Ritorno su questa colonna che è impolverata da tempo.
In questa regione molta pioggia, in alcune zone a intensità alluvionale, la terza volta in sedici mesi.
Non solo non è cambiato nulla ma consumo e cementificazione di territorio hanno orgoglionamente proseguito la loro crescita tumorale. Ma questo è solo UN problema che contribuisce al disastro.
Dunque alle scuole elementari ti insegnano che gli alberi hanno ANCHE la formidabile capacità di stabilizzare i versanti col loro intreccio radicale. Direi semplice, al limite dell'ovvietà.
Da qualche lustro vige una qualche norma / regolamento attuativo per cui i proprietari frontisti sono tenuti a mantenere sgombra da alberi la parte di loro proprietà confinante colla strada. Il timore, forse paura o terrore, vista la complessiva irrazionalità, è che in caso di neve possano cadere rami che ostruiscano, forse in parte, la strada.
E' un fatto che da decenni le nevicate sono sparite. Sottolineo, da quasi montanaro, che in caso di nevicate abbondanti, in auto si gira con catene, con un badile, una sega, guanti da lavoro, etc. non si usano mocassini da salotto o ballerine o decolté tacco dieci ma scarpon(cin)i. I rami si spostano, etc. se non ci sono le condizioni stai a casa, ti muovi coi mezzi pubblici, etc. (considera che se vuoi girare coi tacchi o in giacca e cravatta una casa in collina/montagna non è una scelta intelligente). Il cretinismo da artificializzati urbani cresce pur'esso: fa parte delle gravi regressioni collettive, il risultato di agio che, da decenni aguzza la scemenza.
Aggiungiamo pure le cause (para)dolose delle quali scrissi in Legge Arborea.
Aggiungiamo pure insofferenza, astio per gli alberi, pur'essi in crescita.
Rimane la realtà che queste sponde rasate e tenute ad erba, spogliate degli alberi brutti cattivi cacca diavolo, con la realtà sempre più frequente di piogge intense e prolungate, si squagliano come gelato al sole.
Quanto nevica? Un cazz.
Quanto diluvia? Sempre di più.
Qui sopra uno dei milion mila casi: sono state sufficienti due piccole robinie pseudo acacia a trattenere ciò che pochi decimetri accanto è franato.
Tanto elementare quanto negato.
Sponde libere. Sì, di franare.
Mah.
A volte sembra che all'ovvio non ci pensi nessuno.
RispondiEliminaOppure non gliene frega niente, non so.
Esiste una moltitudine di piccole menti scadenti, per dirla alla Gurdjieff che a sinistra si sono scandallizzate per le i fatti oggettivi, le ovvieta' osservate da un tale generale.
EliminaEsiste AVS, il PD, gli anitifa' anconetani che fanno una campagna contro il fatto che le sale ferroviarie sono a sezione troncoconica.
E' del tutto ovvio.
Ora, il problema e' che esistono moltitudini di persone insofferenti alla realta' che impiegano risorse ed energie enormi per lottare contro la realta' perche' bruttacattivacaccadiavolo contraddice le cazzate che hanno in testa.
Come nel caso della metafora, non gliene frega nulla finche' il treno svia su uno scambio o finche' il giosio fratello dell'islam religione di pace si mette con la loro figlia.
Ci fu il caso di una sindaca antirazzista PC della Toscana settentrionale che ando; fuori di melone per una figlia accompagnata ad una risorsa.
Non te ne frega nulla finche' il culo del frocismo diventa quello tuo.
e poi sotto i castagni si raccolgono tanti frutti
RispondiEliminaI castagneti sono un frutteto e se non si lavora per farlo fruttare, frutta male e/o poco.
EliminaIn genere sulle sponde NON ci sono alberi da frutta (a parte, forse, qualche essenza selvatica, tipo ciliegi selvatici, mirabolani, etc.).
Si raccoglie quello che si semina e lo dico con grande sofferenza, perché non solo non seminiamo ,se non per fini carnali, ma distruggiamo da noi e ce la prendiamo con un Dio in cui manco crediamo , perché rimane complicato ammettere la propria responsabilità.Quindi danno e beffa.
RispondiEliminaSe potessimo cementificare anche il cielo,noi miseri umani.
> non solo non seminiamo ,se non per fini carnali
EliminaE' molto giusto e cosa buona e giusta seminare, zappare, concimare per ottenere carnosi frutti, spighe ricche, drupe con olio.
Per quanto mi riguarda, per spasso, del tutto gratuitamente, cerco di devitalbizzare o seminare o piantare piccoli alberi, come annotai in "la foresta che cresce
".
> cementificare il cielo
Beh, ci sono gia' piani per esportare il "paradiso umano" su Marte. Evidentemente distruggere, annientare, rendere invivibile la terra non e' sufficiente.
Buonasera
Teste di c......o. La diceva a noi ragazzine di nove anni la maestra in quarta elementare sta cosa. Tengo a precisare che ho passato i settanta anni.
RispondiEliminaNon mi è chiaro a cosa si riferisce questo commento.
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