lunedì 27 marzo 2023

Cicogna 2.0

Il degrado attira degrado, il male attira e genera male.
Dunque, leggo via Il Primato Nazionale (qui), le osservazioni di Simone Cristicchi sull'utero affitto: nell'abominio c'è ulteriore abominio: i papponi trafficanti di prodotti bimbacei si pigliano la gran parte dei denari sborsati da riccastri egoici etero o cososessuali, lasciando solo le briciole alle fattrici subumane (5k€ su 35k - 50k, ovvero tra il 14 e il 10%).

Alla distruzione della famiglia, all'alienazione dei piccoli prodotti umani, all'alimentare l'ego di squilibrati, alla reificazione di povere donne a fattrici per zootecnia umana, si aggiunge pure il più bieco sfruttamento economico. Francamente, la... scoperta dell'acqua calda: immaginate una di queste associazioni criminali con un approccio equo!? Del resto anche a Bibbiano le merde si erano accanite con famiglie più poracce, sprovvedute di mezzi economici ed intellettuali, nulla di nuovo!

Merda è e merda resta nonostante le riverniciature multicolor arcobalenghe overtoniane. Spero che il Parlamento renda l'affitto di uteri con donne allegate un reato perseguibile universalmente: appena rientri in Italia ti schiaffo in galera e il bimbo va ad una coppia mamma e (e, congiunzione!) papa che ha seguito le regolari procedure di adozione.

"CICOGNA 2.0

Jelena è nata e vive in un piccolo paese del Kosovo.
Jelena è una roda, una cicogna. Nessuno deve sapere quale sia il suo lavoro; è un segreto, soprattutto per amici, parenti e villaggio.

Ha prestato il suo utero a chi non poteva avere figli, anzi, in un mondo dove le parole rivestono estrema importanza, ha venduto, noleggiato, affittato il proprio utero, perché nel mondo ricco, eterosessuale ed omosessuale, il figlio è un diritto, che se non si ottiene per grazia, fortuna e natura, si compra con il danaro.

Il costo di un bambino fatto e finito, esente da difetti, con ragionevole garanzia, varia da 35.000 a 50.000 euro; la quota che percepisce la cicogna, la donna, che ha subito l’impianto, che lo ha portato in grembo per nove mesi e che lo ha partorito, solitamente è di 5.000 euro. Spesso le “rode” vengono convinte a vendersi, spinte anche una povertà estrema che apparentemente non lascia scelta.

I negozi dove commissionare il prodotto sono sparsi ovunque, alla portata delle diverse esigenze e possibilità:

Biotexcom, Kiev, Ucraina
Mediterranean Fertility Institute, Creta, Grecia
Feskov, Praga, Repubblica Ceca
Interfertility, Madrid, Spagna
Human resources, Charkiv, Ucraina
Gestife, Barcelona, Spagna
Growing generations, Londra, Regno Unito, con filiali negli Stati Uniti e in Canada, loro però sono cari; per il tuo bambino su misura, puoi arrivare a spendere sino a 3 volte di più, 150.000 euro.

Vorrei vivere in un mondo dove la maternità surrogata venga abolita, e dove invece tanti bambini orfani e privi di futuro possano essere adottati, e cresciuti con Amore da coppie che non possono avere figli."

Infine una nota lessicale: la cicogna è un animale selvatico libero nom sfruttato economicamente. In zootecnia abbiamo vacche e scrofe utilizzate come fattrici. Il quasi elegiaco termine utilizzato delicatamente da Cristicchi è lungi dall'indice l'utilizzo economico delle fattrici.

Schiava 2.0? No grazie!

mercoledì 22 marzo 2023

Correndo ....ora passeggiando

Da tempo seguo, quando posso, Correndo ....ora passeggiando, il diario di MaratonetàGio: leggendo le sue osservazioni ultime sullo spregio alla lingua, il primo spregio alla propria, nostra cultura, ho deciso che... merita attenzione: ho inserito il suo diario tra quelli che seguo!
Direi una persona lucida, intellettualmente onesta e con valori; e con la schiena dritta e onore. Sebbene non condividiamo alcune cose, il fatto che ella sia libera e critica, che non abbia messo la testa all'ammasso (della setta sinistra) lo trovo cosa assai rara e di grande pregio.
Le sue osservazioni esulano dai barocchismi e dagli arzigogoli pseudo intellettuali in voga tra i sinistri semicolti e, semplicemente - che rara questa caratterizzazione dell'eccellenza! - vanno direttamente al nocciolo delle questioni.
Si diceva Vox populi, vox Dei! ecco un caso di questi.

martedì 21 marzo 2023

Zero cibo

ineccepibile, di Gaia Baracetti.
Se volessi trovare il pelo nell'uovo (non si adirino i vegani per la citazione di questo cibaccio mefistofelico) avrei qualche obiezione sul rimarcare una sorta di tridimensionalità di ciò che invece, a mio avviso, è il dualismo inscindibile vita-morte. Lo zero è sull'asse vita-morte, non fuori di esso: l'opposto della morte è la vita e viceversa, dell'odio l'amore, lo zero è il nulla.
Non è un caso che una frase (evito aggettivi dispregiativi) di una certa "sinistra" è "Mettere al centro!" ovvero la ugualizzazione geometrica che collassa tutte le infinite diversità  dei punti di un cerchio al suo centro.
Peraltro questa ugualizzazione è proprio nello spazio del problema: negare la diversità è negare anche il dualismo vita-morte.
Ritengo che queste patologie del pensiero, dell'anima tendenti allo zero siano effetto e causa dell'urbanismo e dell'alienazione che ne deriva (non è affatto un caso che le zone rurali siano in gran parte sane ovvero senza queste patologie del progressismo - urbano è pleonastico). Vivere tendenti allo zero (avete presente tutti privativi usati nel marketing, "Questo prodotto è senza ...") sempre più  stipati (i commenti sono disarmanti e vanno tutti al dito, non c'è alcuna enfasi sulla luna, il problema principale, la terribile sovrappopolazione), di persone malate che credono di essere un erbivoro (mucca pazza, poi umano pazzo!), come se persone con un problema così grave potessero aiutare a risolvere altri problemi, in sterminate conurbazioni plastica-asfalto-cemento biocide a vita biologica zero, persone spesso con altri destabilizzanti problemi di identità. .
Persone sempre più zero, che mangiano non-cibo, vivono nella plastica, nella bruttezza (Italia culla di Arte e Bellezza!), nel non piacere - dolore, negando ogni propria identità, la propria natura.

Questa robaccia dei non-cibi viene propinata come progresso da nazioni che più sono malate e avanti in questa distopia.

Infine uno spunto polemico: la psicosi della sindemia da virus Corona e dei folkloristici e scientificih rimedi imposti coattivamente è pure una manifestazione di questo zero vivere-morire.

lunedì 20 marzo 2023

7 cm

Ieri, sull'Arcobaleno Atlantico della Sera, in prima pagina era presente questo articolo. Dunque il tabloid progressista ha raggiunto un nuovo apice del peggio. Del resto qualsiasi porcata, qualsiasi cacca venga dagli SUA viene da esso presentata come oro zecchino. Non poteva mancare il pippone del bigottismo parafemminista progressista-arcobalengo d'oltre Atlantico e dei sinistranti invasati pappagallo-europei su sessimo, maschilismo blablabla blablabla blablabla.
Una cosa puritana, bigotta e cretina, oppressiva: se una persona considera disdicevoli i tacchi per donna, semplicemente, non andrà a quell'evento. Fine delle menate. Invece la peristalsi arcobalenga deve evacuare il proprio cretinismo bigotto, censore.
Poco importa se sulle stesse pagine viene martellata da mane a sera la barbarie di bimbi fabbricati da neoschiave bimbi senza papà o senza mamma.
Può fare i crimini peggiori, puoi reificare le persone, rendere prodotti per egoici squilibrati i più indifesi ma, ciò che importa è che le donne non abbiano i tacchi.
Le milonghe diventeranno luoghi clandestini: donne con i tacchi!!

(via alagalomi)

domenica 19 marzo 2023

Caro vecio

Ho chiamato il mio caro,vecio. Per ringraziarlo, per tutto quello che ha fatto per noi, per tutti i sacrifici.
Con i tuoi errori, l'essere a volte ispido, ma hai fatto tanto.
Ché tutti i bambini del mondo possano crescere con un papà e una mamma.

Tango jazz

Visto che son fermo causa anca sinistra malconcia, ieri sera Rosa Canina ed io siamo andati ad un bel concerto di... mah, come definirlo il genere? diciamo tango jazz? una brano presentato come lavoro su tangovals non aveva alcunché, neppure lontanamente, di un tango vals. Diciamo di jazz.
Contrabbasso, clarinetto contralto, violino, piano (ancava il... bandoneon).
La musica colta / elaborata classica, jazz, può allontanarsi molto sia dalle semplici forme popolari che da quelle intermedie o primigenie: le orchestre di tango erano di grande livello ma... facevano danze (musica per il ballo), non musica da ascolto. Questo avviene anche nelle forme coreutiche ovvero nella danza tango: questo lavoro (video a corredo della pagina) è raffinato, richiede un sacco di studio, elaborazione, lavoro, è lontano dalle prime forme canyenguere, popolaresche (e.g. qui).

Ambiente piccolo, caldo, piacevole (nonostante si trattasse di un piccolo edificio "moderno" parrocchiale). A tratti mi pareva di essere in un altro luogo, come se fossimo stati nel 1958, a Buenos Aires (a corredo, ripubblico lo splendido cortometraggio di Marco Alvise, da una vecchia pagina. Piccolo bar, con un vecchio bancone, con il piano in pietra, gruppetti di persone sedute, in penombra, a conversare, luci soffuse. I saluti, tra alcuni che si conoscono, un piccolo salotto. Di là, la saletta, preparata per il concerto, poi riarrangiata per essere una piccola milonga.

A seguire piccola milonga. Rosa Canina ha avuto il primo invito da uno sconosciuto: prime due tande. Passi e ritmi incerti ma emozioni a straripare.
¡Tango querido!

mercoledì 15 marzo 2023

Nazi-fasci e conflitto russo-ucraino

 https://gaiabaracetti.wordpress.com/2022/02/24/eccoli/#comment-10453

-----

Il conflitto ucraino-russo e' antico: si pensi solo a cosa fecero i sovietici (russi ma anche ebrei, Lenin e Stalin, prima della svolta antisemita, avevano comunisti ebrei ai piu' alti livelli del partito comunista), milioni di morti tra i contadini (russi e) ucraini.
Gli ucraini massacrati per inedia a milioni guardarono ai nemici dei loro persecutori, i nazisti pur di salvare la pelle.

Anche per questo e' ridicolo cercare di etichettare con nazi una parte o con fasci l'altra.
L'abuso retorico dell'etichettatura con nazi-fasci di tutto e il contrario di tutto e' un indicatore certo di molta ideologia e pochi argomenti.
Conosco una capa di milonga che e' pure insegnante di danza contemporanea tuttora convintissima nell'etichettare la danza classica come nazista.
Penso che il sillogismo (non uso aggettivi dispregiativi) sia :- "La danza classica richiede molta disciplina bruttacattiva - i nazi erano brutticattivi - quindi la danza classica e' nazi."
Il ragionamento e' piu' o meno questo.
Nelle inversioni etiche e morali che caratterizzano questa epoca, la disciplina da valore e' diventato caccapuzzonabruttadiavolo.
Mah.

Piu' passa il tempo e piu' noto il fomentare, l'agire imperialistico di SUA e RU in questa guerra fatta contro Europa e Russia col sangue di Ucraini e Russi nelle loro mire geopolitiche di contenimento e frantumazione delle potenze telluriche.
So che qui la signora Gaia e io non arriveremo mai ad un possibile  dialogo in quanto completamente agli antipodi sul giudicare ruoli e responsabilita': anglosfera progressista bene per la signora Baracetti e nazioni resistenti / reazionarie male, il contrario per me.

Qui (https://www.maurizioblondet.it/come-pechino-giudica-gli-usa/) si puo' trovare il documento "US Hegemony and Its Perils" dell'esecutivo comunista cinese che indica con chiarezza "abbagliante" le cinque modalità di egemonia degli SUA e le conseguenze nefaste su gran parte di altri popoli e nazioni.

Ora gli SUA hanno iniziato con la Georgia.
E' tutto preparato da tempo, piani, finanziamento di colpi di stato (Soros affermo' con malcelato piacere e soddisfazione di aver finanziato, tra gli altri, anche il colpo di stato in Ucraina).

Per tornare a tema, fasci e nazi non c'entrano nulla.
Tant'e' che a volte, nelle varie gare a chi e' piu' antinazi, antifa', eticamente e moralmente superiore e migliore, etc. si arrivano a frasi assurde come "Stalin era un nazista" "il regime fascista di Pol Pot" e altre castronerie simili.
L'acqua e' liquida, l'olio e' liquido, quindi l'olio e' acqua.

martedì 14 marzo 2023

al scienzah ahkbar

  • Dobbiamo mettere paura per imporre le restrizioni... se vogliamo mantenere misure restrittive conviene non dare troppe aspettative positive.
    Roberto Speranza
Passa il tempo e la corrente del fiume trasporta maleodoranti carcasse.
La sindemia da virus Corona, col passare del tempo, dimostra il molteplice merdaio che l'ha animata.
Un molteplice merdaio riverniciato con colori brillanti (più o meno sempre quelli), premiato vernicificio "La Scienzah", rimane molteplice merdaio.
Manipolazione delle menti, regime del terrore, coercizioni di massa con provvedimenti folkloristici spacciati come roba_scientificah da discount per vittime, criceti, zeloti e creduloni, bufale spacciate come La Veritah..
Il tecnoteismo grossolano ha fatto facile presa sugli adepti della nuova religione e sulle loro psicosi e fobie (mio padre osserva, a volte incredulo, sconsolato o con disprezzo, "gente che ha paura della propria ombra" - nulla di più manipolabile!). Non stiamo parlando dei sottomessi, "la casalinga di Voghera" ma dei manipolatori, istituzioni pericolose come corte costituzionale, presidente della repubblica, ministero della pseudo salute, potentati mediatici, etc. e i vari semi-colti, pennivendoli, pseudo-intellettuali dei livelli intermedi.
Le elefantiache (per complessita') società tecnologiche e il presunto razionalismo nella gestione dei problemi hanno esibito limiti e fragilità, sono diventate un teatrino per preducatori, fondamentalisti ( e per i loro zeloti isterici). Intrugli iniettati a consenso obbligatorio, sarà più lieto, col paracetamolo, sarà più comodo e confortevole finire nel loculo, banchi a rotelle, mascherine in piedi ma non seduti e altre tragiche pagliacciate del genere, (qui in Parole Sante, un buon promemoria su alcune di esse).

Il dubbio, la critica, che sono anima, fondamenta di ogni approccio razionale, diventati colpa e additati come "oscurantismo" dai vari oscuratori talevax. Si noti qui la stessa antinomia che caratterizza credo e azioni dei fascisti anti, dei razzisti anti.
Più o meno ciò che succede anche in ambito massmigrazionistico, un elegante, propagandato e allettante collasso, macello di massa applicato, per interessi di alcune castalie, a masse di mansueti lobotomizzati (utili idioti, copyright S. Lenin) col loro giulivo consenso. Con un facile lavoro sui sensi di colpa (facile sugli impauriti della propria ombra), quello, è ripartito con efficienza.
Sull'altro fronte è solo necessario attendere che il rimescolamento sì global del molteplice merdaio porti il prossimo virus e l'orda di progressisti al peggio "al-scienzah ahkbar" (un coglione con una ricerca_scientificah è sempre un coglione) tornerà a mostrare la propria natura.



lunedì 13 marzo 2023

Vesti stracciate

Ricordate la narrazione "contro le migrazioni non si può fare nulla"? (chiedere ad australiani, cubani, ungheresi, etc. una cazzata fantastica!).
Salvini con i suoi decreti sicurezza all'acquina di rose aveva fatto crollare le morti in mare.
La penetrazione di massa organizzata da vari strati dello stato profondo e razzisti anti vari agisce al massimo da anni.
La mattanza in mare pure.
Sono quelli che strillano su quanto sono brutti e cattivi gli invasi e si stracciano vesti e capelli istericamente ai funerali dei morti  che hanno favorito e favoriscono in ogni modo.
Gente con un filino di problemi.

lunedì 6 marzo 2023

La fatica che se ne va

Siamo saliti al campo di Rosa Canina, ieri, a prendere alcune cassette di legna fine, per accendere il fuoco, che preparammo alcune settimane fa. Bella coltre nevosa, una grazia di Dio per le falde, dopo anni di siccità. Dal fondovalle, fin lassù, non un'anima viva. Abbiamo lavoricchiato un po' sotto al sole, anche come scusa per... fermarci e prendere un po' di sole, appunto.
Anca messa decisamente male, mi ha fatto anche molto male quando ho spalato qualcosa per poter aprire il cancellaccio sbilenco anch'esso, per accedere. Alla fine, passate le due, abbiamo chiuso baracca e burattini e per stare ancora un po' all'aperto, abbiamo fatto due passi, fino ad un piccolo borgo, vicino.

Le nevicate recenti hanno sfondato il tetto di due edifici. La fine, per essi, già in cattive condizioni, sarà assai veloce, ora: senza tetto si ammalora tutto molto rapidamente.
Pensavamo agli enormi sacrifici per tirar su quelle case, le dolci case come rifugio per vite spesso austere se non grame! Tutto, dico tutto, fatto a fatica, a spaccarsi braccia, mani, schiene a tirar su, tutto a mano, pietre, cemento, travi, malta, coppi, mattoni.
Tutta quella fatica di coloro che speravano di lasciare un mondo migliore (ci sarebbe da discutere qui) si sta sfasciando, si sfascerà su se stessa, col lavoro, coll'oblio lenti, implacabili di piogge, acqua, gelo.
Bella la vita, che se ne va!

(unuomoincammino)

sabato 4 marzo 2023

Anche stanotte le mucche danzeranno sul tetto

Rosa Canina ci ha regalato un abbonamento a In Quota, emanazione e della sezione CAI del cinema e del Trento Festival. Per quanto riguarda le piattaforme, ci siamo da tempo stufati: ogni volta che cercavamo una pellicola non la trovavamo, esse offrono solo cinema commerciale e, di questo, il 90% è ciarpame statunitense.

Domenica sera (è passata una settimana, mai capito quelli che si lamentano della noia, non sanno cosa fare, mah) ci siamo visti Anche stanotte le mucche danzeranno sul tetto:  interessante e toccante. La storia di figli di fricchettoni, in Ticino, che decidono di affrancarsi dalla spaventosa assenza di limiti ricevuta dai genitori e dai disastri che ne conseguono con la vita dura (non è un eufemismo) di malgari.

Nessuna edulcorazione e questa è la prima cosa notevole di questa storia. Il fine amaro ricorda un po' Il vento fa il suo giro: Fabiano ed Eva affrontano mille difficoltà, e tra queste l'ottenere un prezzo dignitoso per i (capolavori di) formaggi che producono (nei titoli di coda, appaiono alcune scarne notizie sul seguito: i due prima cambiarono alpeggio poi si ritirarono da quell'attività). La storia sottolinea quanto possa essere grama la vita dei piccoli contadini, allevatori, malgari, coltivatori, pastori in una società che relega coloro che ti danno Il Cibo, la base della tua esistenza, ai margini.

Interessante, in questo lavoro del regista Aldo Gugolz, la  nemesi rimarcata: dagli sdilinquimenti sessantottini nella declinazione freak-psichedelica (LSD e altre droghe in vece della declinazione marxista  chiave inglese colla quale sfondare il cranio dei non sufficientemente comunisti) ad un contatto ruvido, archetipico, con la natura e la sua asprezza, tra terapia e redenzione.