È l'ultima sera qui.
Il suonare a festa delle campane maggiori di San Paolo nella frazione granda, giù a valle, potrebbe essere un altro comune là 200m più in basso, getta benzina sul fuoco azzurrognolo e fatuo della mia malinconia che mi mangia da un paio di giorni almeno. Anche sull'ultima vetta, ieri, solo il mio amato cugino ed io, il vuoto deserto intorno - cazzo, questo posto da orsi e... orsoni! scevro da masse turistiche è fantastico - c'era questa malinconia dell'autunno dell'estate. Le ninna nanne bronzee delle campane mi trascinano alla mia infanzia come un'áncora grande che si tuffa nel blu fingiù e ti tiene lì, nella tua infanzia, dalla nonna, la gerla per il fieno, la cosinazza dove si affumicavano coble, speck, luganeghe, vita semplice di una serenità trovata col boom dopo secoli di vita aspra, quasi grama.
Forse la amo anche questa malinconia che mi corrode e le campane che la fomentano.
domenica 18 agosto 2013
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Rumore, robaccia fuori posto, pettegolame, petulanze, fesserie continuate e ciarpame vario trollico saranno cancellati a seconda di come gira all'orsone.