Sono passato dalla verde estate trentina al torrido autunno emiliano. A causa della siccità i boschi sono già in avanzata fase di defoliazione autunnale, grigio-gialli-brunastri in questo autunno torrido anticipato. Anche i lecci sempreverdi sono giallognoli. Direi forse più grave del 2003. La siccità qui è certamente più grave di quell'
Annus Horribilis. Intorno a casa un tot di piante sono morte stecchite seccate. Ero arrivato ieri notte, quando mi sono affacciato alle finestre, stamani, vedere è stato orribile. Qui, mi dicono vicini ed amici, di fatto nonèpiovutouncazz.
Però essi si rallegrano del
+0,4% (di crescita del tumore) trimestrale sul PIL.
Laveranno i pavimenti dei piani delle società del terziario con l'acqua in bottigliette da 0,5l. Così crescerà il PIL. Sì sì.
Oggi mi son detto: "Comincerò o sistemare un po' d'orto in vista dell'inverno". Il che implica cominciare a vangare qua e là. Ebbene, il processo che in genere applico quando vango in tempi siccitosi prevede una prima passata con uno di quei forconi ultrarobusti che non so come si chiamano, da usare non per rivoltare il terreno, bensì semplicemente per spezzarlo -- pianti, smuovi la zolla senza rivoltare, frantumi, e avanti così (lo scopo è preparare il terreno per una bella bagnatura profonda e la successiva vangatura vera e propria, in terreno un po' più "trattatibile". Ebbene, la siccità è tale che nei punti di passaggio è impossibile, indipendentemente da quanto vigore e violenza uno ci possa mettere, piantare il forcone! L'argilla s'è fatta cemento, impenetrabile. E, ho sperimentato, oltre che impenetrabile dal forcone pare pure impenetrabile dall'acqua che uno può gettarci sopra. Attenderò le piogge autunnali, se ci saranno, d'altronde non si può far diversamente.
RispondiEliminaP.S. Perfino le erbe infestanti, che in questo periodo di solito generano una jungla che definirei odiosa per la sua invadenza, stentano a crescere e sicuramente non germinano. Non so se hai presente cosa può significare una roba del genere.
Mi sono spinto verso l'alto Appennino. Ineri versanti di bosco collinoso bruni giallastri.
EliminaL'alto Appennino ha ancora un po' di verde, ma quello medio ha la vegetazione ins stato estremamente grave.
Non conosco lo strumento "forcone potenziato" che citi: io conosco zappa, vanga.
Ieri previsioni di timide piogge, non una goccia una.
Due giorni che tira un orrivile vento di aria rovente, secchissima, un vento così è un agente di desertificazione molto efficace.
Sono chiuso in casa a sudare. Io odio sempre di più questo merdoso clima africano e la savana subdesertica in cui sono costretto a vivere.
Ecco quello che ho chiamato (magari impropriamente, non so) forcone potenziato. Se non riesi a bucare il terreno con quello neppure saltandoci sopra significa che è duro ben.
EliminaIn effetti una sorta di forcone potenziato.
EliminaDescrizione precisa, messer Pigiatasti.
I lecci si riprenderanno, se qualcuno di essi muore, significa che è debole. Ippolito Pizzetti docet!
RispondiEliminaIn Trentino osservavo, in quella valle, l'estensione dei danni da bostrico o tipografo. Ci sono fazzoletti sempre più frequenti di ex peccete.
EliminaIl peccio soffre temperature e aridità e viene attaccato ed eliminato dal bostrico.
Viene sostituito da alcune latifoglie.