufala. ti suggerisco queste letture

      http://bressanini-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/

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    10. Il km 0 può funzionare se esiste un rapporto diretto ( di fiducia ) tra i produttori e i consumatori, vedi GAS.
      Sennò è fede.

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  4. Fare la spesa no global diventa sempre più difficile. Io l'altro giorno mi sono portata a casa senza accorgermi un prodotto oltreoceanico, che naturalmente si produce anche in Italia.
    Mangiare pere cilene non è globalizzazione, è follia globale.

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    1. I politicanti, i ''giornalisti'', e i loro seguaci appassionati ti hanno spiegato che devi mangiare le pere cilene ( sostenendo un mercato globalizzato ) per evitare che scoppi un'altra guerra mondiale.

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    2. x Silvia:
      > Fare la spesa no global diventa sempre più difficile
      E' un percorso ad ostacoli, un campo minato.
      Quando devo andare alla GDO – succede anche a me! ;) - io divento un lettore feroce di etichette.
      Anche dei prodotti simil italiani: ad esempio, nei prodotti dolciari da forno industriali quasi tutti ora vanno avanti a base di merdolio di palma. Se lo trovo negli ingredienti lo rimetto sullo scaffale (fortunatamente col GAS abbiamo piccoli produttori bio locali che lavorano molto bene, a volte col burro a volte coll'olio di semi di girasole bio).
      Non di rado così non ci sono prodotti italiani al che io rinuncio, cambio menu, etc. .
      Pere cilene, fagiolini egiziani, rose keniote, limoni sudafricani, fagioli cinesi, wassertomaten olandesi, mozzarelle fatte con latte francese, albicocche spagnole, fragole marocchine.
      Non entro poi nella follia del calendario, tipo pere a maggio, fragole a ottobre, ciliege a marzo etc.

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    3. pizze hawaiane ideate in Canada

      > devi mangiare le pere cilene ( sostenendo un mercato globalizzato ) per evitare che scoppi un'altra guerra mondiale

      In realtà è più complesso e subdolo.
      Le armi della globalizzazione sono sottili, molteplici, sinergiche. Molto spesso rivestite di una glassa buonista, pseudo solidale (non ricordo se qui dentro avevo accennato al problema Funky Tomato nei GAS sul quale io presi una netta posizione 'nazifascioleghista', oppure, penso, ai meloni Coop senegalesi, dopo che qui abbiamo messo in ginocchio con la distruzione edilizia i produttori di meloni del ferrarese e del mantovano, distruggendo una quantita' enorme di piccole imprese contadine, spaccandone i campi con strade, capannoni, con villettopoli e grandi centri commerciali che vendono meloni di non so che cazzo di merdosa parte del mondo, eccetera eccetera).
      Ugualizzi un produttore italiano di pere con uno cileno e una volta che hai messo in ginocchio il primo, lo puoi manipolare,sostituire dopo averlo parassitato. Alla fame, magari, ti vendera' a prezzi infimi i suoi campi così poi sopra ci fai un outlet oppure, la cooperativa dei lompagni, un bel condominio per invasori.
      Le grandi strutture parassitizzano come possono, sempre, in ogni modo possibile.

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    4. Tutto vero, quello che dici.
      Ma una delle stringhe di presunta, ASSOLUTA verità memorizzate nelle menti dei cittadini occidentali, consta di ''non c'è alternativa alla progressiva integrazione economica detta 'globalizzazione' se non la guerra'' e ''questo sistema è imperfetto, ma è il migliore possibile''.
      Con pace eterna dell'intelletto, della coscienza, e del cuore.

      Ugualizzi un produttore italiano di pere con uno cileno e una volta che hai messo in ginocchio il primo, lo puoi manipolare,sostituire dopo averlo parassitato.

      Puoi sostituire ''produttore di pere'' con ''essere umano'', che funziona bene allo stesso modo.

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  5. Mi passi la ricetta dell'umido di fagioli?
    In valcava ho comprato un paio di cotechini da un produttore locale, potrei cucinarli così! :)

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    1. Per i cotechini io sempre sulla ricetta tradizionale, ovvero bolliti in pentola.
      Preferisco il pureà di patate alle lenticchie, devo dire.

      Ricetta fagioli in umido.
      Ci sono due versioni, una con semilavorati, una da zero. Scriverne due è troppo lunga, ti faccio la seconda.

      Scrivere una ricetta bene è un lavoro lungo e che richiede impgno. Ti butto una traccia.

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    2. Umido leccabaffi di fagioli borlotti bio con salsiccia all'aglio e Barbera
      da 4 porzioni medio piccole a due molto robuste

      1 – Soffritto di cipolla a piacere (guanciale un po' se piace, e/o olio xv di oliva) e con un paio di spicchi d'aglio proprio infine (aglio non deve arrostire);
      2 – Far rosolare la salsiccia a cilindretti (ca. 2cm di altezza), ca. 45 cm. io ho un piccolo produttore locale che produce 'sta salsiccia fresca all'aglio che è una cannonata in sé;
      2 – aggiungere ca. 150g di passata di pomodoro (la mia bio è autoprodotta);
      Per una preparazione piu' veloce 100g di salsa di pomodoro gia' pronta (l'avevo preparata ieri sera);
      3 – aggiungere ca. 400g di borlotti lessati (dritta: se vuoi lavorare bene coi legumi MAI quelli in scatola, sempre secchi e fatti rinvenire prima e lessati prima, stamani ho lessato a vapore quelli del bio contadino locale che avevo in congelatore, tenendo l'acqua di cottura);
      4 – a piacere ¼ di dado carne oppure sale (uso il marino integrale);
      4 – salvia – rosmarino – origano;
      5 – un po' di peperoncino (se piace);
      5 – coprire bene tutto con un buon Barbera (da usare poi a pasto) e far asciugare a piacere. Avendo fatto una polenta CDC e volendoli un po' piu' umidi ho tenuto un po' umido aggiungendo un poco di brodo di fagioli che avevo tenuto, il resto in congelatore per la prossima panissa o per la prossima minestra in brodo vegetale.

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    3. perfetto, gentilissimo, grazie.
      i legumi in scatola mai, sono osceni al gusto e alla vista.

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    4. ho tutti ghi ingredienti autoprodotti, mi manca solo la salsiccia. :(

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    5. Cara Silviaccia, io lo se che tu sei in gamba e che hai preso tante belle cose dai tuoi che avevano la sapienza del saper usare le mani, del farsi le cose (eccellenti) da sé.
      Beh, il porco di propria allevamento e produzione, è sublime, li si arriva all'olimpo della Cucina. :)

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    6. scusa Uomo bio ed il dado carne?? lo fai tu oppure è tutto glutammato moltooooto bio?
      ciao :))

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    7. traccia di ricetta, Esse.
      Prima o poi invierò ad autoprodurmi l'estratto di carne per brodo come fa già un amico.
      Dado che uso senza glutammato, quando lo uso.

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    8. ma non esiste in commercio, anche quando trovi la dicitura bio o senza glutammato etc...
      io lo faccio, con il Bimby uno strumento notevole per tantissime cose culinarie, sopratutto se essendo intolleranti ad alcuni cibi, bisogna farsi tutto da se, pane compreso.Ma è un prodotto estero e consumistico non penso che potrai comprarlo no?

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  6. Petrini for president.
    Senza qualità delle materie prime non c'è chef che tenga.
    se Assaggi gli hamburgher fatti con la mucca allevata dal mio amico non riesci più a mangiarne altri.

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    1. Tant'è che alcuni cuochi, da tempo iniziano ad avere i propri orti oppure produttori dedicati. Con robaccia non vai da nessuna parte,come testimonia Petrini collo stesso cuoco che una volta faceva la stessa peperonata ma con peperoni di qualita'.

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  7. Il mondo cambia. Adesso in Italia si produce birra di qualita', un tempo l'avresti detto?

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    1. Sono assai ignorante in fatto di birra.
      So che ci sono alcuni birrai artigianali che lavorano bene. Anche se - se ho capito bene ascoltando qualcosa alla radio - molti semilavorati sono ancora stranieri. Non c'e' ancora una filiera completa della birra in Italia.
      POi a me_mi piace il vino, la birra solo un po' d'estate quando e' molto caldo. Sono un pessimo e scarso bevitore di birra.

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    2. Lorenzo il fatto e'che una volta il prosciutto crudo si mangiava una volta alla settimana, ora invece bisogna ingozzarsi di carne ogni giorno. (Io no).

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    4. Lorenzo: "innovazioni e lussi prima impensabili come il gabinetto in casa".

      Questo mi fa tornare alla mente una frase che sentii esclamare decenni fa da un mio zio (fratello del mio nonno paterno, deceduto da tempo): "V'i outer si'lmà chi di scarus: si' q'i fora'ntl'ort e'ndè'n ca'a caghè!". Mica scherzava. E, pensa te, secondo me aveva pure almeno un po' di ragione!

      (Traduzione su richiesta per i forestieri. Ah... tranne che per i troppi che, in tv, impongono i loro dialetti senza tradurre per me.)

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    5. MrK rassegnati, come disse Pasolini " non è Napoli che deve diventare europea o italiana ma sono gli europei e gli italiani che devono diventare Napoletani " cordilItà

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    6. I produttori ''italiani'' di birra artigianale sono numerosi e molto bravi.

      @ Uomo : dobbiamo fare una serata alla [ Birreria Amadeus ], vedo che devi recuperare.

      ;)

      ===

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    7. S., mi rassegnerò quando sarò morto. Anzi, neppure allora, perché chi è morto semplicemente non è, quindi non può neppure essere rassegnato. Senza contare che i fatti restano fatti, rassegnati o non rassegnati, e la tracotante invadenza di chi impone il proprio dialetto agli altri in casa loro (anche televisivamente, cinematograficamente, musicalmente...) dando per scontato che quelli si "adeguino" è un fatto. Non mi è ancora capitato di sentire una trasmissione dove qualche Piemontese dice le sue cose in piemontese dando per scontato che tutti le capiscano, laddove mi è capitato infinite volte nel caso di idiomi diversi (romanesco in testa, ma non solo). Osservazione di dati di fatto.

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  8. Mah...
    Vivo in Friuli, mais ovunque. Sarà mica prodotto italiano il mais no? O i pomodori per la salsa del tuo GAS saranno mica italiani... o le patate per la purea del tuo cotechino... italianissime pure quelle...

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    1. Il problema delal distruzione dell'agricoltura dopvuto alla monocultura. Alcuni GAS in provincia di Milano, lessi, non riuscivano piu' a trovare produttori di ortaggi. Tutto distrutto. Alucni di essi, si sono messi in gruppo e hanno sostenuto alcune nuove imprese avviate da ragazzi. Tutto da rifare.
      Il mais fu importato dall'America, come i fagioli, le patate, i pomidoro. Ma alla fine vennero coltivati e selezionati qui e prima NON esistevano.
      Che e'assai diverso da far arrivare in aereo pere dal cile quando ci sono decine di varieta' di pere italiane, ci sono limoni italiani molto migliori di quelli sudafricani, ci sono i peperono quadrati di Asti che non sono le porcherie di serra dei Paesi Bassi eccetera.
      Tutta roba che esiste ed e' migliore, superiore. Solo che la massa ha in mente solo una cosa: spendere il meno possibile per il cibo per sperperare i soldi in cazzate inutili e deleterie.

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    2. ma come vedi, abbiamo importato cibi che adesso tutti definiscono italianissimi. e non lo sono. a quelli di Alahambra aggiungerei il kiwi, che in Italia adesso viene coltivato ovunque ma mi pare che venga da abbastanza lontano....

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    3. Lorenzo sto solo cercando di dire che anche prodotti che tutto erano tranne italiani lo sono diventati. Una globalizzazione ante litteram se vuoi.
      Se è il tempo ad essere un fattore discriminante in questo senso allora stai tranquillo che i nostri eredi considereranno italiano ciò che adesso a te suona alieno e insopportabile.
      Tutto qui.

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    4. nei circoli ARCI di certo non mangiano il sushi, tanto meno nella parrocchietta. almeno su questo argomento evita di toccare il cattocomunismo, che non c'entra nulla. a proposito, la pizza è napoletana, quindi borbonica, con l'Italia e il suo patrimonio gastronomico non c'entra un fico secco.

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    5. aggiungo che Le Bionde, si trovano anche in sicilia, visto la dominazione Normanna viceversa molte donne brune ed anche di colore sono Norvergesi, sopratutto dopo che gli italiani sono immigrati. Tutti cattocomunisti questi italiani, ma vedi tu...

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    6. comunque uomo, io credo che se questo tuo diario vuole continuare ad avere un senso devi mettere alla porta Lorenzo o contenerlo quanto meno. è una persona che non dà alcun contributo. meridionali, settentrionali, comunisti, fascisti, cattolici, uomini, donne, dipendenti pubblici, privati, pensionati, imprenditori, partite iva, disoccupati. ce n'è per tutti. per carità, di per sé è anche lecito. l'Italia sopporta gente come Sgarbi, può sopportare Lorenzo. non è compito mio o nostro indagare sul vissuto del blogger più prolifico del tuo diario. può essere rimasto traumatizzato dal rifiuto avuto nel 1984 dalla compagnuccia della sezione del PCI di Cinisello piuttosto che dal licenziamento in tronco della sua ultima esperienza di lavoro dipendente.ma il punto è un altro. qua dentro tutti bene o male sappiamo chi siamo, che lavoro facciamo. più o meno ammettiamo anche i nostri limiti. esprimiamo posizioni. in questo tuo post ad esempio tu sostieni l'italianità del cibo, altri, forse la maggior parte direi, invitiamo ad andarci cauti. raccontiamo di birra, di kiwi, di mais, pomodoro. il concetto stesso di italianità è anche sfumato peraltro, non solo sul cibo. io aggiungo, per fortuna.
      ma qui l'esimio ne ha per tutti. un fiume in piena. ti invita a bannare, compatisce, dà patenti di ignoranza. ma che fa nella vita Lorenzo? come campa? perché non ci racconta con quali soldi va a fare la spesa (alla coop tra l'altro, lui che odia i cattocomunisti)? no, perché magari scopriamo un po' delle contraddizioni del personaggio. magari scopriamo che la pensione di reversibilità della mamma è assai determinante nel suo menage familiare. certo, sarebbe un po' stridente con gli attacchi fatti in altri post ai pensionati, ma chissà, forse renderebbe il personaggio più umano, che dici?

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    7. Problemi di Lorenzo :

      1 - per lui non esiste la conversazione, non esiste nemmeno ''discussione'', esiste solo il ''corpo a corpo'' alla fine del quale viene determinato ''il migliore'' ( esattamente come gli animali della savana e della giungla, vedi documentari sull'argomento );

      2 - per lui non esiste il rispetto, il rispetto uno se lo deve guadagnare dopo ( ovviamente ) il corpo-a-corpo con il ''sergente istruttore'' ch'egli pretende d'essere ( ambizioni paterne frustrate ) della ''caserma dei marine'' ch'egli arbitrariamente istituisce in ogni stanza di discussione da lui frequentata;
      pertanto manca di usare rispetto formale ( la prima interfaccia tra le persone civili ) per il suo prossimo, un atteggiamento che per un periodo limitato di tempo può essere ( ma anche no ) accettato nel rapporto virtuale, stante la distanza e la ''freddezza'' del mezzo e qualche convergenza d'opinione, ma che alla lunga stanca, tedia fino allo schifo gli utenti senzienti e provvisti di minimo amore proprio;

      3 - ragiona esclusivamente in modalità binaria e con diagrammi di flusso che sembrano l'operatività espressa di un robot nemmeno tanto sofisticato ( diciamo una lavatrice );
      rombi a cascata con le quali verifica entità e fatti secondo le condizioni di verità pari a 1, e di falsità pari a 0;
      non esistono varianti, sfumature, mezze-misure ... no ... ma ''vero'' e ''falso'' non sono aggettivi che possono descrivere esaustivamente la Realtà ( chiedete a un audiofilo se è meglio il disco di vinile oppure il compact disc );

      4 - pertanto, le regole della procedura di Lorenzo sono una falsificazione della Realtà a priori di presunte ''dimostrazioni'' che lui accrocca ritagliando e incollando ciò che gli pare da qui e da là, con una posa ''macho'' che pretende d'essere autorevole;
      con la sua procedura, arriva a determinare la Verità ( quella assoluta, con la ''v'' maiuscola ) progressivamente ritagliando ( = amputando ) la Realtà attorno a sé, fino a ridurla all'identità :

      Realtà = Lorenzo

      da cui :

      Lorenzo = Lorenzo

      in loop autistico;
      chi si discosta dal processo del ragionamento 0/1 di Lorenzo cioè dalle identità sopra espresse, è al minimo ''incoerente'', al massimo ''cretino'', e tuttavia i due termini sono per lui sinonimi ( essendo l'incoerenza - a suo insindacabile giudizio - una forma di cretinismo );

      5 - anche emozionalmente vive due soli stati d'animo espressi, quiete e Odio;
      mai una riga, mai un commento, un semplice aggettivo su ciò che è bello, su qualche entità che non sia meramente funzionale a società e produzione;
      ai tempi dell'Unione Sovietica, avrebbe fatto carriera nell'apparato statale socialista, essendo i suoi ragionamenti radicalmente pregni di presunta scientificità e sostanziale, stolido pragmatismo operativo.

      In breve, il metodo Lorenzo può essere usato come metodo d'allenamento e per un po' può essere anche divertente ... ma la protervia, l'intrinseca presunzione, e la postura bulla con le quali spinge i suoi dettati assoluti lo rendono, nel medio-lungo periodo, difficilmente sopportabile dagli utenti provvisti di minimo amore proprio;
      Uomo ha un'energia sopra la media, siccome da parecchi mesi gli rintuzza colpo-su-colpo ( e per questo si è meritato i gradi di incoerente da parte del ''sergente istruttore della caserma immaginaria'' ) ma diverse volte, agli altri utenti, prende un senso di nausea alle strabordanti chiose del tipo ''so tutto io''.

      =

      Che Lorenzo faccia auto-critica e si dia una calmata da solo, se ci riesce.

      ===

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    8. beh, allora visto che Marco (di cui non condivido diverse cose che dice) ha fatto un prezioso intervento, colgo l'occasione per comunicarvi quanto ho scritto questa mattina per mail a UUIC.

      in breve ed in sostanza, finchè Lorenzo avrà libertà di insulto in questo blog, finchè sarà presente e avrà così carta bianca, io non scriverò più in questo blog, benchè conosca virtualmente UUIC da quasi dieci anni. quindi questo è il mio ultimo intervento in questo blog. direi che andare avanti non ha senso. non siamo tutti uguali, e non possiamo dare egual peso a qualunque parola. il teppismo virtuale è una cosa obbrobriosa, e giustamente come ha evidenziato Marco se viene tollerata diventa giustificazione.

      potrei fare come S. che la butta in battuta o sarcasmo, ma questo posso farlo una volta, due, tre.... poi mi rompo le palle.

      pertanto lascio questo diario, senza per questo far venire meno la mia stima (che non significa adesione ideale) al suo proprietario.

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    10. grande Francesco :) tu si che puoi chimarti Uomo.
      grande stima fratello :))
      aderisco alla tua scelta e anzi proporrei uno sciopero di tutti i commentatori, lasciando una traccia senza parole.
      Il silenzio a volte è peggio di un pugno in faccia.

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    11. Secondo me la state facendo tanto più lunga di quel che è.
      Vorrei far però presente al Sig. Marco che nemmeno per lui esiste la discussione e che le sue sono comincazioni di dati di fatto. La stessa cosa vale per Uomo e per S. e, da che mi sono adeguata all'ambiente, pure per me. Nessuna meraviglia quindi.
      Lorenzo parte da alcune affermazioni assiomatiche da cui fa discendere tutto il resto. Spesso non condivido questi assiomi ma il percorso logico che ne fa è ineccepibile. Vi faccio ulteriormente presente che gli assiomi li abbiamo tutti quanti. Tutti. La differenza sta proprio nella coerenza Marco, e sì, l'incoerenza non è molto distante dal cretinismo specie se chi per primo lo è vuole dettare agli altri regole universali di vita e comportamento.
      Termino dicendo che trovo ugualmente fastidiosi gli insulti e certe pose, come gli "=" o i prefissi. E se gli "=" sono un vezzo superabile che nulla toglie alla comincazione i prefissi invece lo sono. A proposito di egocentrismo e spocchia.

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    12. Ecco la migliore risposta ad Alahambra.
      L'unico schema dei rapporti sociali di Lorenzo è :

      Lorenzo contro tutti

      ( lui crociato giunto a noi dal Sacro Romano Impero, tutti gli altri comunisti inconsapevoli di tutto, quindi cretini totali ).

      @ Alahambra : quando sono in disaccordo con qualcuno, non gli tiro una pezza lunga quanto mezza-Wikipedia.

      @ UUIC : pure io, mi sono stufato di dare soddisfazione all'ego patologicamente ipertrofico della lavatrice crociata Lorenzo.
      Che rimangano a commentare questo blog coloro che hanno un'opinione di sé talmente bassa da desiderare un leader = Padrone qualsiasi.
      Anche un robot rozzo.

      Saluti.

      ===

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    13. * quando sono in disaccordo con qualcuno, non gli tiro una pezza lunga quanto mezza-Wikipedia E non insisto ad oltranza crescendo l'acredine nel mio atteggiamento, cercando la ''vittoria'' per sfinimento FISICO dell'''avversario''.
      I luoghi sociali del web sono popolati anche da questo tipo di utenti, che alla fine vanno approcciati con una sola domanda :

      Hai perso il ciuccio ?

      La loro persistenza in determinati luoghi, però, alla lunga dissuade gli altri utenti a partecipare alle discussioni, se non nello schema Padrone ( uno ) - Schiavi ( tutti gli altri );
      è una regola vecchia quanto le comunità del www, e che ogni amministratore di forum conosce bene.

      Bona.
      Saluti.

      M.

      ===

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    14. Che zuffa!
      Non avrò tempo di seguire il diario fino a sabato se non per qualche scampolo di tempo (dal treno come ora).
      Rimango idealista e confido nelle vostre
      o - autodisciplina e autocritica;
      o - capacità di argomentare;
      o - resilienza dialettica;
      o - dinamica mentale.

      Questa discussione accesa avviene in un periodo nel quale non posso intervenire e non ho tempo neppure per misure alternative come la moderazione dei commenti che, peraltro, aborro.

      Il confronto delle idee è MOLTO impegnativo e faticoso perché va a impattare sulle nostre basi valoriali.

      Come risolvono il problema i sistemi per le masse (sfruttate da oligarchie)? Col pensiero unico e la censura o soppressione della critica.

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    15. UomoCoso, faccio richiesta ufficiale per avere i permessi di amministratore del tuo blog e pigiare quel tasto che tu [besetemmia] non oigi mai.
      Adesso mi farai il solito discorso che navigare necesse est anche in mezzo ai mostri marini come certi esemplari soprastanti.
      Insisto. Ti sbagli. Tu non sei quello che si ferma a raccogliere la rumenta degli altri? Ecco uguale. Certi scempi di ignoranza, supponenza e semplice idiozia inquinano peggio del plutonio.


      ( Lorenzo a proposito di S., e di chi è in disaccordo con lui )

      Vedi, Uomo, qui c'è poco da fare affidamento su autodisciplina e autocritica ( e altre cose molto sensate nella lista ), quando le discussioni sono frequentate da un invasato che si crede dio e insulta i partecipanti a manetta, se questi non gli danno ragione.
      Ripeto : il soggetto mi sembrava interessante, ma se non gli dai ragione al 100% ( 10 punti su 10, guai se dissenti 1 volta su 10 ! ) esce dalle righe completamente, e dimostra di essere un povero esaurito, comportandosi da povero sfigato, un frustrato che ha preso calci in culo in serie dalla vita e allora viene qui sul web a rompere i coglioni al prossimo finché non ottiene ''ragione''.
      L'unico posto in cui può ottenerla.

      E allora diamogliela in coro, la ''ragione'', a questo poveraccio, e diamogli anche la medaglia di cioccolata !

      :D

      ===

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    16. Marco, l'esperienza mi ha insegnato che impariamo sempre qualcosa da tutti quelli che frequentiamo (in positivo e in negativo), e che a nostra volta insegnamo sempre qualcosa a chi frequenta noi. Vale per tutti (pensa che a cinquanta e passa anni non sono rare le volte che mi capita di imparare qualcosa da dei dodicenni). Il più delle volte la cosa accade non per scelta, ma per automatismo.

      P.S. Ora Lorenzo mi darà torto, o puntualizzerà qualcosa, o verrà preso da un ictus e mi aggredirà in malo modo... non importa -- il meccanismo d'apprendimento reciproco non si interromperà certo per questo. Così va il mondo, e non è detta che sia tanto male.

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    17. P. s. : in qualunque forum, un bulletto così verrebbe buttato fuori dopo 2 giorni.
      Qua dentro, in tanti abbiamo avuto una pazienza stoica ...

      Pensaci.

      ===

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    18. @ MKS : mi hanno insegnato che il rispetto formale è importante, ed è la prima interfaccia tra le persone civili.
      Chi non ne è capace, per me è un incivile ...
      punto.

      Ti piace frequentare soggetti così ?
      E' un'opzione tua, non è un obbligo per nessuno.

      Ciao.

      ===

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    19. Mi è piaciuta la nota di MKS.
      C'è sempre da imparare, anche nelle situazioni che consideriamo sgradevoli, brutali, etc. .

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    20. Eddai, Man, ma che razza di discorso fai ? Allora uno ti tira un calcio in culo e magari tu lo ringrazi perchè c'è sempre da imparare qualcosa???

      Qui Marco e Francesco stavano facendo un discorso di civiltà e di buon senso e tu fai finta di non leggere ?

      Capisco che certe provocazioni e certi personaggi magari ti facciano comodo, ma alla fine la qualità si annulla con l'esponenziale, come (dis)piace a te, non credi ?

      Francamente, se fossi in te, mi terrei stretta la qualità espressa da Francesco e Marco. Però poi fai tu, eh...

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    21. Stavo pensando proprio a te. Proabilmente ti sei stufato del diario e/o dell'asprezza dei confronti.
      In cosa mi farebbe comodo, Lorenzo?

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    22. Ma figurati Uomo, per dirti la verità sono tropo incasinato con il lavoro e iniziano a non bastarmi più le 24 ore. Devo darmi una regolata e non farmi fagocitare. Vabbè...

      Il punto è che secondo me tu sei un buon comunicatore e sai utilizzare piuttosto bene anche gli aspetti legati alla provocazione: in questo senso lui si presta alla grande e poi commenta su tutto, anche quando eventualmente tu non hai modo/tempo di stare sul pezzo. Cazzo, lui sembra ci sia sempre, ma come fa? Ma quanti sono ???(!!) Giuro che se ci fa e basta corro a stringergli la mano.

      Però, francamente, così si rischia di far diventare qualsiasi cosa oggetto di discussione e chiunque un personaggio, rasentando gli esiti (crepuscolari) della Televisione degli ultimi 15 anni.
      In altri termini: a che è servito scappare dalla TV per riproporre zuffe ovunque ??

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    23. Lorenzo, mi conforti nel confermare con la tua risposta quel che ho scritto. Si impara anche osservando l'impossibilità di comprensione da parte di chi hai di fronte, ad esempio. Ho imparato che è inutile (anche se a volte lo faccio ugualmente per il puro piacere di farlo, avendone il tempo) aspettarsi da te qualcosa che somigli anche vagamente a un sorriso, a un ammiccamento, a una qualche forma di "complicità" (virtuali, nè). Sei fatto così, e come te ce ne sono senz'altro altri -- "frequentarti" in questi luoghi mi ha insegnato a riconoscere un tipo umano dell'esistenza del quale avevo sentore ma che non avevo mai incontrato "di persona" in precedenza. Mi ha insegnato in un ambiente innocuo come questo a sapermi regolare meglio, un domani, se incontrassi qualcuno con caratteristiche simili nel mondo reale, sicuramente più foriero di rischi e pericoli. Ho un'arma in più nel mio arsenale di azioni e reazioni, di possibilità di adattamento al mio ambiente.

      Giusto per dire, Mendel ha imparato un sacco di cose "interagendo" coi piselli... (e, sia ben chiaro, non vuole essere un insulto implicito: non sto facendo paralleli idioti tra te e i piselli).

      P.S. Qualche anno fa ho trovato alcune delle persone più interessanti tra quelle che m'è capitato di incrociare sul web in una chat line messa in piedi da un gruppo di sociofobici. Ma non "sociofobici" per dire, nè! Intendo proprio gente in cura psichiatrica. Non credo avrei mai frequentato persone così "dal vivo", ma in quella chat line ho avuto modo di scoprire punti di vista dei quali non avrei mai sospettato l'esistenza. Ho imparato qualcosa.

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    24. Nottebuia: In altri termini: a che è servito scappare dalla TV per riproporre zuffe ovunque?"

      Le zuffe in tv puoi solo guardarle come spettatore passivo, qui puoi interagire (se vuoi) come parte attiva. Inoltre, occorre ricordare che mio nonno diceva sempre che per litigare bisogna essere in due a volerlo fare, il che è particolarmente vero qui, dove se non si vuole partecipare a una zuffa (vituale) basta passare silenziosamente oltre o intervenire in modo elusivo, senza accettare il "contatto" diretto. Qui non c'è il rischio di beccarsi un cazzotto vagante come nella realtà del mondo concreto. E' un grosso vantaggio!!!

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    25. Smasher, secondo me tu dovresti volerti più bene. Ma lo so, Von Masoch ha i suoi seguaci e al cuor non si comanda. Che dire, ti lasciamo ai calci in culo, ma dubito ne uscirai più forte.

      Zuffa: il problema non si risolve partecipando, perchè il problema è metodologico.

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    26. Includi pure me, piccolo bullo frustrato della grigia periferia di 02.
      E siccome siamo almeno in due - io e Nottebuia - siamo già un plurale.

      Aggiungo una nota solo per rispetto del proprietario di questo blog, e in questo thread in cui ho già lasciato scritture.

      Sull'ultima chiosa ( strategie di vendita ) del piccolo bullo, rispondo : che cambia ?

      Il rozzo crociato Lorenzo cerca di VENDERE la sua Verità interpretando il guerriero di puri convincimenti ( dei quali fa altrettante bandiere ), duro e puro.
      Il crociato.
      Siamo sempre di fronte a un'interpretazione commerciale, che ha il suo pubblico, quello degli utenti alla ricerca del ”capo” ( come detto sopra ) o, se preferite, ”capo-branco”.
      Siamo sempre di fronte a una VENDITA, ma giustificata, nella furba retorica del soggetto qua sopra, nobili intenti e modi spartani.
      Uno schema vecchio come il cucco.

      Il soggetto qua sopra intasa tutti i rami delle commenti ai post, verbosamente e insistendo ottusamente e a testa bassa; tipicamente, al secondo giro tratta paternalisticamente l’interlocutore come se fosse un bimbo ritardato ( vedi lo schema zio - nipote riflessivamente citato dallo stesso, qua sopra ), al terzo giro inizia a sbroccare come qua sopra con S. ( che aveva lasciato due commenti all’acqua di rose, e senza mettere in mezzo nessuno e né tantomeno lui ), in crescendo ...
      L’unico modo per cessare lo scempio è dare totale ragione al buzzurro ( vedi le identità sopra espresse ), oppure tacere e subire, per chiuderla in fretta, ma siamo comunque di fronte a un soggetto che non sa comunicare e non sa comportarsi con il resto del mondo, e sotto-sotto se ne compiace pure.

      La parte più dura della vita, è proprio lo stabilire dei ”ponti” con gli altri, ”ponti” che, sì, sono fatti anche di compromessi.
      Troppo facile ( ma anche limitante e soprattutto auto-limitante, nonché degradante ) è l’atteggiarsi da ”bambino prodigio”, da ”piccolo genio incompreso” che scaraventa per aria la scodella della pappa se non gli si dà ragione.

      Lorenzo è socialmente stupido, perché non vede mai la sovrapposione del proprio pensiero con quello degli altri, cioè non vede mai le aree in comune con gli altri ( ad esempio, molte volte io la penso come lui ), le possibilità di collaborazione e di costruzione di qualcosa in comune, ma focalizza solo le differenze, vi s'impunta e parte con l'ennesima crociata ...
      Combatte con l'ottusità di un tugnino finché - nel suo furore delirante - non ottiene la ”vittoria” riducendo l'interlocutore ( cioè l'avversario ) al suo pensiero-dogma, oppure facendo sortire gli altri utenti dalla discussione.
      Solo che, nel suo delirio egoico, non capisce che spesso gli altri utenti se ne vanno perché schifati, non perché ”battuti”.

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    28. Le zuffe in tv puoi solo guardarle come spettatore passivo, qui puoi interagire (se vuoi) come parte attiva.

      @ MKS : ah ...
      che bello, ma è fantastico !
      Scusa, ma io mica avevo capito le potenzialità di questo blog, eh !
      Qui puoi entrare, e insultare il tuo prossimo a piacimento ...

      CHE FIGATA !

      :D

      No.
      E' solo squallido.

      @ Uomo : questo blog dev'essere una palestra per sbollire nel virtuale le energie fisiche represse e l'attitudine al combattimento di quattro coatti di periferia frustrati dal noioso tran tran quotidiano ?

      Basta saperlo, ma tanto io mi sono già rotto il cazzo.

      Ti piace Lorenzo, perché in fin dei conti condivide alcune linee guida del blog ?

      Libero di non gestire le discussioni, e di lasciare che il soggetto intasi tutti i condotti delle discussioni e irriti gli altri partecipanti.
      Sta' attento, però, che alla fine rimmarrete in tre a chiacchierare e a discutere qua sopra ( tu, MKS - che magari è un tuo secondo avatar - e Lorenzo ) e darvi reciprocamente ragione oppure a litigare all'infinito.
      Ma tieni presente che tu hai mostrato di potere spendere un'energia superiore alla media, qua sopra, rintuzzando da parecchio tempo il bullo punto-punto ( e meritandoti per questo i gradi di incoerente semplice ).
      Non sta scritto da nessuna parte che gli altri utenti abbiano la stessa tua energia, e la stessa pazienza di ribattere a un soggetto che, come un robot, continua all'infinito le discussioni ( che trasforma spesso in alterchi ) 24H/7.

      Ripeto : rimarrete in due, tre, più qualche mezza-tacca iper-sensibile al fascino del ''capo''.
      Un po' poco, per fare un Esercito.

      Auguri.
      Auguri di maggiore lucidità a tutti.

      M.

      ===

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  9. Purtroppo il problema è assai più grave del solo Matteo Renzi. Cosa scrivevo dell'esterofilia in campo automobilistico nella parte ricca di quella citta'lombarda? e la musica tamarra 'mmerigana che passano a Rai Radio1 la mattina? e l'inglesano orribile dei milanesi? e le cauntri aus, i resort e i uain bar? la_ggente che piglia i pelati cinesi per risparmiare e svenarsi con l'aifon (simil) mmerigano? la carbonella tedesca (follia, magari fatta in provincia d'Arezzo) venduta in quel negozio esclusivo? eccetera eccetera.

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  11. Buondí Uomo. ..quello dell`italianità é un concetto un pó difficile, visto che come nazione esistiamo ufficialmente da poco piú di 150 anni e per millenni la la penisola é stata il crocevia di popoli piú disparati che si sono succeduti a ripetuzione e quindi l`Italia, per storia e cultura, é proprio il paese piú `global` del pianeta, a ben vedere. ..e se abbiano tutta questa varietà culturale ed enogastronomica é anche grazie a questo...certi vitigni ce li hanno portati i greci e gli arabi (anche i gustosi capperi che citi nella tua buonissima ricetta) , l`origine di certi piatti si perde nella notte dei tempi. ..molto prima che diventassimo la pasta Barilla o i baci Perugina. :)
    Geneticamente siamo un popolo non proprio omogeneo, e tanto del nostro genio e creatività deriva anche dalla varietà genetica. Di fatto nessuno nasce con diritto di proprieta sulla Terra, ci é solo stato assegnato un posto nel mondo che dobbiamo amre, preservare e rispettare... siamo tutti `ospiti`, alla fine.
    Tuttavia, io sono orgogliosa del mio Paese per il quale hanno dato il sangue i miei nonni e miei bisnonni e non voglio che sia preso di mire da orde di islamici fanatici o chiunque mi voglia togliere la libertà e il mio modo di vivere, e per questo anche a me dà fastidio il buonismo e il tuttismo che vuole far venire qui chiunque e a qualunque prezzo.

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  12. Vorrei terminare la tua frase: "In questo momento non c'è niente di peggio di Matteo Renzi". Se uno allarga il campo visuale, trova di tutto (anche di peggio, purtroppo) e comunque, come ben si sa, non c'è limite al peggio. Se nascono certi modi di dire ci sarà un perché.

    Una postilla: il peggio è come l'idrogeno - si concentra in alto.

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  13. Insalatina tiepida di primule
    Tiepida? in che senso? nel senso che non e' da frigo?
    Primule? Si mangiano? E cosa mangi? Foglie? Fiori? Le raccogli nel bosco o le coltivi per mangiarle?

    Uh, quante domande lo so!

    Invece, condensando tutto in un commento (che risulterà piuttosto raffazzonato) se ai mori piacciono sistematicamente le bionde e ai biondi sistematicamente le more, mi sa che si arriva di sicuro al mondo marroncino! No, in effetti e' una battuta.

    Comunque a me piacciono sia biondi che mori, basta che siano attraenti secondo il mio canone. Ah ah ah ah!

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    1. Tiepida pwrché intimidito di qualche grado in più con un breve passaggio al microonde. La verdura era in frigo poi lavata con l'acqua piaccia.

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    2. alla faccia del' ecologia, microonde per linsalatina di primule
      sempre coerente eh?

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    3. Nei prati a 30 metri da casa ci sono migliaia di caspi di primula.
      Durante le ore centrali della giornata è meglio usare l'energia rinnovabile da FV che quella fossile.
      Non capisco: cosa c'è che non sarebbe ecologico?

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  14. Ma i nomi spocchiosi che hai dato a quello che hai cucinato?! :)

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    1. Il `sospetto di cappero` mi ha fatto morire ^__^

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    2. Clorinda, con un po' di astrazione i due pasti avrebbero potuto essere presentati con
      o - insalata, risotto e finocchi
      o - polenta fagioli cavolo
      oppure con
      o- cena
      o - pranzo
      oppure, ancora astrazione
      o - cibo.
      Meglio così?! :)

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  15. io vivo a Brescia
    sono bresciana e amo la mia terra
    la cucina lombarda è strepitosa, ricca di sapori e povera di macrobiotico...
    però sul menù del bresciano c'è un fiorire di piatti dai nomi ignobili ed innominabili, per giustificare piatti normalissimissimi...

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    Risposte
    1. Uno dei piatti più difficili, nella sua semplicità e proprio per la sia semplicità, è la pasta con salsa di pomodoro.

      Sì, i menù possono essere esercizi letterari eccessivi.

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    2. mozzarella Santa Lucia spero, quella fatta al nord con la polvere
      altrimenti l'originale costa da te Lorenzo oltre che rischi di mangiare quelle della terra dei fuochi, che provvidamente inviamo come bombe ecologiche al nord ;D

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    3. sì certo ricordo quella pubblicità...poi però dopo la denuncia l'hanno pagata amara, perché il seguito è stato che loro usavano pomodori cinesi.Cmq sia, il fatto che tu gongoli che in Polonia facciano la mozzarella ed aggiungo purtroppo anche il parmigiano e tanti altri nostri prodotti di eccellenza, mettendole sul mercato, e non solo alle Coop che qui da noi non ci sono, dovrebbe farti disperare, ma invece siccome TU ti riferivi solo a cose del sud, da imbecille lo porti come unico esempio demente.Forse Lorenzo non hai capito che stiamo tutti nella stessa merda.Tu ancora a girare la ruota nord sud, mio tuo, sx dx...sei antico e pure ripetitivo.Invece di ripetere le cose come un pappagallo proponi soluzioni, vedi mai che qualcuno importante ti legga e BAM! ha un flash.

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    4. Faccio un piccolo sforzo velleitario [ ... ]

      Io, qui, ti risponderei : ''Ma chi cazzo sei ?
      Ma chi cazzo credi di essere ?''

      Ma c'è gente che, di fronte alla tua ( immotivata ) presunzione e semplicemente, gira pagina ( = cambia blog ).

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    5. La risposta che uno si deve aspettare da un bimbominkia trollico come te.

      ^_____^

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    6. ma che bimbominkia? questo furboncello cafoncello vive da parassita sulle spalle dell'INPS.
      Poli tranquillo, che quando devo ridere un po' vengo a commentare da Lorenzo...
      A proposito, secondo me da bravo camerata faceva la borsa nera tuo zio e l famiglia tua, sulle pelle di quelli che adesso ti permettono di parlare.Quindi vivevi in una casa di ringhiera ? morto di fame da sempre.

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    7. vedi caro io discendo da una Nobile famiglia, di casato con ben tre palle, se capisci di blasoni
      ahahaha
      ma vaffanculo va',

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    8. nobile famiglia = dirigenze (sebbene d'altri tempi) = tagliagole

      Quelli che (fatto verificare a un gruppo di studenti, stupiti, durante una visita al Palazzo del Carignano) avevano una vita media, nel periodo tra il '700 e l'800, di 77 anni, laddove la vita media tra il volgo che manteneva a forza le "nobili famiglie" era poco più della metà. Anche questi sono fatti e, tristemente, "a volte ritornano".

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    9. > Tanto il problema è la TAV.

      Il TAx in Val Susa è proprio uno dei probelmi di distruzione di ambiente e realta' locale contadine, specue quelle marginali, per artificializzazione dovuta a grandi opere tanto inutili quanto nefaste e costose.
      Potrei parlare della distruzione di migliaia di aziende agricole i cui coltivi sono stati resi degli spezzatini fino a farle chiudere etc. .
      Il TAx è un problema in Val Susa, il TAV è stato ed è un problema in Mugello, per molte aziende emiliane, etc. .

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    10. Le lavagne multimediali sono senz'altro comode in alcune specifiche situazioni, ma non aggiungono gran che alle possibilità d'apprendimento (né a quelle di insegnamento) di chi le usa. In compenso aggiungono parecchio a certi ambiti del commercio e a quel che ci sta dietro, lecito e illecito.

      Il ragionamento che hai fatto sulla criticità delle comunicazioni è ovvio (dovrebbe essere ovvio) per tutti quelli che hanno un approccio minimamente critico al mondo che li circonda. Hai ragione quando sottolinei che si tratta di una minoranza, e fai più che bene quando ipotizzi che lo stesso accada pressoché in ogni ambito. Eppure... resto dell'idea che il fatto che uno sia imbecille non è una buona ragione per dare a chi è più scaltro una qualche patente di legittimità per "metterlo sotto". Diversamente, perché non si dovrebbe dare una patente dello stesso tipo a tutti quelli che, con o senza un cervello da lombrico morto, avessero un fisico sufficientemente prestante per spaccare la faccia al prossimo?

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    11. Lorenzo: "Ovvero, se io ti dico che sei un cretino, come minimo nei tuoi confronti sono 'neutro', se non addirittura ti faccio del bene."

      Guarda, voglio provare a farti del bene: sei un cretino. Non che ci creda veramente, però pare che tu ambisca a sentirtelo dire, e io sono purtroppo una persona più altruista di quanto mi piacerebbe essere (nonostante in molti pensino il contrario).

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    12. L'ho scritto: per farti un piacere.

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    13. Posso provarci, ma ribatterai e mi darai torto: è una questione di intensità. A me non è che urti poi così tanto, la scuola m'ha allenato a reggere "urti" che nemmeno te l'immagini, però non tutti sono altrettanto resilienti. Se la scuola m'ha allenato alla resilienza nelle relazioni snervanti, la vita più in generale mi ha insegnato che la "guida" più efficace in condizioni difficili è quella che si mette in atto sulla neve: non si guida smanettando a strattoni, piuttosto si "persuade" l'auto a seguire a bassa velocità una traiettoria di massima, consentendole inerzia ove e quando si sente che occorre. Ovviamente, non sempre funziona; però funziona più spesso della guida tutta nervi e imposizione (a meno di avere una forza tale da potersi caricare l'auto in spalla e forzarla ad andare esattamente dove si vuole, come si vuole e quando si vuole).

      Non sto cercando di convincerti di nulla, sto riportando quello che ho appreso. E, sia ben chiaro, un giorno potrei ricredermi.

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    14. Stiamo parlando di come esistano metodi di relazione non basati sullo scontro continuo che possono essere fruttuosi. La questione qui non è mentire o non mentire, ma urtare (inutilmente) o non urtare (inutilmente). Continuare a litigare con la gente attorno è esattamente come andarsene in giro a guidare sulla neve tirando in continuazione pestoni sul freno mentre si tenta di fare curve a gomito ai novanta all'ora -> non porta da nessuna parte, se non nel fosso o contro a qualche muro.

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    15. Hai ragione, ma hai anche torto, col che intendo dire che sicuramente le cose sono come dici tu, però al contrario perché se ti do ragione sono accondiscendente, in compenso se ti do torto non ho ragione perché contraddico la Tua Verità. Insomma, è inutile stare a discutere oltre.

      In effetti, mi ritrovo a dover per forza di cose convenire (e non avevo nessuna intenzione di farlo, ma non si può altrimenti) con chi dice che sei portato al monologo interiore più che alla discussione. Vivi una sorta di stream of consciousness perpetuo nel quale SEMBRI voler coinvogere altri, ma anche no. Insomma, fa' come ti pare. Avremo altre occasioni. Oppure no. Chissà. Ciao.

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  16. ecco, ricorrono i 30 anni dello scandalo del vino al metanolo, il vino del contadino....

    http://www.corriere.it/video-articoli/2016/04/04/vino-metanolo-30-anni-nessuno-ha-pagato-le-19-vittime-11-persone-rese-cieche/5e71d4d6-fa48-11e5-9ffb-8df96003b436.shtml

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    1. Nessuno ha pagato

      I colpevoli non pagarono, le vittime e i morti rimasero tali, senza alcun risarcimento. Si sa come vanno queste cose. Ciravegna uscì dal carcere per decorrenza dei termini, ancora prima che l’inchiesta fosse chiusa. I magistrati se la presero comoda, e ci misero quattro anni per arrivare al processo, che ne durò altri due.


      Paese di merda.
      Ma, giorno dopo giorno, aumentano gli offesi, i mutilati, gli sconfitti ...
      cresce il loro numero.

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    2. Francesco, tu stai assumendo che il cibo industriale sia meglio di quello artigianale. Dovrei entrare un po' nel merito di questa assunzione.

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  17. Niente da eccepire, è tutto lì da vedere. Resta il detto, da non sottovalutare, non c'è limite al peggio. Incoraggiante, eh?

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  18. Siccome pensare di comprendere il dialetto leggendolo è come pensare di comprendere un dipinto di Turner guardandone una fotocopia malriuscita, vi rimando qui.

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  19. Il sistema pensionistico è una piramide rosvesciata, l'ennesimo schema Ponzi all'interno dello schema truffaldino che li contiene tutti, il Capitalismo.
    Che genera strutturalmente debito ( virtuale, ma talvolta riscosso con le armi vere che tanto muoiono masse di poveracci, vedi un paio delle ragioni del perché scoppiano le guerre ).
    Da cui la cazzata i migranti sono indispensabili, perché pagano le pensioni dei nostri vecchi ... cazzata perché ( 1 ) non c'è lavoro per tutti, e perché - fate due conti - ( 2 ) se occorrono ( diciamo ) i versamenti di 5 lavoratori attivi per fare la pensione lorda di 1 pensionato, oggi servono 5 migranti per ogni pensionato ... domani 25 per pagare le pensioni di quei 5 ... quindi domani l'altro 125 per pagare le pensioni dei 25 ...
    E' chiaramente una follia, palese, che però gli gnucchi non vogliono vedere.
    E' tutto il sistema ad essere assurdo, siccome sta in piedi se cresce più o meno esponenzialmente e all'infinito.
    E' uno schema impossibile, perché le dimensioni e le quantità di questo mondo sono finite.
    E' uno schema che frega gli ultimi, che spingono e s'impegnano per risalire la piramide, cosa impossibile ( come insegna lo schema Ponzi ).
    E siccome masse di imbecilli credono ( in un'isteria para-religiosa ) ai numerini a display, alla realizzazione sociale ( secondo percorsi predefiniti ) costoro, di fatto, con la loro partecipazione ottusa sostengono il Potere dei soggetti elitari che posseggono ed agiscono denaro e conoscenze al fine di manipolare questo mondo.

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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.