sabato 31 marzo 2018

Un mio amico mi ha parlato di acqua vegana senza batteri

Sono salito da _cchia, mio coetaneo, uno di questi contadini, eroi quotidiani di un'agricoltura di montagna di eccellenza, biologica, sempre più ruotobastonata da ipernormazioni psicotiche, da mercati globali, da cibi di plastica, da mode cretine.
Un collega ed io abbiamo acquistato un capretto che ci ha preparato in due metà.
I vari ismi si combinano e ne esce un mondo sempre più grottesco, storto. I fondamentalismi anti si alleano e ne escono cose tossiche, orribili.
Ancora una volta, la destinazione del reddito è un atto politico o antipolitico, civile, o incivile, naturale, ecologico o artificializzante, di sofisticazione. Questi babbei 'gnoranti e invasati non sanno che in un gregge non ci può essere più di un becco o di un ariete. Ci dobbiamo riempire di questi scemi, come se di stupidità non ce ne fosse in giro già abbastanza.
Sono così felice di sostenere queste piccole, grandissime eccellenze, questi saperi, questa civiltà. Egli era felice di sapere che c'è qualcuno che apprezza quel lavoro, che lo considera importante quanto esso è.
Se fossimo nati erbivori saremmo manzi o capre o conigli.

A casa tutti bene

Ieri pensavo come avrei potuto descrivere concisamente la relazione con _civa :- "Non  rompe i coglioni". Decisamente lontano dall'essere innamorati ma anche dalle dinamiche cervellotiche che caratterizzano non poche portatrici di vagina. Ieri sera, dopo una giornata di  sesso lungo, infinito, pervicace, così naturalmente vizioso da perdere ogni morbosità, satollante, che crea dipendenza, dopo pigrizie e riposo e sonni, dopo cibo buono ce ne siamo andati a vedere il lavoro di Muccino.
Così, togliendo tutto il non si può dire, ci siamo confidati. Lunedì sera tornando da lezione di tango, ad una rotonda nella sua città, una prostituta aveva mostrato le sue splendide terga, coperte da un piccola striscia di tela, piegata alla pecorina. Era tutta la settimana che mi girava in testa quell'immagine così splendidamente oscena. "Una volta ci fermiamo e la portiamo con noi!" Si era incuriosita, mi ha chiesto cosa potremmo fare, quanto potrebbe costare. Poi tutto passa, quando sei satollo di lussuria, quando sei sazio, tutto perde importanza, diventi sereno e distaccato. Mi piace questo suo progredire. Giovedì notte è tornata sodomita, mi ha usato nel sonno, senza che io me ne accorgessi quasi. Ora che non mi devo più vergognare, riesco a godermelo, a lasciarmi andare, mi ha detto, stamattina.
Perché tutti quei casini? mi aveva chiesto, tornando. Perché quei tradimenti?
Il lavoro di Muccino porta i riflettori sulle tensioni delle persone, di come la famiglia diventi il bacino in cui ci sono affetti ma anche risse emotive, sentimentali e debolezze e fragilità che non riescono a superare l'esame di un paio di giorni di tempo passati insieme (a causa del tragheto indisponibile per mare grosso).
Non ho impiegato molto prima di risponderle.
Perché tutte quelle persone vogliono essere amate, cercano ossessivamente un senso a ciò che è fuori di loro, pretendono, chiedono e non danno. Il Do ut des può funzionare, ma non quella roba. Il pretendo, lo "ho bisogno", non funziona. Non puoi stare bene se cerchi il tuo benessere in ciò che è altro, fuori di te.
_civa era arrivata provata da alcuni problemi professionali. Io non lo avevo promesso nulla. All'inizio fu lei a dirmi che non cerca altro che stare bene e anche di recente, quel pensiero saggio, lo feci mio e lo dissi io a lei.
Togli tutto il resto, l'egoismo vacuo e sciocco di voler essere amato, rimani con quello intelligente, se ce l'hai, nel qui e ora, profano, prosaico. Le cose della vita iniziano a scorrere, allora.
I luoghi visti sono di Grande Bellezza, sia il gotico (che adoro) nella città toscana visitata giovedì, sia nel paradiso ischitano blu di mare, argentato di ulivi, di bouganville e capperi, di pietre nere e fichi d'india, visti ieri sera.
Nella storia di Muccino mi pare che gli uomini ne escono un po' più dignitosamente, o forse, meno peggio, Eppure non mancava a queste persone la Bellezza che ignoravano nella ricerca di gratificazioni dell'ego incompatibili con le regole, le buone maniere, la morale di una famiglia mulinobianchesca inesistente perché o la prendi tutta o non la prendi.
Partono cicli di innamoramenti che iniziano con venti minuti di parole che sobillano l'anima, la vita sopita, stagnate di esistenze paciose, durano venti settimane, venti mesi e poi scemano, tutto riparte per un altro giro si giostra. Bisogna anche essere un po' forti, resilienti, non puoi demonizzare un certo grado di promiscuità, è nel mondo, è nella natura delle cose.
_civa se ne è andata , stamani. Siamo stati anche abbracciati, stanotte, ci sono stati i baci teneri. Ridiamo perché io sono un orso allergico alle puccipuccerie ed ella  gioca a fare la femmina puccipucciosa,
Passiamo dalla nostra lussuria al vuoto, ora.
Siano stati bene, cinicamente non cercando nulla in più, questo crea intesa, armonia, stare bene.
Eccoci nel paradosso, otteniamo, senza perseguirlo, ciò che non cerchiamo.
Torniamo, ciascuno, a casa propria, stando bene.




lunedì 26 marzo 2018

Heilung

Essi la definiscono dell'età del ferro, vichinga.
Io la trovo primordiale, viscerale. E' come se risvegliasse, in me, ricordi di foreste verdi antiche, di fiordi dell'eternità, sento il profumo di pecci, querce e dei mughi. E' la cultura animista, pagana alle nostre radici.
Quando danzavo, in transe, la goa, ero alla ricerca di questa musica, ne avevo trovato un surrogato, sintetico, più eclettico ma anche meno profondo, meno ancestrale - così è la musica elettronica che ci vizia. Ad orecchio direi che le 140 BPM che caratterizza tutte le danze transe, caratterizzino molti pezzi. Sono le stesse sonorità che io ho sempre amato in molte danze (musica) dei nativi americani.
Mi ipnotizza, la danzerei per ore.
Questa è dell'anima, dei boschi, delle rune, degli avi.

domenica 25 marzo 2018

Marzo e il camminare meditazione

Marzo è un mese cbe non mi piace. Non è più inverno e non è ancora primavera. Quest'anno però mi ha fatto la sorpresa del canto del cigno dell'inverno ma in genere...
Era molto tempo che non facevo un'uscita da solo. E' completamente diverso. C'è una connessione intima con la natura che manca nelle uscite allegre in gruppo. Sentivo il canto degli uccelli a primavera, il suono delle campane dei campanili che, sotto, chiamavano alla messa della domenica delle Palme. E il mio respiro. Per un tratto perfino annusavo, con piacere, il profumo amaro delle bagole fresche che qualche capriolo aveva lasciato sul sentiero; senza che riuscissi a vederlo mi ha preceduto per un tratto, forse perché lo scoscendimento non gli lasciava altre vie.
Così camminare diventa meditazione e contemplazione del Creato, la natura diventa Natura.
E oggi non ho dovuto neppure prendere l'auto, tutto a piedi da casa a casa.
Seicentoventi metri in un'ora e venti. In vetta ero felice per gambe e cuore e forza che ci sono, sono ancora lì, solo bisogna esercitarle di tanto in tanto.
Questo fine settimana non ci siamo visti _civa e io, ella voleva riposare. Con lei non potrei fare queste cose. Mi devo prendere spazio per farle da solo. E così è stato.
Giornata grigia e fredda, tutto il versante nord, sopra, è ancora innevato. Ora scrivo accanto al fuoco, stranamente sono intirizzito anch'io che nel freddo sguazzo come un tortellino nel brodo, oggi.
Eppure, la contemplazione della natura, lascia molta serenità e forza e gioia di sensi anche in marzo. Devo ringraziare mio papà che fin da piccino mi portò con lui tra i monti, ad essa.
Ora tutti i rii, le fonti, i ruscelli sono vivaci dopo i due anni ultimi di orribile siccità. L'acqua è canto in montagna e gli orientali, che a differenza di noi che prediligiamo le vette, prediligono i corsi d'acqua come loghi sacri, lo sanno bene.
E la contemplazione è sulla vita che ora fiorisce ma anche sul decadere e la morte che ne sono l'aspetto duale. L'Appennino si sta spopolando e i casali diroccati, che si stanno ammalorando, sempre più frequenti. Nel libro di vetta ho lasciato alcune di queste considerazione e anche l'augurio che questa Bella Italia venga ripulita dal cancro islamico.
Complice anche la giornata grigia e fredda, vedere questo decadenza lascia scossi, pensierosi. Ecco, ancora una volta, non è uno spostarsi, il camminare diventa meditazione. Lo spazio lasciato dall'uomo torna selvatico e con molta vita, scoppia di flora e fauna.
Ora una doccia e me ne andrò in milonga: ultimamente l'ho un po' trascurato e di là, al di là dei monti,  a Sant'Alessandro a Giogoli, si compie un rito e mi fa un po' male non essere là. Ma l'ho scelto con volontà, ho rinunciato, per tornare alla montagna e per staccare, una volta, da quella gioia, in modo che sia ancora più grande, la prossima volta.

Versante sud-est a sinistra, e norf-ovest a destra.

Dalla vetta di mezzo Appennino, in fondo, il crinale di spartiacque col Tirreno e i monti... meno basssi :).

Altro podere disabitato da decenni che sta andando in malora.

Tutto è pronto e spinge, sboccia...

Ecco un altro ruscello e i cavalli, sopra, tornati al pascolo.

sabato 24 marzo 2018

Prendimi frenesia

Rìnasci, nel parto della notte scura e fredda.C'era qualche luce che precipitava indietro a lato, ancora gli sbadigli e gli occhi stropicciati. Due ore di sonno e il travaglio di alzarsi, la vagina stretta, soffocante di tre o quattro giri di sveglia.
Rombavano i cavalli del motore, milonga arrivo. Betta cantava e mi ero già innamorato di lei. Basta una voce, a volte.
Domani avrei voluto andare a ciaspolare che ho bisogno di adrenalina, luce, vento, ma la cricca solita, a partire da _civa, sono affetti da stanchezza, malanni, articolazioni e parti che non funzionano bene. E il tempo che passa.
Con Nurit, con Cludia e Su e Juliette, con _ela anima di seta ieri, sui tango, vals, milonghe sincopati, quasi violenti abbiamo volteggiato furiosamente. Oh danza, non cambierai, mi butterai.

Baaambola mi butterai baaambola non cambierai, e come fossi e come come fossi una bambola.

Fuggo alla morte alla vecchiaia, prendimi frenesia, prendetemi eccessi, l'adrenalina, prendetemi e riportatemi via con voi.
Oh, ecco Betta, come _tra, prendetemi e buttattemi.

mercoledì 21 marzo 2018

La portazione di Open Arms



L'emergere della losca faccenda di Open Arms smantella ancora una volta la colossale catasta di falsi che sostiene, ideologicamente, il piano di guerra migratoria anti europea basata sull'immigrazione di massa.
Li dobbiamo salvare...
No, li dobbiamo tras-portare, de-portare in Italia a tutti i costi, anche se li stavano già salvando i libici.
Quando qualcuno affonderà quelle navi di criminali scafisti che lavorano alla sirianizzazione, alla balcanizzazione d'Europa, sarà comunque troppo tardi. Che Odino li strafulmini con tutti i sinistranti collaborazionisti.

sabato 17 marzo 2018

Propaganda continua

Ormai accedo dal diario principalmente dal treno. Qui scrivo il grosso di ciascuna pagina. Questa l'avevo scritta mercoledì mattina, i collegamenti e un paio di altri punti aggiunti ora.

Hanno chiuso il centro di "accoglienza" di Lampedusa (qui la versione non so se allucinata o delirante dei collaborazionisti) devastato dai gentili penetratori gioiosi profughi che tipagherannolepensioni.
Il Regno Unito utilizza parte dei fondi per la "accoglienza" per costruire un'ala di un carcere in Nigeria nella quale saranno detenuti i doni che hanno ricolmato di cortesi attenzioni  gli acccoglitori.

Nel Regno Unito la "democrazia" del o fai come hanno deciso i vertici oppure sì, ha dato un altro segno "correttivo" che ricorda come sia necessario attenersi a quanto stabilito dal regime: espulso identitario fondatore di Defend Europe a la sua morosa. Bisogna andare verso tutt'altra direzione (questa) che è quella che vi aspetta.

Lorenzo aveva segnalato un articolo del Corriere che evidenzia la correlazione tra tasso di sviluppo e bemessere di alcuni paesi e la volontà e la capacità di produrre emigrazioni di massa verso i paesi europei. Ma sono profughi che scappano dalla guerra, blablablabla no dalla miseria no blablablabla dalla... squola. Da paesi che hanno tassi di crescita del sei o sette per cento all'anno...

Dei deliri di incroci umani e omologazione di razza di Eugenio Scalfari, il più grande e fondamentalista razzista anti  mai esistito in Italia non parla più nessuno.
Trovo assordante il silenzio  completo, il vuoto assoluto, dei pentastellati sul problema della guerra migratoria. Essi sono persi da tempo in demagogie di massa "più paese dei balocchi per tutti" (e anche la Lega col più deficit...  mentre ieri,a La Zanzara, ascoltavo Becchi che urlava del più deficit per far ripartire la crescita, manineicapelli, un'insania collettiva).

Essendo agnostico e osservando il disegno che esce dalle tessere del mosaico, non riesco a trovare argomentazioni razionali, robuste, per poter smontare la tesi che afferma che esiste un piano globale che lavora alla Grande Babele.
Mercoledì sera ho incontrato un caro amico italo-israeliano-cambridgese che riconosce, ora il disastro della iperglobalizzazione, e pesantemente critico (un po' marxista alla Fusaro) sull'ultracapitalismo e sullo sfascismo delle varie sinistre al caviale italiche: si è avvicinato alla Lega indirettamente, visto che è un deciso appassionato/sostenitore di Bagnai. Insieme ridevamo della colossale serie di menzogne sollevate anche nel RU contro la Russia ("the beast from the East" fa parte della propaganda antirussa, un po' come la menata nostrana de Igor il Russo, come sottolineava Marco Poli).
Mentre le pesanti ingerenze dei vertici geopolitici anglofoni, apolidi anche nella politica italiani ed europei sono reali. Beh, poi è tutta colpa di Assad no!? secondo il presunto osservatorio del blablblabla siriano sul quale si è basata per stagioni la cacca manipolatoria  di La Repubblica. e, la fonte di rumore e falsi, che continua ad essere quotidianamente citata nei GR di Radio24.
Le presunte armi di distruzione di massa di Saddam Hussein, Blair non sono stati sufficienti, vero!?
Nooo, vi sbagliate: colpa dei russi, di Putin, la commedia continua.
Le reali armi di distruzione delle menti di massa: menzogne, fregnacce, manipolazioni, falsi, ortodossia, disinformazione, bufale e altra merda del politicamente corretto progressista, globalista.


martedì 13 marzo 2018

Capace di sorprendermi

_civa passa da stati fisici molto diversi in poco tempo. Ieri è arrivata a lezione di tango in stato di catalessi da stanchezza, dovuto a questo sua salute cagionevole, un malessere anche un po' esistenziale ritengo. E' fragile. Siamo andati via prima, vedevo che non ce la faceva più.
Mi chiedevo che senso avesse andare con lei, nella sua città, a casa sua. Il suo malessere mi indispone, mi infastidisce, sono la persona più lontana dal tipo di relazione "una malata e il crocerossino".  Mi sorprende negativamente. Abbiamo mangiato ed è sprofondata nel letto.
Stamani è stata destata dal giocare delle gatte. Ero tranquillo, un po' in parte, qualche riflessione per la testa. Tranquillo anche sessualmente, per rispetto, non è il caso di abusare di una femmina di una persona che sta male. Non ne avevo neppure voglia: domenica ci eravamo ingozzati di sesso e lussuria.
Invece il sonno l'ha "rigenerata". Mi ha molestato il cicio tranquillo, piccolo e inoffensivo. L'ha spompinato. Infine, ottenuto ciò che ella desiderava, ha preso una nocciola di lubrificante e si è inculata da sola. Mi ha molto eccitato così.
E' capace di sorprendermi.

lunedì 12 marzo 2018

Il mancato voto e il coso della cosa

Eravamo andati alla Coop per alcune cose che non avevamo trovato alla botteghina. Alla cassa _civa arriva, trafelata, in ritardo con in mano un coso (libro) di una cosa (autrice, qualcosa come Anne Whiley o Britney Dontricord).
Scatta il cazziatone: non è che c'abbiamo bisogno di arricchire degli anglofoni per del ciarpame col quale ci colonizzano. Il coso è rimasto sullo scaffale alla Coop. Sull'acquisto critico sono rimasto ancora molto duro. La colonizzazione non è affatto  solo inculturale ma anche economica, visto che così dai una dozzina di euri a una pseudo intellettuale loro invece di darli ad uno dei nostri. Vista la merda che viene dagli SUA probabilmente anche migliore.
Che la Coop ora sia ammantata da questa abominevole anglofilia fa parte di quella variante liberal chic un po' scem che caratterizza quel postcomunismo area PD. Del resto è il braccio commerciale di un partito che ha scimmiottato perfino nel nome le turpitudini progressiste, ugualiste dei loro cugini statunitensi. Dal livore contro i capitalsti yankee a metterli nella greppia per la mandria che viene a mangiare.

Mio figlio... non ha votato. Si è confidato con me ammettendo un certo disagio per il (non) fatto :- " Non sapevo cosa votare". Da me ha sentito regolarmente opinioni decise se non dure, critiche, motivate, rispetto alla catechesi del pensiero ortodosso e unico somministrato in tutte le salse, dai media a scuola, specie in questa regione di totalitarismo non così soft rossastrognolo. Sua madre penso sia rimasta ai Grünen o alla SPD, l bipede, in effetti, può essere confuso. D'altra parte la sua è una generazione poco politica, preferiscono le storie di Instagram alle notizie del mondo. Non posso notare che c'è anche un qualche cruccio etico  "piuttosto che votare a raglio non voto".

Gli ho detto che sebbene ci siano altre forme di azione politiche importanti, probabilmente più importanti, come la destinazione del reddito, anche il voto lo è. E' importante decidere alcune grandi line secondo le quali (non) si vuole diventi il paese, il mondo in cui egli dovrà vivere, spero, ancora molti decenni.

(via veganzetta)

domenica 11 marzo 2018

Blade Runner

Mi viene da sorridere, Ieri ser, a casa di _civa, una delle sue due gatte si è messa a poltrire sulla mia coscia destra, mentre _civa ed io stavamo guardando Blade Runner.
Ce ne  siamo andati in un negozio in periferia e ci siamo noleggiati un paio di DVD tra i quali il lavoro del 1982 di Ridley Scott. Sono riuscito a vederlo passati trentasei anni dalla sua uscita. Direi che è proprio il caso di dire "Meglio tardi che mai!". _civa mi diceva che si sente che è datato(per gli effetti speciali) ma a me non è sembrato. Los Angeles, 2019. Così inizia la storia. Un guazzabuglio multietnico in un ambiente compromesso dall'inquinamento nel quale quattro replicanti (umanoidi a vita limitata) si trovano nella sofferenza, assai umana, dell'essere consapevoli del dovere morire. Cercano di arrivare al loro artefice, di ottenere, con la violenza, un prolungamento della loro esistenza.
Sorridevo nell'osservare i dettami della moda ottantesca riversati nell'opera.
Io adoro questi lavori tra il gotico e il decadente, distopici. Forse la cosa che mi ricordo è l'amore impossibile e vietato tra Rick Deckard (Harrison Ford) e ls replicante Rachel (Sean Young). Vittorio Sgarbi afferma, con foga, che l'eros è libero dall'ideologia. E l'umanità dell'angoscia della finitezza che attanaglia, assai umanamente, i replicanti.
Mi hanno riferito che il seguito è degno, ora siamo pronti.


Sabato, domenica

Scritto sabato, intorno alle 18.
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In milonga, anche ieri, è stato un trattenersi. C'era _rta, di Rimini, che avevo già ballato. Ieri mi ha toccato e abbiamo parlato. L"avrei chiavata volentieri. Può essere, anzi è fantastica la seduzione, quel filtrare. Le scintille del potenziale massimo, completo, intonso. Ma non andrei al di là di un po' di buon sesso. Già mi rompo con _civa, figurati se mi metto a imbastire altre relazioni per sesso.
_rta mi ha proprio toccato. Rideva quando ballavamo. Non so se avrei una storia con lei, da quanto parlavamo. Poi è un po' più bassa (di _civa). Però scoprire il suo sesso, come gode... mmh, mi attirava.
Mi sono trattenuto, non sono libero.

Scritto domenica passate le 21.
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Ora sono sul treno verso casa. Abbiamo ballato un po' in milonga. Anche bene. Una giornata intera in cui sono stato bene con lei. Ci siamo consumati di sesso, forte, profondo, a volte in silenzio interrotto solo dai nostri gemiti.
_civa vorrebbe più bci ma ha capito che io non sono... pucci picci", vengono quando vengono. Da sotto mi sale l'immagine di una quercia robusta, grande, con le foglie smeraldine di verde brillante nel caldo silenzioso della collina di luglio. C'è, è robusta.
Rileggo quanto scritto in andata, ieri tardo pomeriggio.
Sono stato bene con lei.
Esistono altre femmine. Alla fine comunque c'è una scelta.
Osservare i capricci dell'ego, le pulsioni dell'eros e della biologia. Tutto non si può avere ed è bene che sia così.
Un po' di autodisciplina (come il trattenersi della notte tra venerdì e sabato) porta frutti.
In poche ore cambia tutto.


martedì 6 marzo 2018

Un cammino a ritroso - 2

(Un ammino a ritroso)

Sembra un gioco di parole ma, questa volta, l'anello della scorsa volta, sabato 10 febbraio u.s., lo abbiamo percorso a... ritroso (le condizioni meteo ci hanno permesso di salire anche nella unica modesta vetta).
Noterete, in alcune immagini, la neve rosastrognola colorata dalle sabbie del Sahara. Sarebbe interessante fare un calcolo della massa trasportata, ipotizzando uno spessore di un decimo di millimetro (*).
Gli accumuli iniziano ad essere interessanti.
Questa è una manna per le falde massacrate da due anni assai siccitosi.














domenica 4 marzo 2018

L'orso (non siberiano) e il voto

Siamo andati su in montagna, oggi. Cinque ore di ciaspolata. Dure per le condizioni del manto e anche lo scarso allenamento. Però li io ritrovo fatica, impegno, silenzio. _civa ci ha provato poi, troppo duro per lei data la sua scarsa forma fisica, è tornata a valle e mi ha aspettato là.  Ho apprezzato questa sua autonomia silenziosa, composta, degna.
Poi anche una silenziosa soddisfazione di aver tirato il gruppo; al nostro poi se né è aggiunto un altro di cinque, Li ho portati in giro per il secondo e il terzo terzo della proposta. In silenzio, assumendomi la fatica, la piccola responsabilità e anche il sommo piacere di tirare la via: fatica bestia ma anche il piacere di fendere la neve vergine, intonsa. Notavo che nonostante fossi abbastanza schivo e silenzioso, mi trattavano un po' come ... il capo. :)
Mi è piaciuto andare al seggio ancora con gli scarponi e le ghette, la mia "divisa" da montanaro, da alpinista, almeno per il poco che riesco.
Ho ragionato un po' su come votare. Non c'è il mio partito quindi con una sorta di valutazione pro e contro. Considerando anche che le radicalità che mi piacciono avrebbero potuto correre il rischio di non diventate forze di governo. Allora una scelta per una proposta che ha qualche etica, un po' di radicalità e qualche probabilità per cambiare questo sfascio, questo abominevole progresso al peggio, la frantumazione sociale e la delinquenza sempre più grave diffusa da questi sinistranti pazzi invasati.
_civa mi aveva presentato il video a corredo, qualche giorno fa.
Ecco, io vorrei che questa grottesca finzione, questa cacca ricoperta di glassa del politicamente corretto, dopodomani venisse ridimensionata del 90%.
Da idee bacate in testa segue tutto quanto bacato.
In direzione uguale e contraria: indietro tutta!