giovedì 12 gennaio 2017

La spirale

Avevo iniziato a scriverlo come commento intervenendo nella discussione in questa pagina, poi è diventato un po' ingombrante. Mi ha fatto riflettere: i rapporti tra maschile e femminile sono oggettivamente complessi, a volte intricati.

Tempo fa mi ero visto un video porno amatoriale (qui, Rebecca, io vi ho avvisati) girato in Cechia. La giovane donna coinvolta nel provino ha evidente ritrosia iniziale, tende a schivare una conversazione condotta su alcune tematiche sessuali. L'attore/produttore/regista/montatore maschile francofono non desiste e... riesce a portare la donna al sesso, anche molto forte.
Rebecca infine - cosa scrivo qui? -

  • recita come se fosse decisamente soddisfatta dell'esperienza
  • è decisamente soddisfatta dell'esperienza.

Ora, oggettivamente, non c'è alcun modo di sapere se si tratti di ottima recitazione, di finzione o se sia un ripresa di un sentimento autentico, genuino, sincero.
Io osservo che nei più disparati ambiti (che nulla hanno a che fare con l'eros) accade che persone riottose scoprano poi entusiasmo, piacere, soddisfazione, autostima, etc. nell'aver compiuto imprese/atti/lavori etc. nelle quali sono state coinvolte, alle quali sono state convinte. Nel caso delle donne, ritengo ci sia spesso una presa di distanza da quanto vissuto e, paradossalmente, questo avviene anche nel caso di esperienze positive o addirittura entusiasmanti.
Ciò avviene anche nel sesso. Anche durante le riprese di una pellicola (vedi discussione originaria, appunto). A me è capitato più volte, sia nell'eros che in altri ambiti (ad esempio in alpinismo,

Ho raccontato ad AWKid della nostra impresa. Sono entusiasta di quello che abbiamo fatto. Ti bacio amore.

) che donne coinvolte in una qualche impresa, peraltro riuscita molto bene, con propria soddisfazione, etc. , poi, anche dopo molto tempo, abbiano ripensamenti, pentimenti o addirittura il sorgere di preoccupazioni postume (si noti la contraddizione), timori o pensieri ancora peggiori. Di recente ho ascoltato da un amico che una sua amica che aveva partecipato ad una vacanza in un paese esotico, andata benissimo, poi arrivata a casa, un paio di settimane dopo si era imparanoiata (quasi patologicamente) su mille non problemi, su mille non accaduti (se mi fossi presa questo? se ci avessero rapinati? se durante il trekking ci fossimo persi? etc.) .

Il pensiero femminile è spiraliforme, per natura, quindi rientrante. Nel bene e nel male.
Ciò comporta un problema oggettivo anche nei rapporti tra maschi e femmine. Su questo si montano polemiche, speculazioni, moralismi. Negli SUA si è arrivati, di recente, a proporre che prima di arrivare al sesso (anche molto forte) tra universitari nelle loro feste piuttosto alcoliche che ha condotto a innumerevoli accuse e processi di stupro, si sottoscriva esplicitamente di essere d'accordo.
Per quanto apparentemente grottesco (pure l'idea di un contratto, qui, dalla puntata 4 a ritroso, propugnata nel neotantra dagli Zadra, apparve e appare grottesca, scandalosa a molti) l'idea del contratto è piuttosto sensata (*).
Non va bene? Appare stramba? assurda? L'unica possibilità razionale è di arrivare a proposte migliori. La demolizione, da sola, solo quella, non conduce a nulla.


60 commenti:

  1. E' cronaca di queste ora della rottura di un contratto tra alcuni eurodeputati pentastellati e...
    Chi è la controparte di un eurodeputato?
    Gli elettori? o il M5S?

    Noto però che almeno il M5S si pone la questione etica e proppone un qualche rimedio all'approcio disetico, immorale della costituzione basato sulla libertà di tradimento di mandato.
    Si noti che [di tradimento] è stato, ovviamente, omesso.

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  2. se posso dire, quel video non è amatoriale. il buzzurro francese che tra l'altro ce l'ha pure piccolo si chiama Pierre Woodmann e gira scene (pessime tra l'altro, sono veramente brutte) con attori e attrici anche al top del panorama mondiale

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    1. In effetti pare che si tratti di tutt'altro che amatoriale.
      Ho barrato il termine amatoriale, collegando il tuo commento.

      In ogni caso, la sostanza, rimane: la ragazza recita la soddisfazione finale o la vive?

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    2. Secondo te quando io recito tragedie greche soffro?

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    3. Scusate, Saressa, ma voi non siete il mondo.
      E' noto che esistono dei metodi, in scuola di recitazione, dove devi entrare anima e corpo nel ruolo fino ad avere vere e propri stravolgimenti emotivi.
      Del resto questa immedesimazione si misura anche in etologia: alcuni parametri biochimici in sogni forti non sono diversi dagli stessi parametri che si hanno in situazioni reali.

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    4. Dobbiamo riprendere gli esperimenti di Pavlov, allora?
      La salivazione del cane esiste e la produzione di succhi gastrici che inizia, no, quando suona la campanellina?!

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    5. Inganno?
      Con questo artificio retorico ogni cosa può essere considerata un inganno.
      Vado a sbaffare bene in una rinomata trattoria e poi dico che mi hanno ingannato per spillarmi il conto.
      Questo vale anche in ambito sessuale, ogni rapporto può essere ingannevole (si arriva poi al femminismo antagonista a tutto perfino a se stesso).
      Si tratta di capire se esiste la possibilità di stipulare degli accordi puliti e chiari che siano precisi ovvero non consentano o riducano al minimo recriminazioni speculative a posteriori.
      Da questo non è certo esente la sfera sessuale anche se tu Lorenzo ti irriti quando la si considera cosa di questo mondo.

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  3. Lorenzo è ora che prepari il ramato.

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  4. comunque ribadisco che i video di Woodmann non si possono vedere. anche se imbarca le migliori pornostar, che deve pagare molto ma molto bene.....

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    1. E' ovvio che il porno piaccia.
      Specie ai maschi che hanno una sessualità alquanto visiva.
      Invece sarebbe interessante capire perché ci sia, molto spesso, un ventaglio così ampio di reazioni così diverse in persone diverse su stessi filmati o di stesse persone su filmati diversi.

      In ogni caso, stiamo finendo fuori tema che è del tutto generale e nient'affatto limitata alla sessualità.
      Infatti io ho citato pure una mia esperienza nell'alpinismo e una esperienza ascoltata nel turismo.

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    2. Me ne fotte il pipo del porno.
      Quello è ionsieme ad altre cose citate.
      Solo che tu sei, con la tua mente, su quello.
      Del resto partivo da una discussione ben specifica che verteva su un'ipotesi di violenza sessuale durante le riprese di una pellicola. La questione, invece, non è nient'afaftto solo sessuale.

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    3. C'è una lista con
      o - pera
      o - mela
      o - pesca
      o - fragola
      o - arancia

      Tu concentri tutto su pera. Questo è un fatto, è il come.
      Sul perché si potrebbe discutere. Sempre cose di crapa ma non così attinenti a quelle di questa pagina.

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    4. Lorenzo, io mi considerò autorità in materia. e tra le autorità non conosco soggetto a cui i suoi video piacciano

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    5. Francesco, vorrei che non finisse a diventare una discussione sul porno. Tu sai che non ho nulla in contrario. Magari me lo tengo come argomento per una pagina futura.

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    6. Piuttosto, per tornare a tema, visto che tu sei conoscitore della cinematografia sessuale.
      E' avvenuto di attrici sessuali che sollevassero accuse di violenza sessuale durante le riprese? Il settore del porno ha cercato di normare o di ideare qualche protocollo per evitare grande del genere? Se sì, quali? Con dei contratti tipo con cosa si può e non si può fare?

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    7. Lorenzo, io non ho alcun interesse a convincerti in un senso o in un altro.
      Questa pagina inizia con

      "Avevo iniziato a scriverlo come commento intervenendo nella discussione..."

      Se tu voi porre l'attenzione su prologo e inizio, fai pure.

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    8. Questa frase più essere ambigua

      > E' avvenuto di attrici sessuali che sollevassero accuse di violenza sessuale durante le riprese?

      -> E' avvenuto di attrici sessuali che sollevassero accuse di violenza sessuale avvenuta durante le riprese?

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    9. > Quindi è un caso che c'è scritto "tetta" nel titolo del post precedente e c'è una figura femminile

      In effetti da quando ci siamo conosciuti nella diariosfera le pagine relative all'eros si erano drasticamente rarefatte. Quando esse tornano ti stupisci, ti disgarba.
      Essendo un diario personale nel quale trascrivo ciò che mi colpisce, mi interessa, mi illumina (o anche mi oscura, vedi i cretinismi sadomasici e oppiacei oscurantisti nei quali incappiamo e ai quali ho dedicato varie pagine di recente) a volte c'è l'eros o si parte dall'eros.
      Non c'è un particolare motivo per il quale esso (anche solo come argomento di spunta) e quanto attinente o derivante debbano essere banditi, men che meno in un diario personale.
      Mi dispiace che ti dispiaccia.

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    10. comunque la risposta è :"si, è avvenuto".

      è stato accusato James Deen, ripetutamente, di essere eccessivamente rough. non mi ricordo chi fossero le accusatrici.

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    11. > l'esperienza "normale", ovvero di fidanzate e mogli che un certo giorno si svegliano e affermano "pensavo che fosse diverso".


      Quando ho scritto 'sta pagina stavo pensando di citare anche la dissociazione che la madre di mio figlio ed io vivemmo: addirittura, in sede peritale, ci chiedettero se avessimo vissuto quell'evento, se stessimo raccontando gli stessi accadimenti.
      Solo che non avevo ancora un diario in linea, a quel tempo. Così ho preferito citare, ad esempio, l'esperienza di alpinismo con A-Woman sulla quale posso specificare un rimando. Tra l'altro, dovrei cercare anche le pagine o i commenti nei quali riportavo come ella, A-Woman, poi, si preoccupò all'eccesso per questo e quello che non era avvenuto durante l'ascensione alla Presanella. Venne di fuori poi anche più recentemente, durante un'uscita in Appennino. Forse quello potrei trovarlo (e citarlo) più velocemente.

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    12. > Venne di fuori poi anche più recentemente, durante un'uscita in Appennino.

      Fu questa.
      A-Woman tornò a lamentarsi di quanto (non) successe in Presanella. Ma anche delle difficoltà della salita che stava facendo.
      Ma mentre nel secondo caso la critica era contestuale nel primo ripensamenti, post-ansie, etc. vennero un bel po' dopo.
      Solo che io avevo trascritto il suo breve messaggio di testo, citato pure sopra, in questa pagina (allineato a destra).

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    13. > è stato accusato James Deen, ripetutamente, di essere eccessivamente rough.

      Io penso che ciò ossa avvenire eventualmente nelle prime riprese dei primi film.
      Le volte che seguono però non ci può essere l'alibi del "Ma io non lo sapevo!". A meno che non ci sia, appunto un ritorno a spirale.
      Per alcuni motivi sono spinta a lavorare con 'sto energumeno poi mi pento etc. .
      Solo che il "poi mi pento" è alquanto opinabile, specie se in presenza di conoscenza o, pure, di un qualche accordo.

      E' il caso di persone che si lamentano pesantemente dei trattamenti, ad esempio, in un certo albergo in vacanza, o in un ristorante.
      Diventa difficile recriminare e avere credibilità quando... hai fatto senza lamentele tutta la vacanza oppure ti sei slurpato tutto il pasto.
      Ah ma faceva schifo.
      Beh, come faccio a crederti?

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    14. C'è un ma. Per quanto non segua i pettegolezzi, mi sono giunti comunque attraverso i titoli di copertina di vari mezzi di in/de -formazione di massa-
      Il fatto è che io vengo invitato ad una cena che so essere creativa da parte del signor Lapo, ci vado e poi mi lamento anche solo che ci sono stati momenti di eros a vario livello.
      Infatti io ho scritto che è ammissibile, forse, per alcune attrici, le prime che hanno lavorato con l'energumeno sessuale.
      Ora non so da quanto lavori tale James Deen, ma bastano alcuni secondi di ricerca in rete per capire come lavora durante le riprese di filmati sessuali.
      Ora, è possibile sostenere, se sì quando? che il signore è troppo brutale?

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    15. i contratti sono esageratissimi, come neanche fosse il closing di una società per azioni del Lussemburgo. questo proprio per evitare azioni risarcitorie ex post da parte di attrici e attori. più attrici che attori. nel caso di James Deen, non vorrei sbagliare ma mi pare che sia stata Stoya Doll a biasimarlo ex post. ma non so se legalmente o meno.

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    16. si gira pochissimo in Europa, intesa come UE. la maggior parte delle scene si girano o negli States, o in Russia/Rep.Ceca/Ungheria

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    17. Magari esiste il sindacato pure nel porno.

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    18. La antagonista a se stessa, anti a tutto e al contrario di tutto, Eretika, nel suo luogo, ha un'ampia collezione di pagine dedicate alla questione dei "diritti" di coloro che lavorano nel settore del sesso.

      Qui si aprirebbero mille frizzi e battute.
      Coloro è maschile, colora è il femminile sigolare, colore il plurale.
      Ecco,
      Diritti senza doveri a tutto e il contrario.
      Ecco: "diritti" di colore che lavorano nel settore del sesso...

      ;)

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  5. > tu sei partito dal porno e dai rapporti uomo-donna
    No, io sono partito da qui, una discussione su (presunti) abusi di Maria Schneider durante le riprese di L'ultimo tango a Parigi.

    > ti trovi in una situazione in cui DEVI DECIDERE

    Sì. Il decidere non è solo qui e ora ma non può non considerare anche l'accordo della controparte, la dimensione temporale, etc. .

    Nella fattispecie: ora io sono entusiasta, poi, tra una settimana, mi imparanoio per quello che ho fatto o chiedo la separazione o ti accuso di molestie o...

    Potrebbe essere giusto per te, fantastico, entusiasmante per lei e poi, tra tot mila secondi, cambia tutto.

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  6. > spiraliforme", è irrazionale
    No, è spiraliforme, non irrazionale.

    Evolutivamente l'attenzione delle femmine è sempre stata caratterizzata dal multitasking (devo pensare ad un termine in italiano) per gli enne piccoli ovvero essere attente tutt'intorno a ciò che succede parallelamente e cercare di imbracciare nel ragionamento più variabili possibile per capire, valutare il futuro, sempre nell'ottica del futuro della prole.

    Non posso pensare solo se ha poppato a sufficienza dalla tetta, ma il bebè si è cacato addosso, sarà caldo in quell'angolo della caverna dove lo cambio e se domani rimanessimo senza legna ma allora dovrei allertare il mio caro Gurrunnarl che ora è a caccia ma gli piaccerò a sufficienza stasera per convincerlo a recuperare legna ma Gurrunnarlino ha fatto il ruttino il rigurgito non è un po' troppo questa volta!? la piccola Ekrallamma mi ha portato delle bacche ora ma cosa avrà mangiato fuori dalla caverna!?
    etc. etc.

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  7. > Il multitasking non c'entra niente UCoso.

    No.
    Perché una madre non può prescindere dal cercare di avere un controllo ed una visione a 360° sugli n marmocchi che le sono tutt'intorno.
    Viceversa i padri sono estremamente determinati sul loro obiettivo che letteralmente si possono dimenticare di quanto succede intorno che non sia funzionale all'obbiettivo.

    E' molto logico e razionale e il modello cognitivo femminile ha una sua spiegazione piuttosto razionale.

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  8. Non c'erano solo gli infanti ma anche gli altri figli/bambini che parlano/camminano.
    Una o due donne controllano, appunto, molti marmocchi.

    Le madri "singole" non esistono neppure oggi, nel momento in cui utilizzano strutture sanitarie, scolastiche, di trasporto che, quasi sempre, NON sono di proprietà esclusiva.

    Sul personale non so cosa risponderti.
    Tu tenti di buttarla sul versante morale poi personale. Ma questa pagina non è né su di me né sulla morale.

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  9. > La "madre" singola NON E' MAI ESISTITA nella storia dell'umanità

    Cosa intendi con "singola"? isolata? oppure "non sposata"? o cos'altro?

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  10. L'unica cosa interessante di questo post, a mio personalissimo avviso, è l'accostamento tra l'idea della spirale applicata al mondo femminile e l'immagine dello zampirone. Quando, scorrendo la videata, è apparso lo zampirone m'è sfuggita un'esclamazione di divertito stupore (l'unica). Davvero, un accostamento arditamente inatteso.

    P.S. Chissà cosa ne penserebbe uno psicanalista... :D

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    1. Ahaha.
      La questione è che dello zampirone esistono un tot di immagini fatte molto bene e quindi ho iniziato con esso, nell'intento di trovare un'immagine di spirale.
      Colorata, su sfondo bianco (sono le mie preferite, dovrei capire come togliere la cornice), buona definizione, nitida.
      Non è stata scelta per altro (oppure, potrei o potreste dire, non me ne sono accorto).

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  11. Sì, interessante e condivisibile la teoria della spirale psicologica ... la donna fattrice e centro, anzi gorgo del mondo che cerca di recuperare nell'unità quanto ha perso = generato e lasciato a sé, sulle proprie libere gambe; essere totalitario per destino biologico, primo e secondo nutrimento ( da cui : o si ama, o si odia ).

    ===

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    1. Secondo la mia esperienza : sì;
      ma questo movimento contribuisce al fascino delle femmine, e rende più intrigante il rapporto con loro.

      :)

      ===

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  12. > e da sempre operano un gruppo

    "Sempre" è difficile da sostenere.
    Anche nel campo della famiglia patriarcale c'erano spazi e momenti nei quali le coppie diventano "nucleari" e, teoricamente, esclusive. Ad esempio nel talamo.


    In ogni caso le donne, una donna o due avevano un tot di marmocchi da badare: anzi, oltre ai propri anche quelle di altri madri. Quindi multitaskin e la vista e controllo a 360° erano ancora più importanti.

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  13. Finge spudoratamente. E fidati che ne ho viste fingere... :D

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  14. Un po' sono d'accordo U. sul pensiero spirale della donna,ma condivido anche un po' Lorenzo quando sottolinea l'irrazionalità femminile. Nel primo caso la donna tende a farsi innumerevoli pippe spesso senza senso che le attorcigliano il cervello, molto probabilmente in quelle donne vi è un alto livello di irrazionalità, anche se forse anche no.
    In merito ad essere riottose su cose che una volta convinte e magari uscite bene la spirale di pensiero possa farle pure rinnegare, dico che il cambio di pensiero non è avvenuto davvero in maniera consapevole. Faccio un es. Quando ho cambiato idee su alcune pratiche sessuali non molto consone alla normalità o moralita' della massa, io l ho fatto molto consapevolmente e non me ne sono mai pentita, anzi forse il partner, forse la piena consapevolezza che più che essere stata convinta era stata una mia scelta ha fatto si che io ne avessi un ottimo ricordo con predisposizione a ripeterlo. Io credo che non esista l'essere convinto a fare...., ma esiste la scoperta che quel pensiero lo si possieda già, ma non lo sapevi o non ti è stato mai fatto notare. Altresí credo che chi ti convince piu' che essere un convincitore sia uno che ti sta dando un'opportunita' di conoscenza e che per farlo abbia l'energia buona che si lega alla tua, cio' permette che tu possa considerare qualcosa di nuovo.
    Infine secondo me vi sono dispersi nel mondo anche tanti uomini zampironi....non potere certo essere la categoria perfetta:P

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    1. Magnolia, se ho capito bene tu hai sperimentato qualcosa che ti aveva lasciato un "ottimo ricordo".
      Quando hai cambiato idea? Prima o dopo?
      Se dopo, come?

      Io qui scrivo che esistono donne che hanno esperienze piu' che positive, anzi, fino ad entusiasmanti (alpinismo, turismo, sport, attivita' artistica, sesso, etc.) sulle quali, pero', POI, a cose fatte, si innestano tutta una serie di elucubrazioni, di post paure, di post ansie, di post... pre-occupazioni (siamo proprio alla contraddizione!) che creano stati di animo via via piu' ostili, negativi.

      Questo mi lascia perplesso. Una buona esperienza dovrebbe essere il miglior viatico a proseguire in un certo percorso. Invece nulla puo', a volte, contro la spirale.

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  15. Scatta la tua cosiddetta spirale perché secondo me quelle esperienze in oggetto non sono state fatte con consapevolezza, questo innesca le post ansie, paure ecc. A me è capitato in altre situazione nello specifico su un lavoro.

    In merito all'ottimo ricordo...
    Ho cambiato idea quando per caso mi venne raccontato un'esperienza da un lui, in quel momento mi uscì un battuta infelice, ma mi uscì soltanto per vergogna per allontanare da quel lui l 'idea che io potevo essere predisposta a quella cosa o che potessi condividerla seppur non praticarla.
    Da li, il pensare perche mi sono ha creato imbarazzo, perché ho voluto allontanare sei io lo farei?
    Quella cosa mi apparteneva già,l ho solo riscoperta, non ne ero consapevole,ma volevo nasconderla poiché temendo giudizio. Una volta consapevole che quella cosa.non mi infastidiva, l ho fatta, mi è piaciuta, la rifarei. Tutto qui punto.
    La consapevolezza è sempre la chiave.

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    1. ciao Lorenzo, non me la prendo.
      il mio racconto o meglio definita descrizione di una dinamica mentale di scelta, è stata molto lineare a mio dire non confuso:
      -mi hanno parlato di una cosa
      -all'inizio ho fatto finta di non essere interessata poichè pensavo di essere giudicata* male
      -ho riflettuto sul mio atteggiamento,
      -ho elaborato che una tal cosa poteva essere parte di me perchè non mi infastidiva e quant'altro
      - lho fatta
      - non mi sono pentita di averla fatta
      in questa spirale abbastanza chiara vi è consapevolezza di qualcosa che se non ti infastidisce vuol dire che poco poco ti appartiene come idea, come percezione, sebbene non era stata prima di allora considerata.

      *il giudizio è un fattore delle interazioni umane molto frequente nella società, e anche se non sembra lo è tutt'oggi: vedi una persona vestita senza fronzoli e vedi una persona con tatuaggi e spuntoni....la prima trova lavoro abbastanza subito, la seconda deve lottare con i leoni per dimostrare che l'apparenza non dovrebbe contare e che magari vale piu' di quella senza fronzoli.
      insomma Lorenzo ci sono molti testi di psicologia e filosofia che hanno trattato questo concetto gemellato con quello delle apparenze proprio perchè sono ben radicati nel sociale e prima o poi, nel bene o nel male ne siamo tutti coinvolti. diverso è invece l'atteggiamento ad esso, ma è tutt'altro discorso.

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    2. > UCoso vuole un racconto particolareggiato, sovra-esposto,
      > iper-realista, dei dettagli meccanici, dello scambio di fluidi, delle mucose, dei cunei, dei legacci, eccetera

      Lorenzo, certo che anche tu non manchi di proiezioni sugli altri, eh!?

      Astrazione, essere interessati agli schemi mentali, alla dinamica della mente?
      Magnolia lo ha fatto e pure bene.

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  16. Sempre non esistein biologia.
    Mia madre mi racconta cosa vide sua madre ostetrica nei masi chiusi sudtirolese ovvero in situazioni quasi pre-modernità.
    Il libro di Corona che sto leggendo narra la vita a Erto a cavallo tra XIX e il XXX secolo e ancora NON esisteva una famiglia patriarcale/collettiva assoluta ma umana forma che ora diremmo di co - residenza.
    In Tirolo l'urbanistica "nordica" a masi isolati era diversa rispetto a quella "latina" a centri abitati come a Erto o nel paesino stesso di mia nonna.
    In Tirolo era MOLTO diverso rispetto alla vita rurale "collettiva" delle cascine padane (vedi L'albero degli zoccoli).

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