mercoledì 30 gennaio 2008

Un passo



Ieri sera ci ha chiamati. Ero in pizzeria con _nzo, prima della riunione su spiritualità, discernimento e libero pensiero. Lei, colei che lo desidera ardentemente.
Mi sono molto rallegrato. Il fatto che abbia deciso di telefonarci, di parlare col mio possible complice, mi ha dato speranza.

Un passo.
Il cammino è lungo, certamente, un passo non significa arrivare in vetta.
Ma, di certo, senza passi, non si va alcun dove.

La banda del buco

Stasera ci sarà una riunione di resistenti.
La banda del buco, ovvero i sindaci diossini della zona, ignoranti come le pantegane, persone pericolose col potere in mano, la stessa genia di quelli dell'altra volta, gli assessori alla stradalità immobile della regione, hanno indetto messa nel comune vicino. Missione apostolica: coltivare il pensiero unico e ammansire il popolo (assente) affinché ricervano avvallo al loro prossimo scempio ambientale.
Poiché hanno intruppato decine di migliaia di pendolatori nei loro comuni dormitorio senza alcuna pianificazione urbanistica, con una visione criminale di sviluppo progressista, poiché si sono dati tutti da fare per approvare prima del 2003 i loro piani regolatori folli, prima che i PSC fermassero le loro malefatte in combutta con proprietari terrieri, cavatori, costruttori e agenti immobiliari dai quali prendono ordini e finanziamenti di partito, ora si accorgono che qualcosa non quadra.
E così la soluzione per gestire il traffico impazzito è, sentite un po' la genialata, di aumentare le strade (!!). In quel territorio ci sono i monti? Benissimo, noi li buchiamo.
L'assessore regionale si era permesso di affermare che il progetto sarebbe andato avanti anche a prescindere dagli esiti dello studio economico di fattibilità. Che, ha dato esito negativo (e se la Società Autostrade che l'ha finanziato ha detto che economicamente non è ragionevole,  la realtà è anche peggio).
Ma essi pretendono di proseguire. Comunque.
Poi chi se ne frega delle falde, no!? Tanto dove abito ora ci riforniscono ancora (gennaio 2008) con autopompe, dopo la siccita di venti mesi e ancora quest'inverno è stato gramo di neve e precipitazioni. E la maggior parte delle frazioni di mezza costa o sommitali sono a secco. Chi se ne frega se in quella borgata dormitorio, il terzo comune in provincia per crescita edilizia, sono impazziti per alimentare l'acquedotto colle fonti a secco da giugno in poi.
Chi se ne frega se i bifolchi che abbiamo ammassato non avranno l'acqua. Il fatto che in Mugello l'alta velocità ferroviaria abbia casuato la perdita di 62 milioni di metri cubi di acqua potabile e il prosciugamento della gran parte delle falde? Un problema irrilevante, qui la porteremo colle autobotti, l'acqua. Noi bucheremo.
Andremo a urlarte, a questi feudatari criminali mediocri e pericolosi che il pensiero unico non esiste.
E che non faranno quello scempio.
Avevo scritto tempo addietro all'assessore regionale. Mi aveva risposto. ridacchio ancora. Pensano che i cittadini non abbiano ancora più alcuna capacità intellettiva, vista la risposta in politichese un misto di farsi idiote e precotte che, paradossalmente, confermavano delle osservaziioni argomentate e dettagliate che erano state sollevate. Ma è scemo?
Ci pigliano per il culo?
Bene.
Non sanno cosa aspetta loro. Non ci sarà solo un coro di belati.  No no.
Cosa vorrei fare da grande?
L'eco terr*rista.

martedì 29 gennaio 2008

Produci consuma krepa


  • 10% della popolazione che detiene il 45% della ricchezza nazionale
  • stipendi bloccati dal 2000 al 2006
  • libere professioni: redditi dal 2000 al 2006: +13%
  • immigrazione
  • problema rifiuti in campania, inceneritori diossini altrove
Divento un po' comunista e xenofobo. Questa è la reazione emotiva, la non soluzione. Non che sia necessario, ma la bananizzazione dello stivale procede a grandi passi. Stiamo diventando un ottimo paese del III mondo. Immigrazione di senzarteneparte, aumenta l'offerta nei lavori "manuali" (come se non fosse nececessaria un arte, è sufficiente avere a che fare, ad esempio, colla mediocra se non pessima qualità dell'edilizia per rendersi conto che maestri muratori non si diventa in cinque minuti e che un portantino pachistano non diventa piastrellista in due giorni). I lavori manuali rimangono quindi con retribuzioni basse, non sono più appetiti dagli italiani, che mirano a lavori "superiori" di intelletto, maggiore offerta in questi e quindi relativi stupendi fermi o in caduta.

Poi c'è la competizione internazionale, per cui, giustamente, il reddito planetario si sta ridistribuendo. Gli immigrati che fan figli come conigli (non si sono ancora accorti che non si lavora più nei campi e che esistono gli antibiotici) e, specie questi, che non hanno né cultura né consapevolezza della sobrietà, di consumare di più, produrre di più, consumare di più. Li vedi che escono, obesi, da Lidl con sporte enormi di cibo spazzatura e di oggetti inutili e pacchiani. Ecco rumeni e macedoni nei loro campi exnomadi discarichedirifiuti ignoranti come la capre ma in roulotte col televisore al plasma da 235 pollici, hanno già buttato nel campo vicino il polistirolo dell'imballaggio con cui l'hanno trasportato da midiauorld.

Le società industriali aumentano gli utili, i monopoli privatizzati dal liberismo de noantri alla berlusconibenettongnutti incrementano utili e dividendi di anno in anno. La piramide è rovesciata. Una massa, alla base, di noncapitalisti (proletari non è più etimologicamente corretto, per fortuna! operai neppure, lavoratori ancora per poco, forse precari) che si arrabatta, ha perso completamente conoscenze ed orgoglio del lavoro e del proprio valore, sia come produttori che, soprattutto, come consumatori esigenti, critici e responsabili. Sono l'anello finale della catena, il più potente. Se solo volessero fermerebbero tutto.
Ma la soluzione non è la lotta di classe, il fatto che i pochi che sono sotto vogliano stare sopra, rivolgere. Ovvero non è la lotta di classe del marxismo che è solo l'altra faccia, quella statalista, del capitalismo sviluppista.
La soluzione è nella sobrietà critica, effciente, edonista. Edonista nel senso migliore del termine: concentrarsi sul piacere delle persone, sul piacere della Natura. Hanno falsato anche quello ed edonismo, erroneamente, è stato associato al consumismo, il fine settimana a niuiorc, al farsi il Vevue Clicot nei bicchieri di plastica, ad acquistare la mini minor tamarra e la 46esima borsa di Collection Privee, che dopo due ore sei più triste e depresso di prima, tanto c'è il Prozac.
Abolire calcio e formula uno, sport lucrativi delle palanche, filiera corta, evitare con cura e sistematicamente di acquistare ciò che viene pubblicizzato. Ma soprattutto rottamare i televisori che sono il mezzo con cui ti indottrinano e ti plagiano, da mane a sera, col tuo consenso mansueto.
La soluzione è far chiudere le fabbriche contenitori in plastica perché il balsamo e la pasta li si va a prendere in bici colla borsa di cotone e la bottiglia e si beve l'acqua (migliore!) del rubinetto, non le tisane al PVC. E così i rifiuti di queste locuste che stanno divorando tutte le risorse a figli e nipoti, i nostri figli, i nostri nipoti, semplicemente non avranno più ragione d'essere. E il capitalista proprietario della fabbrica di bottiglierifiuti USA&getta chiuderà e se ne andrà con suo figlio al fiume a piedi, invece di andarsene in giro come un forsennato idiota col Carrera S per mezza italia a caccia di contratti.
Il rifluto non è esistito per tutta la storia dell'umanità, è il refluo del tumore sviluppista, la scoreggia mefitica della morte nera, del delirio di onnipotenza che ha rincoglionito il 80% della piramide, alla base, per farla esplodere demograficamente e per arricchire quel 20% che sta sopra.
Non è la lotta per un aumento di 70€ al mese nello stipendiosalario la soluzione. Così poi alla mia moglie bidella precaria ci compro Chanel n° 5.
La soluzione è di tenersi il cellulare per 5 anni e di aspettare la sera per parlarsi viso a viso cogli amici, e di disdire l'abbomento Sky e di mandare al diavolo il profumo della Hilton, che lo usi lei, se vuole. Leggiamo un libro preso in prestito dalla biblioteca, questa settimana.
Lavorare meno, guadagnare molto meno vivere di più, aguzzare l'ingegno.
Andarsene in cima alla colliana a cinque minuti da casa per godersi il tramonto.
Sarai felice, proprio coi tuoi anfibi robusti di quindici anni.

Non so dei vostri buoni propositi
perchè non mi riguardano
esiste una sconfitta
pari al venire corroso
che non ho scelto io
ma è dell'epoca in cui vivo
la morte è insopportabile
per chi non riesce a vivere
la morte è insopportabile
per chi non deve vivere
lode a Mishima e a Majakovskij
tu devi scomparire
anche se non ne hai voglia
e puoi contare solo su di te
Produci consuma krepa.

Morire
1964/1985 Affinità-divergenze fra il compagno Togliatti e noi. Del conseguimento della maggiore età
CCCP



lunedì 28 gennaio 2008

la Natura

Se ne sono andato in montagna. UnPadre, UnFiglio, alcuni amici e relativi pargoli. La prima ascensione dell'anno.
Nel mezzo dell'Appennino, i monti di mezzo. Bellezza modesta e riservata, bellezza struggente d'Appennino.
E così, la Natura, ancora una volta è stata cibo per anima e serenità. Come sempre.
Abbiamo fatto anche la lotta gioco, nella radura in cima.
Nel meteo impazzito di fine marzo, le folate di favonio caldo e secco.  Distacco ed annusi anch'esse.
E' bello distaccarsi ed osservare.
C'erano le foglie secche che suonavano sotto i nostri piedi.
Erano la musica dell'amore per noi.

punti di vista (piccolo o Grande? Alto o basso?)

venerdì 25 gennaio 2008

Artefici

Succederà?
Non dipende solo da me.
Dipende da te.
E dal destino.
Che poi siamo noi gli artefici del nostro destino.



(il viso della signora tenderebbe a confermare le dicerie secondo le quali pare sia un'esperienza gradevole)

martedì 22 gennaio 2008

Molestie

Ho la mia molestatrice preferita.
Mi racconta le sue birbate. Nell'ultima conversazione, ha dato il mio nome al pischello che le ha onorato ha tentato di onorarle il culetto. Beh, non tutti sono A-Man.
Ma dico, che razza di conversazioni indecenti.
E' bellissima quando si lascia andare. Una piccola eroina di Eros.
Che razza di molestatrice.
Ho bisogno di guardie del corpo.

lunedì 21 gennaio 2008

Centochiodi

Abbiamo visto Centochiodi, sabato sera. Credo che non ci sarebbe potuta essere pellicola migliore per quel nostro stato d'animo. Si è rallegrata quando appena entrato le aveva detto che aveva preso quel film. Rallegrarsi di un sorriso aperto, frizzante come il lambrusco scuro.
Ma forse non è l'amore, della garzona del forno e del professore, ciò che brilla più intensamente.
Forse è quell'amore che scrive Osho, l'amore per la vita, per il creato e la natura e le persone che ne fanno parte, ciò che emerge.
Il buttare via il gioco della conoscenza, umanamente, odio per le nozioni che si fa cento chiodi che infilzano la sapienza degli incunaboli. Togli, butta via, rimuovi, ritorna alla semplicità del cuore. Alla natura placida, crea rivali ma anche amici, crea umanità di pescatori e uomini del vivere semplice. Ha l'amicizia, dentro, le mani rudi e le parole semplici e schiette, che avvicinano.
Ti rendono sovversivo e antagonista. Resisti, alle funamboliche bulimie progressiste, che sono i morsi rabbiosi del cross sulle rive o le ruspe che passano coi cingoli sopra natura ed uomini per costruire il rutilante divenire.
Suona un valzer lento, sulla barca che scorre lì sotto.

venerdì 18 gennaio 2008

Pizzi fini



Sere di retablo intriganti, di riccioli e capricci, di parole di eros convoluto, a volte brutale, sempre eccelso nei suoi eccessi, la sera.
Hai presente la diferenza tra gli stuzzichini di un aperitivo ed un buon pasto? Ecco, esattamente quello.
Sostanzialmente, lasciano un senso di vertigine ma anche di incompletezza, di incompiutezza. Un po' aumentano l'appetito, un po'  lo placano.
Alla fine ero energetico, tirato come il canapo teso al limite di una catapulta, non è rimasto nulla che concedersi all'erotismo solitario prima di abbandonarsi alla notte. Ho sentito delle risate, quando ho parlato di rasponi.
Poi potrebbe anche essere finzione, un inventarsi tutto.
Ma, sono un buon lettore di corpi e voci, spontaneità e e toni, le variazioni nella velocità, i respiri, mi inducono a pensare che le imprese pazzesche raccontate come cantastorie siano genuine, non opera di fantasia.
Ho allentato la pressione su UnaDonna, in questi giorni.
Sono tornate solare e giocoso. C'è la vicinanza sorniona e del cuore.
Alla fine, meglio così, visto che ella ora è nel pieno del bailamme e non può certo essermi complice.
Andiamo decisamente meglio in questi giorni. Pressione alleggerita.
La mia tesi che la trasgressione, anche solo principi di trasgressione, siano aria fresca di bosco che faccia bene all'Amore, sono confermati senza soluzione di continuità, anche in questo modo avulso.
Mi rendo conto, c'è troppo affetto, solidarietà, amicizia e volersi bene.
La complicità, la lussuria, lo spirito erotico? l'imbastire pizzi fini di piacere eccelsi? di trasgressioni vitaminiche? Dove sono? Amica mia?
Mah. Vedremo.

mercoledì 16 gennaio 2008

Perché tutti i politici hanno...

In un paese in cui c'è un uso morboso e speculativo della religione da parte dei partitici, finalmente una reazione energica, per quanto non corretta. Il signor Ratzinger, come capo della Santa Romana Chiesa Apostolica, è malvenuto alla Sapienza.

Eccheppalle con sti correttismi politici del cazzo. Chi se ne frega.
La correttezza sostanziale sarebbe che 'sti mediocri mestieranti del potere, i Ferrara, i Casinelli, i Prodi, i Mastelli, tutta la masnada di giornalistucoli del Resto della Parrocchia e Il Giornale dell'episcopato , tutti gli sbrodolanti di lagne contrite e lamentose sulla violata laicità, sull'intolleranza blablabla. si impegnassero per testamento biologico, per matrimoni a tempo, dico, educazione sessuale nelle scuole, divorzio veloce senza separazione etc etc.
In quel caso uno stato laico ed indipendente e che legifera senza consultate parrocci e prevosti, potrebbe accettare molto più serenamente e con magnanimità le convinzioni di fede del capo di una religione e la scelta dei luoghi in cui egli le esprime.

martedì 15 gennaio 2008

Laido potere

Abbiamo parlato ancora ieri sera tardi.
Sono lapilli laidi, incendiari, di immagini e desideri.
Lei vuole due uomini, che la chiavino, che la facciano sentire Troja sublime. Vuole guardare negli occhi il proprio compagno mentre gode, lì, con un altro maschio. Essere guardata, bramata.
Poi forse anche tre maschi, per lei. Ma questa è divenire più remoto.
Abbiamo parlato del potere, del potere di una femmina, il potere inebriante e laido. Su sé stessa, sui maschi che la onorano.
Sarò loro complice?

lunedì 14 gennaio 2008

Aspiranti satiri


  • "Eros è il nostro re, colui che ci guida e ci governa"
    Plutarco, Amatoriae narrationes, 963c

  • La piena e naturale accettazione dell'atto sessuale in sé, un tabù che permane ancor oggi, non volevano dire però perdita di controllo e sfrenatezza: queste – significativamente - erano caratteristiche di personaggi semi-umani come i satiri
    Electa, Eros, il più potente degli dei
Sono inebrianti i contatti di questi giorni. Sto parlando colla donna di una coppia. Hanno sperimentato entrambi dimensioni eccessive, estreme del sesso. Alcune. Non tutte. Il loro cammino non è facile, hanno i loro problemi, di asimmetria, in un certo senso. Ma è un'asimmetria non così radicale, spero, come la nostra.
Quasi una dimensione divinatoria. E io percepisco, l'energia cosmica, l'entusiasmo, il dio in te, in loro. Il cuore galoppa., le emozioni scalpitano nel plesso. Ascolto cantastorie.
Imprese epiche, di aventure laide in cui si sprofonda nel più alto che c'è.
Sono persone in carne ed ossa. Esistono. Lavorano, hanno le loro professioni, cultura raffinata, educazione rigorosa.
Percepisco la curiosità, la dimensione esplorativa, di ricerca. Mi intriga oltre ogni limite. Ho detto loro che se riusciranno a mantenerla viva questa tensione, se troveranno una comunanza di desideri ed intenti, sarà un collante straordinario, li  renderà soavi, intimi.
Ed è stupefacente, parlare con spontaneità di eccessi così laidi che sublimano nell'arte, nella divinità. Eros. O nella semi divinità. Che a me mi piace pure di più, è umano un po' ma non troppo.
Mi sento, sono, un pischello, io non ho quasi nulla da raccontare. Ascolto coll'anima.
Pippe mentali sia pur prossime all'arte. Per quanto elegante la voce, la testa forbito e sessuale, per quanto vispo lo spirito e armonioso l'accordo delle note, è ancora tutto prossimo all'illusione, all'infatuazione dell'idea.
Van bene anche questo, quando raggiunge vette si eccelse.
Un primo incontro, in tre, quello sarà un prossimo passo.
A lor piacendo.

Dionisio e satiro

Fessura destabilizzante

In questi giorni me lo chiedo.
Sono distratto da un divenire che ha segni di destabilizzazione. Fessure dalle quali soffia benzina e tritolo in polvere sui tizzoni. E ossigeno, 100% pure vivid curious mind.
E mi chiedo, cosa sia rimasto dell'eros, nella nostra coppia.
Un eros una volta in fantasmagorico divenire, germoglio sempre più lungo, flebile, pallido, chiuso in una scatola ermetica. Oltre non si può andare. Rimane tutto li dentro.
Senza aria.
Diventa il cuore e l'affetto.
Io... io non penso che siano sufficienti.
No, non lo sono.

annunciation

venerdì 11 gennaio 2008

Fritto misto



Questa pagina me la sono fumata due volte prima. Maledetto IExplorer.
Niente da scrivere nell'altro diario.
Poche scarne comunicazioni a carattere logistico o di tipo medico. Lunghi silenzi. Praticamente nulla di erotico, affetto al lumicino. Le ho mandato qualche pensiero carino, passo la sera, almeno vederla un po'... Ieri sera era senza AWKid, sia pur colla madre, neppure una parola su noi due. Cerco di farla ridere con qualche nessaggio pirloso, di sdrammatizzare.  Non mi risponde per ore. O mi manda pensieri acidi, a monosillabi, rancorosi. Cosa dice la segretaria del professor Tal dei Tali o quando ritirerà il referto. Non un parola carina.
A-Woman è ultra sminkiata. L'abbondante tempo a disposizione  e la parziale immobilità la mandano in crisi. In panico. Questo conferma alcuni mei pensieri. Manipura in netta chiusura.
Mi vien da esser cattivo, da mandarla a cagare, che si fotta. Chi è causa del suo mal pianga sé stessa. Ci vuole pazienza, le voglio ancora bene e mi trattengo.
Franca e lunga conversazione con Zucchera, ieri, in treno. Mi piace la sua energia, che abbiamo parlato (io in treno!) di tantra, di sesso estremo con assoluta spontaneità e limpidezza. Babe, ti voglio bene, sai che vengo a smarugarti le ovaie, di tanto in tanto.
Mi ha contraddetto urlandomi le idee silenzione di A-Woman. Lei vuole me, non gliene frega una cippa di chiavamenti in gruppo, la sua fantasia? l'ha fatto solo per me, la mia è una fissazione.
Ha ragione. Ho fame ed il digiuno prosegue. Dubito che continuare a digiunare possa liberarmi dal chiodo fisso di mangiare a quattro palmenti.
Stranamente sono uscito galvanizzato: certi giochi sono tosti, non sono per tutti.
Ha detto: tu ed A-Woman vi volete bene ma per rispetto di lei dovresti chiudere la storia.
Stasera ci sarebbe la riunione "sovversiva" contro le merde caveasfaltocemento della nostra zona e relativi piani edilizi speculativi sostenuti dai diossini e dalla sx industrialista, persino alcuni rifondaroli, continueranno a sostenere la sindaca con delega all'urbanistica (ignorante come una pantegana, non sapeva neppure cosa fosse la legge Galasso), a prescindere da ciò che ha stabilito chiaramente la loro base.
Ho voglia di sudarmi un po' d benessere.
Andrò a ballare, invece.
Vogli affogarmi nei suoni latini. Rumba, son, casino.
Fino a sciogliermi nel reggaeton più laido, nella salsa più sporca.

La cosa + bella



Il mio bimbo è uscito dalla scuola, ha attraversato di corsa tutto il cortile antistante, ha feso la folla di genitori e mi è saltato in braccio baciabbracciandomi di brutto.
La cosa più bella della giornata! :)

P.S.
Erano 20 giorni che non ci vedavamo (grazie alla madre che ha violato un'altra volta le disposizioni del giudice).

giovedì 10 gennaio 2008

Perdere il controllo


La lettrice che mi aveva messo a conoscenza delle sue esperienze nel sesso esotico, amorale (nel senso migliore del termine)  ha accennato brevemente anche alle esperienze passate del proprio compagno (tra le quali MFM e FMF). E' una testa vispa che solletica, con esibizionismo genuiono, esuberanza e mente sessualmente vispa il grande buco che ho nell'anima da un anno.
Benzina sul fuoco.
Può essere che ne scaturisca un incontro.
Ieri colla psico siamo tornati sulla questione del mio progettodesiderio di trasgressione. Avevo ribadito che ora il problema che mi preoccupa e per quale ero lì è come gestire i non-rapporti con AWKid, visto che ora siamo tornati a vederci una cippa fritta e vederci ancora di meno perché a volte c'è il piccolo e "tutti insieme nun se può" è un grosso casino.
La questione è stata rimandata alla settimana prossima E' voluta tornare sulla sessualità.

Non devo assillare A-Woman col sesso di gruppo.  E' una cosa che le muove paure, dolore. Se A-Woman non vuole saperne, se non vuole lavorarci su, io non ci posso fare nulla.
Per me sono irrinunciabili? E il mio desiderioprogetto di vita a medio termine? Devo farmi le trasgressioni per conto mio. Come le ha detto la sua compagna.
E devo perdere il controllo su A-Woman.
Evittare di raccontarle cosa se quando come con chi farò. Non è rispettoso. E' come se la volessi controllare.
Non tutto si può condividere nella coppia.

Mi fa :- La riservatezza è importante.

Se A-Woman  non condivide le sue fantasie, se non le racconta come ha fatto sesso col collega ci sarà qualche motivo. La sua compagna mantiene una propria sfera intima alla quale, giustamente, non le è consentito accedere.
Lei si ritiene in diritto di comunicarle che incontrerà coppie o singole o compagne di ventura che andrà in privé? Mantenga riservatezza. Sarà meglio per entrambi e soprattutto per A-Woman.
Mah.
Io sono curioso e sperimentatore. Perfino di capire come gestirei il dopo, la nuova dimensione dei sensi di colpa o meno, esercitarsi a non sbrodolare tutto. Non è certo l'apoteosi di parlare, di emozionarci per ore, di amarci alla follia, dopo. Tutto (per il momento, NdUUiC), non si può avere.
Bicchiere mezzo pieno. Di benzina. Forse anche una tanica.

Non un solo kilo!

Questa è una pagina politicamente scorretta.

  • Non un solo chilo di rifiuti deve uscire dal comune, dalla provincia che li ha prodotti.
    Ognuno si faccia i rifiuti suoi.
I campani rimangano pure nella marea di merdoso pattume che hanno consumatocreato.
Sono esasperati? Tanto peggio tanto meglio.
Voglio vedere ronde di cittadini che invece di assaltare i vigli del fuoco (io avrei sparato chi assalta i pompieri) danno fuoco e lapidano i clan dei camorristi (sarebbe una strage). I campani devono trovare una soluzione. Bisogna chiudere tutto, attendere e vedere cosa succede.
Le evoluzioni radicali di sistemi elefantiaci e sclerotizzati possono passare solo per un collasso delle loro strutture .
Punto.
Iniziamo dal federalismo della monnezza.

P.S.
I cinesi si sono accorti che consumare 3 miliardi di borsine di plastica al giorno, oltre a produrre migliaioni di tonnellate di pattume, richiede di importare e distillare 59 milioni (!) di barili di petrolio.
Il governo cinese ha legiferato che le borsine di plastica saranno vietate. In Italia saranno vietate dal 2010. Senza sanzoni. Ci stiamo a piglia' per culo 'n'altra volta.
Le soluzioni efficaci sono spesso radicali e semplici. Questi ci daranno la birra.
A volte trasgredisco e scendo dall'anarchia al fascino della concretezza efficace. Mi sento un po' maoista.



martedì 8 gennaio 2008

Governare

Benito Mussolini

  • Governare gli italiani non è solo impossibile. E' inutile.
    Benito Mussolini
Da buon anarcoide non posso che confermare.
Grazie a Fezensac per lo spunto.

lunedì 7 gennaio 2008

Inceneritori, perché no.



Inceneritori, perché no

  1. L’incenerimento dei rifiuti li trasforma in nanoparticelle tossiche e diossine
  2. L’incenerimento necessita di sostanze come acqua, calce, bicarbonato che aumentano la massa iniziale dei rifiuti
  3. Da una tonnellata di rifiuti vengono prodotti fumi e 300 kg di ceneri solide e altre sostanze
    - le ceneri solide vanno smaltite per legge in una discarica per rifiuti tossici nocivi, rifiuti estremamente più pericolosi delle vecchie discariche
    - i fumi contengono 30 kg di ceneri volanti cancerogene, 25 kg di gesso
    - l’incenerimento produce 650 kg di acque inquinate da depurare
  4. Le micro polveri (pm 2 fino a pm 0,1) derivanti dall’incenerimento se inalate dai polmoni giungono al sangue in 60 secondi e in ogni altro organo in 60 minuti
  5. Le patologie derivanti dall’inalazione sono: cancro, malformazioni fetali, Parkinson, Alzheimer, infarto e ictus. Lo comprovano migliaia di lavori scientifici
  6. Gli inceneritori, detti anche termovalorizzatori, sono stati finanziati con il 7% della bolletta dell’Enel associandoli alle energie rinnovabili insieme ai rifiuti delle raffinerie di petrolio al carbone. Senza tale tassa sarebbero diseconomici. Nell’ultima Finanziaria è stato accordato il finanziamento, ma solo agli inceneritori già costruiti
  7. In Italia ci sono 51 inceneritori, sarebbe opportuno disporre di centraline che analizzino la concentrazione di micro polveri per ognuno di essi, insieme all’aumento delle malattie derivate sul territorio nel lungo periodo
  8. I petrolieri, i costruttori di inceneritori e i partiti finanziati alla luce del sole da queste realtà economiche sono gli unici beneficiari dell’incenerimento dei rifiuti
Cosa fare con i rifiuti.

  1. Riduzione dei rifiuti (Berlino, per fare un esempio, ha ridotto in sei mesi i rifiuti del 50%)
  2. Raccolta differenziata porta a porta con tariffa puntuale
  3. Riciclo di quanto raccolto in modo differenziato
  4. Quanto rimane di rifiuti dopo l’attuazione dei primi tre punti va inviato a impianti per una selezione meccanica delle tipologie dei rimanenti rifiuti indifferenziati. La parte non riciclabile può essere trattata senza bruciarla con in impianti di bioessicazione
  5. In termini economici non conviene bruciare in presenza di una raccolta differenziata perchè:
    - il legno può essere venduto alle aziende per farne truciolato
    - il riciclaggio della carta rende più dell’energia che se ne può ricavare
    - il riciclaggio della plastica è conveniente. Occorrono 2/3 kg di petrolio per fare un kg di plastica
  6. La raccolta differenziata può arrivare al 70% dei rifiuti, il 30% rimanente può ridursi al 15-20% dopo la bioessicazione. Una quantità che è inferiore o equivale agli scarti degli inceneritori. Ma si tratta di materiali inerti e non tossici con minori spese di gestione ed impatti ambientali sanitari.
Se nel settore dei rifiuti non ci fossero le attuali realtà, per legge, di monopoli privati a totalità di capitale pubblico, ma una reale liberalizzazione del mercato, la concorrenza tra le aziende avverrebbe sulla capacità di recupero e l’incenerimento sarebbe superato.

o Blog di Beppe Grillo, Beppe Grillo



Aggiungo una nota alle osservazioni riportate sul blog di Beppe Grillo: i rifiuti, prima di tutto, bisogna iniziare a non comprarli:

  1. filiera corta (vai dal contadino con i contenitori per uova, latte, frutta e verdura, cacio, vino...)
  2. eliminare sistematicamente dalla spesa gli oggetti USA&getta
  3. preferire prodotti di qualità, riparabili e che durino nel tempo
  4. mandare al diavolo l'acqua in bottiglia di plastica che quella del rubinetto è meglio.
    In Italia solo per bottiglie di tisane al polietilene acqua in bottiglia si producono 100.000 tonnellale (100 treni da 1000 tonnellate) di rifiuti. Per fare un kg di plastica servono 2 o 3 kg  di petrolio. Quindi ogni anno arrivano in Italia due superpetroliere da 150000t solo per fare rifiuti che contengono acqua.  Rocchetta? Rif rif

venerdì 4 gennaio 2008

100 !

Il costo del petrolio ha superato i 100$ al barile.

Gli sviluppisti iniziano a grattarsi il capo: la loro teoria basata su  e ^ x perde colpi (non ha alcuna modello corrispondente in fisica, biologia, ingegneria, la curva esponenziale nei processi dell'universo non esiste).
I cattointegralisti, gli islammussulmani, i cinoconigli iniziano ad avere qualche pensiero fugace che fare 4 figli a famiglia forse non è il caso. Il mondo è piccolo, le risorse sono limitate e finite.
Ciò che cresce sempre è un tumore, non una cosa sana.
Andate e moltiplicatevi, soggiogate la terra. Era la culturà di tribù ebraiche a rischio di estinzione. E ora?
100$ al barile? Ancora poco. Speriamo in un 100€ al barile quanto prima.
Poi 200.
E poi 300!
Voglio vedere le persone in bici in città, che comprano le mele dal contadino (e non l'ananas e i pelati cinesi). Non voglio vedere montagne di immondizie USA&getta. Non voglio più vedere luci accese negli uffici pieni di sole, voglio il buio di notte e non la merdosa lucignola giallocaccolina, non voglio più vedere riscaldamenti a 26° d'iverno e aria condizionata a 24° d'estate, non voglio vedere...
Non voglio vedere idioti lobotimizzati che vivono come automi.
La necessità aguzza l'ingegno. E la sensibilità.
Ciò che non fece l'informazione lo farà il costo.
Caporetto triste dell'intelletto.

mercoledì 2 gennaio 2008

Caos danzante


  • Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare. E quando ho visto il mio demonio, l'ho sempre trovato serio, radicale, profondo, solenne: era lo spirito di gravità, grazie a lui tutte le cose cadono. Non con la collera, col riso si uccide. Orsù, uccidiamo lo spirito di gravità. Ho imparato ad andare: da quel momento mi lascio correre. Ho imparato a volare: da quel momento non voglio più essere urtato per smuovermi. Adesso sono lieve, adesso io volo, adesso vedo al di sotto di me, adesso è un dio a danzare, se io danzo.
    Friedrich Nietzsche
Cinque giorni di ruvidità spartana. Eppure quando affermo con impeto che la sobrietà è massimamente edonista, intendo anche questo. Togli il resto, aggiunte, superfetazioni, strati di inutile e di difese, e vai al nucleo pulsante, lì dove sei dio.
La gioia di danze occitane, di tarantelle del gargano, di entradillas castigliane, di tammurriate giuglianesi. La gioia da urlare, da amare il mondo, nelle piroette, nelle castagnette che sono cicale canterine del tuo caos danzante.
_zzz, amico mio, torneremo a Capodanze.

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