domenica 26 ottobre 2008

Calendario di Frate Indovino

A casa del mangiapreti è arrivato il... calendario di Frate Indovino. Ho fatto una faccia così  quando l'ho visto.

Poi... poi sono affiorati i ricordi. Ho bene in mente le pareti della cucina della nonna, il calendario appeso sulla spalla destra della finestra a sei riquadri, ancora coi vetri che traballavano, alcuni fissati collo stucco, poi si seccava, nelle giornate secche il legno si muoveva e i vetri erano un po' più amici del vento, quando veniva. Quei vetri con qualche bolla dentro, con qualche lente, vetri antichi, se ricordo bene erano fatti adagiando la colata del vetro su un liquido, per ottenerne la forma piana più possibile. C'erano le tendine bianche a quadretti rossi, il fienlile, la legnaia e l'aja sotto, la Bassetta con le selve di larici ed abeti, in fondo. Fino a due terzi d'altezza c'era la pittura ad olio lavabile, sulle pareti, tutte a gobbe e rilievi, per centinaia di strati di vernice, il tavolo in formica verde, la vetrina. Ricordo tutto. Bolle d'infanzia che vengono su, i baci che darei alla nonna, la comare che andava a levare i figli, la venivano a prendere con un mulo, nella notte, anche nella tormenta di neve.

L'ho appeso, il calendario.

martedì 21 ottobre 2008

Nuovo ordine mondiale

Il nuovo ordine mondiale, fondato su questo culto della tecnologia, del PIL, del lucro privato illimitato, ha come effetto, solo quello di distruggere l'ambiente, esaurire le risorse, annullare la biodiversità, la sparizione di specie vegetali e l'estinzione di quelle animali, aumentare povertà e miseria delle masse in esplosione demografica, migrazioni di interi popoli, l'omologazione culturale, la sparizione di centinaia di lingue e culture, di fare sempre meno ricchi sempre più ricchi.
Ecco cosa riporta dice il quotidiano del partito democratico delle libertà, berlustroni presidente, oggi.
Oh, mica carta o il manifesto, eh!?

Il centrocentrista all'acqua di rose di san pio uolter betoniera colle sue lagne politicamente corrette, coll'intensità e incisività di acquarelli sbiaditi, da solo manforte al liquame politico sociologico e operativo del regime berlusconiano. Come scrive Jacopo Fo, in un articolo sulle energie rinnovabili,  il centro centrista sostiene berlusconi.

Grazie a phederpher per lo spunto.



lunedì 20 ottobre 2008

Collaborazionisti

I pagliacci collaborazionisti del partito diossino hanno sfanculato di pietro. Veramente che merde... Di Pietro rimane l'unico a fare opposizione in questo consenso conforme pecoreccio (peccato che gli italianideivalori siano sviluppisti incalliti). Il capo della banda bassotti hai il 60% del consenso, il buonista diossino il 30%. Italiani, popolo di merda, si discuteva, con alcuni partigiani, sabato sera. Veltrusconi e Berlustroni, avanti tutta verso il regime, due fecce della stessa merdaglia.

domenica 19 ottobre 2008

20 anni muuu

C'è una notizia che mi ha riempito di gioia. Dopo vent'anni due mucche tornano alla Capraia. Quando c'era la colonia penale, delle persone vivevano degnamente, in un angolo di paradiso, invece di marcire in cella, lavorando, pagando il debito che avevano colla società e stando bene, il tempo passa veloce quando fai bene. La colonia penale forniva da mangiare a tutta l'isola, il resto lo esportavano sul continente. Poi la chiusura, i condannati a fermentare di nuovo in carcere o con indulti idioti, cani sbandati in giro a fare danni e dolore. Sono tornati ad importare tutto dal continente, pattume e montagne di plasticame compreso. Ecco il progredire della società.

Oggi c'è una bella notizia, è tornata la vita che produce ricchezza e bene. Sono felice. Quelli sono stati anche posti "nostri", li giravamo con letiziagioia nel cuore scoppiante, proprio lì, quella valletta che scendeva da lassù, coi mufloni e le calle selvatiche,  corolle bianche nel verde scuro.

giovedì 16 ottobre 2008

W la squola

Siamo stati in manifestazione, ieri sera. UnBimbo era dietro lo striscione, saltava ed urlava come un ossesso.
La suola dei bambini abbasso la gelmini.
La suola dei bambini abbasso la gelmini.
La suola dei...

Passione pura. Io non avevo avuto, da piccolo, questo battesimo emotivo e passionale alle manifestazioni pubbliche. Era felice l'ho rimpinzato di sbacerozzi alla fine, mi sono congratulato con lui.
Vediamo un po'.

Sì al voto in condotta, stare in comunità è importante quanto avere competenze. Se sei un maraglio bullo rompitesticolini e scassaovajette, devi essere bacchettato sulle ditina finché la smetti. Tabù, ovviamente, nel paese dell'illegalità diffusa, dove chi è più furbo e se ne fotte del convivere comune è ammirato e fa successo.

Sì alla bocciatura. La scuola buonista è diventato un somarificio che produce asini certificati di non esserlo. Al danno si aggiunge il falso ideologico. Il primo ad abolire gli esami di riparazione, ecco l'apoteosi della scemenza buonista, fu un idiota di Alleanza Nazionale messo a a fare il ministro della pubblica ignoranza di un precedente governo del bassotto capo. La scuola politicamente corretta ha abolito i no che aiutano a crescere. Il risultato: una buona quota di bamboccioni e smidollati arrivano al titolo di studio completamente impreparati. La selezione è parte della vita e pensare di abolirla è una sciocchezza in toto che fa cataste di danni. Bambini ed adolescenti devono superare difficoltà che li aiuta e aiuteranno a capire ciò per cui sono portati e ciò per cui sono negati. E' inutile e controproducente creare idraulici o fresatori che sarebbero ottimi musicisti o  eccellenti geologi o creare medici o analisti finanziari rubati al talento tecnico o manuale. Supposto che non si schiantino o si suicidino prima, una volta usciti e una volta scoperto che la vita bisogna guadagnarsela e non è la bambagia che c'è sotto la campana di vetro.

Sì ai voti numerici. Sono chiari, secchi, universalmente comprensibili anche da persona un poco ebbra, per dirla con un motto anglosassone.
Insufficiente, sufficiente, buono, distinto, ottimo sono dei voti numerici senza averne il pregio. La scala è sbilanciata: non esiste il cattivo ed il pessimo e questa asimmetria buonista la dice tutta. Non si può fare media con queste parole. Quanto fa (cattivo + sufficiente + buono + insufficiente) / 4? Si passa o no?

Sì al grembiule. Stronca le sfilate di moda a scuola, l'esibizione di censo e classe, esibizione del reddito fatta vestiti accessori e altro messi addosso a piccoli consumatori compulsivi in allevamento.
Sono maoista: grembiule uguale per tutti, fornito dalla scuola su cauzione e restituito alla scuola lavato e stirato a fine anno (come per i libri di testo).
Nelle scuole di Cuba, nei migliori istituiti britannici o persiani, si va a scuola in grembiule o divisa, i bambini si alzano e salutano maestro o professore quando entra. A scuola si eccelle per la capacità di stare insieme, fare squadra e negli studi, non per il fatto di avere le scarpe pokemon, la maglia gucci o i pannolini Sain Laurent.

No a tutto il resto. Sono cose deliranti neppure da commentare.

No al maestro unico.

No alla soppressione delle piccole scuole.

No ai tagli sconsiderati (1° paese importatore di Mercedes, non ha i soldi per la scuola o per pagare la manutenzione dei mezzi dei vigli del fuoco, 1° paese di straccioni delle banane).
La gelminella cartabollata in un somarificio del sud, ora fa la meritocratica col merito degli altri. Risultato: 20% di cose buone e 80% di cose pessime.
Ci sono cose che non conosco ma che andrebbero riviste, ecco la squola che piacerebbe a me

No al finanziamento pubblico delle scuole private (già a dirla, contraddizione in termini, ti si accortoccia la bocca)

No all'esibizione di capi e indumenti religiosi (il grembiule uguale per tutti, ovviamente, renderebbe questo no inutile)

No alle scuole confessionali o etniche

Sì ai corsi di italiano obbligatori per bambini immigrati
, un anno in più nel percorso scolastico, se non hanno le conoscenze minime della linga, con maestri poliglotti che insegnino loro, fino al superamento dell'esame, la lingua italiana, poi riprendono il corso di studi dalla classe alla quale avrebbero dovuto iscriversi in principio. Come cazzo fai a spiegare la geografia del molise o la prova del nove ad un bambino cinese, pachistano o polacco che non sa parlare l'italiano?? Questo è ammissibile solo se si pretende che la scuola non sia selettiva, a questo punto tanto varrebbe abolire la squola che si risparmierebbe molto  tempo.

Si all'estensione di almeno due settimane dell'anno scolastico, che permetta di diluire il carico didattico eccessivo e concentrato. Questo permetterebbe il...

Sì all'aumento delle attività sportive e fisiche, almeno un paio di ore al giorno, nelle giornate di tempo pieno. I bimbi hanno diritto a muoversi e scatenarsi fisicamente,  e non stare reclusi dietro a banchi per otto ore. Le attività fisiche sono ridicole e svolte, a volte, in posti allucinanti.

Sì all'educazione sessuale e sentimentale.

Sì all'educazione civica (a partire dai doveri di paesani e cittadini, inutile conoscere la storia di Publio Cornelio Scipione se fai fracasso alle 6 di mattina in condominio o parcheggi in seconda fila per pigliarti il caffè).

Sì all'educazione ecologica.


Discutevo ieri con altri manifestanti. Una voce a tratti dissonante ma non mi stupisco. C'era tutto l'establishment del PDLmenoL schierato, sindaci, consiglieri e assessori, il caravanserraglio degli oligarchi buonisti cafoni arroganti che stanno edificando anche nel  vaso della salvia del vicino, se l'era dimenticato fuori, sul davanzale della finestra, ieri, stamane era già recintato di quelle belle reti arancioni, presagi di catastrofi cementizie, gli oligarchi che vogliono imporre tutte le loro faraoniche gerontosaurocratiche cattedrali di consumo, inquinamento e lucro privato. Eravamo a manifestare a pochi passi, a guardarci un po' in cagnesco, visto che cerco di picconarli ad ogni occasione che posso.



(da l'attimo fuggente di peter weir)

martedì 14 ottobre 2008

Due barze


  • La visita del presidente del Consiglio alla Casa Bianca
    Il saluto di Berlusconi a Bush: «Storia dirà che sei stato un grandissimo presidente»
    (Corriere.it)

Ecco, se fossimo al bar sport, di via molinella, potremmo sentire il signor Fulvio Zanetti pronunciare questa bojata e metterci a ridere. Tutto sommato siamo già fortunatì anche solo a non essere così, emettere barzellette inconsapevolmente non è gran cosa.
Passato l'attacco ilare, chiusa la mandibola, fai mente locale: il mondo è sottoposto, da sempre, alle influenze di coppie di testicoli.


coglioni di mulo

mercoledì 8 ottobre 2008

mondo marcio


  • L'odierna stretta creditizia non è risultato del fallimento delle banche. Al contrario, è il frutto del tutto prevedibile, anche se nel complesso inatteso, del loro straordinario successo: successo nel trasformare una enorme maggioranza di uomini e donne, vecchi e giovani, in una genìa di debitori. Perenni debitori, perché si è fatto sì che lo status di debitore si auto-perpetui e si continuino a offrire nuovi debiti come unico modo realistico per salvarsi da quelli già contratti. Entrare in questa condizione, ultimamente, è diventato facile quanto mai prima nella storia dell'uomo: uscirne non è mai stato così difficile. Tutti coloro che erano nelle condizioni di ricevere un prestito, e milioni di altri che non potevano e non dovevano essere allettati a chiederlo, sono già stati ammaliati e sedotti a indebitarsi. E proprio come la scomparsa di chi va a piedi nudi è un guaio per l'industria calzaturiera, così la scomparsa delle persone senza debiti è un disastro per l'industria dei prestiti. Quanto predetto da Rosa Luxemburg si è nuovamente avverato: comportandosi come un serpente che si mangia la coda il capitalismo è nuovamente arrivato pericolosamente vicino al suicidio involontario, riuscendo ad esaurire la scorta di nuove terre vergini da sfruttare...
    Zygmunt Bauman, Repubblica.it

Questa è la follia di questo mondo marcio che vive devastando l'ambiente, consumando e facendo debiti.
Questa sarebbe la "ricchezza" prodotta dal PIL in crescita esponenziale? Ai nostri figli lasciamo debiti, rifiuti, morte, risorse esaurite.
La follia distruggitrice governa il mondo.


(campi che producono ogni anno cibo, ricchezza, acqua, ossigeno? no meglio capannoni vuoti)