martedì 14 dicembre 2010

La non ferrovia del Brennero

Una collega si lamentava dell'impossibilità di andare ai mercatini di Natale in Alto Adige in treno.
Un'offerta sempre peggiore, buchi colossali, medie da carrette a biada. La linea del Brennero sempre più inutilizzata. Ora, dico Bologna - Bolzano, non San Giovanni in Argine - Usmate. Aboliti i treni internazionali, poi gli IC, poi gli interregionali. Insomma lo sfascio di tutto il sistema che non sia la pseudo alta velocità.
Oh, aboliti anche treni che viaggiavano zeppi, non si puo' dire certo in perdita.
Un fornaio che inizia a non fare più pane, poi non fa più neppure focaccia, non fa schiacciata e neppure le ciambelle dolci, non fa più filoni. Nulla. Solo i pasticcini con la crema, sempre più cari.
E' l'antipolitica (che nel linguaggio marchetinghese spacciavano come linea snella, un'idiozia completa, come se ad un corpo togliessi i bicipiti, poi i reni, poi le orecchie poi lo stomaco e la vescica, via anche i piedi, lasciando solo i quadricipiti e pretendendo che esso continui ad essere sano e ben funzionante).

Ti chiedi perché semplicemente non ci siano treni.
In realtà tempo addietro venni a sapere intervistando i macchinisti sul ritorno da Firenze a Faenza di un imprenditore ravennate che aveva istituito una coppia di merci per contenitori tra Ravenna e Livorno approfittando del rinnovo strutturale della ferrovia Faenza - Firenze.
Successo clamoroso.
Si stava accingendo a raddoppiare l'offerta quando... la cooperativa degli autotrasportatori ravennati (roba buona del PD, il Berlusconi che è quasi la stessa roba non c'entra in questo caso) hanno espresso in qualche sede opportuna la loro contrarietà.
Non solo mancato raddoppio ma poi anche la decisione di Trenitalia (in realtà Cargo Italia la divisione merci ormai al collasso) che per vari motivi tecnici venivano a mancare i requisiti anche per la coppia di treni esistenti.
Tutto tornato su traffico su gomma. Ora sento del delirio prossimo venturo, l'idiozia dell'autostrada Mestre - Orte.

Oggi leggevo dell'antipolitica italiota.
Prima hanno abolito l'offerta sulla linea del Brennero, poi hanno tentato di boicottare l'offerta di DB - ÖBB, poi il tentativo di vietare la fermata per i treni austro-tedeschi a Bolzano.

http://raffaellidaniel.wordpress.com/2010/12/09/l’italia-contro-i-treni-austro-tedeschi-durnwalder-bolzano-vuole-la-fermata/

 "In questi giorni sono partiti da Milano, Bologna e Verona treni strapieni diretti a Bolzano per il Mercatino di Natale", spiega Kerstin Schoenbohm. Forse è proprio per quello, non deve essere che il treno abbia una qualche successo lì dove e' stata fatta tabula rasa.

Ma che senso ha tutto ciò?
E' solo cialtroneria pressapochistica, caciarona, grezzume stupido e miope o c'è una qualche decisione antipolitica, di dolo per gli interessi di qualcheduno, i soliti pochi?
E' talmente assurdo e kafkiano ciò che succede in buona parte della vita del paese, una regressione generale in cui il ciarpame, così ben rappresentato dal Berlusconi Silvio e dalle sue bande bassotti e dalla pletora di pecoroni cornuti da egli mazziati che lo osannano che è difficile trovare un senso.
Semplicemente la somma di alcuni spiccati interessi forti di una oligarchia baronale non ha alcun senso, a livello sistemico.
Fosse il nulla perpetuo, magari, sarebbe certamente meglio che lo sfascio, che la distruzione tumorale perpetui.