Iniziati i lavori, primi imprevisti, è necessario apportare delle modifiche in corso d'opera.
Sono andato a vuotare plastica e vetro-metalli alle campane, temperatura fresca, è asciutto e gradevole. Pensavo alle belle cose di _civa, al fatto che era meglio di _mlero in varie cose (così la storia è durata il doppio, un anno invece di sei mesi) e, ciò nonostante, non mi sono innamorato. Peccato, come persona era molto gradevole anche se... non poco catorcia.
Camminavo, nel silenzio di questa frazione, osservavo con sommo piacere querce e noci e tigli e frassini e carpini e pini neri e pioppi che sono floridi, quest'anno, crescono rigogliosamente col fogliame fitto e verde, l'anno scorso erano già giallastri e mezzi defogliati, dopo due anni di orribile, nefasta siccità dai quali si differenziano le ultime tre stagioni ricche di precipitazione e di questa splendida e temperata estate italiana.
Io adoro questo angolo di verde Appennino, sono felice di questa solitudine serena, interrotta dal tango e da qualche bella amicizia. Forse mi accontento con poco.
Mi dicono :- Nove settimane di ferie, chissà che super vacanze che farai!
Vacanze!? Qui nell'ameno paesello, che sono proprio felice di questo angolo di paradiso.
Anche i miei fiori vanno meglio, quest'anno.
lunedì 23 luglio 2018
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Forse non ti sei innamorato perche' col tempo sei diventato (come naturale) piu' selettivo ed esigente (?).
RispondiEliminaCmq l'innamorarsi e' una cosa talmente inaspettata... che come si fa a ragionarci su?
Mi definisci il concetto di "non poco catorcia"? :-D
Gli Zadra spiegano, nei loro libri sul (neo)tantra, i meccanismi per i quali ci innamoriamo. Devo dire che... non mi ricordo più quella spiegazione chiara ma articolata.
EliminaNon è una questione razionale ma di psicologia profonda nel senso che sfugge il livello oggettivo che controlliamo.
"non poco catorcia" significa che, per il due terzi del tempo, se non i tre quarti, _civa non stava bene per vari malanni, dalla cistite, alle malattie da raffreddamento, spossatezza, problemi digestivi e gastrointestinali, etc. .
I fiori in ottima salute, anche per merito del bravo Uomo giardinicolo!
RispondiEliminaLe lobelie mi sono schiattate tutte, nonostante un secondo riacquisto e aver tentato di metterne alcune in zone meno solatie. Frustrante.
EliminaQuando mi laureai a Milano l'unica cosa certa è che NON avrei MAI lavorato in quella città né nella conurbazione che la circonda.
RispondiEliminaSi tratta di centinaia di chilometri quadrati nei quali l'artificializzazione, l'alienazione, l'omologazione non hanno eguali.
L'umanità brutta e insensata vive nel brutto e insensato e concepisce solo il brutto e l'insensato e ciò comporta aumento delle brutture e ulteriore perdita di senso.
Come sapete, ho attraversato di recente, la conurbazione della Toscana settentrionale, questa volta nella valle dell'Arno e ho visto livelli di brutto e insensato che pensavo esistessero solo in certe aree padane.
Il brutto e insensato aumenta, contribuisce all'entropia ambientale e quindi umana.
La soluzione, possibile solo ad alcune persone benestanti, di avere un tentativo di residenza con spazio, verde, parchi, aree non funziona, perché tutto intorno ci sono chilometri e chilometri di degrado, orribile, squallore.
Decisi nel '97 di trasferirmi qui.
Assistetti, per 10 anni, alla devastazione edilizia speculativa di questo che era un angolo di paradiso, uno dei regali tossici dell'euro, una liquidità abnorme che ha favorito le peggiori cose.
Si fermò nel 2009 in seguito alla B E N E D E T T A crisi.
In questa frazione ci sono decine di appartamenti vuoti. Grazie a Dio, il folle, aberrante piano di realizzazione di centinaia di altri appartamenti, secondo piani di crescita tumorale stabiliti dai pidiossini, sono naufragati, alcun aree sono tornate agricole.
L'urbanismo ha fatto e fa il resto.
La mia abitazione, mi dicono, come le altre, sul mercato ora è a circa metà del prezzo alla quale la acquistai.
RispondiEliminaNon avendo alcuna intenzione di venderla, essendo l'unico immobile che possiedo e nel quale abito tutti i giorni, non me ne frega un belino.
Quando ero iracondo con la follia del tumore edilizio, mi davano dell'ambientalista, del luddista e altri epiteti cretini. Io li compativo, dicevo loro che ogni nuova abitazione realizzata, ogni nuovo capannone era un mettere le mani furtivamente nel portafogli dei proprietari di abitazioni e capannoni. Non capivano, mi davano del pazzo, 'sti coglioni.
Ora me la rido io.
Nel paesino dove vivo c'è un piccolo condominio con al piano terra un minisupermercato che ha tutto l'occorrente per il vivere quotidiano, dal prosciutto ai detersivi e oltre; al primo piano di quel condominio un medico generico ha allestito il suo ambulatorio, nel quale presenzia per cinque giorni alla settimana; nel vecchio stabile di fronte c'è l'ufficio postale; a duecento metri c'è una filiale di banca; a 5 km c'è un megaospedale con pronto soccorso e reparti di ogni tipo (con tutti i pregi e i difetti degli ospedali italiani, ovviamente, però è lì); dalle finestre del retro puoi adocchiare l'inizio di una qualche forma di "campagna" agricola a 500/600 metri di distanza; in un quarto d'ora di bicicletta ti puoi proiettare là dove comincia la campagna vera. Poi, per la carità, ci sono anche la discarica consortile, un mega stabilimento chimico e varie altre attività pseudo-industriali alcune delle quali in modalità ammazza-tutti-che-nessuno-ti-dice-niente, ma credo che anche così si sia migliaia di metri di quota al di sopra della condizione media di certe aree lombarde (e non solo). Scappa. L'Italia offre ancora (per ora) alcuni angoli dove sopravvivere è meno arduo.
RispondiEliminaDimenticavo la farmacia, al piano terra di quel condominio di tre piani, a fianco al supermercato e subito sotto all'ambulatorio medico.
RispondiEliminaLoracolo, ti è sfuggita la frase "a 5 km c'è un megaospedale con pronto soccorso e reparti di ogni tipo". Anche non avendo mezzi propri, ci arrivo prendendo l'autobus a venti metri da casa, che mi deposita di fronte all'ingresso.
RispondiEliminaSono certo che ci sono zone della mitica Milano dove la distanza dall'ospedale supera ben bene i cinque chilometri, per di più da percorrere in un disastro viario a confronto del quale il caos che c'è dalle mie parti è il paradiso (conosco quel caso, fino a una ventina d'anni fa ero meno allergico e, di quando in quando, prendevo il treno per andare proprio a Milano, Torino o Genova; tre posti così irrazionali da risultarmi insopportabili, degni della nota cura ideata da Cameron in un suo film).
Promemoria. Queste sono tue parole: "mi sa che andrò in un mega-condominio che però al piano terra ha negozi e supermercato".
RispondiEliminaComunque, ho capito il tuo punto e non ne nego certo il peso!
> TUTTE le case nelle quali le famiglie italiane hanno investito risparmi generazionali,
RispondiElimina> in molti casi contraendo prestiti per i quali stanno ancora pagando le rate, si sono deprezzate della metà.
In questo diario ho una "colonna" (categoria) relativa al consumo di territorio che trattava la ABERRANTE sciagura del tumore edilizio dovuta alla speculazione.
Grazie a Dio dal 2009 questa dissipazione folle di una risorsa prexiosa e non rinnovabile per ciarpame e bruttezze cementizie e catramitiche si è in.parte arrestato.
Cosa succede ad un mercato del lavoro se vi sono catapultati milioni di lavoratori stranieri?
Cosa siccede al prezzo degli.immobili se ne vengono costru milioni di.nuovi, scadenti e orribili vuoti e invenduti?
Cosa succede se otto milioni di ettari della terra migliore e più scatsa NON producono più annualmente ricchezza?
E molte varie altre questioni.
Lacrime di coccodrillo.
Ora sento Salvini e il PD che sono tornati a martellare con quella insensatezza sfasciacassepubbliche della TAx Val di Susa.
Prego leggere l'ultima pagina di http://fardiconto.wordpress.com.
La miopia ingorda che causa problemi enormi e senza soluzione.
Già.
L'unica ediluzia sensata è quella dell'abbattimento di milionidi ecomostri e ciarpame abusivo e quella dell'abbattimento e rifacimento di milioni di edifici mediocri.
RispondiEliminaNon un solo metro quadrato di terreno verde deve essere ulteriormente distrutto!
> fai a camminare 5km avanti e indietro con un ginocchio coi legamenti rotti
RispondiEliminaMa anche abitare in una città/metropoli/megalopoli non ti assicura di essere vicino ad un ospedale/centro medico o di avere servizi adeguati per arrivarci, Lorenzo. Anzi, più gli ammassi umani andranno in direzione delle megalopoli e meno saranno gli ospedali, solo per le classi abbienti e via via più lontani, remoti, non solo nel senso spaziale, geografico, fisico del termine.
Nel pieno della catastrofe tumorale edilizia speculativa c'era una sorta di liquidità impazzita (anche) nel settore immobiliare. Da questo punto di vista una certa stasi, il contrario, potrebbe essere un buon segno.
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