mercoledì 26 agosto 2009

ciclopensieri - 2

(ciclopensieri - 1)
  • Della lentezza e della libertà.
Il movimento non così lento come quello a piedi ma comunque lento è uno degli ingredienti fondamentali dell'edonismo estetico di una vacanza. Si muove il corpo, esso fatica, si percepisce con tutti i sensi ogni angolo attraversato. Mantiene in forma, vivi e vispi dentro la Natura.
Lento e Natura sono quasi sempre a braccetto, sono i ritmi e le velocità del corpo che è natura.
Ha fatto un caldo merdoporco anche per quei posti, non era così alcuni anni fa. I due bipedini, specie AMKid, nelle ore più calde, diminuivano l'andatura aumentavano le pause. Nelle tappe più lunghe ciò ha comportato taglio ai divertimenti, sia in senso lato che etimologico.
Non portare nosco i bagagli ci ha da una parte alleggerito e fatto risparmiare tempo da dedicare altrimenti alla ricerca di e dall'altra ci ha negato la libertà di sceglire quando e dove fermarci. Ancora una volta, la libertà ha costi e richiede tempo e risorse, a volte è incompatibile con la comodità.
Ieri ho buttato lì al mio bipede: sto organizzando un gio in bici con gli _zzz. Baaaaaastaa ora, mi ha risposto. Meglio attendere un po'. I piccoli ciclisti hanno dato, per il momento. Un po' mi è dispiaciuto, però.


martedì 25 agosto 2009

ciclopensieri - 1



Ti è piaciuta la vacanza? Un po' faticosa ma bella. Mi ha risposto così UnBambino, mentre eravamo sull'ultimo dei tre treni che ci hanno riportato a casa. Avevamo lasciato _zzz e _zino, l'ultimo tratto solo noi due, poi, sceso anche il mio piccolo, solo, dopo una settimana in quattro maschi, meglio che mai.
Quante riflessioni in questi giorni girovaghi. La Natura ha raggiunto limiti estetici a volte eccessivi. Pedalare tra fiori, salici, campi di mais, foreste, attraversare fattorie senza alcun recinto, senza cancelli, barriere, solo prati e fiori e staccionate simboliche tra di esse, senza alcun cane ringhioso, erba al posto dell'asfalto, solo fiori, cascate di fiori e colori su legni antichi quasi anneriti dal tempo e dal sole, e alberi da frutto stracarichi e mucche e vitellini e profumi di orzo e mais e mosto di fruttta e profumo di letame e di stalle, piccoli borghi usciti da libri di fiabe.
Mi chiedevo come sia possibile che in Italia siamo riusciti a stuprare il nostro ambiente in maniera sistematica fino a renderlo così lontano da quella qualità che non costa nulla se non lasciare alla Natura il suo corso, lasciarle gli spazi senza costiparla di orde di bipedi, di periferie, di infrastruture, di cemento e obbrobri edilizi inutili, di decine di milioni di umani che impattano pesantemente su tutto. Anche le piccole zone industriali erano ordinate e con alberi, non abbiamo visto un capannone vuoto uno, quasi non abbiamo visto capannoni.
Gli italiani, che vanno lì per trovare ciò che hanno distrutto qui. Ho raccolto decine di bottiglie vuote da 0.5l di Acqua San Benedetto. Non potevano essere i locali. Erano gli_itagliani che lasciavano la loro monnezza come segno del loro passaggio. Bere e gettare il rifiuto a lato.
Mi chiedo quali sono i pensieri mentre fanno quel gesto. Che cazzo pensi, idiota italico, merda tuttivora, mentre ti comporti così? C'erano cartelli solo in italiano, infuriati :- portatevi i rifiuti vostri a casa vostra o cose del genere.
Mi chiedo il perché di questo agire da bruti, di questa negazione dell'ecologia a tutti i livelli e in tutte le manifestazioni del vivere.
In un luogo di acque fredde curative e relativi esercizi arrivano dei coatti romani, non leggono un cartello uno, sebbene scritti in italiano più che semplice, iniziano a comportarsi stranamente. La mammina nega al padre coatto la figlia, poverina, deve uscire dalla bambagia e fare quella_robba con l'acqua fredda :- è pericoloso, non le fa bene (!!). Avessero impiegato 3' della loro vita a capire la salubrità di quegli esercizi solo vagamente spartani, fanno bene, non male, madre stupida rovina figli, Kneipp lo studiò molto attentamente.
Fatti non foste per viver come bruti. Dante sapeva già del livello infimo in cui vive la massa ora neoricca, neocafona.
La bimba cia' sete, dalle l'acqua. In bottiglia di plastica, naturalmente. La fonte cristallina di acqua pura di roccia e selve di monti non va bene, è fredda. Meglio la bottiglietta. E' rimasta una bottiglietta su quell'erba verde.
Neocafonal italians.

Torni a pedalare, con fiori orchidee e pista con bordi in prato all'inglese, non più un rifiuto ai lati, qualche km e lo spazio dove arrivano i barbari italioti è finito. Ti chiedi il senso di tutto ciò. Non fa bene alla mia misantropia, questo.

sabato 15 agosto 2009

ferragosto, ... 17!

Era da tempo che stavamo preparando il nostro progetto, sulla falsariga di Tra passata e futuro. Ce la siamo goduta un casino. Giocare, lavorare il cibo porta allegria e farlo insieme risveglia il piacere di riti antichi, arcaici, di fine raccolto.
Ce la ridevamo, ad udire, da lontano il traffico impazzito della gente verso i monti. Solo a pensare ai carnai balneari, alle code per il cesso del bagno o per prendere un ghiacciolo... Noi a godercela, lavorando insieme, uno dava una mano agli altri e veniva poi aiutato.
Oggi il sole è stato implacabile, alcune fasi della lavorazione sono state sotto il sole. Dalle 7 alle 20:30. 'mmazza che faticata, sotto il sole, spaccava le pietre, oggi.
Sono distrutto, stasera. Le ho lasciate giù al gas, le mie 17 bottiglie di delizia di 20 chili di pomidoro bio a chiometri zero, a raffreddarsi. Certe cose gasano di brutto!



(immagine via cucinare con passione)

mercoledì 12 agosto 2009

Eridano

Ce ne siamo andati per chilometri lungo sopra l'argine maestro del Po, oggi.
Silenzi, spazi enormi, il cielo terso e luminoso come non mai, vista per chilometri, fino ai colli Euganei.
Il fiume scorreva lento, pioppi e salici a inchinarsi a lui. C'era la musica, tutti i suoni dell'avifauna ripariale.
Amo quelle atmosfere lente, spesso magistralmente immortalate da Ermanno Olmi.
Una volta, prima del progresso e delle sue molte regressioni,  si poteva fare il bagno, ora la monnezza plasticazza non manca e il fiume è bruno di stronzi di milioni di padani e di maiali, di mucillagini e composizioni non meglio precisate.
Ora rimane la bellezza ampia e luminosa, a dispetto di tutti gli sfregi.
Sentivamo mordere i copertoni delle bici l'asfalto rugoso e a zolle, la fatica, il sudore amaro e salato. Le foglie allungate dei salici si muovevano, nella brezza, quasi a salutarci.

Golena del Po

giovedì 6 agosto 2009

Sazio





_ara la pisana mi ha proposto una sua amica, secondo me ti dovrebbe piacere
_ele mi dice che sua madre avrebbe da persentarmi una tipa, sabato in Chianti vedremo

Ieri, a cena con il tesoriere del gas, parlavo che... ecco, ho tempi lunghi. Non sento questa esigenza di fare il salto di letto. La storia con UnaDonna è stata una delle più belle cose della mia vita, sono piacevolmente sazio. Quando arriverà un senso di appetito? Mah, a quel tempo non è escluso che UnaDonna sarà tornata, ciclicamente, sui suoi passi. Il tesoriere mi fa: e lei? Io l'ho sempre incoraggiata a provare altri uomini, a uscire dalla coppia.
Quando lei sarà tornata avrà avuto le sue storie, io sarà stato in monogamia "isterica".

Comunque, sono miei limiti, i tempi lunghi sono un mio limite, è questione  solo mia. Io ci rimango dentro anche quando, una volta di più, sembra finita.
C'è una questione logistica: per vivere ho scelto un bel posto che non concilia uscite mondane, orari tardi da singolo impenitente, etc. . La fauna femminile del treno la conosco.
Vedremo come creare occasioni di incontro con nuove donne.
Direi che è un po' presto, per serenità, distacco, nirvana e altre orienterie varie del genere.
Ti ricordi _ina? lavora in aereoporto, è singola anche lei - mi fa il ns super tesoriere.
Girano un po' le rotelle ah sì, forse, era carina
Ma ora, non è che ciabbia tutta 'sta voglia di mettermi in un altra cosa grande.
A volte penso alle avventure, ecco, ci vorrebbe una trombamicizia, così, quando si può e si vuole, senza impegno e legami.
Mbeh, conoscendomi, sono fantasie.
Eravamo in quattro, ieri a cena, con AMKid e un suo amichetto. Gli spaghetti alla norma erano di una goduria superlativa. Cucino poco, ultimamente

mercoledì 5 agosto 2009

40 mila per la guerra



  • l gen. israeliano Friedman: «La pace può saltare in ogni momento»
    Libano, 40 mila razzi di Hezbollah ammassati al confine con Israele
      Il Times: il gruppo sta addestrando i suoi miliziani a utilizzare missili terra-terra in grado di colpire Tel Aviv
    (Corriere.it)
Questi vanno a cercarsi grane.
Già mi immagino i cori dei moralisti perbene contro gli israeliani brutti e cattivi quando risponderanno per le rime.
Buona parte degli israeliani sono sionisti parecchio brutti e cattivi ma gli nazi sciiti, peraltro libanesi o di importazione iraniana, che non c'azzeccano nulla con i palestinesi sunniti e che usano questi per discorsi di egemonia delle medie potenze locali, sono peggio.

INNSE

C'è una battaglia che merita massima attenzione.
Alla INNSE di Milano si tenta ri resistere al solito mix tossico di speculazione immobiliare, il solito tumore edilizio, delocalizzazione, massimizzazione del lucro per pochi a danno comune, resistono alla fantasmagorica progressiva progressione verso una società di economia di carta e finanza, senza settore primario e secondario.
Quegli operai stanno difendendo un residuo di economia, meritano sostegno.
Comunque, visto che l'assessore alla cementificazione Carlo Masseroli, con piglio deciso ed autorevole  assicura che non si tratta di speculazione immobiliare, possiamo stare tranquilli.


lunedì 3 agosto 2009

Due... quattro!

Ieri ce ne siamo andati in a sguazzare in una bella piscina tra i monti.
Gli _zzz sono arrivati sabato sera, sono ripartiti stamattina. Così, per la prima volta, UnBambino ha deciso di rimanere dal babbo a dormire, la domenica notte. Era un po' intimorito, ha chiesto di chiamare la mamma per una telefonata segretissima. La signora madre ha dato il consenso e il piccolo è rimasto.
E' la prima volta, da sabato pomeriggio a lunedì mattina. La sentenza di divorzio conclusiva di fine giugno aveva proprio stabilito che fosse UnBambino a decidere: quando vuole si ferma a casa del papà la domenica sera, stante che è questo ciò a cui si deve tendere. Due giorni quattro insieme, in prova della ciclovacanza prossima in Austria.
Era molto felice, anche perché sia sabato pomeriggio che stamattina, siamo andati e tornati dal paese "suo" al "mio" in bici, (era tanto tempo papà che volevo che mi venissi a prendere in bici :) Sport, risate, fatica, cucinare e mangiare insieme, si crea una bella complicità, sì sì!
Un bambino, un papà, due bambini due papà, quattro amici.